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Poster un nouveau sujet   Répondre au sujet    L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church Index du Forum -> La place d'Aristote - Aristote's Square - Platz des Aristoteles - La Piazza di Aristotele
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tacuma
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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:07 am    Sujet du message: Della Persona soluta Répondre en citant

[rp]



                        Della Persona solută (PS)

Citation:
E sul mondo, la vita prese una moltitudine di forme, dalle più piccole alle più grandi. Le piante si riempirono della luce di stelle, mentre coprivano il mondo con un strato di fogliame. Gli animali erravano o volavano tra le piante. Mentre Dio sembrava immobile, la vita sembrava essere in incessante movimento. Effettivamente, Dio, essendo eterno, non era soggetto a questo bisogno perpetuo di mobilità, al contrario della vita che deve essere incessantemente in attività. Lui sembrava così essere immobile. Ma era questo continuo movimento che a Dio piacque su tutto il resto mentre osservava la Sua creazione.

da "Libro della Creazione
Capitolo II - « La Vita »"


Con il passare degli anni la vita nei regni s'e non solo evoluta, ma ampliamente moltiplicata e talora e' difficile, per un servitore della Chiesa Aristotelica, riconoscere con serenita' ed oggettivita' la vera fede di colui che richiede un sacramento.
In particolare ciò è vero per coloro che non risultano iscritti nei registri IG delle parrocchie o dei municipi a cui diamo il nome di Personae Solutae, ovvero persone libere dai registri IG.
Riguardo alle PS, dunque, non sempre è facile comprendere il loro percorso di fede e di vita, nonostante ciò Aristotele vuole che più persone possibili possano condividere la gioia dei sacramenti e della salvezza.
Pertanto la Santa Chiesa Aristotelica ha ritenuto necessario dettare una serie di norme alle quali attenersi per la dispensa dei sacramenti del battesimo, matrimonio e funerale alle PS.

Il sacramento alla PS può essere celebrato solo ed esclusivamente dal parroco o dal (arci)vescovo che dovrà valutare la presenza di un requisito essenziale:
il celebrante deve riscontrare una presenza continua e significativa nella vita della città e comunità dei fedeli, cioè la Chiesa viva, che ne attesti la fede e la vita comunitaria, nonchè un vera storia Res Parendo della PS.

Tale valutazione è a totale discrezione del celebrante, che in piena coscienza decide se celebrare o meno il sacramento (chè se rifiutasse, non potrebbe esser ne' coattato ne perseguito), rispondendo all'Altissimo stesso per le proprie scelte.

La richiesta di battesimo deve essere fatta dalla PS stessa nelle sale pubbliche della Santa Chiesa Aristotelica (forum uno), in uno specifico registro delle domande, dopo aver concordato il sacramento con il prete disposto a celebrarlo, indicando tutti i dati necessari ed in particolare la residenza, in modo da poter espletare le richieste del DC riguardo alle competenze di battesimo.

Per i sacramenti del matrimonio e del funerale, invece,il sacerdote che intende dispensarli a una PS deve controllare su tale registro che il richiedente sia la medesima persona che è stata battezzata, oppure sia un omonimo (in caso di morte della PS, infatti, i responsabili del registro avranno provveduto a evidenziare in nero il nominativo, pertanto esso dovrà essere considerato morto, ed il nome simile un omonimo)

Una volta celebrato Il sacramento sara' trascritto in un apposito registro , nel quale sara' inserito il collegamento della richiesta della PS, in tal modo, alla richiesta di certificati sara' possibile l'accertamento dell'esistenza in vita del richiedente .

Tutte le PS che faranno richiesta di sacramenti dovranno obbligatoriamente frequentare un corso di catechismo di base,
secondo le indicazioni del prete che celebrerà il sacramento, presso i seminari specifici per ogni sacramento richiesto , presso l'abbazia cistercense di Fornovo o presso il monastero di San Domenico.
Una volta entrati a far parte della comunità aristotelica essi, come qualunque altro fedele dovranno tendere alla santità, e dunque avere un atteggiamento il più consono possibile a un fedele e comportarsi da aristotelici, in modo da dare testimonianza della propria fede. Ogni atto eretico e blasfemo altrimenti porterebbe ad un procedimento giudiziario presso la Santa Inquisizione.


Qualora una PS richiedesse un certificato sarà cura del sacerdote certificante controllare che il richiedente sia la medesima persona che richiede il certificato oppure sia un omonimo, secondo le indicazioni sopra descritte.


Quanto sopra scritto non può in alcun modo entrare in contrasto con il Diritto Canonico, dunque nel caso in cui queste indicazioni contravvenissero in qualche modo, o in qualche caso, con il Diritto Canonico, è quest'ultimo che prevale.

