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Agiografia di Beato Bonifacius

 
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dariush
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MessagePosté le: Ven Oct 21, 2011 1:23 pm    Sujet du message: Agiografia di Beato Bonifacius Répondre en citant

Citation:


    Agiografia di Beato Bonifacius
    primo grande innovatore della Santa Chiesa Italica.



    L'infanzia

    Bonifacius, nasce il 25 marzo 1425 da una poverissima e disgraziata famiglia modenese caduta in rovina per affari commerciali non andati a buon fine.
    Il povero bimbo appena nato venne allattato finchè ce ne era stato bisogno ma subito dopo venne abbandonato alla piccola chiesa del paese e da quel momento sua madre e suo padre scomparvero dalla circolazione, si dice addirittura che vennero assassinati per tale fallimento finanziario da coloro che avevano investito su questa operazione commerciale.

    Il piccolo bimbo non aveva ancora un nome, il parroco della piccola chiesa di paese vedeva nel bimbo degli occhi diversi dai tanti bambini che aveva visto in vita propria, cosi' lo chiamò "Bonifacius", augurando un buono e sereno auspicio al piccolo bambino.

    Il piccolo Bonifacius venne educato in maniera egregia grazie agli insegnamenti del vecchio parroco, il quale era sia latinista che grecista di alti livelli, aveva composto opere mirabili andate perse durante un incendio pochi anni dopo. Oltre alla padronanza del latino e greco, apprese ottimamente il francese e l'inglese, che saranno nel suo futuro le armi della rivalsa della chiesa italica.


    La giovinezza e la vocazione

    Il giovane Bonifacius, terminati gli studi volle approfondire maggiormente la propria cultura, infatti si recò presso l'università di Modena dove ottenne la laurea in Diritto e in Diplomazia, la sua formazione era mirabile, la conoscenza e la vita sui libri adesso doveva essere applicata al mondo conosciuto tramite la piuma e il Verbo.

    Nonostante sia stato constantemente a contatto con chierici mai in lui era nata la voglia di intraprendere quella strada, quando un giorno durante una lunga nottata insonne apparve a lui in sogno Tommaso Parentucelli, Papa Nicola V a quei tempi prima che divenisse Santo, il quale lo chiamava per nome e lo attendeva a braccia aperte indicandogli una barca di fianco a lui che era pronta per salpare ma che mancava di un nocchiero per poterla pilotare al largo.

    Questo sogno scosse profondamente Bonifacius, ma tale scossone lo convinse illuminandogli la strada da dover seguire, si disse dentro se':

    "Una barca non può rimanere senza un nocchiero che la guidi, e se Iddio lo vorrà ci proverò nell'impresa!"

    Lo scenario della terra italica in quel tempo non era dei migliori: omicidi tra prelati per sedi episcopali ghiotte, lussuria nelle corti Vescovili, bordelli frequentati da soli chierici, era una chiesa da ricostruire dalle sue fondamenta, Roma era sempre più lontana dalla chiesa italica ed era il momento di riunirla.


    L'opera di Bonifacius

    Venne ordinato Sacerdote di Modena il 13 giugno del 1443 dall'allora Primo Patriarca Italico Bucello de la Riva Borromeo.
    Egli iniziò la frequentazione di prelati italici e altri sacerdoti che poi sarebbero divenuti grandi Dottori della Chiesa.
    Egli venne scelto dal Patriarca Bucello come suo più fedele alleato nell'opera di riorganizzazione di una chiesa distrutta e corrotta.
    Bucello era il braccio e Bonifacius la mente della chiesa italica di quegli anni.

    Vennero attuati regolamenti interni tra chierici che alcuni sono tutt'ora validi oggi, venne impostata la giusta gerarchia Ecclesiastica e infine venne ridimensionato il personale della Santa Chiesa Italica, ma mancava ancora qualcosa, l'integrazione e la comunicazione con Roma.


    Il viaggio a Roma e la sua opera

    Prima della partenza per Roma nel 1454 venne nominato Vescovo di Modena dal Patriarca Bucello, il quale ormai vecchio e stanco più volte propose a Bonifacius la cessione dell'incarico, ma Egli mai accettò.

