 |
L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church
Forum RP de l'Eglise Aristotelicienne du jeu en ligne RR
Forum RP for the Aristotelic Church of the RK online game
 
|
| Voir le sujet précédent :: Voir le sujet suivant |
| Auteur |
Message |
Marc_Boniface
Invité
|
 Posté le: Sam Nov 26, 2022 2:23 pm Sujet du message: [Statut] Order of the Dominicans |
 |
|
| Fenice a écrit: | | Citation: | 
Il seguente Codice è realizzato in conformità al Diritto Canonico e al Dogma della Santa Chiesa Aristotelica Romana.
- ART. 1
L'ordine dei Frati Domenicani Conventuali ed Itineranti è un Ordine Religioso Romano, pertanto egli giura davanti al Signore e a suoi
profeti Aristotele e Chistos a suoi Apostoli e ai Santi tutti solenne ed eterna fedeltà alla Santissima Chiesa Aristotelica, Universale
Romana nella figura del Santissimo Pontefice e nell' Eminentissimo e Revendissimo Collegio dei Cardinali e negli Eccellentissimi Vescovi.
Il giuramento deve essere pronunciato da ogni nuovo membro dell'Ordine al momento della sua ammissione, pronunciando il seguente
solenne giuramento:
| Citation: | Io, [NOME], giuro davanti a Aristotele e sulle Sacre Scritture di agire sempre nell’interesse primario della Chiesa Aristotelica,
Apostolica & Romana.
Io, [MOME], mi riconosco sottomesso alla tripla obbedienza aristotelica: obbedienza alla gerarchia stabilita da Christos, l’obbedienza ai dogmi, l’obbedienza al diritto canonico.
Io, [NOME], giuro davanti a Christos & alle Sacre Scritture di servire sempre primariamente il papa e i suoi rappresentanti. Perciò riconosco
come subordinate a questo giuramento ogni mio altro vassallaggio, omaggio & obbligazione.
Io, [NOME], giuro davanti Arnvald e sulle Sacre Scritture di rispettare il presente giuramento fino alla morte o fino al giorno in cui io sarà sollevato canonicamente.
|
- ART.2 ITINERARIO NELL'ORDINE:
Quando una persona sente la necessità e il bisogno di servire la Santa Chiesa Aristotelica, per diffondere il messaggio dei nostri profeti Aristotele e Christos, nelle figure del Santo Pontefice, il Collegio dei Cardinali, i Vescovi e tutto il Clero volendo egli intraprendere una vita di comunione con altri fratelli donando le sue caratteristiche e le sue abilità migliori a Nostro Signore si dovrà rivolgere a ad un Padre dell' Ordine che poi lo presenterà al Padre Priore che gli parlerà e verificherà dopo un colloquio privato l'idoneità ad entrare come Novizio nell'Ordine, durante il periodo del noviziato egli verificherà la veridicità della sua vocazione e cercherà di comprendere in quale modo possa servire al meglio l'Ordine dopodichè ritornerà a parlare il
Padre Priore che verificherà a che punto è il suo cammino e se pronto per entrare nell'Ordine come Oblato e da lì poi seguirà se lo vorrà il diaconato con il titolo di conventuale, fino all'ordinazione con il titolo di Padre da lì in poi se il suo talento sarà meritevole potrà accedere alle alte cariche dell'Ordine.
- ART.3 CONVENTUALE ED ITINERANTE:
Per poter al meglio contribuire alla diffusione del Credo Aristotelico l'Ordine si suddivide in due filoni: Itineranti e conventuali Una membro che entra a far parte dell'Ordine decide quali dei due percorrere a seconda delle sue capacità e caratteristiche migliori che verrano definite dopo l'esaminazione del Padre Priore.
La via conventuale: consiste nel rimanere in un convento e di contribuire allo sviluppo di quel territorio con opere di carità (aiutando i bisognosi e aiutando le parrocchie e le diocesi), inoltre essendo caratteristica per l'Ordine la forte inclinazione allo studio dei suoi membri, l'Ordine si impegna nel progresso del Ducato di residenza a insegnare nelle Università alle più differenti facoltà.