Per il concistoro Pontificio Italofono

Sua Eminenza Tacuma de' Giustiniani Borgia
Cardinale Nazionale Elettore



Sua Eminenza Federico Edoardo Borgia
Cardinale Nazionale Suffragante
Cardinale Inquisitore


Sua Eminenza Jean Leonard De-la-Roche
Cardinale Nazionale Suffragante



Sua Eminenza Profeta Pucci Guerra
cardinale Emerito



Fatto a Roma
il giorno 26 di Dicembre
dell'anno 1461
[/rp]
[/rp]
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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:10 am    Sujet du message: revoca di franciscus-bergoglio segretario del Concistoro Répondre en citant

[rp]


revoca di franciscus-bergoglio segretario del Concistoro

Noi, Sua Eminenza Tacuma de' Giustiniani Borgia
a nome del Concistoro Pontificio Italofono,

revochiamo SE monsignor Franciscus_Bergoglio
dalla carica di segretario
del Concistoro Pontificio italofono.

Tale decisione viene presa a seguito
della assenza di monsignor Franciscus_Bergoglio,
presso le sale dell'ufficio capitolare

Possa l'Altissimo guidarlo con mano amorevole
Ad Majorem Dei Gloriam

Per il Collegio Cardinalizio,






Fatto a Roma
nel nono giorno del decimo mese
dell'anno di grazia MCDLXII
[/rp]

_________________


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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:11 am    Sujet du message: Nomina del Segretario Concistoriale Répondre en citant

Citation:
[rp]


                  Nomina del Segretario Concistoriale




Noi, Cardinali della Santa Chiesa Aristotelica e Romana,
riuniti nel Sacro Collegio Concistoriale,
davanti l'Altissimo e sotto lo sguardo di Aristotele e Christos,
per volontà di Sua Santità Papa Innocenzo VIII,

tramite il nostro presente editto,
a seguito della revoca di Franciscus_Bergoglio,
nominiamo Fuego2806
segretario del Concistoro Pontificio italofono .

Possa l'Altissimo guidarlo con mano amorevole
Ad Majorem Dei Gloriam

Per il Collegio Concistoriale,




Fatto a Roma nel quattordicesimo giorno
del decimo mese dell'anno di grazia MCDLXII
[/rp]

_________________


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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:12 am    Sujet du message: documento sui fatti di Firenze Répondre en citant

Theflyinthenet a écrit:
Il cardinale diffuse il documento della Chiesa italica sui fatti di Firenze.


[rp]



Alle fazioni in lotta a Firenze.
A tutto il popolo fiorentino.
A chiunque venga a conoscenza di questa lettera.



Il Concistoro Pontificio Italofono sta osservando, con attenzione e preoccupazione, le vicende che coinvolgono la Repubblica di Firenze.
Lo stato del confronto politico fra le fazioni si è deteriorato a tal punto dall'essere sfociato nella violenza ed essere uscito dalla legalità. L'assalto con il quale ha preso il potere l'attuale consiglio repubblicano ha messo e mette tuttora in discussione l'imprescindibile virtù aristotelica dell'Amicizia, sulla quale si deve fondare qualsiasi relazione politica volta al bene della comunità che deve amministrare per conto di Dio. Alla stessa maniera, i violenti attacchi verbali che hanno contraddistinto l'ultimo periodo, che offendono Dio e gli uomini di buona volontà, sono un attentato tangibile e costante alla Virtù Aristotelica.

La Chiesa Italica condanna l'uso della violenza, sia fisica che verbale, quale mezzo di competizione politica e richiama severamente tutte le parti in causa a non reitare atti del genere per la composizione condivisa della diatriba. L'interesse di Firenze e della Chiesa è il mantenimento della pace e della legalità, per la salvaguardia del popolo di Dio e della ragionevole convivenza.


Dal Mito Aristotelico, lo scriba a écrit:
[...]Allora, l’uomo e la donna divennero superbi. Il forte cominciò a disprezzare il debole, che non poteva nutrirsi quanto voleva. Al pari della Creatura Senza Nome, essi pensavano ora che il ruolo dei forti fosse quello di dominare i deboli.[...]E il debole cominciò a invidiare il forte. Il forte, soddisfatto della sua condizione, non faceva caso al debole che si chiedeva perché fosse molto meno fortunato di lui. La Creatura Senza Nome esultava di gioia, poiché sentiva che l’ora della sua gloria stava arrivando. Sussurrò all’orecchio del debole e accese la sua invidia.[...]Allora, l’uomo e la donna colpirono i loro fratelli e le loro sorelle. Brandendo il coltello e l’ascia, ognuno colpì l’altro in una tempesta di violenza e distruzione. Avevano così inventato la guerra[...]

