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[IT] Testi di Riferimento Dogmatici - Liturgia e Sacramenti

 
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Kalixtus
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MessagePosté le: Ven Juil 28, 2023 6:33 pm    Sujet du message: [IT] Testi di Riferimento Dogmatici - Liturgia e Sacramenti Répondre en citant

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Dernière édition par Kalixtus le Ven Juil 28, 2023 7:09 pm; édité 1 fois
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Kalixtus
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MessagePosté le: Ven Juil 28, 2023 7:03 pm    Sujet du message: Répondre en citant

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    Il Battesimo

    I) Aspetto dogmatico. Fonte: dottrina dell'amicizia Aristotelica.
    Citation:
    L'Amicizia Aristotelica, in senso largo, è una comunità di vita: tramite il battesimo ogni battezzato sarà introdotto in un'unione spirituale in potenza che sarà dunque un contatto spirituale con tutti gli altri battezzati.
    Il battesimo introduce il fedele in un'unione con gli altri battezzati ed in comunione con i Santi.

    Il battesimo, o rito d'entrata nella Chiesa Aristotelica, dà al nuovo credente le premesse dell'amicizia Aristotelica perfetta. Quest'amicizia è ancora in potenza e ha bisogno di essere sviluppata attraverso il contatto con Dio nella preghiera e nei sacramenti, e anche attraverso la dimostrazione di gentilezza e compassione con gli altri.

    Il battesimo introduce dunque in una famiglia divina ed umana. Divina poiché mette in relazione con Dio. Umana poiché integra nella società umana della Chiesa Aristotelica.



    II) Formalità amministrative

    Il battesimo possiede questa dimensione spirituale ma possiede anche un valore giuridico. Come tale, alcune formalità devono accompagnarlo.

    *Battesimo dei bambini:

    Per un bambino o un sempliciotto di spirito, la presenza di un padrino e di una madrina in occasione della cerimonia è obbligatoria. Il loro dovere sarà di vegliare all'istruzione religiosa del bambino. I parenti possono esercitare il ruolo di padrini aristotelici.
    Se il bambino non ha l'età di comprendere il senso di questa cerimonia, non deve essere iscritto ai registri e lo farà egli stesso soltanto il giorno che chiederà conferma di questo battesimo.

    *Battesimo degli adulti (o conferma per un adulto che è stato battezzato da bambino):

    A) Devono richiedere esplicitamente il battesimo.

    B) Devono essere riconosciuti sani di mente ed capaci di comprendere il significato della cerimonia

    C) Non devono già essere battezzati
    Per coloro già battezzati, ci sono 2 casi che richiedono nuovamente il battesimo:
    C1) Se il candidato è parte della Chiesa Aristotelica si può celebrare una confermazione del battesimo (è questo lo scopo qualora il credente abbia già, per ragioni RP, dichiarato di essere battezzato). La confermazione è in generale praticata dagli adulti che sono stati battezzati da bambini, o quelli per i quali le registrazioni del battesimo sono state perdute o accusate di irregolarità.
    C2) Se il candidato ha ricevuto il battesimo da una chiesa eretica o da una religione pagana, egli deve prima di tutto abiurare pubblicamente la sua vecchia fede, ammettendo il suo errore . Sconterà poi una penitenza in ragione del livello d'eresia della sua vecchia religione. Poco prima di ricevere il sacramento dovrà dichiarare chiaramente e sinceramente che egli rinuncia alla sua vecchia fede per essere pienamente e totalmente parte dell'amicizia aristotelica. In caso di una ri-conversione (avendo lasciato la chiesa e chiedendo di rientrare) la presenza di un padrino battezzato è obbligatoria.

    D) Devono essere registrati nei registri vaticani.

    E) E' il compito del parroco la responsabilità di organizzare questo sacramento; in caso di impedimento o se non ci fosse nessun parroco o diacono, il celebrante può essere un chierico riconosciuto dalla chiesa aristotelica riconosciuto e non soggetto a interdizioni.
    Nel caso del battesimo di persone nobili o importanti, il chierico responsabile può chiedere al suo vescovo o cardinale di guidare la cerimonia.

    F) La presenza di un padrino è altamente consigliata ma non è obbligatoria, ad eccezione delle riconversioni. Tuttavia il padrino o la madrina devono essere battezzati e non soggetti a interdizioni.