La via itinerante: consiste nel viaggiare di città in città diffondendo il messggio di Aristotele e Christos contenuto nelle Sacre Scritture.
- ART.4 LA STRUTTURA GERARCHICA DELL'ORDINE
Padre Generale, Rettore dell'Ordine:
Causa materiale: deve essere sacerdote di liv.3 e teologo deve essere nell'Ordine da almeno 6 mesi
Causa efficente: è eletto dal Consiglio Superiore dell' Ordine
Causa formale: è intronizzato secondo le regole dell'Ordine e dopo l'approvazione della Congregazione per la diffusione della Fede.
Causa finale: il Rettore è la massima autorità della Chiesa in un ordine religioso. Il rettore è canonicamente considerato al pari di un vescovo per i membri del suo ordine, convenzionalmente sua diocesi, in relazione a tutto ciò che riguarda la pratica sacramentale. Siede dunque di diritto in seno all’Assemblea Episcopale di residenza. Può ricevere inoltre per riconoscenza verso le sue grandi doti e per volontà del Santo Padre l'elevazione a Cardinale e quindi entrare nel Collegio cardinalizio.
Gran Priore, Segretario dell'Ordine e del Consiglio Superiore:
Causa materiale: deve essere sacerdote di liv.3 e teologo deve essere nell'Ordine da almeno 6 mesi
Causa efficente: è eletto dal Consiglio Superiore dell' Ordine con approvazione del Padre priore generale
Causa formale: è intronizzato secondo le regole dell'Ordine e dopo l'approvazione della Congregazione per la diffusione della Fede.
Causa finale: è il braccio destro del Rettore negli ORR in tutte le materie ed è il solo responsabile di tutte le questioni religiose, sacramentali e relative al culto negli OMR. Divide, per delega canonica del potere, l’autorità e le funzioni che derivano dal ruolo episcopale del Rettore nei confronti dei membri del suo ordine. Può ricevere inoltre per riconoscenza verso le sue grandi doti e per volontà del Santo Padre l'elevazione a Cardinale e quindi entrare nel Collegio cardinalizio o guidare una Diocesi. In Qualità di Segretario gestisce inoltri i rapporti con la Congragazione per la Diffusione della Fede e
con il Collegio Cardinalizio
Dignitario dell’Ordine
La causa materiale: deve essere un fedele, un chierico o un prete per la nomina, in funzione alle esigenze specifiche di ciascun ordine.
La causa efficiente: è nominato dal Padre Priore Generale con approvazione del Gran Priore.
La causa formale: è intronizzato secondo le regole dell’ordine
La causa finale: il suo campo d’azione e di autorità dipende dalle regole di ciascun ordine ma siede nel Capitolo generale dell’ordine, egli dirige sotto l’autorità e in coordinazione con il Padre Priore Generale un determinato aspetto dell'Ordine. Può guidare una Diocesi.
Abate Superiore :
La causa materiale: deve essere un prete al momento della sua nomina.
La causa efficiente: è designato dal Consiglio Superiore dell'Ordine
La causa formale: dipende dalle regole interne in vigore
La causa finale: è la massima autorità di una abbazia.
Padre Priore
La causa materiale: deve essere un prete al momento della sua nomina.
La causa efficiente: è nominato dal Consiglio Superiore dell'Ordine
La causa formale: è intronizzato secondo le regole dell’ordine
La causa finale: ha l’incarico dell’animazione religiosa, sacramentale e relativa al culto all'interno del convento in coordinazione con il suo superiore, l'Abate Superiore.
Padre
La causa materiale: un conventuale ordinato.
La causa efficiente: il prelato che ordina il conventuale
La causa formale: l’ordinazione da parte di un membro del Consiglio Superiore dell'Ordine
La causa finale:svolge la sua attività a seconda della via da lui scelta all'interno dell'Ordine
Conventuale
La causa materiale: Ogni fedele che vuole servire la Chiesa e Dio all’interno di un ordine religioso o religioso militare.
