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[Annonces] Eglise Aristotélicienne / Aristotelic Church
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Gropius
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MessagePosté le: Mar Aoû 06, 2019 6:11 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Elevation of Endymion d'Abbadie to Cardinal-presbyter of the National Francophone Consistory



    We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,


      Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the elevation of Endymion d'Abbadie [ Endymion ] to the role of Cardinal-presbyter of the National Francophone Consistory.


    Ad Majorem Dei Gloriam

    Roma, Anno Domini MCDLXVII, VI Augusti, Sixti IV Pontificatus Anno primo



    For the Sacred College of Cardinals, Arduino Della Scala,
    Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.



Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Elevation of Endymion d'Abbadie to Cardinal-presbyter of the National Francophone Consistory[/b][/color][/size]



[b]We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,[/b]


[list]Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the elevation of [b][color=#FFCC00]Endymion d'Abbadie[/color][/b][color=black] [size=9][/color] [ Endymion ][/size] to the role of Cardinal-presbyter of the National Francophone Consistory.[/list]

[i][b]Ad Majorem Dei Gloriam[/b][/i]

Roma, Anno Domini MCDLXVII, VI Augusti, Sixti IV Pontificatus Anno primo

[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

 [i]For the Sacred College of Cardinals, Arduino Della Scala,
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.[/i][/list]
[/quote]

_________________

Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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Sixtus
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MessagePosté le: Ven Aoû 16, 2019 11:41 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:



    Ad universam
    Disposizioni sulla Primazia delle Venezie




    Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam



    Il Romano Pontefice, che l'Altissimo ha posto a capo della Sua Famiglia per dirigerla con diligenza paterna nel solco del ministero apostolico, talvolta prescrive determinate decisioni per tutta la Chiesa, poiché esse giovano tutte le anime che gli sono state affidate o perché consolidano la missione universale della Chiesa; talvolta, invece, egli disponde per situazioni particolari, poiché urge un intervento decisivo della Sede Apostolica o perché tali situazioni non possono essere adeguatamente trattate a livello locale. Avendo Noi osservato una di tali situazioni all'interno della Primazia delle Venezie, abbiamo ritenuto necessario intervenire al fine di garantire il corretto ordine e la necessaria cura dei Nostri amati fedeli così come ci impone il Sacro Mandato che abbiamo ricevuto dall'Altissimo. A tale scopo, essendo stata la recente revoca dell'Arcivescovo di Udine attuata in violazione delle vigenti disposizioni statutarie in materia, dichiariamo interamente illecita, nulla e inefficace la detta revoca, così come l'appello alle candidature e la procedura elettorale che vi sono seguiti. In conseguenza, riconosciamo e annunciamo che alla testa dell'illustre sede di Udine e della Provincia Ecclesiastica ad essa soggetta non è avvenuto alcun mutamento e che esse permangono nelle cure di Monsignor Renilda Tekla Da Camino De' Montemayor. Tuttavia, avendo Noi contentezza dell'attuale condizione dell'arcivescovo e non volendo arrecare nocumento alcuno ai Nostri amati figli del gregge utinense, per l'Autorità Apostolica di cui l'Onnipotente Ci ha investito, disponiamo e ordiniamo l'immediata revoca dell'arcivescovo di Udine e proclamiamo la vacanza della sede episcopale di Udine; diamo mandato all'autorità primaziale di avviare le corrette procedure per l'elezione del nuovo arcivescovo, riservandoci naturalmente, così come è Nostra inviolabile prerogativa e sacro dovere, di nominarlo direttemente qualora dovessimo ravvedere un candidato idoneo. Allo scopo di impedire il ricorrere di simili difficoltà in futuro e in deroga alle disposizioni canoniche vigenti, annunciamo, decretiamo e ordiniamo l'emanazione del nuovo Statuto della Primazia delle Venezie, il quale sarà liberamente emendabile in accordo con la procedura canonica ordinaria.



    Citation:

      Statuto della Primazia delle Venezie


      In conformità al Libro 2 Parte I del Codex Iuris Canonici della Santa Chiesa Aristotelica, Universale e Romana, denominato "Regimini secularis ecclesiae", è istituita la Primazia delle Venezie, ricomprendente e avente autorità su tutte le arcidiocesi, diocesi e parrocchie presenti in tutto o in parte nel territorio delle Venezie.
      La Primazie delle Venezie è diretta dall'Assemblea Episcopale delle Venezie in conformità e nei limiti del Dogma, del Diritto Canonico e delle decisioni superiori prese dalla Curia Romana e dalle altre Istituzioni della Santa Chiesa.
      In quanto suddivisione territoriale della Santa Chiesa, la Primazie delle Venezie è naturalmente soggetta all'autorità dottrinale e pastorale della Santa Sede e delle sue istituzioni.




      Parte I. L'Assemblea Episcopale delle Venezie


      I. Composizione

      Articolo 1. L'Assemblea Episcopale delle Venezie è composta da membri di diritto e membri consultivi.

      Articolo 2. I membri di diritto con diritto di parola e di voto sono :
      • gli(arci)vescovi delle Venezie;
      • gli(arci)vescovi Sine Cura residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
      • gli(arci)vescovi In Partibus residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
      • gli(arci)vescovi emeriti residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
      • i cardinali residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
      • i rettori di ordini religiosi romani residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
      • i gran maestri di ordini militari religiosi residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
      • un delegato della Nunziatura Apostolica, da questa nominato a tal fine, purché sia almeno ordinato o con rango di vescovo.


      Articolo 3. I membri consultivi con diritto di parola ma non di voto sono:

      • i cardinali residenti (In Gratibus) al di fuori del territorio della Primazia delle Venezie;
      • i fedeli selezionati dall'Assemblea Episcopale in base alle loro qualità morali, intellettuali e religiose su proposta di un membro d'ufficio.



      II. Funzionamento

      Articolo 4. Le decisioni sono prese dai membri di diritto a maggioranza semplice dei voti espressi salvo disposizioni contrarie.

      Articolo 5. In caso di parità di voti, quello del Primate delle Venezie è determinante.

      Articolo 6. La votazione deve sempre includere la possibilità di astenersi o di votare contro la proposta. Le astensioni non vengono computate ai fini della maggioranza.

      Articolo 7. La votazione si svolge per un periodo ordinario di cinque giorni ed è sempre preceduta da un periodo di discussione di almeno tre giorni.

      Articolo 8. In caso di urgenza il Primate delle Venezie può avviare immediatamente la votazione o ridurne la durata a tre giorni.


      III. (Arci)Vescovi

      Articolo 9. L'Assemblea Episcopale delle Venezie nomina e revoca gli arcivescovi delle Venezie.

      Articolo 10. I seguenti fatti sono motivo di revoca :
      • assenza di più di un mese senza giustificazione;
      • ingerenza negli affari di un'altra diocesi nonostante gli avvertimenti dei superiori;
      • inadempienza o indisciplina nel proprio incarico;
      • abandono della propria arcidiocesi.


      Articolo 11. In accordo con il Diritto Canonico, i vescovi delle Venezie sono soggetti all'autorità dell'arcivescovo competente e da questi sono nominati e revocati.

      Articolo 12. Le sedi (arci)episcopali diventano vacanti con la morte, le dimissioni o la revoca dell'(arci)vescovo competente.

      Articolo 13. Il Primate delle Venezie annuncia la vacanza di una sede arcivescovile e pubblica una chiamata a presentare candidature della durata di cinque giorni.

      Articolo 14. Le candidature devono essere inviate al Primate delle Venezie e devono contenere un curriculum vitae, una laurea in teologia e una lettera di motivazione. Il Primate può respingere candidati inverosimili o inadatti, ma deve riferirlo all'Assemblea Episcopale delle Venezie.

      Articolo 15. Alla scadenza del termine per presentare le candidature, il Primate delle Venezie avvia il dibattito e la votazione secondo la procedura ordinaria.


      Parte II. Il Primate delle Venezie


      Articolo 16. Il Primate rappresenta la Primazie delle Venezie e presiede l'Assemblea Episcopale delle Venezie. Deve garantire il rispetto dello Statuto e delle direttive stabilite dall'Assemblea Episcopale delle Venezie.

      Articolo 17. Il Primate è eletto a maggioranza dei due terzi tra i membri di diritto dell'Assemblea Episcopale delle Venezie per un mandato rinnovabile di sei mesi.

      Articolo 18. Il termine per le candidature, il dibattito e la votazione è di cinque giorni per ciascuna fase e non può essere ridotto tramite procedura d'urgenza.

      Articolo 19. Se nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, si procede a una seconda votazione tra i due candidati maggiormente votati e, se necessario, a una terza votazione a maggioranza semplice.

      Articolo 20. Tutti i candidati devono fornire un curriculum vitae completo e un programma.

      Articolo 21. Il Primate nomina e revoca liberamente un Vice Primate per assisterlo nell'assolvimento dei suoi compiti.

      Articolo 22. In caso di assenza o d’inabilità, il Primate viene sostituito dal Vice Primate che ottiene tutti i poteri conferiti al Primate fino al ritorno di quest'ultimo.

      Articolo 23. Il Primate disponde di un mandato tacito e può quindi emettere decreti unilateralmente. Questi decreti possono a loro volta essere annullati dall'Assemblea Episcopale delle Venezie, la procedura di annullamento ha effetto sospensivo dei decreti.

      Articolo 24 Il Primate può essere destituito dall'Assemblea Episcopale delle Venezie a maggioranza dei due terzi con una mozione di censura sufficientemente motivata.

      Articolo 25. In caso di morte o destituzione del Primate, il Vice Primate è responsabile della transizione verso una nuova elezione primaziale.





    Dato a Roma, presso la veneranda tomba di San Tito, il sedicesimo giorno di agosto, il venerdì, dell'anno di grazia MCDLXVII, il primo del Nostro Pontificato.





Code:
[quote][list]
[img]https://i.imgur.com/V674Ku5.png[/img]

[color=#FFCC33][i][b][size=25]Ad universam[/size] [/b][/i][i]
[size=12][b]Disposizioni sulla Primazia delle Venezie[/b][/size][/i][/color]



[b][size=16]Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam [/size][/b]



Il Romano Pontefice, che l'Altissimo ha posto a capo della Sua Famiglia per dirigerla con diligenza paterna nel solco del ministero apostolico, talvolta prescrive determinate decisioni per tutta la Chiesa, poiché esse giovano tutte le anime che gli sono state affidate o perché consolidano la missione universale della Chiesa; talvolta, invece, egli disponde per situazioni particolari, poiché urge un intervento decisivo della Sede Apostolica o perché tali situazioni non possono essere adeguatamente trattate a livello locale. Avendo Noi osservato una di tali situazioni all'interno della Primazia delle Venezie, abbiamo ritenuto necessario intervenire al fine di garantire il corretto ordine e la necessaria cura dei Nostri amati fedeli così come ci impone il Sacro Mandato che abbiamo ricevuto dall'Altissimo. A tale scopo, essendo stata la recente revoca dell'Arcivescovo di Udine attuata in violazione delle vigenti disposizioni statutarie in materia, dichiariamo interamente illecita, nulla e inefficace la detta revoca, così come l'appello alle candidature e la procedura elettorale che vi sono seguiti. In conseguenza, riconosciamo e annunciamo che alla testa dell'illustre sede di Udine e della Provincia Ecclesiastica ad essa soggetta non è avvenuto alcun mutamento e che esse permangono nelle cure di Monsignor Renilda Tekla Da Camino De' Montemayor. Tuttavia, avendo Noi contentezza dell'attuale condizione dell'arcivescovo e non volendo arrecare nocumento alcuno ai Nostri amati figli del gregge utinense, per l'Autorità Apostolica di cui l'Onnipotente Ci ha investito, disponiamo e ordiniamo l'immediata revoca dell'arcivescovo di Udine e proclamiamo la vacanza della sede episcopale di Udine; diamo mandato all'autorità primaziale di avviare le corrette procedure per l'elezione del nuovo arcivescovo, riservandoci naturalmente, così come è Nostra inviolabile prerogativa e sacro dovere, di nominarlo direttemente qualora dovessimo ravvedere un candidato idoneo. Allo scopo di impedire il ricorrere di simili difficoltà in futuro e in deroga alle disposizioni canoniche vigenti, annunciamo, decretiamo e ordiniamo l'emanazione del nuovo Statuto della Primazia delle Venezie, il quale sarà liberamente emendabile in accordo con la procedura canonica ordinaria.



[quote][list]
[size=16][b][color=darkblue]Statuto della Primazia delle Venezie[/color][/b][/size]


[i]In conformità al Libro 2 Parte I del Codex Iuris Canonici della Santa Chiesa Aristotelica, Universale e Romana, denominato "Regimini secularis ecclesiae", è istituita la Primazia delle Venezie, ricomprendente e avente autorità su tutte le arcidiocesi, diocesi e parrocchie presenti in tutto o in parte nel territorio delle Venezie.
La Primazie delle Venezie è diretta dall'Assemblea Episcopale delle Venezie in conformità e nei limiti del Dogma, del Diritto Canonico e delle decisioni superiori prese dalla Curia Romana e dalle altre Istituzioni della Santa Chiesa.
In quanto suddivisione territoriale della Santa Chiesa, la Primazie delle Venezie è naturalmente soggetta all'autorità dottrinale e pastorale della Santa Sede e delle sue istituzioni. [/i]



[size=15][color=darkblue][b]Parte I. L'Assemblea Episcopale delle Venezie[/b][/color] [/size]


[color=darkblue][b]I. Composizione[/b][/color]

[b]Articolo 1.[/b] L'Assemblea Episcopale delle Venezie è composta da membri di diritto e membri consultivi.

[b]Articolo 2.[/b] I membri di diritto con diritto di parola e di voto sono :
[list][*] gli(arci)vescovi delle Venezie;
[*] gli(arci)vescovi Sine Cura residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
[*] gli(arci)vescovi In Partibus residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
[*] gli(arci)vescovi emeriti residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
[*] i cardinali residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
[*] i rettori di ordini religiosi romani residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
[*]  i gran maestri di ordini militari religiosi residenti (In Gratibus) nel territorio della Primazia delle Venezie;
[*] un delegato della Nunziatura Apostolica, da questa nominato a tal fine, purché sia almeno ordinato o con rango di vescovo. [/list]

[b]Articolo 3. [/b]I membri consultivi con diritto di parola ma non di voto sono:

[list][*] i cardinali residenti (In Gratibus) al di fuori del territorio della Primazia delle Venezie;
[*] i fedeli selezionati dall'Assemblea Episcopale in base alle loro qualità morali, intellettuali e religiose su proposta di un membro d'ufficio.[/list]


[color=darkblue][b]II. Funzionamento [/b][/color]

[b]Articolo 4.[/b] Le decisioni sono prese dai membri di diritto a maggioranza semplice dei voti espressi salvo disposizioni contrarie.

[b]Articolo 5.[/b] In caso di parità di voti, quello del Primate delle Venezie è determinante.

[b]Articolo 6.[/b] La votazione deve sempre includere la possibilità di astenersi o di votare contro la proposta. Le astensioni non vengono computate ai fini della maggioranza.

[b]Articolo 7.[/b] La votazione si svolge per un periodo ordinario di cinque giorni ed è sempre preceduta da un periodo di discussione di almeno tre giorni.

[b]Articolo 8.[/b] In caso di urgenza il Primate delle Venezie può avviare immediatamente la votazione o ridurne la durata a tre giorni.


[color=darkblue][b]III. (Arci)Vescovi[/b][/color]

[b]Articolo 9.[/b] L'Assemblea Episcopale delle Venezie nomina e revoca gli arcivescovi delle Venezie.

[b]Articolo 10.[/b] I seguenti fatti sono motivo di revoca :[list][*] assenza di più di un mese senza giustificazione;
[*] ingerenza negli affari di un'altra diocesi nonostante gli avvertimenti dei superiori;
[*] inadempienza o indisciplina nel proprio incarico;
[*] abandono della propria arcidiocesi.[/list]

[b]Articolo 11.[/b] In accordo con il Diritto Canonico, i vescovi delle Venezie sono soggetti all'autorità dell'arcivescovo competente e da questi sono nominati e revocati.