    III) La cerimonia liturgica. Dopo il Concilio Vaticano I nell'anno dell'amicizia 1454

    Un esempio consigliato di questa cerimonia si trova al punto IV. Può essere seguito (preferibile) ma non è obbligatorio purchè i seguenti punti siano presenti:

    1) Aspersione d'acqua accompagnata dalle parole: "Io ti battezzo in nome della Chiesa Aristotelica ed in nome dell’Altissimo, per l'amicizia di tutti i Santi e per l'amore del Padre dell'umanità."

    2) Dichiarazione solenne della Fede Aristotelica da parte del battezzato o dei padrini e madrine se il battezzato non lo ha l'età della ragione.



    IV) La cerimonia tipo. Dopo il Concilio Vaticano I nell'anno dell'amicizia 1454

    1) Breve presentazione dell'importanza della cerimonia e sul suo senso, riprendendo i punti:
    - Aggregazione alla Comunità dei fedeli
    - Illuminazione dell'Anima per la fede
    - Inizio del cammino di purificazione.
    - Liberazione dalla visione puramente materiale del mondo: adesione al mondo delle idee.
    - Promessa del paradiso.

    2) Introduzione solenne nella Chiesa per significare l'accettazione del nuovo credente da parte della Comunità e lo status di nuova casa che la Chiesa possiede per i credenti.

    3) Arrivo dinanzi al Battistero.

    Lettura di un testo del dogma.
    Esempio: LIBRO delle VIRTÙ - Libro 1, il Mito Aristotelico - parte VII, l'Amore.
    Citation:
    Siamo certamente collegati alla materia, certamente sottoposti alle sue leggi, ma il nostro scopo è di tendere verso Te, lo Spirito Eterno e Perfetto. Dunque, secondo me, il senso che hai dato alla vita è l'amore." Allora Dio disse: "Umano, poiché sei il solo a avere compreso ciò che era l'amore, faccio dei tuoi simili i miei figli. Così, sai che il talento della vostra specie è la sua capacità di amarmi ed amare i suoi simili. Le altre specie sanno solo amarsi."


    4) Giuramento di fedeltà alla Chiesa Aristotelica fatto dal nuovo credente.

    Dichiarazione del credo:
    Citation:
    Credo

    Io credo in Dio, l'Altissimo Onnipotente,
    Creatore del Cielo e della Terra, degli Inferi e il Paradiso,
    Giudice delle nostre anime nell'ora della morte.

    E in Aristotele, suo profeta,
    Figlio di Nicomaco e Phaetis,
    Mandato ad insegnare la sapienza
    E le leggi divine dell'Universo agli uomini fuorviati.

    Credo anche in Christos,
    Nato da Miriam e Ioseph.
    Ha sacrificato la sua vita per mostrarci la via del Paradiso.
    Così dopo aver sofferto sotto Ponzio,
    Morì martire per salvarci.
    Si è unito al Sole dove l'attendeva Aristotele alla destra dell'Altissimo.

    Io credo nell'Azione Divina,
    Nella Santa Romana Chiesa Aristotelica, Una e Indivisibile,
    Nella Comunione dei Santi,
    Nella remissione dei peccati,
    Nella Vita Eterna.

    AMEN


    5) Battesimo propriamente detto con immersione: rito di purificazione dei peccati passati.
    Aspersione d'acqua accompagnata dalle parole: "Io ti battezzo in nome della Chiesa Aristotelica ed in nome dell’Altissimo, per l'amicizia di tutti i Santi e per l'amore del Padre dell'umanità."

    6) Il battezzato riceve una candela e il celebrante lo invita con un'esortazione a portare attraverso i suoi esempi la luce agli altri e gli spiega ciò che ha guadagnato con il battesimo e ciò che rischia di perdere tradendo il suo impegno solenne con una condotta disonesta.

    7) Il battezzato riceve anche una medaglia aristotelica di colore blu ciano, colore dei fedeli Aristotelici battezzati; potranno utilizzarla sulle loro firme per pubblicare il loro impegno aristotelico.

    Fine del battesimo.

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MessagePosté le: Ven Juil 28, 2023 7:05 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:

    Il Matrimonio

    I) Aspetto Dogmatico

    Capitolo Primo: L'Amicizia Incarnata

    Il dogma dell'Amicizia Aristotelica precisa:
    Citation:
    L'Amicizia Aristotelica, in senso largo, è una comunità di vita: tramite il battesimo ogni battezzato sarà introdotto in un'unione spirituale in potenza che sarà dunque un contatto spirituale con tutti gli altri battezzati. Questo punto raggiunge la nozione tradizionale del battesimo che introduce nella comunione dei Santi.