[...]Tutti diffidavano gli uni degli altri. Il minimo pretesto era buono per ricominciare la loro ode alla violenza. Quando uno di loro, spinto dall’avidità, invidiava i cibi che possedeva l’altro e tentava di rubarglieli, l’altro, spinto dall’avarizia, rispondeva con la violenza. Più nessuno si parlava senza minacciarsi o insultarsi.

Gli uomini e le donne non guardarono più verso le stelle. Il peccato aveva preso il controllo della loro vita. Avevano dimenticato persino l’esistenza di Dio. E non provavano più amore per Lui.[...]


Tutto quello che sta accadendo ricorda troppo bene ciò che già avvenne ad Oanilonia, dove la dimenticanza di Dio portò gli uomini a lottare gli uni contro gli altri, fratelli contro fratelli, sorelle contro sorelle. Per cosa? Per la vanità mondana del potere e della sopraffazione. Ma cos'è il potere senza la fede? Cos'è il potere che divide e non unisce? L'Altissimo ci ha creati per vivere insieme, uniti nell'eterna lode del Suo santissimo nome, affratellati dall'essere tutti Suoi figli prediletti.
Per questo lanciamo il nostro grido di dolore, per il degenerare della virtù politica che coinvolge troppe anime, oggi, a Firenze.


Dalla vita di Aristotele, il dodicesimo logion a écrit:
Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?


Solo nella vera fede c'è giustizia, la vera Giustizia è solo quella divina: guai al politico che si arroga ciò che è solo di Dio. La soluzione ad ogni diatriba fra uomini è una ed una soltanto:

Dalla vita di Christos, il quindicesimo logion a écrit:
A degli uomini che si battevano, Christos disse: "Amatevi l’un l’altro, in nome di Dio!"


Per questo, il Concistoro Pontificio Italofono unito all'assemblea episcopale ed ai vescovi ed arcivescovi fiorentini auspica la veloce ed incruenta pacificazione fra le parti contendenti, confidando che la mediazione imperiale scaturita dall'incontro fra le parti, al quale non è stato invitato alcun rappresentante della Santa Chiesa ed al quale la Chiesa non ha fornito alcun contributo, impedisca il propagarsi del conflitto e, Dio non voglia, lo scoppio di una guerra fratricida.
Non può dirsi aristotelico chi usa ingiustificatamente violenza.
Non può dirsi aristotelico chi persegue interessi personali ai danni del popolo di Dio.
Non può dirsi aristotelico colui che sottomette la Morale di Dio ai propri fini.
Non può dirsi aristotelico chi non si adopera con tutte le proprie forze per il mantenimento della pace e della fraterna convivenza.
La Santa Chiesa non rimarrà impassibile di fronte all'avanzata della Creatura Senza Nome, ma si ergerà quale granitico frangiflutti se questa montante marea non accennerà a ritirarsi.

Uniti nella preghiera con e per il popolo fiorentino, tutti i rappresentanti della Chiesa di quella terra bellissima e turbolenta sappiano essere faro nella notte e supporto di fede per tutti.

Che i Profeti v'illuminino e guidino e la benedizione dell'Altissimo scenda su tutti gli uomini e le donne di buona volontà!


Per il Collegio Concistoriale,



Per il Clero Fiorentino,

S.Em. mons. Jean Leonard De La Roche
Arcivescovo di Firenze




S.E. mons. Samuele Borgia
Arcivescovo di Pisa




Scritto a Roma il quinto giorno dell'undicesimo mese dell'Anno del Signore MDLXII.
[/rp]

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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:12 am    Sujet du message: Comunicato sulla situazione della Chiesa nel R2S Répondre en citant

Citation:
[rp]


                Comunicato sulla situazione della Chiesa nel R2S




Noi, Cardinali della Santa Chiesa Aristotelica e Romana,
riuniti nel Sacro Collegio Concistoriale,
davanti l'Altissimo e sotto lo sguardo di Aristotele e Christos,
per volontà di Sua Santità Papa Innocenzo VIII,

tramite il nostro presente editto,
a seguito della situazione creatasi nella Primazia del Mezzogiorno,
a causa delle malattie dell' arcivescovo Attanasio e del primate Tigerjack88,
e alle dimissioni dell'arcivescovo di Capua,

avochiamo la facolta' di scelte momentanee per la zona suddetta.

Pertanto procederemo quanto prima alla definizione della situazione
al fine di arginare il momentaneo vuoto aristotelico in quelle terre.