    Cosi' dopo un lungo viaggio, giunse a Roma, Egli non l'aveva mai vista ma solo sentita nominare, si presentò al palazzo curiale dove gli venne incontro l'allora Cardinale Plenipotenziario Maisse Arsouye, carisma e fama internazionale presso tutte le chiese rinascenti di quel tempo.

    Con Egli Bonifacius intraprese un ottima amicizia ma soprattutto apri' le strade verso una chiesa nuova italiana, non più entro le proprie mura ma internazionalizzata.
    Era questo che il Sogno di Nicola V voleva dire, adesso la barca era partita con il suo nocchiero ed era approdata a Roma per un futuro migliore della Chiesa Italica.

    Qui a Roma egli potè finalmente sfruttare le doti di giurista e di diplomatico, infatti siglò il primo Statuto dell'Assemblea Episcopale Italiana del Sacro Romano Impero.
    Questo fu d'importanza incredibile per la Santa Chiesa Italica, oltre che dobbiamo affidare il merito a Bonifacius della stesura per intero del Diritto Canonico della Santa Chiesa Romana Aristotelica.

    Con questo e molte altre cose, come la creazione de il "Cenacolum Episcoporum Italiae ed il Collegio Teologale Italiano".
    Oltre ad aver tradotto tutto il Dogma aristotelico e le sue dottrine.

    Un'opera incredibile per un cosi' semplice uomo che nonostante tutto questo grande lavoro e di mole immensa, scomparve improvvisamente all'età di trentuno anni nel 1456.


    La Scomparsa di Bonifacius

    Ormai aveva raggiunto un risultato strabiliante ed era prossimo alla nomina cardinalizia ma il suo fragile animo suscettibile al male che si insinuava contro la chiesa fece precipitare il tutto.

    Da anni la chiesa italica doveva fronteggiare il parroco da anni scomunicato denominato "Papercoop", era veramente posseduto dalla bestia senza nome, addirittura esso sposava animali con uomini, argomenti assolutamente non accettabili per l'universalità ecclesiastica, ma nonostante gli sforzi della chiesa italica per la sua rimozione e condanna a morte non furono fulminei per cause sconosciute, cosi' per la non accettazione della totalità dei comportamenti di questo eretico nella notte del 15 giugno del 1456 scomparve nel nulla e mai venne ritrovato il suo corpo.


    Piccola riflessione

    Senza l'opera di Bonifacius mai la Santa Chiesa italica sarebbe sbocciata in quegli anni molto duri e travagliati.
    Le sue parole sono di insegnamento e risuonano ancora nella Chiesa Italica adesso degnamente rappresentata.
    Il Nocchiere di Aristotele, colui che per primo ha portato l'innovazione e le sacre scritture in terre italiche.
    Il Primo vero Padre della Chiesa Italica.



Documento trascritto dal Cardinale Alessandro III de Montemayor detto "Giarru senza terra"


Citation:
Hagiography of Bonifacius
the first great innovator of the Blessed Saint Italic Church.



Childhood

Bonifacius, born March 25, 1425 from a poor and wretched Modenese family fell into ruin commercial business has been a success.
The poor child was just born there had been breastfed as long as needed but was abandoned soon after the small village church and from that moment his mother and his father disappeared from circulation, it is said that even for such a financial failure were murdered by those who had invested in this business.

The little boy did not have a name yet, the pastor of the small village church in the child saw the eyes than many children he had seen in his life, so he called "Bonifacius", wishing you a peaceful and good wishes to the little child.

The small Bonifacius was extremely well educated in the teachings of the old parish priest, who was both Latin and Greek scholar of high standards, had made wonderful works lost during a fire a few years later. In addition to the mastery of Latin and greek, well-learned French and English, which will be in his future weapons for the vindication of the church Italic.


The youth and the vocation

Bonifacius, after finishing his studies he wanted to go deeper into their culture, in fact, came from the University of Modena, where he obtained his degree in Law and Diplomacy, his training was wonderful, the knowledge and life on the books now had to be applied to the known world through the feather and the Word.

Despite being constantly in contact with clerics he was never born the desire to take that road, when one day during a long sleepless night appeared to him in a dream Parentucelli Thomas, Pope Nicholas V in those days before it became St., which the called by name and waited for him with open arms, pointing to a boat next to him that he was ready to sail but lacked a pilot to be able to drive off.