    Quest'unione spirituale con tutti battezzati si esprime in particolare tra il coniuge ed la coniuge nel quadro del matrimonio. I coniugi, con un amore puro ed disinteressato, sono destinati a formare quest'amicizia perfetta che è l'impegno della santità aristotelica. Attraverso quest'unione così bella dei coniugi è Dio stesso, fonte di qualsiasi amore, che è glorificato.
    Così l'amicizia aristotelica si incarna particolarmente nel matrimonio e vi trova una realizzazione autentica.
    Il matrimonio è indispensabile all'amore incarnato, poiché fonda una comunità di vita che emergerà sulla messa al mondo di bambini e la fondazione di una famiglia, al fine di rendere presente la fecondità dell'amore. È un impegno fermo e forte, nel quale i coniugi si promettono di lottare insieme contro i germi di odio e di disordine, al di là delle difficoltà della vita quotidiana.

    Capitolo Secondo: La Sessualità

    Questa dimensione del matrimonio come unione spirituale non deve fare dimenticare che anche l'unione del corpo è essenziale, in virtù dell''amore che essa esprime. La sessualità è il mezzo scelto da dio per rendere presente sulla terra la fecondità dell'amore, per garantire la fondazione di una famiglia unita e per saldare con i gesti intimi l'affezione dei coniugi.
    Questa sessualità ordinata non deve portare a disturbi, altrimenti la bestiale soddisfazione dei sensi scavalcherà la volontà di esprimere l'amore comune e di trasmetterlo ad una possibile discendenza. Il primo scopo del matrimonio è quindi quello di partecipare alla creazione di Dio attraverso la messa al mondo dei bambini. Violare ciò sarebbe scalzare le basi stesse dell'amicizia aristotelica all'interno del matrimonio.

    Capitolo Terzo: Il Matrimonio è Indissolubile?
    Dato che il matrimonio è fondato sulla creazione di una comunità di vita e di un'unione profonda dei coniugi, non può essere considerato come una semplice formalità che sarebbe destituibile a piacere. L'unione spirituale dei coniugi non è mai una cosa acquisita e definitiva, occorre lottare per costruirla e mantenerla. Così un semplice disaccordo dei coniugi non può mai giustificare una separazione. La via che conduce al paradiso è stretta, e richiede molti sacrifici.
    Tuttavia, un matrimonio può essere annullato in alcune circostanze, quando l'amicizia dei coniugi è resa impossibile da atti gravi e definitivi. L'annullamento di questo matrimonio non dà tuttavia licenza di risposarsi, eccetto giudizio contrario per ragione eccezionali.

    Per il regolamento completo leggere il Diritto Canonico.

    Capitolo Quarto: Ostacoli al Matrimonio

    In alcuni casi, degli ostacoli si presentano ad impedire ai coniugi di raggiungere l'amore aristotelico nel quadro del matrimonio. Questi casi sono i seguenti:
    - Uno dei due è già sposato, o non può risposarsi.
    - I due sono legati da consanguineità di quarto grado almeno.
    - Eccetto esenzione speciale accordata dalla Chiesa, i chierici ed i religiosi non possono essere sposati.

    Il battesimo è richiesto per il matrimonio.
    Il certificato di battesimo può essere richiesto. Se si verifica che nessun certificato è stato fatto, una lettera del celebrante del battesimo sarà allora richiesta.
    Per il matrimonio occorrono due testimoni che confermeranno la buona fede, la libertà ed il consenso reciproco dei coniugi. La loro firma apparirà sul documento depositato negli archivi.
    Qualsiasi sacerdote o diacono possono ufficiare un matrimonio. Preferibilmente il curato del villaggio della sposa.


    II) La Cerimonia Liturgica

    Non esiste ancora una cerimonia standard obbligatoria ovunque, e sorge la domanda circa la sua necessità. Ciononostante, alcuni punti devono essere sempre presenti alla cerimonia:

    - La cerimonia è presieduta da un sacerdote, preferibilmente il parroco dove risiede la sposa. Se non è possibile, il parroco dove risiede lo sposo può tranquillamente officiare anche lui.
    - Gli sposi devono essere entrambi presenti. Il matrimonio con delega può essere celebrato in circostanze eccezionali con il permesso del vescovo del luogo.
    - I due testimoni devono essere presenti. Uno per lo sposo, uno per la sposa.
    - Ci deve essere uno scambio dei consensi da parte dello sposo e della sposa, così come uno scambio di alleanza, simbolo di fedeltà e di unità del matrimonio.