[b]Articolo 12.[/b] Le sedi (arci)episcopali diventano vacanti con la morte, le dimissioni o la revoca dell'(arci)vescovo competente.

[b]Articolo 13.[/b] Il Primate delle Venezie annuncia la vacanza di una sede arcivescovile e pubblica una chiamata a presentare candidature della durata di cinque giorni.

[b]Articolo 14.[/b] Le candidature devono essere inviate al Primate delle Venezie e devono contenere un curriculum vitae, una laurea in teologia e una lettera di motivazione. Il Primate può respingere candidati inverosimili o inadatti, ma deve riferirlo all'Assemblea Episcopale delle Venezie.

[b]Articolo 15.[/b] Alla scadenza del termine per presentare le candidature, il Primate delle Venezie avvia il dibattito e la votazione secondo la procedura ordinaria.


[size=15][color=darkblue][b]Parte II. Il Primate delle Venezie[/b][/color] [/size]


[b]Articolo 16.[/b] Il Primate rappresenta la Primazie delle Venezie e presiede l'Assemblea Episcopale delle Venezie. Deve garantire il rispetto dello Statuto e delle direttive stabilite dall'Assemblea Episcopale delle Venezie.

[b]Articolo 17.[/b] Il Primate è eletto a maggioranza dei due terzi tra i membri di diritto dell'Assemblea Episcopale delle Venezie per un mandato rinnovabile di sei mesi.

[b]Articolo 18.[/b] Il termine per le candidature, il dibattito e la votazione è di cinque giorni per ciascuna fase e non può essere ridotto tramite procedura d'urgenza.

[b]Articolo 19.[/b] Se nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, si procede a una seconda votazione tra i due candidati maggiormente votati e, se necessario, a una terza votazione a maggioranza semplice.

[b]Articolo 20.[/b] Tutti i candidati devono fornire un [i]curriculum vitae[/i] completo e un programma.

[b]Articolo 21.[/b] Il Primate nomina e revoca liberamente un Vice Primate per assisterlo nell'assolvimento dei suoi compiti.

[b]Articolo 22.[/b] In caso di assenza o d’inabilità, il Primate viene sostituito dal Vice Primate che ottiene tutti i poteri conferiti al Primate fino al ritorno di quest'ultimo.

[b]Articolo 23.[/b] Il Primate disponde di un mandato tacito e può quindi emettere decreti unilateralmente. Questi decreti possono a loro volta essere annullati dall'Assemblea Episcopale delle Venezie, la procedura di annullamento ha effetto sospensivo dei decreti.

[b]Articolo 24[/b] Il Primate può essere destituito dall'Assemblea Episcopale delle Venezie a maggioranza dei due terzi con una mozione di censura sufficientemente motivata.

[b]Articolo 25.[/b] In caso di morte o destituzione del Primate, il Vice Primate è responsabile della transizione verso una nuova elezione primaziale.

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[i]Dato a Roma, presso la veneranda tomba di San Tito, il sedicesimo giorno di agosto, il venerdì, dell'anno di grazia MCDLXVII, il primo del Nostro Pontificato.  [/i]

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MessagePosté le: Dim Aoû 18, 2019 7:28 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Granting the title of Aristotelian Majesty to the King of Kingdom of the Two Sicilies



      We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Bishop of Rome, Vicar of God on earth, Successor of the Second Prophet and of Saint Titus Prince of the Apostles, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, Metropolitan of the Province of Rome, Servant of the Servants of God, Sovereign of the Papal States, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,


      Since the King of the Kingdom of the Two Sicilies, His Majesty Alessio Godeoc Aldobrandeschi, said Grendov, is a man of undisputed Faith, an high example of Aristotelian virtue, brotherhood and friendship, for he led the Kingdom of the Two Sicilies in the light of the teachings of the Prophets

      Announce:

      To grant the personal privilege of using the title of Aristotelian Majesty to His Majesty Alessio Godeoc Aldobrandeschi, said Grendov, in official and private acts for his devotion and faith to be an example and model to follow for his people and for all the rulers of the Kingdoms.



      We wish and pray that the Kingdom of the Two Sicilies will always be a beacon of faith and fidelity to the Word of the Most High, in communion with the Holy Roman and Universal Aristotelian Church.




    Ad Maiorem Dei Gloriam


    Roma, XVIII.VIII.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    For the Sacred College of Cardinals
    Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.



Code:
[quote]

[list]
[img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]

[size=18][color=#FFCC00][b]Granting the title of Aristotelian Majesty to the King of Kingdom of the Two Sicilies[/b][/color][/size]



[list][b]We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Bishop of Rome, Vicar of God on earth, Successor of the Second Prophet and of Saint Titus Prince of the Apostles, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, Metropolitan of the Province of Rome, Servant of the Servants of God, Sovereign of the Papal States, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,[/b]


Since the King of the Kingdom of the Two Sicilies, His Majesty [b]Alessio Godeoc Aldobrandeschi[/b], said [b]Grendov[/b], is a man of undisputed Faith, an high example of Aristotelian virtue, brotherhood and friendship, for he led the Kingdom of the Two Sicilies in the light of the teachings of the Prophets

[b]Announce:[/b]

To grant the personal privilege of using the title of [b]Aristotelian Majesty[/b] to His Majesty [b]Alessio Godeoc Aldobrandeschi[/b], said [b]Grendov[/b], in official and private acts for his devotion and faith to be an example and model to follow for his people and for all the rulers of the Kingdoms.



We wish and pray that the Kingdom of the Two Sicilies will always be a beacon of faith and fidelity to the Word of the Most High, in communion with the Holy Roman and Universal Aristotelian Church.[/list]



[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam[/b][/i]


Roma, XVIII.VIII.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I     


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]For the Sacred College of Cardinals
Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.[/i][/list]
[/quote]


Citation:





    Concessione del titolo di Maestà Aristotelica al Sovrano del Regno delle Due Sicilie



      Noi, Arduino Della Scala, Cardinale Decano del Sacro Collegio, per volontà e decisione di Sua Santità Sisto IV, Vescovo di Roma, Vicario di Dio in terra, Successore del Secondo Profeta e di San Titus Principe degli Apostoli, Sommo Pontefice e Papa della Chiesa Universale, Metropolita della Provincia di Roma, Servo dei servi di Dio, Sovrano degli Stati Pontifici, di fronte all'Onnipotente e sotto la guida dei Suoi Due Profeti, Aristotele e Christos,


      Essendo il Re del Regno delle Due Sicilie, Sua Maestà Alessio Godeoc Aldobrandeschi, detto Grendov, un uomo di indiscussa Fede, un alto esempio di virtù aristotelica, fratellanza e amicizia, e poiché Egli governa il Regno delle Due Sicilie rischiarato dalla luce degli insegnamenti dei Profeti

      Annunciamo:

      di concedere l'esclusivo e personale privilegio di usare il titolo di Maestà Aristotelica a Sua Maestà Alessio Godeoc Aldobrandeschi, detto Grendov, in atti ufficiali e privati perché la sua devozione e la sua fede siano un esempio e un modello da seguire per il Suo popolo e per tutti i governanti dei Regni.

      Ci auguriamo e preghiamo che il Regno delle Due Sicilie sia sempre un faro di fede e fedeltà alla Parola dell'Altissimo, in comunione con la Santa Chiesa Aristotelica Romana e Universale.





    Ad Maiorem Dei Gloriam


    Roma, XVIII.VIII.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    Per il Sacro Collegio dei Cardinali
    Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.



Code:
[quote]

[list]
[img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]

[size=18][color=#FFCC00][b]Concessione del titolo di Maestà Aristotelica al Sovrano del Regno delle Due Sicilie[/b][/color][/size]



[list][b]Noi, Arduino Della Scala, Cardinale Decano del Sacro Collegio, per volontà e decisione di Sua Santità Sisto IV, Vescovo di Roma, Vicario di Dio in terra, Successore del Secondo Profeta e di San Titus Principe degli Apostoli, Sommo Pontefice e Papa della Chiesa Universale, Metropolita della Provincia di Roma, Servo dei servi di Dio, Sovrano degli Stati Pontifici, di fronte all'Onnipotente e sotto la guida dei Suoi Due Profeti, Aristotele e Christos,[/b]


Essendo il Re del Regno delle Due Sicilie, Sua Maestà [b]Alessio Godeoc Aldobrandeschi[/b], detto [b]Grendov[/b], un uomo di indiscussa Fede, un alto esempio di virtù aristotelica, fratellanza e amicizia, e poiché Egli governa il Regno delle Due Sicilie rischiarato dalla luce degli insegnamenti dei Profeti

[b]Annunciamo:[/b]

di concedere l'esclusivo e personale privilegio di usare il titolo di [b]Maestà Aristotelica[/b] a Sua Maestà [b]Alessio Godeoc Aldobrandeschi[/b], detto [b]Grendov[/b], in atti ufficiali e privati perché la sua devozione e la sua fede siano un esempio e un modello da seguire per il Suo popolo e per tutti i governanti dei Regni.

Ci auguriamo e preghiamo che il Regno delle Due Sicilie sia sempre un faro di fede e fedeltà alla Parola dell'Altissimo, in comunione con la Santa Chiesa Aristotelica Romana e Universale.

[/list]



[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam[/b][/i]


Roma, XVIII.VIII.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I     


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]Per il Sacro Collegio dei Cardinali
Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.[/i][/list]
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_________________

Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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MessagePosté le: Mar Aoû 20, 2019 3:01 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:


    De la situation en Limousin & Marche
    Réponse à la lettre du 14 août 1467



    Nous, cardinaux de la Sainte Église Aristotélicienne, Universelle & Romaine, réunis en Sacré Collège, suivant la volonté de Sa Sainteté Sixte IV, Souverain Pontife et Pape de l’Église Universelle, devant le Très Haut et sous le regard des Ses deux Prophètes, Aristote et Christos,

      Avons reçu une lettre du conseil de régence du Limousin & de la Marche, adressée à Sa Sainteté le Pape Sixte IV et Ses cardinaux.
      Nous rappelons tout d'abord que l’Église Aristotélicienne, Universelle & Romaine ne reconnait pas l'ordonnance de Tours & ne saurait y être contrainte : la Sainte Institution ne régit pas les autorités séculières, ces dernières n'ont pas à régir celles spirituelles.
      Nous laissons la justice séculière faire son œuvre concernant le vol annoncé du comté du Limousin & de la Marche & ordonnons à monseigneur Feuilllle de Poli de se désolidariser publiquement du dit vol &, s'il elle devait garder de par devers elle quelque bien appartenant au comté, de les rendre.
      Si nous avons toute confiance dans la gestion du diocèse de Limoges par monseigneur Feuilllle de Poli, & nous saisissons la pénitencerie apostolique afin de nous assurer que ses actions en tant qu’évêque étaient en conformité avec le cadre du Droit Canon.


    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Donné à Rome, le XXe jour du VIIIe mois de l'an de Grâce MCDLXVII, durant la première année du pontificat de Sa Sainteté Sixte IV



    Pour le Sacré Collège des Cardinaux
    Endymion card. d'Abbadie, cardinal



Copie du courrier du conseil de régence du 14 août 1467 :
Citation:


    De nous, Conseil de régence du Limousin et de la Marche,
    A Sa Sainteté Sixte IV, Souverain Pontife et Pape de l'Église Universelle
    A vous, Cardinaux de la Sainte Église Aristotélicienne

    Bienheureuses salutations

    Le conseil de régence souhaite faire parvenir à Vos Éminences, les effroyables malversations qui sévissent dans le Comté du Limousin et de la Marche, et qui salissent l'Amitié Aristotélicienne. Depuis la nomination de Monseigneur Feuilllle à l'évêché de Limoges, le conseil n'a eu de cesse de combattre publiquement ses égarements et de dénoncer ses forfaitures.
    - Non content de poser un veto indu contre la haute noblesse du Limousin souhaitant s'investir dans la cure de Limoges (veto contre Véra Von Bretzel, Comtesse de Comborn), sans déclaration, ni autre justification que celle de son bon vouloir,
    - Qu'en sus, elle s'approprie les biens de l'évêché de Limoges, dérobant scandaleusement les écus des quêtes et confessions, sous le prétexte fallacieux de les protéger, sans jamais en user pour le bien commun. Les sommes volées sont astronomiques, et dépassent les 5000 écus.
    - Qu'en sus, elle accorde la cure de Limoges à Nessty La Vilaine, sans y opposer son veto, malgré l'annonce officielle du Conseil Comtal en date du 2 août, déclarant Nessty La Vilaine ennemie du Limousin et de la Marche, bafouant ainsi le droit royal par l'ordonnance de Tour, et foulant du pied le respect des limougeauds,
    - Qu'enfin, elle a sciemment participé au pillage du Comté du Limousin et de la Marche en date du 5 août, et a activement vidé les liquidités et biens entreposés du Comté pour une valeur atteignant presque les 50 000 écus. C'est à ce titre qu'elle a été reconnue traîtresse à la couronne de France ainsi que deux autres personnalités : Anonymous19, connétable diocésain, et Pandara, maintenant dénommée Armonie, Sénéchal diocésain (diocèse de Bazas), cette dernière détenant presque la totalité des liquidités du Comté.

    Il est évident que le Comté du Limousin et de la Marche s'interroge justement sur les véritables intentions des clercs nommés par Rome, et des intérêts qu'ils s'évertuent à servir. Le conseil se questionne davantage encore lorsqu'il découvre la récente promotion de Feuilllle à la charge de responsable de la zone B. Croyez bien que le ressentiment du peuple limousin se fait croissant, tout autant que ses doutes envers Rome. Le Limousin et la Marche attend donc une prompte réaction de la part de Vos Éminences, qui ne manqueront sûrement pas de trouver une punition d'égale mesure aux crimes commis.