Possa l'Altissimo guidarci con mano amorevole
Ad Majorem Dei Gloriam

Per il Collegio Concistoriale,




Fatto a Roma nel Venticinquesimo giorno
dell' undicesimo mese dell'anno di grazia MCDLXII
[/rp]

_________________


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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:14 am    Sujet du message: La Chiesa non si schiera Répondre en citant

Citation:


[rp]


          La Chiesa non si schiera per le fazioni, ma per la Giustizia e la Virtù



Il Concistoro Pontificio Italofono,
a nome della santa Chiesa aristotelica,
ribadisce e puntualizza con estrema chiarezza
la sua neutralità in relazione a quanto accade nelle terre fiorentine.

La Chiesa, ribadiamo,
è chiesa di tutti e nessuno può pensare di poter strumentalizzare
coloro che come istituzione lavorano al servizio dell'Altissimo.

Pertanto:
  • chiediamo immediatamente la cessazione di ogni ostilità verbale
    costituita da vessazioni e ripicche da parte di chi gestisce il potere
    nei confronti degli avversari politici,
  • condanniamo come antiaristotelico il perdurare di qualsiasi forma di insulto da parte di chiunque,
  • sconfessiamo le opinioni espresse da qualunque chierico
    che non siano gli arcivescovi fiorentino e pisano od il cardinal Profeta
  • richiamiamo perentoriamente ogni altro chierico all'ordine.

Se una situazione così pericolosa e vergognosa per un paese Aristotelico perdurasse
esiste la possibilità che venga posto l'interdetto su tutta la Repubblica
e venga richiesta la decandenza di ogni titolo nobiliare,
ritirando il benestare della Chiesa per tutti.

Poiché un buon pastore antepone sempre il bene della Chiesa alle proprie convinzioni personali
e non adopera toni e modi non consoni all'abito talare,
si precisa che ogni azione e parola di mons. Vaaliant rappresenta solo la sua personale opinione
e non rispecchia la posizione ufficiale della Santa Chiesa, ribadita sopra.

Richiamando ancora una volta l'intero paese
ad un comportamento aristotelico
chiede all'Altissimo di proteggere questa terra e la sua gente

Per il Concistoro Pontificio Italofono



S. Em. mons. Fabio Degli Scalzi



Per il Clero Fiorentino,

S.Em. mons. Jean Leonard De La Roche
Arcivescovo di Firenze


S.E. mons. Samuele Borgia
Arcivescovo di Pisa



Scritto a Roma il Ventinovesimo giorno
dell'undicesimo mese
dell'Anno del Signore MDLXII.
[/rp]

_________________


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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:15 am    Sujet du message: Firma prominet Mater Ecclesia* Répondre en citant

Theflyinthenet a écrit:
Dopo il travagliato ultimo mese, la riflessione all'interno del collegio concistoriale, dove si confrantavano tutti i cardinali italiani, aveva dato i suoi frutti, quindi si dava un nuovo comunicato che chiarisse i prossimi passi che la Chiesa italica intendeva portare avanti.

[rp].-------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------Firma prominet Mater Ecclesia*




Nei cupi tempi che stiamo attraversando, la Santa Madre Chiesa rimane l'ancora di salvezza del popolo di Dio. Gli sconvolgimenti passati, presenti e futuri sono fonte d'incertezza e turbamento per tutti. Per questo, di fronte alla degenerazione passata e tuttora presente di un certo modo di far politica, la Chiesa non rimane impassibile spettatrice, ma si sta adoperando per eleborare la dottrina ufficiale che serva da faro in ogni attività pubblica della comunità aristotelica, senza distinzione di lingua o di nazionalità, all'interno della penisola italica.

Nel contempo, la Chiesa ribadisce l'assolutà neutralità e terzietà nei confronti di qualsiasi fazione politica di ogni stato italico e continua a deprecare qualsiasi tipo di violenza, verbale o fisica, nell'ambito del confronto politico. Condanna senza eccezione tutti quegli eterodossi sediziosi che sistematicamente si propongono come sobillatori delle piazze e falsatori del processo elettorale, senza partecipare mai attivamente alla vita delle loro comunità.

In attesa di ulteriori riflessioni ed approfondimenti della dottrina ufficiale, la Santa Chiesa ribadisce che, nel rispetto formale dei vari concordati con gli stati, proseguirà nella celebrazione delle incoronazioni del legittimi vincitori di elezioni, condannando l'uso della violenza nella presa del potere. Questo atto formale rimane solamente un atto dovuto, non volendo essere inteso come l'avallo di una fazione piuttosto che di un'altra. Tutti hanno il dovere morale di dimostrarsi migliori delle masse di senzadio che l'Altissimo ha punito con la dannazione eterna.

Questo comunicato è solo l'inizio di un processo di riflessione e determinazione della linea pastorale ufficiale della Santa Chiesa Italica che verrà a stabilire chiaramente e per tutti, chierici e laici, ciò che la nostra santa istituzione considera degno di un aristotelico nello svolgimento della vita pubblica.