    Questi punti sono gli unici indispensabili.
    Ecco ora un esempio di cerimonia. Naturalmente è solo un esempio, non è affatto uno standard obbligatorio.

    Matrimonio di X e Y nella chiesa di Choupinette:


    Citation:
    In quella fredda mattina d'inverno, sulle gradinate della chiesa parrocchiale di Choupinette c'era una vasta folla. Oggi, X e Y, dopo un lungo periodo di fidanzamento, avrebbero unito i loro destini, e si sarebbero donati l'un l'altro con la benedizione divina. Il parroco si trovava nella sacrestia, sistemando con cura gli ultimi preparativi per la cerimonia. Entrò allora correndo un chierichetto:
    "Padre, Padre! Eccoli!" disse di fretta, senza fiato.
    "Calmati figlio mio, calmati. Ci vado subito."

    Il parroco terminò tranquillamente di indossare le vesti liturgiche, poi uscì davanti ai fedeli, guardandoli raggiante di gioia. Salì all'altare accompagnato dai chierichetti e si inchinò davanti alla croce di Christos. Voltandosi, scese di qualche passo per salutare la statua di Aristotele. Infine, rivolse la parola agli sposi:
    "Miei cari X e Y! È per me una grande gioia avervi qui, affinchè riceviate dalle mani della Chiesa il sacramento che vi farà felici. Non prendete alla leggera l'impegno che ora dichiarererete davanti a tutti. Vi unirete nel bene e nel male, affronterete delle difficoltà, delle discussioni e della tristezza. Ma con l'aiuto di Dio e l'insegnamento di Aristotele, riuscirete a superare tutto questo ogni giorno, e dare a tutti un esempio di amicizia e di coraggio. Che Dio vi benedica!"

    Poi, un diacono si fece avanti e lesse un passaggio dalla Vita di Aristotele:
    Citation:
    In quel tempo, una grande notizia si sparse nella città di Stagira: i saggi astrologi avevano appena scoperto una cometa sconosciuta nel firmamento. Subito l’assemblea della città si riunì nell’agorà, per tentare di decifrare il messaggio che i cieli volevano trasmettere agli uomini. Ma purtroppo il loro cuore era oscurato dalla fede erronea in falsi dei, ed essi si smarrivano in empie supposizioni: per qualcuno si trattava della venuta di Ermes dai piedi alati; per qualcun altro il fulmine di Zeus stava per abbattersi fra gli uomini, e si stava preannunciando la fine dei tempi.
    Solo un uomo nell’assemblea taceva: sua moglie stava per partorire e l’angoscia che provava non gli permetteva di intervenire. Egli non era tuttavia il meno saggio, né il meno ascoltato. Si leggevano sul suo volto la nobiltà e la pace, così come i segni del duro lavoro e di una vita priva di indolenza.


    Il parroco riprese la parola:
    "Avete in questo testo l'esempio di un padre nobile e saggio, preoccupato per la moglie e per il bambino che sta per nascere. La sua esistenza è stata segnata dalla giustizia, dal lavoro e dall'onore. Questo è l'esempio che si dovrete seguire. L'onore, la giustizia, il lavoro quotidiano. Qui è dove si trova la chiave della felicità. E chissà, forse i vostri bambini, seguendo i vostri passi, avranno la saggezza di Aristotele e la bontà di Christos."

    Il momento solenne era arrivato. Gli sposi si alzarono mentre il parroco si avvicinava a loro:

    "Y, vuoi prendere X come moglie, nella santità e nella fedeltà, per vivere con lei nell'amore ogni giorno? Vuoi tu far dipendere la tua felicità dalla sua felicità e dare con l'esempio della vostra unione un segno visibile dell'amicizia di Dio sulla terra?"
    "Sì, lo voglio."


    "X, vuoi prendere Y come marito, nella santità e nella fedeltà, per vivere con lui nell'amore ogni giorno? Vuoi tu far dipendere la tua felicità dalla sua felicità e dare con l'esempio della vostra unione un segno visibile dell'amicizia di Dio sulla terra?"
    "Sì, lo voglio."