    Pour le conseil du Limousin et de la Marche

    Fait à Limoges le 14 aout 1467
    Arnaut de Malemort



Code:
[quote][list]
[img]http://image.noelshack.com/fichiers/2019/33/7/1566139675-rdo0.png[/img]
[color=gold][b][size=18]De la situation en Limousin & Marche[/size]
Réponse à la lettre du 14 août 1467[/b][/color]


[b]Nous, cardinaux de la Sainte Église Aristotélicienne, Universelle & Romaine, réunis en Sacré Collège, suivant la volonté de Sa Sainteté Sixte IV, Souverain Pontife et Pape de l’Église Universelle, devant le Très Haut et sous le regard des Ses deux Prophètes, Aristote et Christos, [/b]

[list]Avons reçu une lettre du conseil de régence du Limousin & de la Marche, adressée à Sa Sainteté le Pape Sixte IV et Ses cardinaux.
Nous rappelons tout d'abord que l’Église Aristotélicienne, Universelle & Romaine ne reconnait pas l'ordonnance de Tours & ne saurait y être contrainte : la Sainte Institution ne régit pas les autorités séculières, ces dernières n'ont pas à régir celles spirituelles.
Nous laissons la justice séculière faire son œuvre concernant le vol annoncé du comté du Limousin & de la Marche & ordonnons à monseigneur Feuilllle de Poli de se désolidariser publiquement du dit vol &, s'il elle devait garder de par devers elle quelque bien appartenant au comté, de les rendre.
Si nous avons toute confiance dans la gestion du diocèse de Limoges par monseigneur Feuilllle de Poli, & nous saisissons la pénitencerie apostolique afin de nous assurer que ses actions en tant qu’évêque étaient en conformité avec le cadre du Droit Canon.[/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam[/b][/i]

Donné à Rome, le XXe jour du VIIIe mois de l'an de Grâce MCDLXVII, durant la première année du pontificat de Sa Sainteté Sixte IV

[img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img]

[i]Pour le Sacré Collège des Cardinaux
Endymion card. d'Abbadie, cardinal[/i]
[/list][/quote]

[b]Copie du courrier du conseil de régence du 14 août 1467 :[/b]
[quote][list]

De nous, Conseil de régence du Limousin et de la Marche,
A Sa Sainteté Sixte IV, Souverain Pontife et Pape de l'Église Universelle
A vous, Cardinaux de la Sainte Église Aristotélicienne

Bienheureuses salutations

Le conseil de régence souhaite faire parvenir à Vos Éminences, les effroyables malversations qui sévissent dans le Comté du Limousin et de la Marche, et qui salissent l'Amitié Aristotélicienne. Depuis la nomination de Monseigneur Feuilllle à l'évêché de Limoges, le conseil n'a eu de cesse de combattre publiquement ses égarements et de dénoncer ses forfaitures.
- Non content de poser un veto indu contre la haute noblesse du Limousin souhaitant s'investir dans la cure de Limoges (veto contre Véra Von Bretzel, Comtesse de Comborn), sans déclaration, ni autre justification que celle de son bon vouloir,
- Qu'en sus, elle s'approprie les biens de l'évêché de Limoges, dérobant scandaleusement les écus des quêtes et confessions, sous le prétexte fallacieux de les protéger, sans jamais en user pour le bien commun. Les sommes volées sont astronomiques, et dépassent les 5000 écus.
- Qu'en sus, elle accorde la cure de Limoges à Nessty La Vilaine, sans y opposer son veto, malgré l'annonce officielle du Conseil Comtal en date du 2 août, déclarant Nessty La Vilaine ennemie du Limousin et de la Marche, bafouant ainsi le droit royal par l'ordonnance de Tour, et foulant du pied le respect des limougeauds,
- Qu'enfin, elle a sciemment participé au pillage du Comté du Limousin et de la Marche en date du 5 août, et a activement vidé les liquidités et biens entreposés du Comté pour une valeur atteignant presque les 50 000 écus. C'est à ce titre qu'elle a été reconnue traîtresse à la couronne de France ainsi que deux autres personnalités : Anonymous19, connétable diocésain, et Pandara, maintenant dénommée Armonie, Sénéchal diocésain (diocèse de Bazas), cette dernière détenant presque la totalité des liquidités du Comté.

Il est évident que le Comté du Limousin et de la Marche s'interroge justement sur les véritables intentions des clercs nommés par Rome, et des intérêts qu'ils s'évertuent à servir. Le conseil se questionne davantage encore lorsqu'il découvre la récente promotion de Feuilllle à la charge de responsable de la zone B. Croyez bien que le ressentiment du peuple limousin se fait croissant, tout autant que ses doutes envers Rome. Le Limousin et la Marche attend donc une prompte réaction de la part de Vos Éminences, qui ne manqueront sûrement pas de trouver une punition d'égale mesure aux crimes commis.

Pour le conseil du Limousin et de la Marche

Fait à Limoges le 14 aout 1467
Arnaut de Malemort

[/list][/quote]


Citation:


    On the situation in Limousin & Marche
    Response to the letter of August 14, 1467



    We, Cardinals of the Holy Aristotelian, Universal & Roman Church, gathered in Sacred College, according to the will of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Most High and under the gaze of His two Prophets, Aristotle and Christos,

      Have received a letter from the Regency Council of Limousin & the March, addressed to His Holiness Pope Sixtus IV and His Cardinals.
      We recall first of all that the Aristotelian, Universal & Roman Church does not recognize the ordinance of Tours & can not be constrained buy it : the Holy Institution does not steward the secular authorities, the latter do not have to steward the spiritual ones .
      We let secular justice do its work concerning the announced theft of the County of Limousin & Marche, and order Monsignor Feuilllle de Poli to dissociate herself publicly from the said theft, & if she were to keep by her some property belonging to the county, to make them.
      If we have any confidence in the management of the Diocese of Limoges by Monsignor Feuilllle de Poli, & we seize the Apostolic Penitentiary to make sure that his actions as a bishop were in conformity with the framework of Canon Law.


    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Given in Rome, the twentieth day of the eighth month of the year of Grace MCDLXVII, during the first year of the pontificate of His Holiness Sixtus IV



    For the Sacred College of Cardinals,
    Endymion card. d'Abbadie, cardinal



Code:
[quote][list]
[img]http://image.noelshack.com/fichiers/2019/33/7/1566139675-rdo0.png[/img]
[color=gold][b][size=18]On the situation in Limousin & Marche[/size]
Response to the letter of August 14, 1467[/b][/color]


[b]We, Cardinals of the Holy Aristotelian, Universal & Roman Church, gathered in Sacred College, according to the will of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Most High and under the gaze of His two Prophets, Aristotle and Christos,[/b]

[list]Have received a letter from the Regency Council of Limousin & the March, addressed to His Holiness Pope Sixtus IV and His Cardinals.
We recall first of all that the Aristotelian, Universal & Roman Church does not recognize the ordinance of Tours & can not be constrained buy it : the Holy Institution does not steward the secular authorities, the latter do not have to steward the spiritual ones .
We let secular justice do its work concerning the announced theft of the County of Limousin & Marche, and order Monsignor Feuilllle de Poli to dissociate herself publicly from the said theft, & if she were to keep by her some property belonging to the county, to make them.
If we have any confidence in the management of the Diocese of Limoges by Monsignor Feuilllle de Poli, & we seize the Apostolic Penitentiary to make sure that his actions as a bishop were in conformity with the framework of Canon Law.
[/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam[/b][/i]

Given in Rome, the twentieth day of the eighth month of the year of Grace MCDLXVII, during the first year of the pontificate of His Holiness Sixtus IV

[img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img]

[i]For the Sacred College of Cardinals,
Endymion card. d'Abbadie, cardinal[/i]
[/list][/quote]

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MessagePosté le: Sam Aoû 24, 2019 1:23 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Nomination of the Vice-Dean of the Sacred College.



    We, Arduino Della Scala, Cardinal-bishop of the Parish of St. Silfaele outside the Walls, Prelate Plenipotentiary, Archbishop of Pisa, Apostolic Protonotary, Governor of Patrimonium Sancti Titi, Marquis of Santa Marinella and Count of Civitavecchia, as Cardinalis Sacri Collegii Decanus,


      Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the elevation of Her Eminence Alessandra Pamela Cagliostro d'Altavilla [ Pamelita ] to the function of Vice-Dean of the Sacred College.


    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Roma, XXIV.VIII.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
    Cardinalis Sacri Collegii Decanus



Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Nomination of the Vice-Dean of the Sacred College.[/b][/color][/size]



[b]We, Arduino Della Scala, Cardinal-bishop of the Parish of St. Silfaele outside the Walls, Prelate Plenipotentiary, Archbishop of Pisa, Apostolic Protonotary, Governor of Patrimonium Sancti Titi, Marquis of Santa Marinella and Count of Civitavecchia, as Cardinalis Sacri Collegii Decanus, [/b]


[list][color=black]Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the elevation of [/color][b][color=#FFCC00]Her Eminence  Alessandra Pamela Cagliostro d'Altavilla[/color][/b][color=black] [size=9][ Pamelita ][/size] to the function of Vice-Dean of the Sacred College.[/color][/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]

Roma, XXIV.VIII.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I   


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

 [i]For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
Cardinalis Sacri Collegii Decanus[/i][/list]
[/quote]

_________________

Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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MessagePosté le: Ven Sep 06, 2019 2:11 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:




    To Konsar von Abenberg zu Neuweier, divina favente clementia Electus Romanorum Imperator semper Augustus,
    To all those who are concerned,
    To everyone who might read or hear about it.



    Rejoicing in the righteous intentions manifested by the Emperor of the Holy Roman German Empire, and desiring to renew and strengthen the links between the Holy Roman and Universal Aristotelian Church and the Empire, We, Cardinals of the Holy Aristotelian, Universal & Roman Church, gathered in Sacred College, according to the will of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Most High and under the gaze of His two Prophets, Aristotle and Christos,

    accept the imperial proposal and We are willing to go to Strasbourg to discuss the changes to the Bulla Aurea which, duly accepted in the Imperial Law according to the canonical procedures, will allow the renewal of the Imperial Concordat.

    Our delegation will be led by Her Eminence the Most Reverend Fenice Maria Helena Deversi-Aslan Borgia [ Fenice ], Cardinal-chancellor of the Congregation for the External Affairs.

    We are certain of the divine favor for this initiative, for the good of all the faithful of Aristotle, for Peace in the Empire, for the salvation of the souls of all those concerned.

    + Ad maiorem Dei Gloriam +


    Roma, V.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
    Cardinalis Sacri Collegii Decanus




Code:
[quote]

[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]

[b]To Konsar von Abenberg zu Neuweier, divina favente clementia Electus Romanorum Imperator semper Augustus,
To all those who are concerned,
To everyone who might read or hear about it.[/b]


Rejoicing in the righteous intentions manifested by the Emperor of the Holy Roman German Empire, and desiring to renew and strengthen the links between the Holy Roman and Universal Aristotelian Church and the Empire, We, Cardinals of the Holy Aristotelian, Universal & Roman Church, gathered in Sacred College, according to the will of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Most High and under the gaze of His two Prophets, Aristotle and Christos,

accept the imperial proposal and We are willing to go to Strasbourg to discuss the changes to the Bulla Aurea which, duly accepted in the Imperial Law according to the canonical procedures, will allow the renewal of the Imperial Concordat.

Our delegation will be led by Her Eminence the Most Reverend [b]Fenice Maria Helena Deversi-Aslan Borgia[/b] [ Fenice ], Cardinal-chancellor of the Congregation for the External Affairs.

We are certain of the divine favor for this initiative, for the good of all the faithful of Aristotle, for Peace in the Empire, for the salvation of the souls of all those concerned.

[b][i]+ Ad maiorem Dei Gloriam +[/i][/b]


Roma, V.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I



[img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img]
[i]For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
Cardinalis Sacri Collegii Decanus[/i]
[/list]
[/quote]

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MessagePosté le: Ven Sep 06, 2019 6:20 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Quo Primum Tempore

    Since the fist times of human society, people worshiped the Allmighty gathering togheter on Oane's grave.
    The Secon Prophet, then, issued us to consecrate bread and wine, symbols of brotherhood.
    Around the world, several ways to celebrate Mass have developed, according to local traditions.
    Now, we need to uniformate the rythes of all the Church, in order to have only one way to pray God: for this reason the Office of Liturgies between the Holy Office has completed the new Missel of the Holy Roman Church.
    Therefor


    We, Arduino Della Scala, Cardinal-bishop of the Parish of St. Silfaele outside the Walls, Prelate Plenipotentiary, Archbishop of Pisa, Apostolic Protonotary, Governor of Patrimonium Sancti Titi, Marquis of Santa Marinella and Count of Civitavecchia, as Cardinalis Sacri Collegii Decanus,


      Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the imprimatur and pubblication of the new Missale Romanum, in English and Italian, with its Preface. Other languages will come soon.
      The usage of this Missel will become mandatory from the next Liturgical Year, that is from the I of December MCDLXVII, First Sunday of Advent.


    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Roma, VI.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
    Cardinalis Sacri Collegii Decanus



Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Quo Primum Tempore[/b][/color][/size]

[color=black]Since the fist times of human society, people worshiped the Allmighty gathering togheter on Oane's grave.
The Secon Prophet, then, issued us to consecrate bread and wine, symbols of of brotherhood.
Around the world, several ways to celebrate Mass have developed, according to local traditions.
Now, we need to uniformate the rythes of all the Church, in order to have only one way to pray God: for this reason the Office of Liturgies between the Holy Office has completed the new Missel of the Holy Roman Church.
Therefor[/color]

[b]We, Arduino Della Scala, Cardinal-bishop of the Parish of St. Silfaele outside the Walls, Prelate Plenipotentiary, Archbishop of Pisa, Apostolic Protonotary, Governor of Patrimonium Sancti Titi, Marquis of Santa Marinella and Count of Civitavecchia, as Cardinalis Sacri Collegii Decanus, [/b]


[list][color=black]Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the imprimatur and pubblication of the new [i][b]Missale Romanum[/b][/i], in [url=https://drive.google.com/open?id=1meSxH1V4Nd7v2b_S4FcLRSseFlVHFO0s]English [/url]and [url=https://drive.google.com/open?id=1KFe0QNOU_zFJj6y5Z0LEYeWbKOsn57jN]Italian[/url], with its [url=https://drive.google.com/open?id=1PZ93R15oEzPreNFZdJC2l1pPcHSquXwd]Preface[/url]. Other languages will come soon.
The usage of this Missel will become mandatory from the next Liturgical Year, that is from the I of December MCDLXVII, First Sunday of Advent.[/color][/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]

Roma, VI.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I   


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

 [i]For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
Cardinalis Sacri Collegii Decanus[/i][/list]
[/quote]


Citation:





    Quo Primum Tempore

    Sin dai primi istanti della società umana, le persone veneravano l'Altissimo raccogliendosi intorno alla tomba di Oane.
    Il Secondo Profeta, poi, ci ha comandato di consacrate il pane e il vino, simboli di fratellanza.
    Per tutto il mondo, si sono sviluppati molti modi di celebrare Messa, secondo le tradizioni locali.
    Ora, abbiamo bisogno di uniformare i riti di tutta la Chiesa, con l'obiettivo di avere un unico modo di pregare Dio: per questa ragione l'Ufficio delle Liturgie all'interno del Sant'Uffizio ha completato il nuovo Messale della Santa Romana Chiesa.
    Pertanto


    Noi, Arduino Della Scala, Cardinale-vescovo della Parrocchia di S. Silfaele fuori le Mura, Prelato Plenipotenziario, Arcivescovo di Pisa, Protonotario Apostolico, Governatore del Patrimonium Sancti Titi, Marchese di Santa Marinella e Conte di Civitavecchia, come Cardinalis Sacri Collegii Decanus,


      Abbiamo stabilito e ordinato, e con il nostro presente editto perpetuo e definitivo, diciamo, stabiliamo e ordiniamo l'impeimatur e la pubblicazione del nuovo Missale Romanum, in inglese e italiano, con la sua Prefazione. Presto saranno disponibili altre lingue.
      L'uso di questo Messale diverrà obbligatorio dal prossimo Anno Liturgico, ovvero dal I dicembre MCDLXVII, Prima Domenica d'Avvento.


    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Roma, VI.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
    Cardinalis Sacri Collegii Decanus



Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Quo Primum Tempore[/b][/color][/size]

[color=black]Sin dai primi istanti della società umana, le persone veneravano l'Altissimo raccogliendosi intorno alla tomba di Oane.
Il Secondo Profeta, poi, ci ha comandato di consacrate il pane e il vino, simboli di fratellanza.
Per tutto il mondo, si sono sviluppati molti modi di celebrare Messa, secondo le tradizioni locali.
Ora, abbiamo bisogno di uniformare i riti di tutta la Chiesa, con l'obiettivo di avere un unico modo di pregare Dio: per questa ragione l'Ufficio delle Liturgie all'interno del Sant'Uffizio ha completato il nuovo Messale della Santa Romana Chiesa.
Pertanto[/color]

[b]Noi, Arduino Della Scala, Cardinale-vescovo della Parrocchia di S. Silfaele fuori le Mura, Prelato Plenipotenziario, Arcivescovo di Pisa, Protonotario Apostolico, Governatore del Patrimonium Sancti Titi, Marchese di Santa Marinella e Conte di Civitavecchia, come Cardinalis Sacri Collegii Decanus, [/b]


[list][color=black]Abbiamo stabilito e ordinato, e con il nostro presente editto perpetuo e definitivo, diciamo, stabiliamo e ordiniamo l'impeimatur e la pubblicazione del nuovo [i][b]Missale Romanum[/b][/i], in [url=https://drive.google.com/open?id=1meSxH1V4Nd7v2b_S4FcLRSseFlVHFO0s]inglese [/url]e [url=https://drive.google.com/open?id=1KFe0QNOU_zFJj6y5Z0LEYeWbKOsn57jN]italiano[/url], con la sua [url=https://drive.google.com/open?id=1PZ93R15oEzPreNFZdJC2l1pPcHSquXwd]Prefazione[/url]. Presto saranno disponibili altre lingue.
L'uso di questo Messale diverrà obbligatorio dal prossimo Anno Liturgico, ovvero dal I dicembre MCDLXVII, Prima Domenica d'Avvento.[/color][/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]

Roma, VI.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I   


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
Cardinalis Sacri Collegii Decanus[/i][/list]
[/quote]

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MessagePosté le: Ven Sep 06, 2019 7:35 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:

    ........