Ad majorem Dei gloriam.



Fatto a Roma il secondo giorno del mese di gennaio dell'Anno di Grazia MCDLXIII

Per il Concistoro Pontificio Italofono, in rappresentanza di tutti i cardinali italiani che si sono espressi favorevolmente,

S. Em. Rev. Tacuma de' Giustiniani Borgia,
patriarca di Aquileia
cardinale nazionale elettore
conte imperiale di Toggenburg






*La Madre Chiesa si staglia salda.[/rp]

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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:17 am    Sujet du message: sui funerali di Relorenzo Répondre en citant

Tacuma a écrit:
[rp]



          Comunicato del concistoro Pontificio Italofono sui funerali di Relorenzo



      A tutti i Vescovi e Arcivescovi dei Regni italofoni


    Questo Concistoro è giunto a conoscenza della dipartita
    di Relorenzo e della perdita di tutti i suoi titoli.

    Prima di tutto porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia
    ribadendo la nostra vicinanza a tutti i familiari e la nostra presenza,
    laddove servisse, per il conforto e l'abbraccio.

    Ma ci giunge anche notizia che lo stesso Relorenzo
    sarebbe stato visto
    vivo ed in ottima salute in altri luoghi.

    Onde evitare tentativi di inganni e frodi,
    secondo quanto specificato nel documento concistoriale sulla morte e i funerali,
    chiediamo che, qualora venisse richiesta la celebrazione del funerale di Relorenzo,
    l'arcivescovo competente,
    prima di procedere , presenti il caso a questo concistoro,
    affinché si possa valutare se esistono gli estremi per procedere
    e garantire il rispetto della sacralità del sacramento,
    o se si renderà necessario adire altre vie.


    Scritto e ratificato a Roma,
    il 20 Gennaio 1463

    A nome del Concistoro Pontificale Italofono,



[/rp]
[/rp]

_________________


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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:18 am    Sujet du message: Convocazione del Concilio di Maggio Répondre en citant

Tacuma a écrit:
][rp]



                  Convocazione del Concilio di Maggio


Oggi, Vigilia di Pasqua MCDLXIII,

I Cardinali italiani del Concistoro Pontificio Italofono
indicono per il mese di Maggio di questo anno
un Concilio generale della Zona Geodogmatica Italiana,
comprendente le primazie delle Venezia,
degli Stati Pontifici e del Regno delle Due Sicilie,
e la Viceprimazia italiana dello SRING.

Esso sarà un momento di riflessione sul passato,
di confronto sul presente e di progettazione per il futuro
della Chiesa in terra Italica.

A tale Concilio potranno partecipare tutti i religiosi secolari e ordinari, diaconi compresi,
e un laico per diocesi scelto dal Vescovo (o dall'arcivescovo in sua assenza) nella modalità a lui preferita.
[Per la comunicazione nominativi dei laici e dei religiosi ordinari non presbiteri verranno date indicazioni successive].

Il concilio di svolgerà secondo il seguente calendario.

Dal 4 di aprile al 25 di aprile

Verranno presentate in Ecumene, in luogo apposito,
le proposte dei temi di discussione, elaborate in seno alle Assemblee episcopali o da singoli chierici.
Eventuali proposte provenienti dai laici dovranno essere consegnate
ai propri vescovi che si faranno latori delle stesse in Ecumene.

Ricordiamo che non verranno trattati argomenti
che prevedano variazioni al Dogma o al Diritto Canonico,
ma solo quelli relativi alle modalità della loro applicazione
nella Chiesa Italiana, pertanto, una volta presentati,
il Concistoro selezionerà le proposte, escludendo quegli argomenti
che non possono essere trattati in un concilio locale,
e raggruppando argomenti simili che possano rientrare nelle 3 aree di discussione conciliari:
Pastorale, Istituzione ecclesiastica, Dottrina e tradizione.

25 aprile

Messa di apertura del Concilio
presso la Basilica di S. Caterina ai Sibillini, alla quale sono invitati
tutti coloro che parteciperanno al concilio stesso.

Dal 1 maggio al 31 maggio

Lavori all'interno del concilio.
[Il luogo esatto del concilio verrà comunicato successivamente]

1 giugno

Cerimonia conclusiva presso la Basilica di S. Caterina ai Sibillini.


Certi che questo possa essere
un vero e prezioso momento di rinnovamento della Chiesa italiana,
dominato dal confronto costruttivo e dalla riflessione positiva,
ci auguriamo una partecipazione
attiva e numerosa
e vi auguriamo un buon lavoro
fin dalla parte di preparazione.