La causa efficiente: è accettato secondo le regole dell’Ordine con autorizzazione del Padre Priore
La causa formale: la cerimonia di intronizzazione come conventuale per vivere nel rigore monastico. Pronuncia i voti di ubbidienza, carità, umiltà, mansuetudine (divieto di portare armi) e di castità in Presenza dell'Abate Superiore
La causa finale: ammissione allo status di chierico regolare. Si impegna a fare prova di spiritualità e a consacrarsi soprattutto a Dio e a vivere in comunione con una comunità . Può continuare ad avere una attività extra-moenia purché venga mantenuto un forte legame con la vita intra-moenia.
Oblato
La causa materiale: un fedele della Chiesa che vuole impegnarsi all’interno di un ordine rimanendo attivo nel secolo e con voti minori.
La causa efficiente: è accettato secondo le regole dell’Ordine con autorizzazione del Padre Priore
La causa formale: la cerimonia d’intronizzazione e pronuncia dei voti minori in presenza di un Padre Priore
La causa finale: lo status di oblato è uno status laico e non richiede che voti minori di ubbidienza e carità. L’oblato può portare armi, sposarsi e fondare una famiglia.
- ART.5 CONSIGLIO SUPERIORE DELL'ORDINE:
Il Consiglio Superiore dell'Ordine (CSO) è l'organo di governo dell'Ordine spetta a lui prendere le decisioni principali e può riformare il Codice con l'approvazione della Congregazione per la Diffusione della Fede.
A capo del Consiglio vi è il Padre Generale e il Gran Priore e poi i Dignitari, questi vengono delegati dal Padre Generale e dal Gran Priore a dirigere i vari Uffici dell'Ordine che sono:
- Ufficio per le Vocazioni : si occupa di coordinare e istrurire i Padri Priori incaricat di verificare l'idoneità dei nuovi membri a far parte dell'Ordine
- Ufficio per i Conventuali:si occupa di coordinare l'attività dei Padri conventuali, questo ufficio si occupa inoltre della gestione dei Conventi
- Ufficio per gli Itineranti: si occupa di coordinare l'attività dei Padri Itineranti, il delegato può anche decidere di inviare i Padri itineranti in territori dove si sente una maggiore necessità di diffondore la fede.
- Ufficio delle Finanze. si occupa dell'amministrazione dell'Ordine
- ART.6 LA REGOLA DELL'ORDINE:
- La preghiera: elemento fondamentale per ogni membro dell'Ordine che deve ogni giorno ringraziare Nostro Signore, Aristotele e Christos
e di affidarre a loro la Santa Chiesa Aristotelica per proteggerla in ogni suo passo.
- Castità
- Non considerare nulla come proprio, neppure se stessi
- Il perdono delle offese
- L’autorità e l’obbedienza al Papa, ai Cardinali, ai Vescovi e ai membri del CSO
- Esortazione all’osservanza della regola
- Indossate abiti umili affinchè possiate essere apprezzati non per la bellezza delle vostre vesti ma per la bellezza della vostra anima e del vostro intelletto
- Predicazione dei Libri delle Virtù
- Vita comune
- Liturgia
- Vita regolare (voti di obbedienza, povertà e castità, nonché osservanze regolari)
- Studio
Questi elementi sono legati fra loro in maniera armonica : la dispensa.
Questa fa sì che un superiore possa dispensare temporaneamente un frate dall'osservanza di una qualche regola proprio per favorire una
predicazione più efficace.
- ART.7 LA GIUSTIZIA DELL'ORDINE
La giustizia dell'Ordine è amministrata dal Consiglio Superiore dell'Ordine , esso si occupa delle questioni giuridiche interne ed emana le pene.
Se il reato è grave come: eresia, scisma, atti di violenza, gravi offese alla Santa Chiesa Aristotelica al Santo Padre, ai Cardinali e ai Vescovi il colpevole viene portato al giudizio della Santa Inquisizione che lo giudicherà e lo condannerà secondo le sue colpe.
