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Chiostro
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flaminia



Inscrit le: 01 Mai 2014
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MessagePosté le: Sam Juin 11, 2022 10:55 am    Sujet du message: Répondre en citant

Assecondò lo zio, sedendosi vicino a lui...
Timidamente gli mostrò l'ultimo diploma ricevuto ed il suo sorriso esplose, illuminandole il volto. Terminare quel corso però non era un semplice traguardo, ma rappresentava il suo punto d'inizio verso una vita completamente nuova, sconosciuta, ma così a lungo desiderata.

"Reverendo zio, sono qui per parlare di una scelta che ho maturato nel tempo ed ogni giorno si fortifica nel mio animo. Oggi la mia vocazione trova fondamenta più solide in tutto ciò che a livello di dottrina ho appreso tra queste mura e per questo vi sarò per sempre grata."


Si fermò un attimo e poi proseguì.

"È ormai da lunghi mesi che nutro la speranza di poter chiamare casa questo luogo benedetto, che mi ha donato riparo e conoscenza in tutti i miei anni al servizio dell'Altissimo. Lungi da me sottrarre ulteriorie tempo prezioso, quindi esprimo subito la mia volontà di entrar nell'ordine, per cominciare a restituire tutto ciò che ho avuto. Come potrei fare?"


Come le sue labbra si fermarono, le gote le si incendiarono e tradirono la sua profonda emozione. Abbassò lo sguardo e rimase in attesa delle parole dell'anziano Padre Generale.
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heldor
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MessagePosté le: Sam Juin 11, 2022 9:11 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Sorrise nel vedere il foglio, quindi, una volta inforcati gli occhiali sul naso, capito di cosa si trattasse, ridacchiò contento e annuì:

Ma certo figliola! Mandami una missiva in cui fai una richiesta di entrare nell'ordine e presenterò la domanda al Capitolo, a nome tuo! Questa è la procedura, così se ci fossero altri candidati, prenderemmo quell'unica occasione per poter far crescere la nostra famiglia domenicana.

Quindi si fece serio in volto, levandosi gli occhiali dal naso:

Sai che qui ci sarà sempre molto da fare, vero? Dare una mano a Madre Fenice, a Padre Silvio e a me, tenere pulito, fare lavori... Insomma, l'unico limite è la Divina Provvidenza!
- disse infine tornando a sorridere e sollevando le mani verso il cielo per un istante - Ma sono sicuro, conoscendoti, che non ti tirerai indietro, giusto? Qui non conta quale ruolo abbiamo al di fuori delle mura del monastero, siamo solo padri, madri, fratelli e sorelle... Tutto chiaro? - le chiese abbassando lo sguardo e guardandola in volto con l'espressione del vecchio professore che sta dando l'ultima spiegazione all'allieva.

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+S.Ecc.Ill.ma frà Tebaldo Foscari detto Heldor il randello
Cardinale Vescovo Emerito di San Domenico in Burgos
Vice Primate delle Venezie e Stato da Mar
Legato Apostolico per le Venezie e Stato da Mar
Patriarca di Venezia
Arcivescovo Sine Cura di Gorizia
Padre Generale dell'Ordine di San Domenico,
Conte di Sezze
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flaminia



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MessagePosté le: Dim Juin 12, 2022 10:07 am    Sujet du message: Répondre en citant

In tutti quegli anni, suo zio era sempre stato il suo faro nella nebbia ed anche in quella occasione le aveva donato la sua pazienza e indicato la giusta strada da percorrere.
Lo guardò soddisfatta, col cuore ricolmo di gioia, e sfoderò il suo sorriso migliore...

Sono pronta!
Dal lavoro più umile a quello più difficile...non vedo l'ora di iniziare!
Ora vorrei chiedere congedo, ho una lettera importantissima da scrivere..."


Abbassò lo sguardo, attendendo il permesso di ritirarsi, tradendo senza ritegno l'impazienza per quella meravigliosa notizia.
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heldor
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MessagePosté le: Dim Juin 12, 2022 1:01 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Vai, vai! -le disse sorridendo paterno e allungano una mano per carezzarle dolcemente il volto, seguendo con un gesto dell'altra mano a indicarle il permesso di alzarsi e andare.
Mi raccomando, sai che io pretendo molto da tutti... E sai bene che da te pretenderò di più! Perché sei una Foscari e perché sai bene quanto io aborra il nepotismo, vero? - le fece l'occhiolino, sorridendo, quindi aggiunse - Oplà! Vai ora! -

Quindi abbassò lo sguardo alle sue gambe, passando dal bastone e infine alla panca -E ora a noi... Oooooplaaaaà... Ahi Ahi... - disse facendo leva con le mani sul bastone per alzarsi.