Ci guidi l'Altissimo


Il Cardinale nazionale elettore


Il Cardinale nazionale suffragante
Sua Eminenza Reverendissima Monsignor


Il Cardinale nazionale suffragante
S.Em.Rev. padre Fabio Degli Scalzi

Il Cardinale nazionale emerito
S.Em.Rev. Mons. Profeta Pucci Guerra
[/rp]

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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:19 am    Sujet du message: revoca di Padre "Fuego2806" da segretario del Co Répondre en citant

Tacuma a écrit:
[rp]


    revoca di Padre "Fuego2806" da segretario del Concistoro


Noi, Sua Eminenza Tacuma de' Giustiniani Borgia
a nome del Concistoro Pontificio Italofono,

revochiamo padre Fuego2806
dalla carica di segretario
del Concistoro Pontificio italofono.

Tale decisione viene presa a seguito
delle dimissioni di padre Fuego
presso le sale dell'ufficio capitolare

Possa l'Altissimo guidarlo con mano amorevole
Ad Majorem Dei Gloriam

Per il Collegio Cardinalizio,






Fatto a Roma
nel ventottesimo giorno del quarto mese
dell'anno di grazia MCDLXIII
[/rp]

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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 8:19 am    Sujet du message: Nomina del Segretario Concistoriale Répondre en citant

Tacuma a écrit:
[rp]


                  Nomina del Segretario Concistoriale




Noi, Cardinali della Santa Chiesa Aristotelica e Romana,
riuniti nel Sacro Collegio Concistoriale,
davanti l'Altissimo e sotto lo sguardo di Aristotele e Christos,
per volontà di Sua Santità Papa Innocenzo VIII,

tramite il nostro presente editto,
a seguito delle dimissioni di Fuego2806,
nominiamo Shalama
segretario del Concistoro Pontificio italofono .

Possa l'Altissimo guidarla con mano amorevole
Ad Majorem Dei Gloriam

Per il Collegio Concistoriale,




Fatto a Roma nel nono giorno
del quinto mese dell'anno di grazia MCDLXIII
[/rp]

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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 9:45 am    Sujet du message: Controllo Concistoriale per la Primazia del Mezzogiorno Répondre en citant

Tacuma a écrit:
[rp]


              Controllo Concistoriale per la Primazia del Mezzogiorno



Noi, Cardinali della Santa Chiesa Aristotelica e Romana,
riuniti nel Sacro Collegio Concistoriale,
davanti l'Altissimo e sotto lo sguardo di Aristotele e Christos,
per volontà di Sua Santità Papa Innocenzo VIII,

tramite il nostro presente editto,
a seguito della situazione creatasi nella Primazia del Mezzogiorno,
a causa delle malattie del Vicarius Urbis e primate Franciscus_bergoglio,

avochiamo a Noi la facolta' di emanare ogni atto e prendere ogni decisione
volta a ridare stabilità amministrativa, pastorale e dottrinale
per la zona ecclesiastica suddetta.

Nel contempo procederemo quanto prima alla definizione della situazione
al fine di arginare il momentaneo vuoto aristotelico in quelle terre,
e, procederemo alle emissioni di bandi per le candidature
per l'ufficio primaziale e per il Vicariato.

Possa l'Altissimo guidarci con mano amorevole
Ad Majorem Dei Gloriam

Per il Collegio Concistoriale,




Fatto a Roma nel secondo giorno
del sesto mese dell'anno di grazia MCDLXIII
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tacuma
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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 9:46 am    Sujet du message: Bandiamo l'eresia dalle Terre arisoteliche! Répondre en citant

Tacuma a écrit:
[rp]

              Bandiamo l'eresia dalle Terre arisoteliche!



                "L'anima ed il pensiero sono due cose ben distinte.
                L'Altissimo ha dotato ciascuno di noi di un'anima, che, quando periremo,
                raggiungerà il Suo regno.
                Ma anima e pensiero sono strettamente legati
                poiché l'uno ispira l'altro.
                Senza pensiero, non può essere ricevuta alcuna sensazione.
                Così, l'anima è il simbolo della nostra Fede e ci da la capacità di sentire.
                Noi sappiamo ciò che è giusto è ciò che è male,
                così, noi decidiamo scientemente di comportarci virtuosamente o non.
                E' per questo che la nostra anima influisce sul nostro pensiero ed inversamente,
                il nostro pensiero influisce sul divenire della nostra anima."


ll Concistoro Pontificio Italofono in comunione con la Santa Inquisizione italica afferma con forza che la Santa Chiesa Aristotelica,
salvaguarda e protegge le anime ed i pensieri dei suoi fedeli.