Per quanto riguarda i reati minori come la semplice violazione della regola il colpevole viene giudicato dal CSO che dopo aver valutato la violazione decide la pena da infliggere. Le pene a cui può ricorrere il CSO sono:
-Scuse private
-Scuse pubbliche
- Pellegrinaggio breve ( in tre città scelte dal CSO)
- Pellegrinaggio lungo ( in sei città scelte dal CSO)
- Periodo di clausura breve (2 mesi)
- Periodo di clausura lungo (4 mesi)
- Piccola ammenda (prezzo deciso dal CSO a seconda del reato)
- Grande amenda (prezzo deciso dal CSO a seconda del reato)
- Rinvio del colpevole al giudizio della Santa Inquisizione
Il processo si svolge nel capitolo generale dell'Ordine dove riesiede il CSO, deve essere presieduto da tre membri del CSO, un Giudice
(solitamente o il Padre Generale o il Gran Priore in caso di assenza un Dignitario), e due co-giudicatori (solitamente due Dignitari sorteggiati, in caso di mancanza di Dignitari vengono delegati due Abati Generali o due Padri Priori).
Il Processo si svolge nel seguente modo:
1- Presentazione del capo d'inputazione e del reato
2- Presentazione delle prove da parte dell'accusa (l'accusa solitamente è il Padre Priore che ha assistito alla violazione o ha denuciato il
reato)
3- Difesa dell'accusato (egli dovrà giustificare in modo esauriente ogni accusa su suo conto)
4- Ritiro dell'assemblea giudicatrice
5- Emanazione del verdetto e dichiarazione in caso di colpevolezza della pena
- ART.8 L'ECONOMIA DELL'ORDINE
Pur perseguendo scopi altamente spirituali ed intellettivi l'Ordine deve perseguire al sostentamento dei suoi membri e quindi necessita di un sostegno economico. Pertanto ogni nuovo oblato al momento del suo ingresso nell'Ordine deve versare 15 ducati alle casse dell'Ordine più un'offerta facoltativa e libera se lo desidera, alla successiva ammissione al grado di conventuale egli deve versare un'altra offerta di 20 ducati più un'offerta facoltativa e libera se lo desidera, infine raggiunto il livello di Padre egli versa al tesoro dell'Ordine 30 ducati.
Questi pagamenti non sono per arricchire l'Ordine di beni materiali ma per provvedere alle spese di mantenimento dei suoi membri, dei conventi e alle altre eventuali spese.
I Padri itineranti nei loro viaggi di diffusione dell Sacre scritture e del Credo Aristotelico hanno anche il compito di raccogliere offerte che poi al loro ritorno in convento verseranno alle casse del tesoro.
Tutti questi versamenti vanno poi inviati dagli Abati Generali che ricevono le offerte nei loro conventi all'Ufficio delle Finanze al Capitolo Generale dell'Ordine che poi ridistribuirà i le entrate a seconda delle necessità nei vari Uffici e Conventi dell'Ordine.
L'Ufficio delle Finanze dovrà tenere un registro sempre aggiornato dell'entrate dai vari conventi della ridistribuzione e delle eventuali spese.
- ART.9 VIA CONVENTUALE
Questa via viene consigliata a coloro che amano lo studio e l'insegnamento essi si preoccupano di istruirsi e di abilitarsi all'insegnamento delle più differenti facoltà scelte a loro piacimetno o proposte da un Padre superiore, i ricavati economici degli insegnamenti sono versati nel tesoro dell'Ordine, che poi si preoccuperà di ridistribuirli.
Altro compito dei padri conventuali è quello di contribuire al progresso della parrocchia e nella Diocesi in cui si trova il convento di residenza, essi in accordo con il Vescovo posso ricoprire incarici di cappellani e sostituire i parrocci in periodi in cui è assente il parroco o deve essere scelto un parrocco nuovo, possono inoltre ricoprire incarici fissi all'interno degli uffici diocesani sempre però su domanda del Vescovo.
- ART.10 VIA ITINERANTE
Questa via è consigliata a coloro che non avendo particolare inclinazione allo studio, preferiscono diffondere il Credo Aristotelico e le Sacre
Scritture in giro per il mondo essi compiono dei viaggi assegnati loro dall'Ufficio per gli Itineranti che invia i Padri Itineranti nelle varie città dove è minore la fede o dove c'è più bisogno di testimoniare il messaggio di Nostro Signore. Essi viaggiano sempre in gruppo minimo due persone e possono durante i viaggi portare con loro un bastone e uno scudo per potersi difendere in caso di aggressione, essi non sono autorizzati ad attaccare nessuno anche in
caso di gravi minacce, possono solo difendersi se vengono attaccati.