    De Sanctae Sedis summa administratione
    Constitution Apostolique « Du gouvernement suprême du Saint-Siège ».
    - Suite -



    Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam





    Livre 5.5 : La Congrégation des Saintes-Armées



    Partie II : L'Office Militaire de l’Ordre d'Isenduil


      L'Ordre de la Milice Dorée d’Aragoth et d'Isenduil, ou plus simplement de l'éperon d'or ou d'Isenduil, est un ordres de chevalerie de mérite conféré à ceux qui ont grandement contribué à la préservation, à la défense et à la diffusion de la Vraie Foi sous l'insigne de la Sainte Église et des Saintes Armées. L'Office Militaire de l’Ordre d'Isenduil est l'Office Romain en charge de l'administration des affaires courantes de l'Ordre par l'intermédiaire d'un préfet appelé Chevalier-Sénateur. L'Office dépend directement du Souverain Pontife via la Congrégation des Saintes-Armées qui en assume la gestion.


    I. De la Grande-maîtrise et de la Chancellerie

    Article 1: Le commandement suprême de l’Ordre est assurée par le Pape, qui en est également le Grand Maître. La Grande-maîtrise est supplée par la Chancellerie, dont les Chanceliers de la Congrégation sont investis conjointement ; la Chancellerie est chargée de superviser et de contrôler l'activité de l'Office Militaire.

    Article 2: Au maximum quinze jours après sa nomination au poste de Cardinal chargé des Saintes-Armées, la dite personne reçoit des chevaliers de l’Ordre un manteau dit « manteau d’Aragoth » et une ceinture dit « ceinture d’Isenduil » qui sont là pour rappeler au Cardinal la mémoire d’Aragoth et Isenduil qui furent deux des plus grands chevaliers d’Aristote. Le fait de recevoir ces armes intronise le Chancelier à sa charge au sein de l'Ordre.

    Article 3: Après avoir reçu les insignes d’Aragoth et Isenduil, le nouveau Chancelier doit prester allégeance au Pape en tant que responsable de l’Ordre.

    Article 4: La Grande-maîtrise et la Chancellerie, ceci après avis du Conseil des Chevaliers, peuvent promouvoir, dégrader ou révoquer des membres de l'ordre.


    II. Du Chevalier-Sénateur

    Article 5: Le Chevalier-Sénateur a pour rôle d’assurer l'administration des affaires courantes de l'Ordre. Il peut proposer des candidats à l'adoubement au Conseil des Chevaliers.

    Article 6: Le Chevalier-Sénateur est nommé par la Chancellerie sur proposition du Conseil des Chevaliers.

    Article 7: Le Chevalier-Sénateur devra prester allégeance au Pape et à la Chancellerie afin de pouvoir assurer sa charge.


    III. Du Conseil des Chevaliers

    Article 8: L'ensemble des Chevaliers compose et se réunit au Conseil des Chevaliers.

    Article 9: Le Conseil des Chevaliers peut s’apparenter à un conseil des sages des Saintes-Armées de part la diversité de ses membres et par leurs hauts faits ainsi que par leur petit nombre.

    Article 10: Le Conseil des Chevaliers se réunit dans une crypte de la basilique Saint Titus : la crypte d’Isenduil où sont conservées plusieurs reliques du Grand Maître légendaire du Temple.

    Article 11: Le Conseil des Chevaliers a pour rôle de juger de la recevabilité d’un nouveau chevalier dans l’Ordre, ainsi que d'aider par leur expérience les Cardinaux Conestables dans la gestion de la Congrégation.

    Article 12: Le Conseil des Chevaliers est habilité à proposer la modification de la charte de l'ordre sur proposition de la Chancellerie ou du Chevalier-Sénateur par vote à la majorité des deux tiers.


    IV. Des fonctions effectives du Conseil

    Article 13: Le Conseil des Chevaliers pourra enquêter sur tout membre de la Congrégation des Saintes Armées sur proposition de la Chancellerie ou du Chevalier-Sénateur. Un Chevalier d'Isenduil sera nommé par le Conseil des Chevaliers à cette fin. A la fin de l'enquête, le dossier sera soumis à la Chancellerie et au Conseil des Chevaliers.

    Article 14: Le Conseil des Chevaliers pourra auditer ou procéder à des enquêtes administratives sur proposition de la Chancellerie ou du Chevalier-Sénateur auprès de toute entité ou personnel de la Congrégation des Saintes Armées pour s'assurer de l'efficacité, de la rigueur ou de la régularité d'icelui ou d'icelle. Un Chevalier d'Isenduil sera nommé par le Conseil des Chevaliers à cette fin. A la fin de l'enquête, le dossier sera soumis à la Chancellerie et au Conseil des Chevaliers.

    Article 15: Le Conseil des Chevaliers désignera un Chevalier afin de suivre la demande de reconnaissance d'un nouvel Ordre. Il accompagnera la demande et parrainera les membres jusqu'à la fin de la procédure.

    Article 16: En cas de litiges au sein de la Congrégation, le Conseil des Chevaliers désignera un Chevalier chargé de faire une médiation.


    V. Des Chevaliers

    Article 17: Les chevaliers doivent tous être de fervents Aristotéliciens et ne jamais remettre en cause la primauté de la papauté sur n’importe quelque autre couronne ou allégeance.

    Article 18: La Grande-maîtrise et la Chancellerie, ceci après avis du Conseil des Chevaliers, peuvent anoblir des nouveaux chevaliers au sein de l'Ordre.

    Article 19: Le Conseil des Chevaliers est en droit de proposer à la Grande-maîtrise des candidats pour l'anoblissement.

    Article 20: Seuls les membres de la Sainte Armée qui se sont distingués au service de l'Église peuvent devenir chevaliers.

    Article 21: L'appartenance à l'ordre confère une noblesse générique avec le rang de chevalier. En échange de cela, les chevaliers de l’ordre s’engagent à aider l'Eglise et les Saintes-Armées lors d'une croisade par tous les moyens qu'ils peuvent.

    Article 22: Si un chevalier, qui était en mesure physique et morale de le faire, ne le fait, il peut-être exclu de l’ordre après le jugement du conseil des chevaliers.

    Article 23: Les chevaliers sont des modèles pour les fidèles et surtout pour les membres d’ordres militaire, ils doivent d'avoir un comportement exemplaire, conforme aux valeurs de la Chevalerie.

    Article 24: Lors de son adoubement , le nouveau Chevalier d'Isenduil devra suivre le protocole et prêter serment :
    Citation:
    Reçoit ce glaive au nom du Très-Haut, d’Aristote et de Christos. Sert-en pour ta propre défense, pour celle de la Sainte Eglise, pour celle de la Foi Aristotélicienne et pour celle du Saint-Siège. Autant que l'humaine fragilité te le permettra, ne blesse personne injustement avec lui. Qu'il daigne t'accorder cela.

    Reçoit ce glaive sur ta cuisse, mais sois attentif au fait que ce n'est pas par le glaive, mais par la Foi, que les Saints ont vaincu les païens !

    Veille contre la perfidie de la créature sans nom, et sois vigilant dans la Foi et la vertu.


    Entends-tu cela ? L’acceptes-tu ?


    A laquelle il devra répondre:

    J'entends cela et l'accepte!

    On lui demandera alors:

    Continueras-tu à servir le Très-Haut, Sa Sainte Église, Son Saint Vicaire et Ses fidèles selon les préceptes qui t’ont été enseignés ?

    Si la réponse de l'adoubé est affirmative il prêtera alors serment.

    Je jure ici de servir l'Eglise Aristotélicienne.
    Je jure obéissance, au Pape, au Chancelier, au Vice-Chancelier et au Chevalier Sénateur.
    Je me conformerais à la Règle de l'Ordre et m'acquitterai de mes tâches au sein du Conseil des Chevaliers
    d'Isenduil, en plaçant ma fidélité envers icelui.
    Je porterais et ferais honneur aux insignes que l'on m'a remis lors de mon anoblissement.
    Je n'abuserais point de ma situation et resterais impartial concernant les décisions prises ou à prendre.
    Je fais vœu de silence concernant les propos tenus au sein du Conseil des Chevaliers d'Isenduil en n'en parlerais qu'avec les autres Chevaliers ou la Sainte Curie.

    J'ai reçu le glaive au nom du Très-Haut, d’Aristote et de Christos.

    Je jure de ne m'en servir que pour ma propre défense, pour celle de la Sainte Eglise, pour celle de la Foi Aristotélicienne et pour celle du Saint-Siège. Autant que l'humaine fragilité me le permettra, je ne blesserais personne injustement avec lui.

    Je serais attentif au fait que ce n'est pas par le glaive, mais par la Foi, que les Saints ont vaincu les païens !

    Il devient Chevalier d'Isenduil après être adoubé.

    Aujourd'hui, ---, je vous fais, devant l'Eglise Aristotélicienne, du Très-Haut et des deux prophètes, Chevalier de l'Ordre d'Isenduil. Puisse Dieu continuer ce qu'Il a commencé en vous.


    Article 25: Le serment des Chevaliers d'Isenduil prime sur tout autre. Ils servent directement la Congrégation des Saintes Armées. Même s'ils conservent leurs appartenances et fonctions au sein d'un Ordre militaro-religieux, un organisation laïque ou d'un Royaume, la prééminence de leur lien est envers l'Eglise et le Conseil des Chevaliers.




    Texte canonique sur « Le gouvernement suprême du Saint-Siège »,
    Donné à Rome, sur la tombe vénérée de Saint Titus, le sixième jour du mois d'août, le vendredi, de l'an de grâce MCDLXVII, le premier de Notre Pontificat.




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MessagePosté le: Jeu Sep 12, 2019 11:55 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Réintegration de Namaycush de Salmo Salar


    Nous, Arduino Della Scala, Cardinal Doyen du Sacré-Collège, par la volonté et la décision de Sa Sainteté Sixte IV, Souverain Pontife et Pape de l'Église Universelle, sous le regard du Tout-Puissant et de Ses Deux prophètes, Aristote et Christos,


    Annonçons la réintégration de Namaycush de Salmo Salar à la communauté des fidèles.
    Après avoir étudié sa repentance, Sa Sainteté a décidé que le moment était venu pour l'Église d'ouvrir à nouveau ses bras à ce pénitent.
    Ainsi, le Très Saint Père Sixte IV, par son Autorité Apostolique Suprême, a décidé et ordonné, et par cet édit perpétuel et définitif, déclare, décrète et ordonne la levée de l'excommunication apostolique imposée au susdit Namaycush de Salmo Salar.
    Une fois qu'il a achevée la pénitence qui lui a été assignée par le Très Saint Père, il se confessera au Cardinal Grand Inquisiteur Major à Rome pour se racheter devant le Très-Haut.
    Après cette dernière pénitence, son excommunication sera levée et il redeviendra membre à part entière de la communauté aristotélicienne et atteindra sa pleine réintégration dans les droits du baptême.
    Afin d'accompagner son renouveau sur le Chemin des Vertus, Sa Sainteté lui a prescrit de participer à des cours d'études pastorales et théologiques à l'Université d'Études Aristotéliciennes.
    Puisse-t-il toujours vivre dorénavant dans la Lumière du Très-Haut et selon les enseignements de Sa Sainte Église.


    Ad Maiorem Dei Gloriam



    Au nom de Sa Sainteté, Pape Sixte IV,
    Arduino Della Scala, Cardinal Doyen du Sacré Collège.




    Donné à Rome le XII jour du IX mois de l'An de Grâce MCDLXVII.




Citation:






De L’Ire et du Péché

A

La Tempérance et à la Pénitence !





    A Sa Sainteté le Pape
    A la Sainte Curie Romaine
    Aux Missi de la Sainte Inquisition
    Par Son Eminence Estevan de Mortelane

    En l’éternelle Cité.





    Je reconnais, par les actes passés, m’être égaré dans les chemins sinueux de la colère et du péché, avoir abjuré fort de haine L’Eglise et les valeurs de la Foi dans lesquelles j’ai été élevé, valeurs que j’avais défendues, ce qui rend l’étendue de mes actes plus répréhensible que s’ils ne l’étaient déjà.

    Par cet écrit, mu par volonté profonde, j’aspire à réintégrer le corps des fidèles, d’accomplir pénitence sincère au service de Rome, comme je n’aurais jamais dû cesser de le faire, en tant que Protecteur de la Foi, Condottiere et Commandeur laïc.

    Je déclare et j'admets avant tout :
    Qu'il n'y a pas d'autre prophète qu'Aristote et Christos ;
    que la symbiose de leur Révélation constitue le Message Divin, parfait et immuable, et que leur message est complémentaire et indispensable pour la compréhension des autres et de la foi aristotélicienne ;
    Que la Sainte Église a été établie par le Messie Christos, Deuxième Prophète du Créateur, et que Sa Sainteté le Pape, ainsi que Saint Tite, est Son Vénérable Successeur, placé à la tête de l'Église par volonté divine et chargé de représenter Dieu sur terre comme Son Vicaire ;
    Que la Sainte Église a été construite avec les Apôtres, dont les seuls successeurs sont les évêques et les cardinaux de la Sainte Église Aristotélicienne comme Christos l'avait prévu et le voulait ;
    Qu'en vertu de cette succession apostolique, il existe une Église aristotélicienne unique, vraie, sainte et universelle, seule détentrice du ministère divin, pour la promotion, la diffusion et l'application de la volonté divine. Qu'elle est indivisible et qu'aucune autre Église ne peut prétendre être aristotélicienne ou être l'Institution du Très Haut ;
    Que le Livre des Vertus est la base du dogme aristotélicien et de la sainte doctrine de l'Église ; que le dogme est indiscutable, inaliénable, indivisible et impérissable ;
    Que le salut des âmes ne s'obtient que par une vie vertueuse, telle qu'enseignée par le clergé, et par l'intercession des sacrements qu'il célèbre ;
    Ce droit canonique est la sainte loi de la communauté aristotélicienne et est le produit de la volonté divine ; il ordonne et réglemente la sainte Église et la communauté des fidèles selon le dogme et tout Aristotélicien doit s'y conformer afin de se conformer aux vertus.

    Au Nom de Dieu le Tout Puissant, Je jure de servir fidèlement, loyalement et de bonne foi, le Souverain Pontife régnant et ses légitimes successeurs ; de me dévouer pour eux de toutes mes forces, sacrifiant, si nécessaire, ma vie pour leur défense.

    J’assume les mêmes devoirs vis-à-vis du Collège des cardinaux durant la vacance du Siège apostolique. Je promets, en outre, respect, fidélité et obéissance. Je le jure, aussi vrai que Dieu et nos Saints Patrons m’assistent».






    Parce qu’il ne peut y en avoir qu’Un, béni soit ce jour !





Namaycush Salvelinus Salmo Salar, !




