L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[Stex86]

Il missus ascoltò il racconto e disse:

Quindi, non essendo una partente, ne una amica stretta, non riuscite a raccontarci come sia capitato che la si credette morta e che ora invece sia di nuovo tra noi. Dico bene? Rivolgeremo tale domanda ad altri....
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[Mylah_]

Certo che posso rispondere a tale domanda rispose con un accento stizzito

La si credette morta perché non ritornò mai dal viaggio intrapreso. Prima di partire per un lungo viaggio affidò me e mio marito le cure e l'istruzione di sua figlia Neve.

Non abbiamo mai conosciuto testimoni che la videro esalare l'ultimo respiro.

C'era, è partita, non ha dato più sue notizie ed è ritornata anni dopo, ed è lei. Pare abbastanza chiaro che la stessa parola usata da voi "credette", rimane tale, una credenza e non una certezza che si potesse toccare con mano.

Questo è quanto so.

Concluse

[Svevo]

Udita la risposta il Presidente disse:

Vi ringrazio per le vostre parole, le terremo in considerazione

Aggiunse:

Eminenza, se non avete altre domande possiamo procedere con a testimone Isabella Laura Corleone d'Altavilla
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[Stex86]

Si ancora una Presidente.

Dite che vi affidò la figlia Neve.
Fu un tacito accordo oppure l'adottaste ufficialmente?
E' in vita oggi questa figlia? Considera voi e vostro marito come genitori, anche non di sangue, oppure no?
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[Mylah_]

Sì, Neve è ancora in vita ed in questo momento è fuori dall'aula, nel caso le voleste porre domande.

Neve, conosciuta ai più come Pietra_paziente ci fu affidata sia per il rapporto instauratosi durante la crescita sia perché fui io la sua Madrina di Battesimo. E' cresciuta nelle nostre tenute insieme ai nostri figli naturali, come fossero fratelli.

Dopo la scomparsa presunta di Mary mio marito avviò le pratiche per l'adozione ufficiale dell'ormai orfana, dato che il padre, il fu marito di Mary, morì qualche tempo addietro.

Ci considera come genitori ed è questo il motivo per cui decidemmo di comune accordo la via dell'adozione.

[Stex86]

Presidente, non ho altre domande.
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[Bloodymary]

Mary non poté che ascoltare affascinata e al contempo orripilata la storia di pedinamenti e sotterfugi della Valmarana, un misto di psicosi e diabolicità che persino lei stentava a raggiungere, fece per applaudirle sinceramente ammirata ma convenendo che non fosse quella la sala adatta, giunse le mani al petto e nascose il sorriso dietro le dita lunghe.

[Svevo]

Udita la risposta del Missus il presidente annuì e disse:

La testimone Isabella Laura Corleone d'Altavilla si presenti alla sbarra per il giuramento
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[Bellaura]

Sentendomi chiamare per nome, mi alzai in piedi ed avanzai a passo lento verso il luogo che mi era stato indicato per pronunciare il giuramento e rispondere alle domande che, certamente, mi sarebbero state poste.
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[Svevo]

Il Presidente disse al Procuratore:

Eminenza fate, cortesemente, giurare la testimone
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[Stex86]

Il Cardinale allungò un foglietto alla testimone: giurate secondo la formula di rito, grazie.

[Bellaura]

Come richiesto, pronunciai il giuramento:

Io giuro solennemente dinnanzi a questa corte, ai dogmi della Chiesa Aristotelica e dinnanzi all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora, contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare e io venga processato dinnanzi a questa corte!
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[Svevo]

Udito il giuramento il Presidente disse:

Madame Isabella Laura vogliate illustrare a questa Corte chi siete, il vostro ruolo di figlia e tutto quello che può aiutarci a fare luce su questa vicenda.
Se siete in possesso di qualche documento potete mostrarlo
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[Bellaura]

Iniziai a parlare rivolgendomi al Missus e al Presidente:

Come già detto da voi, io sono Isabella Laura Corleone d'Altavilla. Sono la seconda figlia nata dall'unione matrimoniale della qui presente - mentre esprimevo quelle parole posai lo sguardo su mia madre - Mary Katherine Elizabeth d'Altavilla e di Don Berengario Corleone.
Dopo che il matrimonio dei miei genitori fu sciolto, ad occuparsi della mia crescita ed educazione fu mia madre e, come potete intendere, per buona parte della mia infanzia ho vissuto a stretto contatto con lei, in quanto mio padre ormai viveva lontano dalle terre italiche presso la Penisola iberica. Mia madre mi ha insegnato ciò che una figlia debba imparare, soprattutto se è figlia di una donna normanna e questo, soprattutto ora che sono anch'io madre, mi inorgoglisce, oltre all'affetto che ho sempre nutrito.
Sono venuta al mondo dal suo ventre, sono stata cresciuta da lei e guardando oggi questa donna che alla vostra attenzione si presenta col nome di Mary Katherine Elizabeth d'Altavilla, nota Bloodymary, posso affermare che è lei. Un figlio o una figlia, nel quale sangue scorre lo stesso sangue, sa ben riconoscere il proprio genitore ed io non posso non fare altrimenti: questa donna è mia madre.

Feci una breve pausa, fissando mia madre, e poi ripresi:

All'epoca in cui ella fu data per morta, io ero da poco più di un anno sposata con il mio defunto marito e stavo affrontando la mia seconda gravidanza... una gravidanza difficile poichè - e lo scoprimmo al momento del parto - si trattava di una gravidanza gemellare, per tale motivo vivevo una vita ritirata, a riposo e lontana da qualsiasi preoccupazione ed agitazione. Difatti non seppi subito della sua presunta morte, ma poco dopo e darmi la notizia furono i miei fratelli.
Non vi fu mai un funerale, nè una commemorazione simbolica. Nessuno di noi vide mai il suo cadavere a conferma della sua morte. Noi vivevamo tutti in Repubblica fiorentina, mentre lei ormai nell'ultimo periodo non vi viveva più e aveva preso residenza altrove.
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[Svevo]

Ascoltò e disse:

Eminenza voi avete domande da porre alla testimone?
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