Le offerte che raccolgono durante i loro pellegrinaggi devono poi essere versate nel tesoro al loro ritorno nel convento di partenza.
- ART.11 L'ISTRUZIONE DEI NUOVI MEMBRI
I nuovi membri devono essere battezzati per poter entare a far parte dell'Ordine essi devono avere un colloquio con il Padre Priore o con l'Abate Generale che valuta le sue caratteristiche e stende un primo rapporto, dopodichè il nuovo membro viene invitato a studiare il Codice dell'Ordine e il Diritto Canonico e appena si sente proto si rivolge al Padre che l'ha esamintao precedentemente che gli farà delle domande per verificare la sua conoscenza e lo valuterà; se l'esito sarà positivo egli potrà passare al livello successivo dove dovrà studiare il Libro delle Virtù e il Dogma Aristotelico, dopodichè verrà nuovamente
valutato e se l'esito sarà positivo passerà al livello successivo dove verrà ordinato sacerdote e prenderà ufficialmente o la strada o conventuale o itinerante e verrà ordinato sacerdote.
- ART.12 L'ABITO
L'abito dei mebri dell' Ordine non deve seguire particolari regole l'importante è che siano umili abiti possibilmente bianchi e neri, per coloro che desiderano indossare l'abito tipico dell'Ordine, il vestiario è il seguente: scarpe nere, tunica bianca, collare e mantello nero, cintura di corda marrone.
***********************************
Figli miei, dopo lungo meditare in questa mia angusta cella, ore passate a pregare l’Altissimo, il Santissimo Aristotele e il Santissimo Giosué Christos, sono giunto alla conclusione che la mia vita deve
seguire le regole che ora andrò ad esporre:
I.l’Altissimo è il mio Signore, a Lui devo la mia esistenza su questa terra e ai Suoi Profeti devo l’insegnamento della regola di vita che porterà la mia anima alla salvezza eterna;
II.il Santo Padre, discendente eletto del Santissimo Titus, ed il Collegio del Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi ed il clero tutto sono la mia famiglia, i miei padri e mentori, perché loro sono i prosecutori dell’opera degli Apostoli del Santissimo Giosué Christos. A loro io debbo la mia obbedienza assoluta;
III.coloro che hanno deciso di seguire il mio modo di vivere sono i miei fratelli e compagni, in quanto tutti siamo figli dell’Altissimo e tutti abbiamo la stessa missione;
IV.la Conoscenza è, assieme alla Fede nella parola del Santo Aristotele, la via più difficile ma anche la più sicura per la salvezza della mia anima, quindi lo studio della Conoscenza è fondamentale per la mia vita;
V.l’eresia è figlia dell’ignoranza. E’ mio compito, quale figlio devoto dell’Altissimo, di insegnare la retta Via a quelli che cadono tra le braccia di questa forma di ignoranza, a costo di liberare la sua anima dalla corruzione del corpo, in modo che Domineddio possa re-illuminare la sua anima;
VI.devo vivere con i miei fratelli in modo che la Conoscenza che uno ha possa essere trasmessa anche agli altri e quella degli altri all’uno. In questo modo, con l’ausilio della preghiera verso Nostro Signore, e solo in questo modo, si potrà raggiungere la Vera Conoscenza;
VII.è mio compito viaggiare per fare in modo che la Conoscenza sia il più possibile sparsa per il mondo e la Fede nell’Altissimo assieme ad essa;
VIII.è cosa buona e giusta che io avendo appreso dal Santo Aristotele l’importanza fondamentale della Pace come prerogativa di vita in comunità cerchi di mantenerla in ogni modo per far si che l’armonia non venga mai turbata e che l’amicizia non sia mai distrutta
IX.L’Umiltà quale fondamento di tutte le virtù deve essere sempre presente nella mia vita affinché io possa con la mia vita essere d’esempio a coloro che mi seguono e questi a loro volta per gli altri, perché insieme alla Fede e alla Conoscenza si diffonda nel mondo anche l’umiltà
X.Ogni violenza rifugga da me perché io mai solleverò un bastone contro un altro fratello, perché se questi ha commessa violenza non starà a me giudicarlo ma all’Altissimo alla fine dei tempi. |
|
|
|
| Revenir en haut de page |
|
 |
Branwyn
Inscrit le: 29 Mar 2023
Messages: 524
Localisation: Rom, Palazzetto Alessandrini
|
| Posté le: Sam Oct 05, 2024 3:05 pm Sujet du message: |
|
|
| Citation: |
Il seguente Codice è realizzato in conformità al Diritto Canonico e al Dogma della Santa Chiesa Aristotelica Romana.