Code:
[quote]
[list] [img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18] [color=#FFCC00] [b]Réintegration de Namaycush de Salmo Salar[/b] [/color] [/size]


[b]Nous, Arduino Della Scala, Cardinal Doyen du Sacré-Collège, par la volonté et la décision de Sa Sainteté Sixte IV, Souverain Pontife et Pape de l'Église Universelle, sous le regard du Tout-Puissant et de Ses Deux prophètes, Aristote et Christos,[/b]


Annonçons  la réintégration de [b][color=#FFCC00] [url=https://www.lesroyaumes.com/FichePersonnage.php?login=Namaycusg]Namaycush de Salmo Salar[/url][/color][/b] à la communauté des fidèles.
Après avoir étudié sa repentance, Sa Sainteté a décidé que le moment était venu pour l'Église d'ouvrir à nouveau ses bras à ce pénitent.
Ainsi, le Très Saint Père Sixte IV, par son Autorité Apostolique Suprême, a décidé et ordonné, et par cet édit perpétuel et définitif, déclare, décrète et ordonne la levée de l'excommunication apostolique imposée au susdit Namaycush de Salmo Salar.
Une fois qu'il a achevée la pénitence qui lui a été assignée par le Très Saint Père, il se confessera au Cardinal Grand Inquisiteur Major à Rome pour se racheter devant le Très-Haut.
Après cette dernière pénitence, son excommunication sera levée et il redeviendra membre à part entière de la communauté aristotélicienne et atteindra sa pleine réintégration dans les droits du baptême.
Afin d'accompagner son renouveau sur le Chemin des Vertus, Sa Sainteté lui a prescrit de participer à des cours d'études pastorales et théologiques à l'Université d'Études Aristotéliciennes.
Puisse-t-il toujours vivre dorénavant dans la Lumière du Très-Haut et selon les enseignements de Sa Sainte Église.


[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]



[i]Au nom de Sa Sainteté, Pape Sixte IV,
Arduino Della Scala, Cardinal Doyen du Sacré Collège.[/i]

[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]Donné à Rome le XII jour du IX mois de l'An de Grâce MCDLXVII.[/i][/list]
[/quote]


[quote][img]http://i49.servimg.com/u/f49/10/09/36/79/atenda11.png[/img]





[size=24][b]De L’Ire et du Péché

A

La Tempérance et à la Pénitence ![/b][/size]




[list][size=18][b]A Sa Sainteté le Pape
A la Sainte Curie Romaine
Aux Missi de la Sainte Inquisition
Par Son Eminence Estevan de Mortelane

En l’éternelle Cité.[/b]




Je reconnais, par les actes passés,  m’être égaré dans les chemins sinueux de la colère et du péché, avoir abjuré fort de haine L’Eglise et les valeurs de la Foi dans lesquelles j’ai été élevé, valeurs que j’avais défendues, ce qui rend l’étendue de mes actes plus répréhensible que s’ils ne l’étaient déjà.

Par cet écrit, mu par volonté profonde, j’aspire à réintégrer le corps des fidèles, d’accomplir pénitence sincère au service de Rome, comme je n’aurais jamais dû cesser de le faire, en tant que Protecteur de la Foi, Condottiere et Commandeur laïc.

Je déclare et j'admets avant tout :
Qu'il n'y a pas d'autre prophète qu'Aristote et Christos ;
que la symbiose de leur Révélation constitue le Message Divin, parfait et immuable, et que leur message est complémentaire et indispensable pour la compréhension des autres et de la foi aristotélicienne ;
Que la Sainte Église a été établie par le Messie Christos, Deuxième Prophète du Créateur, et que Sa Sainteté le Pape, ainsi que Saint Tite, est Son Vénérable Successeur, placé à la tête de l'Église par volonté divine et chargé de représenter Dieu sur terre comme Son Vicaire ;
Que la Sainte Église a été construite avec les Apôtres, dont les seuls successeurs sont les évêques et les cardinaux de la Sainte Église Aristotélicienne comme Christos l'avait prévu et le voulait ;
Qu'en vertu de cette succession apostolique, il existe une Église aristotélicienne unique, vraie, sainte et universelle, seule détentrice du ministère divin, pour la promotion, la diffusion et l'application de la volonté divine. Qu'elle est indivisible et qu'aucune autre Église ne peut prétendre être aristotélicienne ou être l'Institution du Très Haut ;
Que le Livre des Vertus est la base du dogme aristotélicien et de la sainte doctrine de l'Église ; que le dogme est indiscutable, inaliénable, indivisible et impérissable ;
Que le salut des âmes ne s'obtient que par une vie vertueuse, telle qu'enseignée par le clergé, et par l'intercession des sacrements qu'il célèbre ;
Ce droit canonique est la sainte loi de la communauté aristotélicienne et est le produit de la volonté divine ; il ordonne et réglemente la sainte Église et la communauté des fidèles selon le dogme et tout Aristotélicien doit s'y conformer afin de se conformer aux vertus.

[b] Au Nom de Dieu le Tout Puissant, Je jure de servir fidèlement, loyalement et de bonne foi, le Souverain Pontife régnant et ses légitimes successeurs ; de me dévouer pour eux de toutes mes forces, sacrifiant, si nécessaire, ma vie pour leur défense.

J’assume les mêmes devoirs vis-à-vis du Collège des cardinaux durant la vacance du Siège apostolique. Je promets, en outre, respect, fidélité et obéissance. Je le jure, aussi vrai que Dieu et nos Saints Patrons m’assistent». [/b]


[/size][/list]


[list][size=24][b]Parce qu’il ne peut y en avoir qu’Un, béni soit ce jour ![/b][/list][/size]




[size=18]Namaycush Salvelinus Salmo Salar,   ![/size]

[img]https://nsa39.casimages.com/img/2018/09/30/18093008331210478.png[/img][/quote]

_________________

Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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MessagePosté le: Mar Sep 17, 2019 12:54 am    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Removal of His Eminence Portalis



    We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,


      Have ruled and ordered, and by this perpetual and final edict, let us say, rule and order the removal of His Eminence Portalis de Vandimion [Portalis] from the role of Cardinal-dean of the French-speaking Consistory because of his prolonged absence.

      He is granted the rank of emeritus for his services.

      We wish our dear brother all the best for the future and the blessing of the Most High.



    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Given in Rome on the 17th day of the 9th month, the Year of Grace MCDLXVII under the first year of pontificate of His Holiness Sixtus IV.




    For the Sacred College of Cardinals
    Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.



Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Removal of His Eminence Portalis[/b][/color][/size]



[b]We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,[/b]


[list] [color=black]Have ruled and ordered, and by this perpetual and final edict, let us say, rule and order the removal of [/color][b][color=#FFCC00] His Eminence Portalis de Vandimion[/color][/b][color=black] [size=9][Portalis][/size] from the role of Cardinal-dean of the French-speaking Consistory because of his prolonged absence.

He is granted the rank of emeritus for his services.

We wish our dear brother all the best for the future and the blessing of the Most High.

[/color][/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]

Given in Rome on the 17th day of the 9th month, the Year of Grace MCDLXVII under the first year of pontificate of His Holiness Sixtus IV.


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]For the Sacred College of Cardinals
Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.[/i][/list]
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_________________

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MessagePosté le: Mar Sep 17, 2019 1:08 am    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Appointment of Chancellor of the Pontifical Order of Nicolas V



    We, Cardinals of the Holy Aristotelian, Universal & Roman Church, gathered in Sacred College, in front of the Most High and under the gaze His two Prophets, Aristotle and Christos, by the grace of God and of His Holiness Sixtus IV,


      Have ruled and ordered, and by this perpetual and final edict, let us say, rule and order the appointment of His Eminence Gianvitus Tarcisius de' Reame [Gianvitus] to the role of Chancellor of the Pontifical Order of Nicolas V.



    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Given in Rome on the 17th day of the 9th month, the Year of Grace MCDLXVII under the first year of pontificate of His Holiness Sixtus IV.




    For the Sacred College of Cardinals
    Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.



Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Appointment of Chancellor of the Pontifical Order of Nicolas V[/b][/color][/size]



[b]We, Cardinals of the Holy Aristotelian, Universal & Roman Church, gathered in Sacred College, according to the will of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Most High and under the gaze of His two Prophets, Aristotle and Christos,[/b]


[list] [color=black]Have ruled and ordered, and by this perpetual and final edict, let us say, rule and order the appointment of [/color][b][color=#FFCC00] His Eminence Gianvitus Tarcisius de' Reame[/color][/b][color=black] [size=9][Gianvitus][/size] to the role of Chancellor of the Pontifical Order of Nicolas V.

[/color][/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]

Given in Rome on the 17th day of the 9th month, the Year of Grace MCDLXVII under the first year of pontificate of His Holiness Sixtus IV.


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]For the Sacred College of Cardinals
Arduino Della Scala, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.[/i][/list]
[/quote]

_________________

Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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MessagePosté le: Ven Sep 20, 2019 12:04 am    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Salus Animarum

    La salute della anime è da sempre il primo obiettivo della Chiesa, attraverso l'amministrazione dei sacramenti.
    Abbiamo ora ritenuto necessario uniformare la disciplina degli stessi, per stabilire un unica liturgia in tutta la Chiesa.


    Noi, Arduino Della Scala, Cardinale-vescovo della Parrocchia di S. Silfaele fuori le Mura, Prelato Plenipotenziario, Arcivescovo di Pisa, Protonotario Apostolico, Governatore del Patrimonium Sancti Titi, Marchese di Santa Marinella e Conte di Civitavecchia, come Cardinalis Sacri Collegii Decanus,


      Abbiamo stabilito e ordinato, e con il nostro presente editto perpetuo e definitivo, diciamo, stabiliamo e ordiniamo l'imprimatur e la pubblicazione del nuovo Rituale Romanum, in Latino.
      Il suo utilizzo è altamente raccomandato e consigliato ai chierici, di ogni ordine e grado, di ogni luogo della Santa Chiesa.
      Ricordiamo che il suo utilizzo diverrà obbligatorio non appena saranno pubblicate le versioni in lingua volgare.


    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Roma, XIX.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    Per il Sacro Collegio dei Cardinali, S.E. Arduino Della Scala,
    Cardinalis Sacri Collegii Decanus



Code:

[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Salus Animarum[/b][/color][/size]

[color=black]La salute della anime è da sempre il primo obiettivo della Chiesa, attraverso l'amministrazione dei sacramenti.
Abbiamo ora ritenuto necessario uniformare la disciplina degli stessi, per stabilire un unica liturgia in tutta la Chiesa.[/color]

[b]Noi, Arduino Della Scala, Cardinale-vescovo della Parrocchia di S. Silfaele fuori le Mura, Prelato Plenipotenziario, Arcivescovo di Pisa, Protonotario Apostolico, Governatore del Patrimonium Sancti Titi, Marchese di Santa Marinella e Conte di Civitavecchia, come Cardinalis Sacri Collegii Decanus,[/b]


[list][color=black]Abbiamo stabilito e ordinato, e con il nostro presente editto perpetuo e definitivo, diciamo, stabiliamo e ordiniamo l'imprimatur e la pubblicazione del nuovo [i][b]Rituale Romanum[/b][/i], in [url=https://drive.google.com/open?id=1qFfLZv6O0kweX8tgfEAF2O3Mqi_VlOr9]Latino[/url].
Il suo utilizzo è altamente raccomandato e consigliato ai chierici, di ogni ordine e grado, di ogni luogo della Santa Chiesa.
Ricordiamo che il suo utilizzo diverrà obbligatorio non appena saranno pubblicate le versioni in lingua volgare.[/color][/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]

Roma, XIX.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I   


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]Per il Sacro Collegio dei Cardinali, S.E. Arduino Della Scala,
Cardinalis Sacri Collegii Decanus[/i][/list]
[/quote]


Citation:





    Salus Animarum

    The health of souls has always been the primary objective of the Church, through the administration of the sacraments.
    We have now deemed it is necessary to standardize the discipline of the same, to establish a single liturgy in the whole Church.


    We, Arduino Della Scala, Cardinal-bishop of the Parish of St. Silfaele outside the Walls, Prelate Plenipotentiary, Archbishop of Pisa, Apostolic Protonotary, Governor of Patrimonium Sancti Titi, Marquis of Santa Marinella and Count of Civitavecchia, as Cardinalis Sacri Collegii Decanus,


      Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the imprimatur and pubblication of the new Rituale Romanum, in Latin.
      Its use is highly recommended and advised for clerics, of all levels, from every place in the Holy Church.
      We remind you that its use will become mandatory as soon as the vernacular versions are published.


    Ad Maiorem Dei Gloriam

    Roma, XIX.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I




    For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
    Cardinalis Sacri Collegii Decanus



Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]



[size=18][color=#FFCC00][b]Salus Animarum[/b][/color][/size]

[color=black]The health of souls has always been the primary objective of the Church, through the administration of the sacraments.
We have now deemed it is necessary to standardize the discipline of the same, to establish a single liturgy in the whole Church.[/color]

[b]We, Arduino Della Scala, Cardinal-bishop of the Parish of St. Silfaele outside the Walls, Prelate Plenipotentiary, Archbishop of Pisa, Apostolic Protonotary, Governor of Patrimonium Sancti Titi, Marquis of Santa Marinella and Count of Civitavecchia, as Cardinalis Sacri Collegii Decanus,[/b]


[list][color=black]Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the imprimatur and pubblication of the new [i][b]Rituale Romanum[/b][/i], in [url=https://drive.google.com/open?id=1qFfLZv6O0kweX8tgfEAF2O3Mqi_VlOr9]Latin[/url].
Its use is highly recommended and advised for clerics, of all levels, from every place in the Holy Church.
We remind you that its use will become mandatory as soon as the vernacular versions are published.[/color][/list]

[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]

Roma, XIX.IX.MCDLXVII Sixti IV PP Anno I   


[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]For the Sacred College of Cardinals, H.E. Arduino Della Scala,
Cardinalis Sacri Collegii Decanus[/i][/list]
[/quote]

_________________

Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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pamelita
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MessagePosté le: Dim Sep 22, 2019 9:59 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:





    Habemus Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Decanum


    Nos, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinales, in Sacro Collegio recollecti, in cospectu Altissimi et ante Aristotelis oculos, a Dei Gratia et a Sua Sanctitate Sixto Quarto,



      Annuntiamus:


      Electionem Eminentiae Suae Arduino Della Scala officio Decani Sanctae Romanae et Aristotelicae Ecclesiae.



    Ad Maiorem Dei Gloriam



    Pro Sacro Collegio Cardinalium,
    Alexandra Pamela Cagliostro d'Altavilla, Cardinalis-episcopus.




    Datum Romae, apud Sanctum Titum, die I mensis September, Anno Domini MCDLXVII, Pontificato Sixti Quartus



Code:
[quote]
[list]
[img]http://i.imgur.com/9QdMGIN.png[/img]


[size=18][color=#FFCC00][b]Habemus Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Decanum[/b][/color][/size]


[i]Nos, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinales, in Sacro Collegio recollecti, in cospectu Altissimi et ante Aristotelis oculos, a Dei Gratia et a Sua Sanctitate Sixto Quarto,[/i]



[list] [b]Annuntiamus:[/b]


Electionem Eminentiae Suae [color=#FFCC00][b]Arduino Della Scala[/b][/color] officio [color=#FFCC00][b]Decani[/b][/color] Sanctae Romanae et Aristotelicae Ecclesiae.[/list]


[i][b]Ad Maiorem Dei Gloriam [/b][/i]



[i]Pro Sacro Collegio Cardinalium,
Alexandra Pamela Cagliostro d'Altavilla, Cardinalis-episcopus.[/i]

[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]Datum Romae, apud Sanctum Titum, die I mensis September, Anno Domini MCDLXVII, Pontificato Sixti Quartus[/i][/list]
[/quote]

_________________
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Gropius
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MessagePosté le: Mer Sep 25, 2019 4:57 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:




    Amendment to the Statutes of the Primacy of the Papal States and of the Kingdom of the Two Sicilies



    We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,


      Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the approval of the Amendment to the Statutes of the Primacy of the Papal States and of the Kingdom of the Two Sicilies as follows:


      Citation:
      omissis

      Article 1.1 - Members of the Episcopal Assembly have the right to speak and the right and duty to vote. Are members of the Episcopal Assembly by right:
      - The Vicar of Rome;
      - The Archbishop of Capua;
      - Bishops based in the territory of Primacy;
      - The Archbishops and the Bishops Emeriti linked to a seat within the territory of Primacy;
      - The Archbishops and Bishops in Partibus residing within the territory of Primacy;
      - The Archibishops and Bishops Sine Cura residing within the territory of Primacy;
      - Cardinals, Romans or Nationals, residing whitin the territory of the Primacy.

      omissis


      This change because ex Can. 2.1-III-7 the bishops sine cura have right to access to Episcopal Assemblies.