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flaminia



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MessagePosté le: Mer Nov 30, 2022 4:22 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Il giorno in cui era arrivata al Monastero non aveva potuto non notare vicino al portone di entrata la ruota degli esposti, una bussola girevole di forma cilindrica, in legno, divisa in due parti: una rivolta verso l'esterno e una verso l'interno. Facendo girare la ruota, essa andava a combaciare con un'apertura all'interno, dove lo sportello veniva aperto e al neonato potevano essere assicurate le cure necessarie; vicino alla ruota vi era una campanella, per avvertire chi di dovere di raccogliere il neonato, ed anche una feritoia nel muro, una specie di buca delle lettere, dove mettere offerte per sostenere chi si sarebbe preso cura del nuovo arrivato.

Così gli infanti almeno trovavano riparo, cibo, lavoro anche un'istruzione e spesso entravano nelle maestranze dei lavoratori che ruotavano intorno al Monastero. Tutte le consorelle ed i confratelli appena avevano un po' di tempo si occupavano di quei poveri infelici: chi cuciva, chi confezionava loro degli abiti, chi preparava da mangiare, chi insegnava loro a leggere e scrivere.
Da quando era arrivata a San Domenico, nel pomeriggio e prima della cena nel refettorio era solita riunire gli orfanelli nel chiostro e leggeva per loro, per alleggerire le loro menti dalle ore di studio che avevano dovuto affrontare durante la giornata.

Anche quel giorno li aveva riuniti nel chiostro. Seduti a semicerchio intorno a loro leggeva loro un libro di epica classica. Per quel giorno aveva scelto il mito di Zefiro e Flora, di Ovidio.

Citation:

Ora mi chiamano Flora, ero in realtà Clori: la lettera
greca del mio nome fu guastata dalla pronuncia latina.
Ero Clori, ninfa dei campi felici dove hai udito
che in passato ebbero la loro dimora uomini fortunati.
Dire quale sia stata la mia bellezza, sarebbe sconveniente
alla mia modestia: ma fu essa a trovare come genero per mia madre un dio.
Era primavera; vagavo; Zefiro mi vide, cercai di allontanarmi;
m’insegue, fuggo; ma egli fu più veloce.
E Borea, che aveva osato rapire la preda dalla casa di Eretteo,
aveva dato al fratello piena licenza di rapina.
Tuttavia fa ammenda della violenza col darmi il nome di sposa,
e nel nostro letto non ho mai dovuto lamentarmi.
Godo d’una eterna primavera; è sempre splendido l’anno,
gli alberi hanno sempre le fronde e sempre ha pascoli il suolo.
Possiedo un fiorente giardino,
l’aria lo accarezza, lo irriga una fonte di limpida acqua;
il mio sposo lo ha riempito di copiose corolle, e ha detto:
“Abbi tu piena signorìa sui fiori!”.




Finì di leggere ed alzò gli occhi, i ragazzini fremevano, ma non per suo racconto...come tutti gli scolari anelavano sciamare nel cortile dietro la chiesa per correre dietro ad una palla di stracci, di Flora e Zefiro e della loro poesia non sembrava importargli troppo.
Sorrise ancora e sospirò. "Andate!". Non finì nemmeno la frase che in un amen attorno alla vera del pozzo al centro del chiostro non c'era più nessuno.

Continuò a passeggiare da sola, assorta n preghiera, ringraziando l'Altissimo per averle donato tutto questo.
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flaminia



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MessagePosté le: Ven Déc 02, 2022 12:28 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Vide i bimbi sciamare con fragore per correre dietro al chiesa a giocare con quel pallone di pezza. Il fragore dei loro piedi che correvano nei bianchi corridoi risuono per un po', poi tornò il silenzio.

Si ritrovò sola, con il suo libro sulla panchina del chiostro vicino all'aiuola dove spuntavano delle primule azzurre.
Si sentì un poco incompresa, non era riuscita a trasmettere ai ragazzi la sua passione per l'epica.

“Armi canto e l’uomo che primo dai lidi di Troia, venne in Italia fuggiasco per fato e alle spiagge lavinie…”.