- ART. 1
L'ordine dei Frati Domenicani Conventuali ed Itineranti è un Ordine Religioso Romano, pertanto egli giura davanti al Signore e a suoi
profeti Aristotele e Chistos a suoi Apostoli e ai Santi tutti solenne ed eterna fedeltà alla Santissima Chiesa Aristotelica, Universale
Romana nella figura del Santissimo Pontefice e nell' Eminentissimo e Revendissimo Collegio dei Cardinali e negli Eccellentissimi Vescovi.
Il giuramento deve essere pronunciato da ogni nuovo membro dell'Ordine al momento della sua ammissione, pronunciando il seguente
solenne giuramento:
| Citation: | Io, [NOME], giuro davanti a Aristotele e sulle Sacre Scritture di agire sempre nell’interesse primario della Chiesa Aristotelica,
Apostolica & Romana.
Io, [MOME], mi riconosco sottomesso alla tripla obbedienza aristotelica: obbedienza alla gerarchia stabilita da Christos, l’obbedienza ai dogmi, l’obbedienza al diritto canonico.
Io, [NOME], giuro davanti a Christos & alle Sacre Scritture di servire sempre primariamente il papa e i suoi rappresentanti. Perciò riconosco
come subordinate a questo giuramento ogni mio altro vassallaggio, omaggio & obbligazione.
Io, [NOME], giuro davanti Arnvald e sulle Sacre Scritture di rispettare il presente giuramento fino alla morte o fino al giorno in cui io sarà sollevato canonicamente.
|
- ART.2 ITINERARIO NELL'ORDINE:
Quando una persona sente la necessità e il bisogno di servire la Santa Chiesa Aristotelica, per diffondere il messaggio dei nostri profeti Aristotele e Christos, nelle figure del Santo Pontefice, il Collegio dei Cardinali, i Vescovi e tutto il Clero volendo egli intraprendere una vita di comunione con altri fratelli donando le sue caratteristiche e le sue abilità migliori a Nostro Signore si dovrà rivolgere a ad un Padre dell' Ordine che poi lo presenterà al Padre Priore che gli parlerà e verificherà dopo un colloquio privato l'idoneità ad entrare come Novizio nell'Ordine, durante il periodo del noviziato egli verificherà la veridicità della sua vocazione e cercherà di comprendere in quale modo possa servire al meglio l'Ordine dopodichè ritornerà a parlare il
Padre Priore che verificherà a che punto è il suo cammino e se pronto per entrare nell'Ordine come Oblato e da lì poi seguirà se lo vorrà il diaconato con il titolo di conventuale, fino all'ordinazione con il titolo di Padre da lì in poi se il suo talento sarà meritevole potrà accedere alle alte cariche dell'Ordine.
- ART.3 CONVENTUALE ED ITINERANTE:
Per poter al meglio contribuire alla diffusione del Credo Aristotelico l'Ordine si suddivide in due filoni: Itineranti e conventuali Una membro che entra a far parte dell'Ordine decide quali dei due percorrere a seconda delle sue capacità e caratteristiche migliori che verrano definite dopo l'esaminazione del Padre Priore.
La via conventuale: consiste nel rimanere in un convento e di contribuire allo sviluppo di quel territorio con opere di carità (aiutando i bisognosi e aiutando le parrocchie e le diocesi), inoltre essendo caratteristica per l'Ordine la forte inclinazione allo studio dei suoi membri, l'Ordine si impegna nel progresso del Ducato di residenza a insegnare nelle Università alle più differenti facoltà.