    Ad Majorem Dei Gloriam

    Roma, Anno Domini MCDLXVII, XXV Septembris, Sixti IV Pontificatus Anno primo



    For the Sacred College of Cardinals, Arduino Della Scala,
    Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.





Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]


[size=18][color=#FFCC00][b]Amendment to the Statutes of the Primacy of the Papal States and of the Kingdom of the Two Sicilies[/b][/color][/size]



[b]We, Arduino Della Scala, Cardinal Dean of the Sacred College, by the will and decision of His Holiness Sixtus IV, Supreme Pontiff and Pope of the Universal Church, before the Almighty and under the gaze of His Two Prophets, Aristotle and Christos,[/b]


[list]Have ruled and ordered, and by our present perpetual and final edict, say and order the approval of the [b][color=#FFCC00]Amendment to the Statutes of the Primacy of the Papal States and of the Kingdom of the Two Sicilies[/color][/b] as follows:


[quote]omissis

Article 1.1 - Members of the Episcopal Assembly have the right to speak and the right and duty to vote. Are members of the Episcopal Assembly by right:
- The Vicar of Rome;
- The Archbishop of Capua;
- Bishops based in the territory of Primacy;
- The Archbishops and the Bishops Emeriti linked to a seat within the territory of Primacy;
- The Archbishops and Bishops in Partibus residing within the territory of Primacy;
[color=green]- The Archibishops and Bishops Sine Cura residing within the territory of Primacy;[/color]
- Cardinals, Romans or Nationals, residing whitin the territory of the Primacy.

omissis[/quote]

This change because ex Can. 2.1-III-7 the bishops sine cura have right to access to Episcopal Assemblies.
[/list]

[i][b]Ad Majorem Dei Gloriam[/b][/i]

Roma, Anno Domini MCDLXVII, XXV Septembris, Sixti IV Pontificatus Anno primo

[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

 [i]For the Sacred College of Cardinals, Arduino Della Scala,
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.[/i][/list]
[/quote]


Citation:




    Modifica degli Statuti della Primazia degli Stati Pontifici e del Regno delle Due Sicilie.



    Noi, Arduino Della Scala, Cardinale Decano del Sacro Collegio, per volontà e decisione di Sua Santità Sisto IV, Sommo Pontefice e Papa della Chiesa Universale, davanti all'Onnipotente e sotto lo sguardo dei Suoi due Profeti, Aristotele e Christos,


    abbiamo disposto e ordinato, e con il nostro attuale editto perpetuo e definitivo, stabiliamo e ordinano l'approvazione della Modifica agli Statuti della Primazia degli Stati Pontifici e del Regno delle Due Sicilie come segue:


    Citation:
    omissis

    Art. 1.1 - I membri di diritto dell'Assemblea Episcopale dispongono del diritto di parola e del diritto e dovere di voto. Sono membri di diritto dell'Assemblea Episcopale:
    - Il Vicario di Roma;
    - L'Arcivescovo di Capua;
    - I Vescovi aventi sede all'interno del territorio della Primazia;
    - Gli Arcivescovi e i Vescovi Emeriti legati a una sede all'interno del territorio della Primazia;
    - Gli Arcivescovi e i Vescovi In Partibus residenti all'interno del territorio della Primazia;
    - Gli Arcivescovi e i Vescovi Sine Cura residenti all'interno del territorio della Primazia;
    - I Cardinali,Romani o Nazionali, residenti all'interno del territorio della Primazia.

    omissis


    La modifica è stata apportata poiché ex Can. 2.1-III-7 i vescovi sine cura hanno diritto di accesso alle assemblee episcopali.


    Ad Majorem Dei Gloriam.

    Roma, Anno Domini MCDLXVII, XXV Septembris, Sixti IV Pontificatus Anno primo



    Per il Sacro Collegio Cardinalizio, Arduino Della Scala,
    Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.
.


Code:
[quote]
[list][img]http://i.imgur.com/3VysvJd.png[/img]


[size=18][color=#FFCC00][b]Modifica degli Statuti della Primazia degli Stati Pontifici e del Regno delle Due Sicilie[/b][/color][/size].



[b]Noi, Arduino Della Scala, Cardinale Decano del Sacro Collegio, per volontà e decisione di Sua Santità Sisto IV, Sommo Pontefice e Papa della Chiesa Universale, davanti all'Onnipotente e sotto lo sguardo dei Suoi due Profeti, Aristotele e Christos,[/b]


abbiamo disposto e ordinato, e con il nostro attuale editto perpetuo e definitivo, stabiliamo e ordinano l'approvazione della [b][color=#FFCC00]Modifica agli Statuti della Primazia degli Stati Pontifici e del Regno delle Due Sicilie[/color][/b] come segue:


[quote]omissis

Art. 1.1 - I membri di diritto dell'Assemblea Episcopale dispongono del diritto di parola e del diritto e dovere di voto. Sono membri di diritto dell'Assemblea Episcopale:
- Il Vicario di Roma;
- L'Arcivescovo di Capua;
- I Vescovi aventi sede all'interno del territorio della Primazia;
- Gli Arcivescovi e i Vescovi Emeriti legati a una sede all'interno del territorio della Primazia;
- Gli Arcivescovi e i Vescovi In Partibus residenti all'interno del territorio della Primazia;
[color=green]- Gli Arcivescovi e i Vescovi Sine Cura residenti all'interno del territorio della Primazia;[/color]
- I Cardinali,Romani o Nazionali, residenti all'interno del territorio della Primazia.

omissis[/quote]

La modifica è stata apportata poiché ex Can. 2.1-III-7 i vescovi sine cura hanno diritto di accesso alle assemblee episcopali.
 

[i][b]Ad Majorem Dei Gloriam[/b][/i].

Roma, Anno Domini MCDLXVII, XXV Septembris, Sixti IV Pontificatus Anno primo

[list][img]http://i.imgur.com/BrUbmJI.png[/img][/list]

[i]Per il Sacro Collegio Cardinalizio, Arduino Della Scala,
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalis Decanus.[/i][/list].
[/quote]

_________________

Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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Sixtus
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MessagePosté le: Ven Oct 04, 2019 9:12 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:

    ........

    De Ecclesiae Dei fundis
    Constitution Apostolique « Des fondements de l'Eglise de Dieu ».
    - Suite -



    Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam





    Partie IV : Principes généraux et dispositions particulières


    Article 1 : Le Souverain Pontife édite et promulgue les lois, canons et règlements de la Sainte Église Aristotélicienne sous la forme de constitution apostolique ou de bref apostolique.

      Article 1.1 : Le Sacré-Collège des Cardinaux est habilité, par délégation du Souverain Pontife, à promulguer les lois, canons et règlements de la Sainte Église Aristotélicienne sous la forme de bulle pontificale ou d’indult.

      Article 1.2 : Toute ajout ou modification substantielle et significative du Droit Canon, notamment quand elle corrige, réforme ou renouvelle plusieurs sections ou articles en profondeur, est promulguée sous la forme d'une constitution apostolique, frappée du sceau d'or ou de plomb du Souverain Pontife, ou sous la forme d'une bulle pontificale, frappée du sceau d'or ou de plomb de la Sainte Église Aristotélicienne.

      Article 1.3 : Toute ajout ou modification mineure du Droit Canon, notamment quand elle corrige ou amende un faible nombre d'articles dont la portées est réduite, est promulguée sous la forme d’un bref apostolique, frappée du sceau de cire rouge du Souverain Pontife, ou sous la forme d’un indult, frappée du sceau de cire verte du Sacré-Collège des Cardinaux.

      Article 1.4 : Constitutions apostoliques, bulles pontificales, brefs apostoliques et indults ont une valeur perpétuelle et universelle et se substituent aux Canons qu'ils remplacent.

      Article 1.5 : Le Code de Droit Canon est révisé chaque fois qu'il est amendé, est vérifié régulièrement et est constamment mis à jour et disponible en plusieurs traductions dans la Bibliothèque Apostolique Vaticane.

    Article 2 : Toute décision prise par une institution, un collège, ou une assemblée de l’Église Aristotélicienne et Romaine ne peut être révisée, amendée ou supprimée que par l'institution qui l'a produite ou par une institution supérieure dont elle dépend.

    Article 3 : Le Souverain Pontife promulgue les textes d'intérêt dogmatique ou doctrinal qui s'ajoutent au Dogme de l'Église Aristotélicienne sous la forme de constitution dogmatique.

      Article 3.1 : La Congrégation du Saint-Office et des Causes des Saints est habilité, par délégation du Souverain Pontife, à promulguer les textes d'intérêt dogmatique ou doctrinal qui s'ajoutent au Dogme de l'Église Aristotélicienne sous la forme de décret de ses chanceliers.

      Article 3.2 : Toute ajout substantielle et significative au Dogme de l'Église Aristotélicienne est promulgué exclusivement sous la forme d'une constitution dogmatique, frappée du sceau d'or du Souverain Pontife. Une constitution dogmatique est également nécessaire pour donner validité aux décisions d'un concile œcuménique ou extraordinaire qui pourraient remettre en question, modifier ou affiner un dogme.

      Article 3.3 : Toute ajout mineur ou non incisif au Dogme de l'Église Aristotélicienne est promulgué sous la forme d'un décret des chanceliers de la Congrégation du Saint-Office et des Causes des Saints frappée du sceau d’azurite de la Sainte Église Aristotélicienne.

      Article 3.4 : Constitutions dogmatiques et décrets des chanceliers de la Congrégation du Saint-Office et des Causes des Saints ont une valeur perpétuelle et universelle ; ils ne peuvent être modifiés que par une constitution dogmatique.

      Article 3.5 : L'intégralité du Dogme qui a été récupéré ou traduit des anciens et ensuite promulgué est vérifié régulièrement et est constamment mis à jour et disponible en plusieurs traductions dans la Bibliothèque Apostolique Vaticane.




    Constitution Apostolique sur « Les fondements de l'Eglise de Dieu »,
    Donné à Rome, sur la tombe vénérée de Saint Titus Prince des Apôtres, le troisième jour du mois d'octobre, le jeudi, jour de la Saint François de Gênes, de l'an de grâce MCDLXVII, le premier de Notre Pontificat.






Citation:

    ........

    De Ecclesiae Dei fundis
    Apostolic Constitution « The foundations of the Church of God ».
    - Sequel -



    Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam





    Part IV : General principles and special provisions


    Article 1 : The Supreme Pontiff issues and promulgates the laws, canons and regulations of the Holy Aristotelian Church in the form of an apostolic constitution or an apostolic brief.

      Article 1.1 : The Sacred College of Cardinals is empowered, by delegation of the Supreme Pontiff, to promulgate the laws, canons and regulations of the Holy Aristotelian Church in the form of a papal bull or an indult.

      Article 1.2 : Any substantial and significant addition or modification of Canon Law, notably when it corrects, reforms or renews several sections or articles in depth, is promulgated in the form of an apostolic constitution, bearing the gold or lead seal of the Supreme Pontiff, or in the form of a papal bull, bearing the gold or lead seal of the Holy Aristotelian Church.

      Article 1.3 : Any minor addition or modification of Canon Law, notably when it corrects or amends a small number of articles whose scope is reduced, is promulgated in the form of an apostolic brief, bearing the red wax seal of the Supreme Pontiff, or in the form of an indult, bearing the green wax seal of the Sacred College of Cardinals.

      Article 1.4 : Apostolic constitutions, papal bulls, apostolic briefs and indults have a perpetual and universal value and replace the Canons they replace.

      Article 1.5 : The Code of Canon Law is revised each time it is amended, is checked regularly and is constantly updated and available in several translations in the Vatican Apostolic Library.

    Article 2 : Any decision taken by an institution, a college, or an assembly of the Aristotelian and Roman Church may be revised, amended or suppressed only by the institution that issued it or by a higher institution on which it depends.

    Article 3 : The Supreme Pontiff promulgates texts of dogmatic or doctrinal interest which are added to the Dogma of the Aristotelian Church in the form of a dogmatic constitution.

      Article 3.1 : The Congregation of the Holy Office and the Causes of Saints is empowered, by delegation of the Supreme Pontiff, to promulgate texts of dogmatic or doctrinal interest which are added to the Dogma of the Aristotelian Church in the form of a decree of its Chancellors.

      Article 3.2 : Any substantial and significant addition to the Dogma of the Aristotelian Church is promulgated exclusively in the form of a dogmatic constitution, bearing the golden seal of the Supreme Pontiff. A dogmatic constitution is also required to give validity to decisions of an ecumenical or extraordinary council that could question, modify or refine a dogma.

      Article 3.3 : Any minor or non-incisive addition to the Dogma of the Aristotelian Church is promulgated in the form of a decree of the Chancellors of the Congregation of the Holy Office and the Causes of Saints bearing the azurite seal of the Holy Aristotelian Church.

      Article 3.4 : Dogmatic constitutions and decrees of the Chancellors of the Congregation of the Holy Office and the Causes of Saints have a perpetual and universal value; they can only be modified by a dogmatic constitution.

      Article 3.5 : The entire Dogma that has been recovered or translated from the ancients and then promulgated is checked regularly and is constantly updated and available in several translations in the Vatican Apostolic Library.




    Apostolic Constitution on « The Foundations of the Church of God »,
    Given in Rome, on the venerated tomb of Saint Titus Prince of the Apostles, on the third day of the month of October, Thursday, the day of Saint Francis of Genoa, in the year of grace MCDLXVII, the first of Our Pontificate.






Citation:

    ........

    De Ecclesiae Dei fundis
    Costituzione Apostolica « Delle Fondamenta della Chiesa di Dio ».
    - Seguito -



    Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam





    Parte IV : Principi generali e disposizioni particolari


    Articolo 1 : Il Sommo Pontefice emana e promulga le leggi, i canoni e i regolamenti della Santa Chiesa Aristotelica sotto forma di costituzione apostolica o di breve apostolico.

      Articolo 1.1 : Il Sacro Collegio dei Cardinali è abilitato, per delega del Sommo Pontefice, a promulgare le leggi, i canoni e i regolamenti della Santa Chiesa Aristotelica sotto forma di bolla papale o di indulto.

      Articolo 1.2 : Ogni aggiunta o modifica sostanziale e significativa del Diritto Canonico, segnatamente quando corregge, riforma o rinnova più sezioni o articoli in profondità, è promulgata sotto forma di costituzione apostolica, recante il sigillo in oro o piombo del Sommo Pontefice, o sotto forma di bolla papale, recante il sigillo in oro o piombo della Santa Chiesa Aristotelica.

      Articolo 1.3 : Ogni aggiunta o modifica minore del Diritto Canonico, segnatamente quando corregge o modifica un piccolo numero di articoli la cui portata è ridotta, è promulgata in forma di breve apostolico, recante il sigillo in cera rossa del Sommo Pontefice, o in forma di indulto, recante il sigillo in cera verde del Sacro Collegio dei Cardinali.

      Articolo 1.4 : Costituzioni apostoliche, bolle papali, brevi apostolici e indulti hanno un valore perpetuo e universale e subentrano ai Canoni che sostituiscono.

      Articolo 1.5 : Il Codice di Diritto Canonico viene revisionato ogni volta che viene modificato, controllato regolarmente e costantemente aggiornato e disponibile in diverse traduzioni nella Biblioteca Apostolica Vaticana.

    Article 2 : Qualsiasi decisione presa da un'istituzione, collegio o assemblea della Chiesa Aristotelica e Romana può essere riesaminata, modificata o soppressa solo dall'istituzione che l'ha prodotta o da un'istituzione superiore da cui questa dipende.