    Il parroco riprese:
    "Io ora vi dichiaro uniti nel sacro vincolo del matrimonio. Quello che Dio ha unito, nessuno sarà in grado di dividerlo."

    La cerimonia terminò quindi nella gioia più profonda.


    Revisione di Adhominem.

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MessagePosté le: Ven Juil 28, 2023 7:07 pm    Sujet du message: Répondre en citant

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    Il Funerale

    I) Amministrazione

    A) Le Condizioni

    -1) Essere riconosciuto definitivamente morto da almeno un medico e un chierico (essere stato eradicato).

    -2) Essere battezzato o avere recentemente avviato la procedura per il battesimo (essere almeno iscritto negli Archivi del Vaticano). Per quanto riguarda i funerali, i catecumeni devono quindi essere considerati come dei fedeli.
    Non essere soggetto a interdizione (vedi punto C).

    B) Il Luogo

    Per tutti i fedeli defunti, i funerali devono di solito essere celebrati nella chiesa della propria parrocchia.
    Tuttavia, è possibile per ogni fedele, come per coloro il cui lavoro è quello di occuparsi dei funerali di un fedele defunto, di scegliere per i funerali un'altra chiesa con il consenso del vescovo in carica e informando il proprio parroco.
    Se la morte si è verificata al di fuori della propria parrocchia e il cadavere non è stato trasportato e se nessuna chiesa è stata legittimamente scelta per i funerali, questi saranno celebrati nella chiesa parrocchiale dove è avvenuta la morte.

    C) Le Limitazioni

    Dovrebbero essere privati ​​dei funerali religiosi, a meno che non abbiano mostrato qualche segno di pentimento prima della morte:
    1. apostati, eretici e scismatici noti;
    2. altri peccatori manifesti, dato che i funerali religiosi potrebbero suscitare pubblico scandalo tra i fedeli.
    3. suicidi.

    Se dovesse sorgere qualche dubbio, potrà intervenire la Santa Inquisizione.

    D) L'Organizzatore

    E' parroco che ha il compito e la responsabilità di organizzare questo sacramento; in caso di impedimento o in assenza di sacerdoti o diaconi, l'officiante piò essere un chierico riconosciuto dalla chiesa aristotelica e non soggetto a interdizioni.
    Nel caso del funerale di un membro del clero, un nobile o un personaggio importante, il chierico responsabile può chiedere al suo vescovo o a un cardinale di condurre la cerimonia.


    II) Esempio di Cerimonia
    [quote="Jeandalf"]Sepoltura
    Perché seppelliamo i nostri morti?
    L'Uomo, fatto di terra e acqua, è per natura attratto dal centro della terra, ma la vera amicizia eleverà la sua anima e, se essa è degna di riunirsi con il Signore, non affonderà come il corpo verso il fuoco dell'inferno, ma al contrario troverà la sua vera natura che è quella di salire verso il nostro Signore.

    Citation:
    1) L'inizio (sia la rimozione del corpo, sia l'arrivo della bara alla chiesa o al cimitero

    Il sacerdote: Dopo tutti i nostri sguardi che hanno incrociato il suo, che [nome del defunto] possa infine vedere il Tuo, Signore.
    I fedeli: Signore non deviare il Tuo sguardo del nostro amico.

    Il sacerdote: Dopo l'amicizia che ha ricevuto e che ha guidato la sua vita, accordagli l'amicizia ultima che è la Tua, Signore.
    I fedeli: Signore non deviare il Tuo sguardo del nostro amico.

    Il sacerdote: Dopo le pene e le lacrime che hanno offuscato la sua vita, illumina la sua strada per l'eternità.
    I fedeli: Signore non deviare il Tuo sguardo del nostro amico.

    Il sacerdote: Signore, rivolgiamo a Te le nostre speranze nel momento in cui scompare il corpo dell'amico che ci è caro.
    Accordaci la speranza di rivederlo presso Te per i secoli dei secoli.


    Tutti: Amen


    Citation:
    2) Alla chiesa o al cimitero

    All'ingresso si trova un cesto di vimini con al suo interno, come unico oggetto, un medaglione di Aristotele; eventualmente un dono da parte del sacerdote, se questo era un amico intimo del defunto; gli amici deporranno un frutto o un pezzo di pane nel cestino. A volte, alcuni depositano qualche ducato o altri materiali di consumo. (Il contenuto del cestino viene distribuito ai mendicanti dopo la cerimonia). Quando tutti avranno terminato, un parente del defunto prenderà il cestino e una parte delle offerte per il momento del segno dell'amicizia. In genere, è la stessa persona che legge il testo durante il segno della memoria.

