L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[Gropius]

{ 3 Luglio 1467 - Battesimo di Star_eye }

La Basilica di Santa Maria Rotonda era attraversata da una colonna di luce che irrompeva dall'oculus del tetto. I riflessi si riverberavano sui marmi pregiati e sui volti di alcuni fedeli raccolti in preghiera.

L'altare maggiore era stato adornato di gigli gloriosi e amaryllis.

Il Decano del Sacro Collegio, Cardinale Arduino Della Scala, attendeva ad un inginocchiatoio lì vicino, l'arrivo del fedele e di Sua Santità.
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Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗

[Star_eye]

Ne avevo visti di luoghi e terre sconosciute ,ma Roma ,no non avevo mai avuto la fortuna di visitarla,non era una semplice gita per per andare a trovare dei parenti ,il motivo era ben più importante,ero pronto oramai per entrare nella comunità Aristotelica ,ero pronto per vivere secondo i dettami imparati all'Abbazia di Fornovo.
Anche in quell'occasione non ero riuscito ad infilare le scarpe i miei piedi volevano e dovevano avere sempre contatto con la terra ed il suolo ,quasi a considerarsi un estensione di essi.......
Mi guardai attorno nella piazza della basilica frastornato dalla confusione lontana dalla tranquillità che mi offriva il mare.
Di cose da quando lasciai Gaeta ne erano successe tante ecco come una piéce teatrale davanti ai miei occhi tutta la mia vita,non ero diventato chi credevo di diventare in giovane età ,ma non mi dispiaceva il giovane uomo che ero diventato,un giovane capitano membro della Royale,un corsaro!!

Colei che inzialmente avrebbe dovuto essere il mio carceriere ,divenne prima il mio Ammiraglio e poi mia madre!!!

ed é grazie a lei se sono diventanto quel che sono ....la guardo negli occhi sorridendole dicendole Grazie.

Guardai l'entrata della Basilica e vi entrai girandomi verso i miei cari e facendogli segno di fare presto con la mano..
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[Tanissa]

Che Sua Santità avesse accettato di battezzare di persona suo figlio fu una piacevole sorpresa. Tanto da strapparla per l'occasione al mare, avvenimento alquanto raro, lei che sfuggiva sempre o quasi agli impegni ed alle cerimonie di corte fra i rimbrotti non espressi degli altri ufficiali francesi.

A lunghe falcate, almeno per quanto le sue gambe permettessero, decisa, una piccola figura nei colori sobri della sua divisa percorse le strade dell'Eterna, della Millenaria, della Maestosa città ombelico del mondo. Se altre città potevano tentare di rivaleggiare in grandezza, lusso ed architettura, nessuna poteva competere con l'infinita storia che permeava ogni singola pietra del selciato ed ogni blocco di granito dei monumentali edifici. Come se l'ombra dei milioni di anime che vi avevano vissuto ancora aleggiasse fra i vicoli e le ampie vie.

Entrò nella Basilica prendendo posto nel banco riservato in prima fila: Tancredi era già arrivato. Gli sorrise, orgogliosa dell'uomo che ormai era e sognando su quello che sarebbe diventato.

„Tutto ciò che accade, tu lo scrivi Tutto ciò che io scrivo accade.“

Attendendo l'inizio della cerimonia lasciò i suoi pensieri vagare, cullati dagli echi che rimbalzavano fra le enormi colonne di marmo.
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[syrin]

La bellezza e la grandezza di quel luogo mi lasciarono per alcuni secondi senza parole.
Ne avevo sempre sentito parlare, ma esserci faceva tutto un altro effetto.

Feci un respiro profondo ed entrai nella Basilica, l’atmosfera era incantevole, i fiori, la luce soffusa e quell’aroma di incenso che si percepiva appena.

Vidi mia madre seduta nelle prime panche, senza fare rumore presi posto accanto a lei.

Mio fratello sedeva davanti a noi, appena si voltò gli sorrisi e aspettai l’inizio della cerimonia.

[Ladylalla]

Martina raggiunse il luogo della cerimonia accompagnata dall'amore della sua vita, sua figlia Ipazia.
Sapeva che la loro presenza avrebbe reso felice Tancredi.

Varcata la soglia della Basilica, entrambe presero posto a sedere nella fila appena dietro quella riservata alla famiglia. Martina attenta a non disturbare sussurrò a Tanissa e sua figlia un rapido saluto, poi si accomodò aspettando l'inizio della cerimonia.

[Erik]

Raramente Erik s'avventurava in posti come quello!
Roma era una città molto particolare, passeggiava tra splendide rovine di una antica civiltà, assai più potente e gloriosa di quella attuale!

Sua moglie Geky lo distrasse da quei pensieri, riportandolo alla realtà. Si ritrovò di fronte a questo enorme tempio dove in lontananza scorse volti riconosciuti.

Il corsaro entrò con fare oscillante, era abituato così al rollio della nave che per lui risultava difficile camminare sulla terraferma.

Si sedette assieme alla moglie, qualche panca più dietro rispetto a Tanissa e alla sua famiglia. La salutò lei e sua sorella Lalla con un sorriso , poi rivolse le sue attenzioni al suo amico Star, salutò anch'egli con un sorriso e un cenno del capo!
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[Artisar]

Quando, quel giorno di qualche settimana fa, Monsignora ricevette la missiva di Tancredi, le ci vollero alcuni minuti per trovare la sedia, sedersi e rileggere con calma il testo.
Forse era la vista, aveva letto male.
E invece no. Era proprio quella la volontà del giovane.