    Articolo 3 : Il Sommo Pontefice promulga testi di interesse dogmatico o dottrinale che si aggiungono al Dogma della Chiesa aristotelica sotto forma di costituzione dogmatica.

      Articolo 3.1 : La Congregazione del Sant'Uffizio e delle Cause dei Santi è abilitata, per delega del Sommo Pontefice, a promulgare testi di interesse dogmatico o dottrinale che si aggiungono al Dogma della Chiesa Aristotelica sotto forma di decreto dei suoi Cancellieri.

      Articolo 3.2 : Ogni aggiunta sostanziale e significativa al Dogma della Chiesa Aristotelica è promulgata esclusivamente sotto forma di costituzione dogmatica, recante il sigillo d'oro del Sommo Pontefice. Una costituzione dogmatica è necessaria anche per dare validità alle decisioni di un concilio ecumenico o straordinario che possano rimettere in discussione, modificare o perfezionare un dogma.

      Articolo 3.3 : Ogni aggiunta minore o non incisiva al Dogma della Chiesa aristotelica è promulgata sotto forma di decreto dei Cancellieri della Congregazione del Sant'Uffizio e delle Cause dei Santi recante il sigillo di azzurrite della Santa Chiesa Aristotelica.

      Articolo 3.4 : Costituzioni dogmatiche e decreti dei Cancellieri della Congregazione del Sant'Uffizio e delle Cause dei Santi hanno valore perpetuo e universale; essi possono essere modificati solo da una costituzione dogmatica.

      Articolo 3.5 : L'intero Dogma che è stato recuperato o tradotto dagli antichi e poi promulgato viene controllato regolarmente ed è costantemente aggiornato e disponibile in diverse traduzioni presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.




    Costituzione Apostolica su « Le fondamenta della Chiesa di Dio »,
    Data a Roma, sulla veneratissima tomba di San Titus Principe degli Apostoli, il terzo giorno del mese di ottobre, giovedì, ricorrenza di San Francesco di Genova, dell'anno di grazia MCDLXVII, il primo del Nostro Pontificato.






Citation:

    ........

    De Ecclesiae Dei fundis
    Constitución Apostólica « Los fundamentos de la Iglesia de Dios ».
    - Secuela -



    Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam





    Parte IV : Principios generales y disposiciones particulares


    Artículo 1 : El Sumo Pontífice edita y promulga las leyes, cánones y reglamentos de la Santa Iglesia Aristotélica en forma de constitución apostólica o de breve apostólico.

      Artículo 1.1 : El Sagrado Colegio dos Cardeais está facultado, por delegación del Sumo Pontífice, para promulgar las leyes, cánones y reglamentos de la Santa Iglesia Aristotélica en forma de bula o indulto.

      Artículo 1.2 : Cualquier adición o modificación sustancial y significativa del Derecho Canónico, en particular cuando corrige, reforma o renueva varias secciones o artículos en profundidad, se promulga en forma de constitución apostólica, sellada con el sello de oro o de plomo del Sumo Pontífice, o en forma de bula papal, sellada con el sello de oro o de plomo de la Santa Iglesia Aristotélica.

      Artículo 1.3 : Cualquier adición o modificación menor del Derecho Canónico, particularmente cuando corrige o modifica un pequeño número de artículos cuyo alcance es reducido, se promulga en la forma de un breve apostólico, sellado con el sello de cera roja del Sumo Pontífice, o en la forma de un indulto, sellado con el sello de cera verde del Sagrado Colegio dos Cardenales.

      Artículo 1.4 : Constituciones apostólicas, bulas papales, breves apostólicos y indultos tienen un valor perpetuo y universal y suplantan a los cánones a los que sustituyen.

      Artículo 1.5 : El Código de Derecho Canónico se revisa cada vez que se modifica, se verifica regularmente y se actualiza constantemente y está disponible en varias traducciones en la Biblioteca Apostólica Vaticana.

    Article 2 : Toda decisión tomada por una institución, colegio o asamblea de la Iglesia Aristotélica y Romana sólo puede ser revisada, modificada o suprimida por la institución que la ha producido o por una institución superior de la que dependa.

    Artículo 3 : El Sumo Pontífice promulga textos de interés dogmático o doctrinal que se añaden al Dogma de la Iglesia Aristotélica en la forma de constitución dogmática.

      Artículo 3.1 : La Congregación del Santo Oficio y de las Causas de los Santos está facultada, por delegación del Sumo Pontífice, para promulgar textos de interés dogmático o doctrinal que se añaden al Dogma de la Iglesia Aristotélica en forma de un decreto de sus Cancilleres.

      Artículo 3.2 : Cualquier adición sustancial y significativa al Dogma de la Iglesia Aristotélica se promulga exclusivamente en forma de constitución dogmática, sellado con el sello de oro del Sumo Pontífice. También es necesaria una constitución dogmática para dar validez a las decisiones de un consejo ecuménico o extraordinario que puedan cuestionar, modificar o perfeccionar un dogma.

      Artículo 3.3 : Cualquier adición menor o no incisiva al Dogma de la Iglesia Aristotélica se promulga en forma de decreto de los cancilleres de la Congregación del Santo Oficio y de las Causas de los Santos sellado con el sello de azurita de la Santa Iglesia Aristotélica.

      Artículo 3.4 : Constituciones dogmáticas y decretos de los Cancilleres de la Congregación del Santo Oficio y de las Causas de los Santos tienen un valor perpetuo y universal; sólo pueden ser modificados por una constitución dogmática.

      Artículo 3.5 : Todo el Dogma que ha sido recuperado o traducido de los antiguos y luego promulgado es revisado regularmente y está constantemente actualizado y disponible en varias traducciones en la Biblioteca Apostólica Vaticana.




    Constitución Apostólica sobre « Los fundamentos de la Iglesia de Dios »,
    Dado en Roma, sobre la venerada tumba de San Titus Príncipe de los Apóstoles, el tercer día de octubre, jueves, día de San Francisco de Génova, en el año de gracia MCDLXVII, el primero de Nuestro Pontificado.






Citation:

    ........

    De Ecclesiae Dei fundis
    Constituição Apostólica « Os fundamentos da Igreja de Deus ».
    - Seguimento -



    Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam





    Parte IV : Princípios gerais e disposições particulares


    Article 1 : O Sumo Pontífice edita e promulga as leis, cânones e regulamentos da Santa Igreja Aristotélica sob a forma de uma constituição apostólica ou breve apostólico.

      Article 1.1 : O Sagrado Colégio dos Cardeais está habilitado, por delegação do Sumo Pontífice, a promulgar as leis, cânones e regulamentos da Santa Igreja Aristotélica sob a forma de bula papal ou indulto.

      Article 1.2 : Qualquer acréscimo ou modificação substancial e significativa do Direito Canónico, em particular quando corrige, reforma ou renova em profundidade várias secções ou artigos, é promulgada sob a forma de constituição apostólica, carimbada com o selo de ouro ou chumbo do Sumo Pontífice, ou sob a forma de bula papal, carimbada com o selo de ouro ou chumbo da Santa Igreja Aristotélica.

      Article 1.3 : Qualquer pequeno acréscimo ou modificação do Direito Canónico, particularmente quando corrige ou altera um pequeno número de artigos cujo alcance é reduzido, é promulgado sob a forma de um breve apostólico, carimbado com o selo vermelho do Sumo Pontífice, ou sob a forma de um indulto, carimbado com o selo verde do Sagrado Colégio dos Cardeais.

      Article 1.4 : Constituições apostólicas, bulas papais, breves apostólicos e indultos têm um valor perpétuo e universal e suplantam os cânones que substituem.

      Article 1.5 : O Código de Direito Canónico é revisto cada vez que é alterado, é verificado regularmente e é constantemente actualizado e disponibilizado em várias traduções na Biblioteca Apostólica Vaticana.

    Article 2 : Qualquer decisão tomada por uma instituição, colégio ou assembleia da Igreja Aristotélica e Romana só pode ser revista, alterada ou suprimida pela instituição que a produziu ou por uma instituição superior à qual pertence.

    Article 3 : O Sumo Pontífice promulga textos de interesse dogmático ou doutrinário que são acrescentados ao Dogma da Igreja Aristotélica na forma de uma constituição dogmática.

      Article 3.1 : A Congregação do Santo Ofício e das Causas dos Santos está habilitada, por delegação do Sumo Pontífice, a promulgar textos de interesse dogmático ou doutrinal que são acrescentados ao Dogma da Igreja Aristotélica sob a forma de decreto dos seus Chanceleres.

      Article 3.2 : Qualquer adição substancial e significativa ao Dogma da Igreja Aristotélica é promulgada exclusivamente na forma de uma constituição dogmática, com o selo dourado do Sumo Pontífice. Uma constituição dogmática é também necessária para dar validade às decisões de um conselho ecumênico ou extraordinário que possa questionar, modificar ou refinar um dogma.

      Article 3.3 : Qualquer acréscimo menor ou não incisivo ao Dogma da Igreja Aristotélica é promulgado sob a forma de decreto dos Chanceleres da Congregação do Santo Ofício e das Causas dos Santos sob o selo do Azurite da Santa Igreja Aristotélica.

      Article 3.4 : Constituições dogmáticas e decretos dos Chanceleres da Congregação do Santo Ofício e das Causas dos Santos têm valor perpétuo e universal; só podem ser modificados por uma constituição dogmática.

      Article 3.5 : Todo o Dogma que foi recuperado ou traduzido dos antigos e depois promulgado é verificado regularmente e está constantemente actualizado e disponível em várias traduções na Biblioteca Apostólica Vaticana.




    Constituição Apostólica sobre « Os fundamentos da Igreja de Deus »,
    Dado em Roma, no venerado sepulcro de São Titus Príncipe dos Apóstolos, no terceiro dia de Outubro, quinta-feira, dia de São Francisco de Génova, no ano de graça MCDLXVII, o primeiro do Nosso Pontificado.






Code:
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[color=transparent]........[/color][img]https://i.imgur.com/V674Ku5.png[/img]

[color=#FFCC33][size=24][i][b]De Ecclesiae Dei fundis[/b][/i][/size]
[i]Constitution Apostolique « Des fondements de l'Eglise de Dieu ».
- Suite -[/i][/color]


[b][size=16]Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam[/size][/b]





[b][size=14]Partie IV : Principes généraux et dispositions particulières[/size][/b]


[b]Article 1 :[/b] Le Souverain Pontife édite et promulgue les lois, canons et règlements de la Sainte Église Aristotélicienne sous la forme de constitution apostolique ou de bref apostolique.

[list][b]Article 1.1 :[/b] Le Sacré-Collège des Cardinaux est habilité, par délégation du Souverain Pontife, à promulguer les lois, canons et règlements de la Sainte Église Aristotélicienne sous la forme de bulle pontificale ou d’indult.

[b]Article 1.2 : [/b]Toute ajout ou modification substantielle et significative du Droit Canon, notamment quand elle corrige, réforme ou renouvelle plusieurs sections ou articles en profondeur, est promulguée sous la forme d'une constitution apostolique, frappée du sceau d'or ou de plomb du Souverain Pontife, ou sous la forme d'une bulle pontificale, frappée du sceau d'or ou de plomb de la Sainte Église Aristotélicienne.

[b]Article 1.3 : [/b]Toute ajout ou modification mineure du Droit Canon, notamment quand elle corrige ou amende un faible nombre d'articles dont la portées est réduite, est promulguée sous la forme d’un bref apostolique, frappée du sceau de cire rouge du Souverain Pontife, ou sous la forme d’un indult, frappée  du sceau de cire verte du Sacré-Collège des Cardinaux.

[b]Article 1.4 :[/b] Constitutions apostoliques, bulles pontificales, brefs apostoliques et indults  ont une valeur perpétuelle et universelle et se substituent aux Canons qu'ils remplacent.

[b]Article 1.5 :[/b] Le Code de Droit Canon est révisé chaque fois qu'il est amendé, est vérifié régulièrement et est constamment mis à jour et disponible en plusieurs traductions dans la Bibliothèque Apostolique Vaticane.[/list]
[b]Article 2 :[/b] Toute décision prise par une institution, un collège, ou une assemblée de l’Église Aristotélicienne et Romaine ne peut être révisée, amendée ou supprimée que par l'institution qui l'a produite ou par une institution supérieure dont elle dépend.

[b]Article 3 :[/b] Le Souverain Pontife promulgue les textes d'intérêt dogmatique ou doctrinal qui s'ajoutent au Dogme de l'Église Aristotélicienne sous la forme de constitution dogmatique.

[list][b]Article 3.1 :[/b] La Congrégation du Saint-Office et des Causes des Saints est habilité, par délégation du Souverain Pontife, à promulguer les textes d'intérêt dogmatique ou doctrinal qui s'ajoutent au Dogme de l'Église Aristotélicienne sous la forme de décret de ses chanceliers.

[b]Article 3.2 :[/b] Toute ajout substantielle et significative au Dogme de l'Église Aristotélicienne est promulgué exclusivement sous la forme d'une constitution dogmatique, frappée du sceau d'or du Souverain Pontife. Une constitution dogmatique est également nécessaire pour donner validité aux décisions d'un concile œcuménique ou extraordinaire qui pourraient remettre en question, modifier ou affiner un dogme.

[b]Article 3.3 :[/b] Toute ajout mineur ou non incisif au Dogme de l'Église Aristotélicienne est promulgué sous la forme d'un décret des chanceliers de la Congrégation du Saint-Office et des Causes des Saints frappée du sceau d’azurite de la Sainte Église Aristotélicienne.

[b]Article 3.4 :[/b] Constitutions dogmatiques et décrets des chanceliers de la Congrégation du Saint-Office et des Causes des Saints ont une valeur perpétuelle et universelle ; ils ne peuvent être modifiés que par une constitution dogmatique. 

[b]Article 3.5 :[/b] L'intégralité du Dogme qui a été récupéré ou traduit des anciens et ensuite promulgué est vérifié régulièrement et est constamment mis à jour et disponible en plusieurs traductions dans la Bibliothèque Apostolique Vaticane. [/list]



[i]Constitution Apostolique sur « Les fondements de l'Eglise de Dieu »,
Donné à Rome, sur la tombe vénérée de Saint Titus Prince des Apôtres, le troisième jour du mois d'octobre, le jeudi, jour de la Saint François de Gênes, de l'an de grâce MCDLXVII, le premier de Notre Pontificat.[/i]

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[color=transparent]........[/color][img]https://i.imgur.com/V674Ku5.png[/img]

[color=#FFCC33][size=24][i][b]De Ecclesiae Dei fundis[/b][/i][/size]
[i]Apostolic Constitution « The foundations of the Church of God ».
- Sequel -[/i][/color]


[b][size=16]Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam[/size][/b]





[b][size=14]Part IV : General principles and special provisions[/size][/b]


[b]Article 1 :[/b] The Supreme Pontiff issues and promulgates the laws, canons and regulations of the Holy Aristotelian Church in the form of an apostolic constitution or an apostolic brief.

[list][b]Article 1.1 :[/b] The Sacred College of Cardinals is empowered, by delegation of the Supreme Pontiff, to promulgate the laws, canons and regulations of the Holy Aristotelian Church in the form of a papal bull or an indult.

[b]Article 1.2 : [/b]Any substantial and significant addition or modification of Canon Law, notably  when it corrects, reforms or renews several sections or articles in depth, is promulgated in the form of an apostolic constitution, bearing the gold or lead seal of the Supreme Pontiff, or in the form of a papal bull, bearing the gold or lead seal of the Holy Aristotelian Church.

[b]Article 1.3 : [/b]Any minor addition or modification of Canon Law, notably when it corrects or amends a small number of articles whose scope is reduced, is promulgated in the form of an apostolic brief, bearing the red wax seal of the Supreme Pontiff, or in the form of an indult, bearing the green wax seal of the Sacred College of Cardinals.

[b]Article 1.4 :[/b] Apostolic constitutions, papal bulls, apostolic briefs and indults have a perpetual and universal value and replace the Canons they replace.