Condanna oggi, come fece nel passato, non solo parole, idee e pensieri,
ma anche gesti e fatti ispirati dalla creatura senza nome e miranti a distruggere
coloro che vivono nel rispetto e con l'amore verso il loro prossimo.

La Chiesa Aristotelica ha sempre condannato con fermezza e durezza
non solo le idee ma gli stessi promulgatori di falsi dei e false religioni.
La Chiesa Aristotelica non sara' spettatore passivo ad osservare chi tenta
di distruggere un paese sano con parole e gesti ispirati dalla creatura senza nome

Ricordiamo dal Diritto Canonico

    • Articolo 17: L’eterodossia è un atto contrario al dogma aristotelico,
      alle dottrine promulgate e al Diritto Canonico della Santa Chiesa, dannosa per la comunità dei credenti
      e dalla Santa inquisizione di Dio, attraverso l'induzione di errore nella maggior
      parte delle creature dell’Altissimo.

    e ancora
    • Articolo 19:Le eterodossie sono perseguite dalla Santa Inquisizione
      nei limiti ad essa assegnati.
      (De Ecclesiae Dei fondis
      Bulle pontificale «Principi della Chiesa di Dio ».)

E ricordiamo che nelle aristoteliche terre del mezzogiorno
l'eterodossia serpeggiava negli anni passati
e che fu colpita dalla Santa Inquisizione, e che torna oggi a serpeggiare,
cercando di deviare gli animi , i pensieri e i gesti di chi vive nella comunita'
dei Santi, lavorando con fatica , rispettando il prossimo e i precetti Aristotelici.


La chiesa Aristotelica ribadisce e ricorda a tutti i fedeli la pericolosita'
di questi personaggi, già scomunicati, e il rischio che si corre
ad accompagnarsi alle loro persone, sprona pertanto i fedeli ad isolarli
e bandirli dalle proprie case e dalle proprie piazze.
Perche' le piazze di ogni paese sono di proprieta' di quei cittadini sani
che vivono e lavorano nella santita' dell'Altissimo e nel rispetto delle leggi.

La chiesa Aristotelica invita i sindaci e i governanti nonchè tutti i fedeli aristotelici
a ricacciare codesta gente da dove e' venuta,
a non prestare loro aiuto ed a bandirla dal sacro territorio
con ogni mezzo che l'Altissimo concede
agli uomini ed alle donne di buona volontà.

E' la fede l'unica fonte di aiuto e conforto ai popoli non le urla,
i gesti eclatanti, gli ignobili assalti che depauperano i nostri paesi,
modi questi tipici dell'eretico che non ha supporto di anima e pensiero
ispirati dal Signore e pertanto tendenti al bene della comunita'.

Siano allontanati da noi gli eretici ispirati dalla creatura strisciante,
destinati al giudizio severo del Signore.

Infine, il Concistoro Pontificio Italofono,
sotto lo sguardo dell'Altissimo e dei Profeti
impartisce l'indulgenza plenaria a tutti i fedeli aristotelici che
compiendo azioni, anche armate, o messe al bando politiche,,
scaccino e allontanino gli eretici dalle terre italiche.


Per il Concistoro Pontificio Italofono
Il Cardinale nazionale elettore




Per la Santa Inquisizione italica
Il Cardinale inquisitore italico



[/rp]

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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 9:47 am    Sujet du message: dei beni ecclesiastici Répondre en citant

Citation:
[rp]

                Dei beni ecclesiastici


ll Concistoro Pontificio Italofono, udito il parere della Santa Inquisizione italica, ha accertato che sul territorio geodogmatico italofono sono presenti,
custoditi a vario titolo, beni mobili appartenenti alla Santa Chiesa Aristotelica.
Tali beni sono derivanti da Decime intese come tasse imposte dai singoli Stati ai propri cittadini o categorie di essi quali i nobili, da Donazioni di fedeli
e da Tasse dell'Ufficio del Gran Cameriere imposte al clero.
Il concistoro, con la supervisione della Inquisizione, ha accertato come tale gestione sfugga ad un coordinamento unico , creando criticità che si sono via via
prodotte a causa della caduta in disuso dell'Ufficio del Grande Cameriere che, pur non essendo formalmente abolito, non ha più guida
ed attività da tempo (almeno per quanto riguarda la zona di questo Concistoro).
Riteniamo quindi che sia necessario fare ordine in questo campo e che siano adottate alcune prime disposizioni volte a capire la consistenza dei beni e
definirne la custodia.