Giunse a Roma, nella calda mattinata, presso la Basilica dove si sarebbe tenuta la cerimonia. Scese dalla carrozza e con passo sicuro si avviò verso il portone principale, tra le alte colonne di marmo. Le ci volle qualche istante prima di abituarsi alla luce all'interno della Basilica e notare un gruppo di persone tra i primi banchi. Un sorriso le illuminò il volto stanco.
E continuò a percorrere la navata con passo svelto, una piccola figura in abito talare scuro e i capelli rigorosamente raccolti sulla nuca.

"E dunque eccoti qui... Quanto tempo è passato!"
disse rivolta a Tancredi quando le fu a pochi passi di distanza.
Era così cambiato dal giovane che aveva conosciuto a Gaeta!
Un luccichio negli occhi della Monsignora lasciava trasparire la sua emozione nel trovarlo felice e soddisfatto della sua vita e delle sue scelte.
"Sono davvero fiera di te!" disse infine
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[Star_eye]

Ero andato a sedermi in prima fila vedendo che man mano stavano entrando tutti ,l'emozione era grande ,avevo le persone più care lì con me scambiando sorrisi e saluti con gli ultimi arrivati ad un certo punto sentii un camminare che mi rimandava in dietro nel passato alla mia fanciullezza.....
Come quando in cattedrale a Gaeta andavo a pregare e Madre Artisar entrava ,per poi avvicinarsi a me e rispondere alle mie mille domande sulla Religione.

Mi girai verso quei passi ,si era proprio lei ,nonostante i mille impegni che i suoi incarichi le davano trovò il tempo per giungere a Roma ed accettare la mia richiesta.

Madre Artisar che gioia rivederVi,ne è passato di tempo si !!!

Mi alzai in piedi per abbracciarla,quanto mi piaceva stare a piedi nudi sul pavimento fresco della chiesa,come quando ero ragazzino.

Madre se sono ciò che sono principalmente lo devo a due donne ,mia Madre Tanissa e voi ,anzi permettetemi di presentarvela.....

Dissi girandomi verso mia madre.....

Mamma lei è Madre Artisar

Dissi con un grande sorriso.
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[Tanissa]

Alzò il capo e sorrise a sua figlia Syrin vedendola prendere posto, un cenno a Martina e Ipazia, le sembrò di scorgere pure Erik fra i fedeli che lentamente riempivano la cattedrale, "cosa alquanto strana, e più che altro non sperata!".

Tancredi si avvicinò dunque con Madre Artisar.

- Piacere Monsignora.

Tanissa si alzò tentennando un momento, indecisa se porgerle la mano o baciargliela, risolvendo il dilemma esibendosi in un mezzo inchino prima di continuare.

- Finalmente do un volto alla donna che ha seguito la formazione di mio figlio nel Regno e di cui mi ha così tanto parlato. Credo di dovervi ringraziare a prescindere.

Quello fra le due donne poteva in effetti essere considerato un incontro strano. L'una aveva versato durante la sua vita tanto sangue da poter arrossare l'oceano, l'altra seguiva la via della misericordia e operava per la salvezza delle anime. Strano ma forse non inconciliabile.
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[Artisar]

Monsignora ricambiò l'abbraccio con affetto.

Voltò poi lo sguardo sui presenti e sulla madre di Tancredi che le stava per presentare

"Il piacere è tutto mio Madama e non dovete ringraziarmi per così poco!
Anche io ho sentito parlare molto di voi da Tancredi e.. non poteva avere madre migliore."

Disse sorridendole e facendo a sua volta un mezzo inchino.
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[annaperenna]

Matilde giunse finalmente alla cerimonia che si sarebbe svolta da li a poco e per la quale tutta la chiesa si stava riempiendo essendo celebrata da sua santità in persona...
"Permesso....permesso....scusi eh...." diceva avviandosi verso l'altare cercando nel mentre di capire dove collocarsi per seguire al meglio la cerimonia
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Duchessa di Artena (firma in rifacimento)

[Sixtus]

Il pontefice entrò da un ingresso laterale e si diresse verso l'altare benedicendo e salutando i presenti al tempo stesso.
Giunto in prossimità del fonte battesimale, fece cenno al battezzando di avvicinarsi accompagnato dalla madrina.
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Eskerrik asko Iñési sinaduragatik

[Gropius]

Il Decano si avvicinò al Pontefice e, quando giunse poco vicino, chinò il capo brevemente in segno di ossequio. Poi guardò i presenti con un sorriso lieto.
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Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗

[Star_eye]

Vidi arrivare il pontefice quando arrivato davanti all'altare mi fece cenno di avvicinarmi,l'emnozioneera tanta ,mi alzai dalla panca dove ero seduto e dopo essermi sistemato l'uniforme mi avvicinai all'altare ed inginocchiamdomi davanti il Santo Padre gli baciai l'anello in segno di saluto.
Rialzandomi sorrisi in direzione del Decano chinando il capo in segno di saluto.

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[Gropius]

Il Cardinale Decano era affiancato da quattro chierici. Indossava il superpelliceo, una tunica di lino bianco lunga fino al ginocchio e con larghe maniche ricamate, e la stola. Nel grave silenzio allargò le braccia e socchiuse gli occhi, mentre evidentemente stava pregando a voce bassissima; invocava l'Altissimo per essere degno del sacramento che stava per amministrare. Poi si segnò e disse:

V/. Deus in adjutorium meum intende
[risposta] R/. Domine ad adjuvandum me festina
V/. Gloria Patri.
[risposta] R/. Sicut erat.
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Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