[b]Article 1.5 :[/b] The Code of Canon Law is revised each time it is amended, is checked regularly and is constantly updated and available in several translations in the Vatican Apostolic Library.[/list]
[b]Article 2 :[/b] Any decision taken by an institution, a college, or an assembly of the Aristotelian and Roman Church may be revised, amended or suppressed only by the institution that issued it or by a higher institution on which it depends.

[b]Article 3 :[/b] The Supreme Pontiff promulgates texts of dogmatic or doctrinal interest which are added to the Dogma of the Aristotelian Church in the form of a dogmatic constitution.

[list][b]Article 3.1 :[/b] The Congregation of the Holy Office and the Causes of Saints is empowered, by delegation of the Supreme Pontiff, to promulgate texts of dogmatic or doctrinal interest which are added to the Dogma of the Aristotelian Church in the form of a decree of its Chancellors.

[b]Article 3.2 :[/b] Any substantial and significant addition to the Dogma of the Aristotelian Church is promulgated exclusively in the form of a dogmatic constitution, bearing the golden seal of the Supreme Pontiff. A dogmatic constitution is also required to give validity to decisions of an ecumenical or extraordinary council that could question, modify or refine a dogma.

[b]Article 3.3 :[/b] Any minor or non-incisive addition to the Dogma of the Aristotelian Church is promulgated in the form of a decree of the Chancellors of the Congregation of the Holy Office and the Causes of Saints bearing the azurite seal of the Holy Aristotelian Church.

[b]Article 3.4 :[/b] Dogmatic constitutions and decrees of the Chancellors of the Congregation of the Holy Office and the Causes of Saints have a perpetual and universal value; they can only be modified by a dogmatic constitution. 

[b]Article 3.5 :[/b] The entire Dogma that has been recovered or translated from the ancients and then promulgated is checked regularly and is constantly updated and available in several translations in the Vatican Apostolic Library. [/list]



[i]Apostolic Constitution on « The Foundations of the Church of God »,
Given in Rome, on the venerated tomb of Saint Titus Prince of the Apostles, on the third day of the month of October, Thursday, the day of Saint Francis of Genoa, in the year of grace MCDLXVII, the first of Our Pontificate.[/i]

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[/quote][img]https://i.imgur.com/mNLWtKV.png[/img]


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[color=transparent]........[/color][img]https://i.imgur.com/V674Ku5.png[/img]

[color=#FFCC33][size=24][i][b]De Ecclesiae Dei fundis[/b][/i][/size]
[i]Costituzione Apostolica « Delle Fondamenta della Chiesa di Dio ».
- Seguito -[/i][/color]


[b][size=16]Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam[/size][/b]





[b][size=14]Parte IV : Principi generali e disposizioni particolari[/size][/b]


[b]Articolo 1 :[/b] Il Sommo Pontefice emana e promulga le leggi, i canoni e i regolamenti della Santa Chiesa Aristotelica sotto forma di costituzione apostolica o di breve apostolico.

[list][b]Articolo 1.1 :[/b] Il Sacro Collegio dei Cardinali è abilitato, su delega del Sommo Pontefice, a promulgare le leggi, i canoni e i regolamenti della Santa Chiesa Aristotelica sotto forma di bolla papale o di indulto.

[b]Articolo 1.2 : [/b]Ogni aggiunta o modifica sostanziale e significativa del Diritto Canonico, segnatamente quando corregge, riforma o rinnova più sezioni o articoli in profondità, è promulgata sotto forma di costituzione apostolica, recante il sigillo in oro o piombo del Sommo Pontefice, o sotto forma di bolla papale, recante il sigillo in oro o piombo della Santa Chiesa Aristotelica.

[b]Articolo 1.3 : [/b]Ogni aggiunta o modifica minore del Diritto Canonico, segnatamente quando corregge o modifica un piccolo numero di articoli la cui portata è ridotta, è promulgata in forma di breve apostolico, recante il sigillo in cera rossa del Sommo Pontefice, o in forma di indulto, recante il sigillo in cera verde del Sacro Collegio dei Cardinali.

[b]Articolo 1.4 :[/b] Costituzioni apostoliche, bolle papali, brevi apostolici e indulti hanno un valore perpetuo e universale e subentrano ai Canoni che sostituiscono.

[b]Articolo 1.5 :[/b] Il Codice di Diritto Canonico viene revisionato ogni volta che viene modificato, controllato regolarmente e costantemente aggiornato e disponibile in diverse traduzioni nella Biblioteca Apostolica Vaticana.[/list]
[b]Article 2 :[/b] Qualsiasi decisione presa da un'istituzione, collegio o assemblea della Chiesa Aristotelica e Romana può essere riesaminata, modificata o soppressa solo dall'istituzione che l'ha prodotta o da un'istituzione superiore da cui questa dipende.

[b]Articolo 3 :[/b] Il Sommo Pontefice promulga testi di interesse dogmatico o dottrinale che si aggiungono al Dogma della Chiesa aristotelica sotto forma di costituzione dogmatica.

[list][b]Articolo 3.1 :[/b] La Congregazione del Sant'Uffizio e delle Cause dei Santi è abilitata, su delega del Sommo Pontefice, a promulgare testi di interesse dogmatico o dottrinale che si aggiungono al Dogma della Chiesa Aristotelica sotto forma di decreto dei suoi Cancellieri.

[b]Articolo 3.2 :[/b] Ogni aggiunta sostanziale e significativa al Dogma della Chiesa Aristotelica è promulgata esclusivamente sotto forma di costituzione dogmatica, recante il sigillo d'oro del Sommo Pontefice. Una costituzione dogmatica è necessaria anche per dare validità alle decisioni di un concilio ecumenico o straordinario che possano rimettere in discussione, modificare o perfezionare un dogma.

[b]Articolo 3.3 :[/b] Ogni aggiunta minore o non incisiva al Dogma della Chiesa aristotelica è promulgata sotto forma di decreto dei Cancellieri della Congregazione del Sant'Uffizio e delle Cause dei Santi recante il sigillo di azzurrite della Santa Chiesa Aristotelica.

[b]Articolo 3.4 :[/b] Costituzioni dogmatiche e decreti dei Cancellieri della Congregazione del Sant'Uffizio e delle Cause dei Santi hanno valore perpetuo e universale; essi possono essere modificati solo da una costituzione dogmatica. 

[b]Articolo 3.5 :[/b] L'intero Dogma che è stato recuperato o tradotto dagli antichi e poi promulgato viene controllato regolarmente ed è costantemente aggiornato e disponibile in diverse traduzioni presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. [/list]



[i]Costituzione Apostolica su « Le fondamenta della Chiesa di Dio »,
Data a Roma, sulla veneratissima tomba di San Titus Principe degli Apostoli, il terzo giorno del mese di ottobre, giovedì, ricorrenza di San Francesco di Genova, dell'anno di grazia MCDLXVII, il primo del Nostro Pontificato.[/i]

[/list]
[/quote][img]https://i.imgur.com/mNLWtKV.png[/img]


[quote][list]
[color=transparent]........[/color][img]https://i.imgur.com/V674Ku5.png[/img]

[color=#FFCC33][size=24][i][b]De Ecclesiae Dei fundis[/b][/i][/size]
[i]Constitución Apostólica « Los fundamentos de la Iglesia de Dios ».
- Secuela -[/i][/color]


[b][size=16]Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam[/size][/b]





[b][size=14]Parte IV : Principios generales y disposiciones particulares[/size][/b]


[b]Artículo 1 :[/b] El Sumo Pontífice edita y promulga las leyes, cánones y reglamentos de la Santa Iglesia Aristotélica en forma de constitución apostólica o de breve apostólico.

[list][b]Artículo 1.1 :[/b] El Sagrado Colegio dos Cardeais está facultado, por delegación del Sumo Pontífice, para promulgar las leyes, cánones y reglamentos de la Santa Iglesia Aristotélica en forma de bula o indulto.

[b]Artículo 1.2 : [/b]Cualquier adición o modificación sustancial y significativa del Derecho Canónico, en particular cuando corrige, reforma o renueva varias secciones o artículos en profundidad, se promulga en forma de constitución apostólica, sellada con el sello de oro o de plomo del Sumo Pontífice, o en forma de bula papal, sellada con el sello de oro o de plomo de la Santa Iglesia Aristotélica.

[b]Artículo 1.3 : [/b]Cualquier adición o modificación menor del Derecho Canónico, particularmente cuando corrige o modifica un pequeño número de artículos cuyo alcance es reducido, se promulga en la forma de un breve apostólico, sellado con el sello de cera roja del Sumo Pontífice, o en la forma de un indulto, sellado con el sello de cera verde del Sagrado Colegio dos Cardenales.

[b]Artículo 1.4 :[/b] Constituciones apostólicas, bulas papales, breves apostólicos y indultos tienen un valor perpetuo y universal y suplantan a los cánones a los que sustituyen.

[b]Artículo 1.5 :[/b] El Código de Derecho Canónico se revisa cada vez que se modifica, se verifica regularmente y se actualiza constantemente y está disponible en varias traducciones en la Biblioteca Apostólica Vaticana.[/list]
[b]Article 2 :[/b] Toda decisión tomada por una institución, colegio o asamblea de la Iglesia Aristotélica y Romana sólo puede ser revisada, modificada o suprimida por la institución que la ha producido o por una institución superior de la que dependa.

[b]Artículo 3 :[/b] El Sumo Pontífice promulga textos de interés dogmático o doctrinal que se añaden al Dogma de la Iglesia Aristotélica en la forma de constitución dogmática.

[list][b]Artículo 3.1 :[/b] La Congregación del Santo Oficio y de las Causas de los Santos está facultada, por delegación del Sumo Pontífice, para promulgar textos de interés dogmático o doctrinal que se añaden al Dogma de la Iglesia Aristotélica en forma de un decreto de sus Cancilleres.

[b]Artículo 3.2 :[/b] Cualquier adición sustancial y significativa al Dogma de la Iglesia Aristotélica se promulga exclusivamente en forma de constitución dogmática, sellado con el sello de oro del Sumo Pontífice. También es necesaria una constitución dogmática para dar validez a las decisiones de un consejo ecuménico o extraordinario que puedan cuestionar, modificar o perfeccionar un dogma.

[b]Artículo 3.3 :[/b] Cualquier adición menor o no incisiva al Dogma de la Iglesia Aristotélica se promulga en forma de decreto de los cancilleres de la Congregación del Santo Oficio y de las Causas de los Santos sellado con el sello de azurita de la Santa Iglesia Aristotélica.

[b]Artículo 3.4 :[/b] Constituciones dogmáticas y decretos de los Cancilleres de la Congregación del Santo Oficio y de las Causas de los Santos tienen un valor perpetuo y universal; sólo pueden ser modificados por una constitución dogmática. 

[b]Artículo 3.5 :[/b] Todo el Dogma que ha sido recuperado o traducido de los antiguos y luego promulgado es revisado regularmente y está constantemente actualizado y disponible en varias traducciones en la Biblioteca Apostólica Vaticana. [/list]



[i]Constitución Apostólica sobre « Los fundamentos de la Iglesia de Dios »,
Dado en Roma, sobre la venerada tumba de San Titus Príncipe de los Apóstoles, el tercer día de octubre, jueves, día de San Francisco de Génova, en el año de gracia MCDLXVII, el primero de Nuestro Pontificado.[/i]

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[/quote][img]https://i.imgur.com/mNLWtKV.png[/img]


[quote][list]
[color=transparent]........[/color][img]https://i.imgur.com/V674Ku5.png[/img]

[color=#FFCC33][size=24][i][b]De Ecclesiae Dei fundis[/b][/i][/size]
[i]Constituição Apostólica « Os fundamentos da Igreja de Deus ».
- Seguimento -[/i][/color]


[b][size=16]Sixtus Episcopus, Servus Servorum Dei, Ad perpetuam rei memoriam[/size][/b]





[b][size=14]Parte IV : Princípios gerais e disposições particulares[/size][/b]


[b]Article 1 :[/b] O Sumo Pontífice edita e promulga as leis, cânones e regulamentos da Santa Igreja Aristotélica sob a forma de uma constituição apostólica ou breve apostólico.

[list][b]Article 1.1 :[/b] O Sagrado Colégio dos Cardeais está habilitado, por delegação do Sumo Pontífice, a promulgar as leis, cânones e regulamentos da Santa Igreja Aristotélica sob a forma de bula papal ou indulto.

[b]Article 1.2 : [/b]Qualquer acréscimo ou modificação substancial e significativa do Direito Canónico, em particular quando corrige, reforma ou renova em profundidade várias secções ou artigos, é promulgada sob a forma de constituição apostólica, carimbada com o selo de ouro ou chumbo do Sumo Pontífice, ou sob a forma de bula papal, carimbada com o selo de ouro ou chumbo da Santa Igreja Aristotélica.

[b]Article 1.3 : [/b]Qualquer pequeno acréscimo ou modificação do Direito Canónico, particularmente quando corrige ou altera um pequeno número de artigos cujo alcance é reduzido, é promulgado sob a forma de um breve apostólico, carimbado com o selo vermelho do Sumo Pontífice, ou sob a forma de um indulto, carimbado com o selo verde do Sagrado Colégio dos Cardeais.

[b]Article 1.4 :[/b] Constituições apostólicas, bulas papais, breves apostólicos e indultos têm um valor perpétuo e universal e suplantam os cânones que substituem.

[b]Article 1.5 :[/b] O Código de Direito Canónico é revisto cada vez que é alterado, é verificado regularmente e é constantemente actualizado e disponibilizado em várias traduções na Biblioteca Apostólica Vaticana.[/list]
[b]Article 2 :[/b] Qualquer decisão tomada por uma instituição, colégio ou assembleia da Igreja Aristotélica e Romana só pode ser revista, alterada ou suprimida pela instituição que a produziu ou por uma instituição superior à qual pertence.

[b]Article 3 :[/b] O Sumo Pontífice promulga textos de interesse dogmático ou doutrinário que são acrescentados ao Dogma da Igreja Aristotélica na forma de uma constituição dogmática.

[list][b]Article 3.1 :[/b] A Congregação do Santo Ofício e das Causas dos Santos está habilitada, por delegação do Sumo Pontífice, a promulgar textos de interesse dogmático ou doutrinal que são acrescentados ao Dogma da Igreja Aristotélica sob a forma de decreto dos seus Chanceleres.

[b]Article 3.2 :[/b] Qualquer adição substancial e significativa ao Dogma da Igreja Aristotélica é promulgada exclusivamente na forma de uma constituição dogmática, com o selo dourado do Sumo Pontífice. Uma constituição dogmática é também necessária para dar validade às decisões de um conselho ecumênico ou extraordinário que possa questionar, modificar ou refinar um dogma.

[b]Article 3.3 :[/b] Qualquer acréscimo menor ou não incisivo ao Dogma da Igreja Aristotélica é promulgado sob a forma de decreto dos Chanceleres da Congregação do Santo Ofício e das Causas dos Santos sob o selo do Azurite da Santa Igreja Aristotélica.

[b]Article 3.4 :[/b] Constituições dogmáticas e decretos dos Chanceleres da Congregação do Santo Ofício e das Causas dos Santos têm valor perpétuo e universal; só podem ser modificados por uma constituição dogmática.

[b]Article 3.5 :[/b] Todo o Dogma que foi recuperado ou traduzido dos antigos e depois promulgado é verificado regularmente e está constantemente actualizado e disponível em várias traduções na Biblioteca Apostólica Vaticana. [/list]



[i]Constituição Apostólica sobre «  Os fundamentos da Igreja de Deus »,
Dado em Roma, no venerado sepulcro de São Titus Príncipe dos Apóstolos, no terceiro dia de Outubro, quinta-feira, dia de São Francisco de Génova, no ano de graça MCDLXVII, o primeiro do Nosso Pontificado.[/i]

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[/quote][img]https://i.imgur.com/mNLWtKV.png[/img]

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