Quei ragazzi non avevano un passato, ma potevano avere un futuro se l'avessero voluto e l'avessero costruito, così come quel troiano nella sua vita. Secondo lei era un pensiero che meritava attenzione e rispetto, ed invece era bastato un pallone di pezza per farli volare via come farfalle.

Tirò un sospiro. Così prima di iniziare si era confrontata con alcune colleghe. “Lascia perdere. Ma chi te lo fa fare?”,
Ma lei aveva deciso di fare come aveva pensato. Lo studio gli sarebbe piaciuto e lei sarebbe riuscita a farglielo piacere.

"Oggi sembrava un giorno migliore, ma domani sarà perfetto!".
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flaminia



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MessagePosté le: Lun Déc 05, 2022 1:11 pm    Sujet du message: Répondre en citant

La mattina dopo si ripresentò più motivata.

Riunì di buon ora i ragazzi sotto le gallerie del chiostro, la giornata l'aiutava, pioveva e non si poteva uscire a giocare con il pallone di stracci. Durante la colazione aveva rimandato a memoria il proemio per avere ben chiare le idee in testa di come voleva gestire la lezione.

Subito aveva raccontato ai ragazzi di Virgilio, il poeta latino con il quale l’epica classica diventava la celebrazione dell’identità di un popolo e di come stringeva un legame forte con la Storia. Aveva provato a farli sentire quasi presenti accanto ad Augusto e alla sorella Ottavia, in abiti lussuosi e cibi di ogni genere a disposizione, mentre il poeta leggeva l’Eneide.

I viaggi e le avventure di guerra dell’eroe troiano Enea, figlio di Anchise, da Troia, alle coste della Tracia e poi all’isola di Delo, poi Creta e quindi alle isole Strofadi e quindi in Epiro e a Cartagine e ancora Sicilia, Cuma, Gaeta e, finalmente Lazio, avevano tenuto viva l'attenzione dei ragazzi.

Avevano trascorso una mattinata densa di attenzione e di ascolto, portandosi dietro le pagine traboccanti degli esametri del testo. Avendo nello sguardo nella memoria e nella fantasia, riflesse, le immagini di eroi indimenticabili, fino al duello finale, tra Enea e Turno e l’uccisione del re dei Rutuli con tifo da taverna tra i ragazzi.

Infine mentre la pioggia cessava ed appariva un tiepido sole uno dei ragazzi aveva domandato, “Ma Flaminia, oggi c’è un eroe come Enea?”,. In quella domanda, la gioia che cercava. Che davvero l’Enea di Virgilio li avesse aiutati a crescere almeno un po’, quei ragazzi?

Felice a quel punto chiuse la lezione, distribuendo ad ognuno un piccolo biscotto con la cannella. I ragazzi mangiarono avidamente ma poi uscirono all'esterno con meno foga degli altri giorni, come se un po' spiacesse che la lezione fosse terminata.

Continuò in solitaria la sua passeggiata per il portico, ringraziando l'Altissimo per averle donato tutto questo.
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dalmore



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MessagePosté le: Sam Déc 10, 2022 12:59 am    Sujet du message: Répondre en citant

Aveva portato lei i biscotti allo zenzero, che i ragazzi avevano mangiato con voracità. L'avvento al Natale era iniziato, la neve era comparsa al Monastero, i profumi di Natale salivano all'ora della colazione dalle cucine.

Il vassoio pieno di biscotti che teneva nelle mani si era velocemente svuotato per la felicità dei ragazzi.
Posò sul muretto del chiostro il vassoi ormai ridotto solo a poche briciole, e si rivolse a Flaminia.

"Visto che oggi sei in buona, e che i ragazzi non ti hanno fatto ammattire, voglio chiederti una cosa. E' arrivata notizia che a Firenze hanno completato al Tribunale della Mercanzia l'esposizione della spalliera con le virtù. Quella che era stata commissionata al Pollaiolo ma che non era stata finita. Viaggiatori di ritorno da Firenze che sono passati di qua, hanno raccontato che l'ultima rappresentazione della virtù che era rimasta incompiuta, sia stata finita da un giovane artista locale e che tra tutte sia la più bella. Pare che la virtù della "Fortezza" completata da questo giovane, sia di gran lunga la migliore... andiamo a vederla!... non mi dire di no, prometto che ti rifaccio la camera della cella per un mese ... dai, dai, dai!".

Fece gli occhioni da piccolo cervo che le venivano così bene nel tentativo di intenerire l'amica.
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