This dream Bonifacius shock waves, but the shock convinced him lighting up the road from having to follow you in if he said

"A boat can not be without a helmsman to guide it, and if God wills it I will try in the enterprise!"

The scenary of the Italic land at that time was not the best: murder among prelates to episcopal sees greedy, lust in the bishop's court, frequented brothels on their own clerics, a church was to be rebuilt from its foundations, Rome was increasingly distant from the church Italic and it was time to reunite.


The trip to Rome and his work

Before leaving for Rome in 1454 he was appointed Bishop of Modena by the Patriarch Bucello, who was old and tired several times proposed to the sale of office Bonifacius, but he never accepted.

So after a long journey, arrived in Rome, he had never seen but only heard of, came to the palace where he was met by the curial cardinal Plenipotentiary Maisse Arsouye, charisma and fame in all the churches of resurgent that time.

With He Bonifacius undertook a great friendship but above all open the streets to a new Italian church, no longer within its walls but internationalized. This was the dream of Nicholas V wanted to say, now the boat was gone with his boatman and had landed in Rome for a better future of the Church Italic.

Here in Rome he was finally able to exploit the qualities of jurist and diplomat, in fact he signed the first Statute of the Assembly of the Italian Bishops of the Holy Roman Empire.
This was incredibly important for the Holy Church Italy, and we rely on the drafting of Bonifacius full of Canon Law of the Holy Roman Church Aristotelian. With this and many other things, like the creation of the "Cenacolum Episcoporum Italiae" and the "College Theology Italian".
As well as having translated the entire Aristotelian dogma and its doctrines.

Amazing work for such a simple man who despite all this hard work and immense amount, disappeared suddenly at the age of thirty-one years in 1456.


The Disappearance of Bonifacius

Now He reached an amazing result and the next was the appointment of cardinals, but his fragile mind susceptible to the evil that crept against the church precipitated the whole.

For years the church had to deal with the Italic priest excommunicated for years called "Papercoop", was really owned by the beast without a name, it even married men with animals, matters absolutely not acceptable to the universal church, but despite the efforts of the church for italic its removal and condemnation to death of unknown causes were not lightning, so for the non-acceptance of all the behaviors of this heretical on the night of June 15 of 1456 vanished into thin air and never was found on his body.

Little Reflection

Without the work of the Holy Church Italic Bonifacius never blossomed in those years would be very hard and troubled times.
His words are still ringing in Church teaching and Italy now properly represented.
The knuckles of Aristotle, who first brought the innovation and the sacred scriptures in Italic lands.
The first true Father of the Church Italica.



Document transcribed by Cardinal Alessandro III de Montemayor said "Giarru landless"




Citation:

Premier grand réformateur de la Sainte Eglise Italienne

Enfance


Boniface, né le 25 Mars 1425 d'une famille pauvre et misérable de Modenese, famille ruinée par une affaire commerciale mal fagotée. Le pauvre enfant fut nourri par sa mère d'une sacrée tétée avant d'être abandonné sur le parvis de la petite église du village. Après cet évènement, ses parents disparurent de la circulation, certaines rumeurs prétendirent même qu’ils furent assassinés pour n'avoir pas remboursé leurs créanciers.

Le petit garçon n'ayant pas encore de nom, le prêtre de l'église, observant dans ses yeux un regard comme il n'en avait jamais vu chez un gamin, l'appela " Boniface". Il pensa qu'il grandirait ainsi sous les auspices de la bonté et de la sérénité. Le petite Boniface fut bien éduqué par les enseignements du vieux prêtre. Le religieux, à la fois érudit en latin et en grec, avait fait des merveilles en la matière, mais hélas, tout fut perdu dans un incendie. L'homme maitrisait également le François et l'Anglois ce qui donna des armes supplémentaires pour son avenir et la reconnaissance future de l’Église italienne.


La jeunesse et la vocation


Le jeune Boniface, après avoir achevé ses études, voulu se cultiver encore plus. Ainsi, il se rendit à l'Université de Modène où il obtint un diplôme en droit et en diplomatie. Sa formation fut merveilleuse, il comprit que ses connaissances sur les livres et sur la vie devaient être appliqués à travers le monde connu par la plume et la parole.