    Il sacerdote: Fratelli, se siamo qui, è per circondare con la nostra amicizia una famiglia che è nella pena. E' anche per ricordarci che Dio si ricorda di tutto quello che c'è stato di bene nella vita del nostro fratello/sorella e per domandargli di fargli una buona accoglienza.

    Ecco il segno della luce
    (Si accendono in silenzio le candele attorno alla bara)

    Il sacerdote: L'amicizia è la luce del mondo è la fiamma che riscalda il nostro cuore.
    Che rischiara ora la strada di [Nome del defunto] perché lo conduca subito al Regno di Dio!


    Ecco il segno della fede

    Il sacerdote: : [Nome del defunto] depositiamo questa croce aristotelica sulla tua bara.
    Questa croce è il segno che collega Aristotele e Christos, che sia per te di salvezza e di vita eterna.


    Ecco il segno dell'amicizia
    (Uno amico del defunto porta il cestino dell'amicizia)

    Il sacerdote: [Nome del defunto] , depositiamo questi doni sulla tua bara, segno della nostra amicizia, segno della nostra preghiera, segno del nostro cuore.

    Ecco il segno della memoria

    Questa sepoltura ci ricorda molte cose:
    - La memoria d' un amico aristotelico che ci ha appena lasciati. Di un uomo/ di una donna che aveva una storia, unica, con Dio. Che era circondato d'amore di Dio. Che ha fatto, o no, l' esperienza di quest'amore.
    Noi numerosi in questa cappella, attorno a [Nome del defunto], per prendere coscienza di questo legame d' amore che l'ha sempre collegato a Dio, che collega Dio a ciascuno di noi, in ogni istante.
    - La morte verrà per ciascuno di noi. Per gli uni presto, per gli altri più tardi. Per gli uni nella loro gioventù, per d' altri nella loro vecchiaia. Il Signore ci avverte: " Siate pronti, siate sempre pronti poiché non sapete né il giorno né l'ora".
    Aristotele ci ha guidati e Christos ci invita a prendere esempio su lui, a trovare la nostra gioia di vivere per gli altri, amare come loro ci hanno amati.
    La nostra presenza qui è preghiera. Invochiamo Aristote che misuri i peccati del nostro fratello (sorella) e che Christos intercede presso il Signore perché lo riceva nel suo Paradiso.
    Lasciamo ora parlare coloro che l'hanno conosciuto.


    Interverranno coloro che lo desiderano.

    Ecco il segno dell'addio

    Il sacerdote: Prima di lasciare la cappella, diremo un ultimo addio al nostro fratello/sorella [Nome del defunto].
    Con rispetto ed affetto, l'affidiamo a Dio nella speranza di trovarci un giorno presso Lui.


    (un momento di silenzio)

    Con tutti coloro che ci hanno preceduti e che vivono già presso il Signore,
    con la processione immensa dei Santi, auguriamo un buon ultimo viaggio alle sue spoglie mortali.



    Citation:
    3) La deposizione al cimitero

    Il Sacerdote: Ora affideremo alla terra il corpo del nostro fratello/sorella in questo luogo in cui riposano già tanti defunti delle nostre famiglie. È venuto il momento di dirgli " a Dio".
    E' un momento di tristezza, ma occorre che la speranza resta forte in noi. Poiché speriamo di rivedere [nome del defunto] quando Dio ci riunirà, nella gioia del Suo Regno.
    Raccogliamoci pensando a tutto ciò che abbiamo vissuto con [Nome del defunto] , e a quello che lui è stato per noi, a quello che è per Dio.


    (silenzio durante la discesa della bara)

    In seguito sacerdote asperge la bara d'acqua benedetta e dice:

    "Quest'acqua, ricordo del tuo battesimo,
    ci ricorda che Dio ha fatto di te suo figlio.
    Che ti accoglie oggi nella sua Pace!"


    (Il sacerdote può dire una parola di condoglianze per terminare ed annuncia il giorno della messa comunitaria per il defunto)

    Fine della cerimonia per degli amici e le famiglie che che sfilano gettando un pugno di terra nella tomba.


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