L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[pamelita]

Eminenza credo che le dichiarazioni dei tetimoni che hanno parlato fino ad ora siano chiare e non ho quindi ulteriori domande da fare. per m possiamo proseguire.
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[Stex86]

Concordo, direi che della parte che richiede il riconoscimento possiamo sentire un ultimo testimone, tanto più che non si stanno introducendo novità nel dibattimento.

Procedete pure Cardinale.
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[pamelita]

Annuì con un gesto del capo e dirigendosi la banco dei testimoni ringraziò messer Alvinroby pregandolo di tornare al suo posto, dopo di che chiamò la nuova teste.

Chiamo ora a testimoniare Sorella Sciabola, indicata come sorella del richiedente.
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[Sciabola]

Cristina si alzò in piedi e si avvicinò al posto indicatole da Madre Pamelita.
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[pamelita]

Attese che la teste si accomodasse e le si avvicinò dicendole.

Prima di passare alle domande Volete per cortesia, prestare giuramento :

[Sciabola]

Cristina, con voce pacata, pronunciò il giuramento: "Io giuro solennemente dinanzi a questa corte, ai dogmi della Chiesa Aristotelica e dinanzi all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare e io venga processato dinanzi a questa corte!"
Terminato il giuramento, Cristina attese in rispettoso silenzio.
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[pamelita]

Ditemi Sorella..
Disse il cardinale dopo aver ascoltato il suo giuramento
Riconoscete nell'uomo che afferma di essere vostro fratello il vostro congiunto?
Se si in che modo potete affermare che sia veramente lui ?
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[Sciabola]

Cristina rispose senza esitazioni: "Sì, Madre, lo riconosco: quest'uomo è mio fratello Federico!"
Lei guardò l'uomo in questione, poi si voltò di nuovo verso la Corte e spiegò: "Se vedete, indossa il Medaglione di Aristotele che gli donai quando fui nominata Diacono di Milano, affinché la grazia dell'Altissimo lo accompagnasse nei suoi viaggi in mare."
Poi, la donna sospirò, e continuò: "Inoltre, se gli chiedete di scostare la camicia, vedrete i segni di un'ustione fra la spalla e il collo.
Quell'ustione fu colpa di un mio... esperimento in cucina: circa un anno e mezzo fa, ci incontrammo a Marsiglia, e dalla felicità di rivederlo, volli tentare una ricetta nuova... col risultato che feci esplodere dei dolcetti che stavo friggendo!
Uno di questi lo colpì, appunto, fra spalla e collo, ustionandolo con l'olio di cui era intriso, e lasciandogli una bruciatura a forma di stella a otto punte."
Rossa di imbarazzo, Cristina fece silenzio.
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[Stex86]

Bene!
Disse il Cardinale appuntandosi questa ultima testimonianza.

Madre Pamelita, se non avete domande possiamo procedere.
Inutile ascoltare altri teste a favore, la situazione mi pare chiara. Abbiamo ascoltato il Capocasato in conformità del documento sui riconoscimenti. Non ascolteremo l'araldica perchè il richiedente non è possessore di feudi.

Se siete d'accordo passerei ai teste a sfavore, se ve ne sono.

Rimase poi in attesa di capire le intenzioni del Missus a latere.
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[pamelita]

Ascoltate le parole del Cardinale si apprestò a rispondere.

Eminenza, non ho ricevuto alcuna richieta di testimonianza a sfavore e sono pienamente d'accordo con voi che la situazioena appare chiara e senza dubbi.

Attese poi la decisione del suo superiore.
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[Stex86]

Udite le parole di Madre Pamelita, il Cardinale si alzò in piedi e disse:

Questa corte ha sufficienti elementi per emettere una sentenza. L'udienza è sospesa e la corte di ritira per deliberare!

Voltò poi le spalle e imboccò una porticina di legno che si trovava dietro gli scranni dei giudici, lasciandola aperta in modo che Madre Pamelita potesse seguirlo.
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[pamelita]

Madre Pamelita seguì il guidice dopo aver salutato i presenti chiudendo dietro di se la porticina
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[pamelita]

Dopo una consultazione col suo superiore Il Cardinale rientrò in aula con la sentenza.