Même s'il était constamment en contact avec des religieux, il n'eut jamais le désir de prendre cette voie, lorsqu'un jour, au creux d'une longue nuit d'insomnie, lui apparut le pape Nicolas V en songe. C'était avant qu'il ne devienne un Saint, il appela Boniface par son nom et l'accueillit à bras ouvert. Il lui montra un bateau qui se trouvait à ses côtés, prêt à voguer vers l'horizon, mais le navire n'avait pas de capitaine pour tenir la barre.

Cette vagues de rêve laissa Boniface exsangue, mais ce fut un choc qui éclaira la route qui illumina suivre sur la route d'avoir à suivre. Il pensa en son for intérieur :

"Un bateau ne peut naviguer sans capitaine à sa tête, et si le Très Haut le veut, je serais ce capitaine."

A cette époque, les évènements en terre Italiennes n'étaient pas des plus sympathiques. Les prélats épiscopaux, cédant à la gourmandise, se faisaient assassiner. Dans la cour de l'évêque, la luxure était maitresse du domaine. Les clercs fréquentaient les bordels. L'Eglise devait être reconstruite pour repartir sur de bonnes bases. Rome était de plus en plus éloignés de l'église Italienne et il était temps de les réunir.


L’œuvre de Boniface


Boniface fut ordonné prêtre à Modène le 13 Juin 1443 par le premier patriarche de l'église italienne, Bucella Borromée de la Riva.
Il commença à fréquenter le prélat italien et les prêtres, tous allaient devenir plus tard de grands Docteurs de l’Église.
Boniface fut choisi par le patriarche pour devenir son plus proche allié dans cette immense œuvre de réorganisation de l'église, alors corrompue et détruite. Bucella était le bras armé et Boniface l'esprit de l’église Italienne durant toutes ces années.

Les règlements internes furent revus et appliqués, certains sont encore valable de nos jours. La hiérarchie ecclésiastique fut mise en place pour restaurer sa compétence et le personnel de l'église Italienne fut restreint. Cependant, il manquait encore quelque chose pour l'intégration et la communication avec Rome.


Le voyage à Rome et son travail


Avant de partir pour Rome en 1454, il fut nommé évêque par le patriarche de Modène. Bucella était vieux et fatigué, à plusieurs reprises il avait proposé à Boniface de lui succéder mais n'accepta jamais.

Après un long voyage, il arriva à Rome qu'il n'avait jamais vu et dont il avait seulement entendu parler. Il se rendit au palais où il fut accueilli par le cardinal camerlingue Maisse Arsouye, religieux charismatique et réputé à travers toutes les églises des royaumes.

Avec Boniface, il entretint une grande amitié. Tous deux œuvrèrent de concert pour promouvoir cette nouvelle église italienne, ne la cantonnant plus dans les frontières italienne, mais lui donnant un essor international. Boniface comprit ainsi ce que signifiait le rêve qu'il avait fait et ce qu'avait voulu dire Nicolas V. Le navire avait vogué à travers les océans, avec un capitaine à Bord, et avait accosté à Rome, pour le meilleur de l’Église Italienne.

A Rome, il eut l'occasion d'exploiter ses qualités de juriste et diplomate. En effet, il signa les statuts de la première assemblée épiscopale Italienne, en fait, il a signé le Statut de la première Assemblée de l'Empire des évêques italiens du Saint Empire Romain Germanique. Cet évènement fut incroyablement important pour la Sainte Eglise en Italie, et un large part du mérite en revient à Boniface qui rédigea une grande part du Droit Canonique de la Sainte Eglise Aristotélicienne Romaine. En plus de cela, il créa le cénacle des évêques et le collège des théologues pour les italiens. Il traduisit également le dogme et l'ensemble de la doctrine aristotélicienne. Tout cela constitue un travail incroyable pour un simple mortel. Malgré un labeur incommensurable et acharné, Boniface disparu soudainement à l'âge de trente et un an, en 1456.