Pertanto,
questo concistoro decide che
  • al di fuori dei cosiddetti soldi della Decima di Siena,
    su cui vi è un Provvedimento Cautelativo della Santa Inquisizione,
    a seguito delle indagini in corso circa la legittimità della proprietà del denaro,
  • al di fuori delle merci e dei ducati gestiti dalla Guardia Episcopale
    e riconducibili a versamenti interni degli stessi appartenenti a tale Corpo

1. Ogni Arcivescovo della zona ricadente sotto l'Autorità del Concistoro Pontificio Italofono deve redigere, per quanto ne abbia conoscenza, una lista completa
ed esaustiva contenente la consistenza dei beni sopra menzionati oltre che l'esatto luogo o conto dove sono depositati.
Gli Arcivescovi sono autorizzati a compiere indagini ed accertamenti volti a redigere un censimento quanto più accurato possibile anche richiedendo notizie
di depositi ai poteri secolari e raccogliendo informazioni da Clero e Fedeli.
Tale lista deve essere trasmessa al Concistoro quanto prima.

2. Ogni Console dell'Ufficio del Gran Cameriere, o comunque funzionario afferente a tale Ufficio, deve stilare una lista completa ed esaustiva contenente la
consistenza dei beni e trasmetterla al Concistoro.

3. Tutti i beni sopra menzionati nei punti precedenti sono dichiarati inamovibili e posti sotto la custodia dei detentori degli stessi.
Se depositati presso conti secolari, tali conti, possono essere mantenuti
ma è fatto divieto di utilizzarli.

4. E' fatto divieto a chiunque di utilizzare le merci ed il denaro,
di trasferirlo, di spenderlo, e di compiere qualsiasi transizione o trasformazione di qualsivoglia natura senza il benestare scritto del Cardinale Nazionale Elettore
a nome del Concistoro, fatti salvi altri provvedimenti dello stesso Concistoro Pontificio Italofono.

5. Data la particolare situazione politica e la criticità e stabilità della Repubblica di Siena si dispone che Antonio Barberini detto "Weston"-sia autorizzato e di fatto
provveda quanto prima a ritirare il denaro dell' ex Ufficio del Gran Cameriere , giacente presso le casse senesi e che lo custodisca, con i vincoli del punto 4
presso il magazzino della sua proprietà, fino a nuove disposizioni.

Altresì Il Concistoro sospende , con decorrenza immediata, ogni riscossione da parte degli ex-Uffici del Gran Cameriere abolendo ogni tassa imposta al clero a
qualsiasi titolo, e sospende inoltre eventuali decime in essere nei territori italofoni.


Questo concistoro pertanto diffida chiunque, chierico o semplicemente fedele, a raccogliere beni o denaro, per la Santa Chiesa Aristotelica senza
l'autorizzazione scritta del Cardinale Nazionale Elettore a nome del Concistoro.
Tale provvedimento deve intendersi come un primo importante passo verso un riordino della questione afferente i beni mobili della Chiesa,
nonché le attività di Elemosina e Opere di Bene proprie della missione della nostra Santa Chiesa.

Si invitano tutti i Chierici di darne massima diffusione, in ogni Arcidicesi ed in tutte le Pubbliche Taverne.


Scritto e ratificato a Roma,
il settimo giorno del mese di Agosto
dell'anno 1463


Per il Concistoro Pontificio Italofono
Il Cardinale nazionale elettore


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MessagePosté le: Lun Sep 07, 2015 9:48 am    Sujet du message: ]Nomina di un Vice-Primate per la Primazia del Mezzogiorno Répondre en citant

Citation:
[rp]


              Nomina di un Vice-Primate per la Primazia del Mezzogiorno



Noi, Cardinali della Santa Chiesa Aristotelica e Romana,
riuniti nel Sacro Collegio Concistoriale,
davanti l'Altissimo e sotto lo sguardo di Aristotele e Christos,
per volontà di Sua Santità Papa Innocenzo VIII,

tramite il nostro presente editto,

visto che lo Statuto della Primazia degli Stati Pontifici
e del Regno delle Due Sicilie prescrive all'art. 2.2 la
nomina di vice primati,

considerata la temporanea assenza, giustificata,
del primate,

rilevato che il primate non ha mai provveduto
alla nomina dei vice e che questo comporta, oggi,
una primazia senza guida,

richiamato e biasimato il comportamento del
Primate Sua Eccellenza Monsignor Giovan Matteo Colonna
detto "Fabioilbello",

avocando a se i poteri sostitutivi prescritti dalle norme volte
a garantire un buon andamento della primazia,

nominiamo S. E. Monsignor Francesco Maria Sforza
detto" Francesco_maria
Vice-Primate della Primazia del Mezzogiorno.

Possa l'Altissimo guidarlo con mano amorevole
Ad Majorem Dei Gloriam

Per il Collegio Concistoriale,




Fatto a Roma nel XI giorno
del IX mese dell'anno di grazia MCDLXIII
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