La disparition de Boniface


L'Église avait ainsi atteint un résultat étonnant grâce à Boniface. La suite fut la nomination des cardinaux. Mais l'assise de l’Église était fragile et encore sensible au mal qui s'était insinué en son cœur pendant si longtemps et avait précipité sa chute.

Pendant des années, l’Église avait du faire face à un prêtre excommunié appelé "Papercoop". L'homme avait voué son âme aux préceptes de la créature sans nom, avait marié hommes et animaux, avait œuvré d'une manière inacceptable pour l’Église Universelle. Malgré tout les efforts des clercs italiens pour l'arrêter, malgré sa condamnation à mort, Papercoop continuait ses aberrations. Dans la nuit du quinzième jour de juin de l'an d'Horace 1456, Bonniface disparu corps et âme et personne n'entendit parler de lui à nouveau. Tout le mystère réside autour de sa disparition que certains attribuent à Papercoop, sans toutefois pouvoir en avancer la moindre preuve.

Quelques réflexions

Sans le travail du Saint Boniface, l’Église Italienne ne serait jamais sorti de cette période si difficile et si trouble.
Ses mots résonnent encore à l'Église Italienne comme des enseignements quasi prophétiques. Il fit un travail de reconnaissance de l’œuvre d'Aristote et fut le premier à réformer l’Église et faire connaitre les textes sacrés en terres italiennes. Il est le première père véritable de l’Église Italienne.

Transcription par Son Eminence le Cardinal Alessandro III de Montemayor dict "Giarru sans terre"

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Ignius



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MessagePosté le: Mar Jan 28, 2014 4:08 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:


Hagiografía del Beato Bonifacio




Niñez

Bonifacio nació el 25 de marzo de 1425 en Módena en el seno de una precaria familia, la cual fue a la ruina culpa de una inversión comercial que no tuvo éxito.

El pobre niño nació durante esta crisis financiera. Al principio, su madre lo cuidó, pero tiempo después fue abandonado en las escaleras de la pequeña iglesia del pueblo. Desde ese momento nunca volvió a encontrar a sus padres, los cuales habían desaparecido. Se dice que a causa del fracaso comercial fueron asesinados por aquellos que habían invertido en su negocio.

El niño aun no tenía nombre. El Párroco de la iglesia, mirando a sus ojos, notó en ellos algo que no había visto en ningún otro niño. Le llamó Bonifacio, deseando un crecimiento normal bajos los auspicios de la bondad y la serenidad.

El pequeño Bonifacio era extremadamente educado gracias a las enseñanzas del viejo párroco, el cual tenía grandes conocimientos de latín y griego, además de ser un erudito con altos estándares. Hizo magníficos trabajos, pero lamentablemente se perdieron durante un incendio hace algunos años. Sumado a sus maestrías del latín y del griego, estaba bien instruido en el francés y el inglés, los cuales usaría en un futuro como armas para el resurgimiento de la Iglesia Italiana.


Juventud y vocación


El joven Bonifacio, luego de completar sus estudios, quizo seguir aprendiendo. Por ende, fue a la Universidad de Módena, donde obtuvo un Diploma en Leyes y Diplomacía. Su formación era asombrosa y gracias a esto, se dió cuenta de que su conocimiento de los libros y de la vida misma deberían aplicarse a lo largo del mundo conocido a través de la pluma y la expresión.

A pesar de estar en constante contacto con los clérigos, nunca tuvo el deseo de seguir ese camino. Pero un día, en la sombra de una noche desvelada, el Papa Nicholas V apareció en su sueño (antes de que este se convierta en santo). El Papa llamó a Bonifacio por su nombre y lo recibió con los brazos abiertos, mostrándole un bote listo para zarpar hacia el horizonte. Pero había un problema, la nave no tenía capitán que tomara el timón.

El difuso sueño dejo a Bonifacio pálido pero la conmoción le convenció y emprendió su camino religioso. El joven pensó:

"Un barco no puede zarpar sin un capitán que timonee, y si el Todopoderoso quiere, yo seré su capitán"

Para ese tiempo, lo que ocurría en las tierras italianas no era de los más esperanzador. Los Prelados Episcopales, complacidos por la tentación, fueron asesinados. En el patio del Obispo la lujuria de un amante dominaba y los clérigos frecuentaban los burdeles. La iglesia debía ser reconstruida bajo un cimiento sólido. Roma cada vez se alejaba mas de la Iglesia Italiana y era momento de un reencuentro.


La obra de Bonifacio


Bonifacio fue ordenado sacerdote en Módena el 13 de junio de 1443 por el primer patriarca de la Iglesia Italiana, Bucella Borromeo de la Riva.
Comenzó sirviendo a los Prelados y Sacerdotes italianos, quienes luego se convertirían en los grandes Doctores de la Iglesia.
El patriarca eligió a Bonifacio como su aliado más cercano en el gran trabajo de la restructuración de la corrompida iglesia. Bucella armó a Bonifacio con el espíritu de los italianos.

Regulaciones internas fueron revisadas y aplicadas, algunas de las cuales aún siguen vigentes. Se puso en práctica la jerarquía eclesiástica con el fin de recuperar su jurisdicción y el personal administrativo de la Iglesia italiana se restringió. Sin embargo aun faltaba algo para la integración y la comunicacíon con Roma.


El viaje a Roma y su trabajo


Antes de partir hacia Roma en 1454, fue nombrado Obispo de Módena por el patriarca Bucella. Le había propuesto muchas veces a Bonifacio el cargo, pero este nunca aceptó.

Después de un largo viaje, llegó a Roma, un lugar del que solo escuchó pero nunca vió en persona y se dirgió al palacio donde debía encontrarse con el Cardenal Plenipoteciario Moseñor Arsouye, un religioso carismático conocido en las iglesias de todos los reinos.

Arsouye mantuvo una gran amistad con Bonifacio. Ambos trabajaron en conjunto, promoviendo la reformada Iglesia Italiana, no confinándola a los límites de los italianos, sino haciéndola crecer a nivel internacional. Bonifacio entendió el sueño de Nicholás V y lo cumplió. La nave había zarpado a través del océano, él timoneándola y había tocado tierra, en Roma, para el bien de la Iglesia italiana.

Allí, tuvo la oportunidad de explotar sus cualidades como jurista y diplomado. De hecho, firmó el Estatuto de la Primera Reunión de los Obispos Italianos. Este evento fue increíblemente importante para la Santa Iglesia italiana y gran parte del crédito se lo llevó Bonifacio, quien escribió gran parte de las Leyes Canónicas de la Iglesia Aristotélica Romana. Además, creó la Camarilla de Obispos y teólogos universitarios para los italoparlantes. También tradujo el dogma y todas las doctrinas aristotélicas.

Un gran trabajo para un simple mortal. A pesar de su gran e inmesurable obra, Bonifacio desapareció repentinamente en el año 1456 a la edad de 31.


La desaparición de Bonifacio


Gracias a Bonifacio, la Iglesia había alcanzado un sorprendente resultado. tanto que fue ascendido a Cardenal. No obstante, los cimientos de la Iglesia todavía eran frágiles, aún eran susceptibles a la maldad que había trepado sus corazónes por tanto tiempo y que había participado en su caída.

Por años, la Iglesia tuvo que hacer frente a un sacerdote excomulgado llamado "Papercoop". El hombre entregó su alma a la Criatura Sin Nombre, casó hombres con animales y trabajó de una manera inaceptable para la Iglesia Universal. A pesar de todo el esfuerzo de los clérigos italianaos para detenerle y a pesar de su sentencia de muerte, Papercoop continuó con sus aberraciones. En la noche del quinceavo día de junio en el año 1464, el cuerpo y alma de Bonifacio desaparecieron y nadie escuchó acerca de él otra vez. El misterio de su desaparición se le atribuyó a Papercoop, pero no se encontró evidencia.


Pequeña reflexión


Sin el trabajo de San Bonifacio, la Iglesia Italiana nunca hubiese salido del período de dificultad y desorden en el que se hallaba.
Sus palabras aún resuenan en la Iglesia Italiana como lecciones casi proféticas.
Hizo una restructuración del trabajo de Aristóteles y fue el primero en reformar la Iglesia y hacer conocer los sagrados textos en las tierras italianas. Él es el verdadero Primer Padre de la Iglesia Italiana.

Traducido por Chapita

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