La via itinerante: consiste nel viaggiare di città in città diffondendo il messggio di Aristotele e Christos contenuto nelle Sacre Scritture.
- ART.4 LA STRUTTURA GERARCHICA DELL'ORDINE
Padre Generale, Rettore dell'Ordine:
Causa materiale: deve essere sacerdote di liv.3 e teologo deve essere nell'Ordine da almeno 6 mesi
Causa efficente: è eletto dal Consiglio Superiore dell' Ordine
Causa formale: è intronizzato secondo le regole dell'Ordine e dopo l'approvazione della Congregazione per la diffusione della Fede.
Causa finale: il Rettore è la massima autorità della Chiesa in un ordine religioso. Il rettore è canonicamente considerato al pari di un vescovo per i membri del suo ordine, convenzionalmente sua diocesi, in relazione a tutto ciò che riguarda la pratica sacramentale. Siede dunque di diritto in seno all’Assemblea Episcopale di residenza. Può ricevere inoltre per riconoscenza verso le sue grandi doti e per volontà del Santo Padre l'elevazione a Cardinale e quindi entrare nel Collegio cardinalizio.
Gran Priore, Segretario dell'Ordine e del Consiglio Superiore:
Causa materiale: deve essere sacerdote di liv.3 e teologo deve essere nell'Ordine da almeno 6 mesi
Causa efficente: è eletto dal Consiglio Superiore dell' Ordine con approvazione del Padre priore generale
Causa formale: è intronizzato secondo le regole dell'Ordine e dopo l'approvazione della Congregazione per la diffusione della Fede.
Causa finale: è il braccio destro del Rettore negli ORR in tutte le materie ed è il solo responsabile di tutte le questioni religiose, sacramentali e relative al culto negli OMR. Divide, per delega canonica del potere, l’autorità e le funzioni che derivano dal ruolo episcopale del Rettore nei confronti dei membri del suo ordine. Può ricevere inoltre per riconoscenza verso le sue grandi doti e per volontà del Santo Padre l'elevazione a Cardinale e quindi entrare nel Collegio cardinalizio o guidare una Diocesi. In Qualità di Segretario gestisce inoltri i rapporti con la Congragazione per la Diffusione della Fede e
con il Collegio Cardinalizio
Dignitario dell’Ordine
La causa materiale: deve essere un fedele, un chierico o un prete per la nomina, in funzione alle esigenze specifiche di ciascun ordine.
La causa efficiente: è nominato dal Padre Priore Generale con approvazione del Gran Priore.
La causa formale: è intronizzato secondo le regole dell’ordine
La causa finale: il suo campo d’azione e di autorità dipende dalle regole di ciascun ordine ma siede nel Capitolo generale dell’ordine, egli dirige sotto l’autorità e in coordinazione con il Padre Priore Generale un determinato aspetto dell'Ordine. Può guidare una Diocesi.
Abate Superiore :
La causa materiale: deve essere un prete al momento della sua nomina.
La causa efficiente: è designato dal Consiglio Superiore dell'Ordine
La causa formale: dipende dalle regole interne in vigore
La causa finale: è la massima autorità di una abbazia.
Padre Priore
La causa materiale: deve essere un prete al momento della sua nomina.
La causa efficiente: è nominato dal Consiglio Superiore dell'Ordine
La causa formale: è intronizzato secondo le regole dell’ordine
La causa finale: ha l’incarico dell’animazione religiosa, sacramentale e relativa al culto all'interno del convento in coordinazione con il suo superiore, l'Abate Superiore.
Padre
La causa materiale: un conventuale ordinato.
La causa efficiente: il prelato che ordina il conventuale
La causa formale: l’ordinazione da parte di un membro del Consiglio Superiore dell'Ordine
La causa finale:svolge la sua attività a seconda della via da lui scelta all'interno dell'Ordine
Conventuale
La causa materiale: Ogni fedele che vuole servire la Chiesa e Dio all’interno di un ordine religioso o religioso militare.
La causa efficiente: è accettato secondo le regole dell’Ordine con autorizzazione del Padre Priore
La causa formale: la cerimonia di intronizzazione come conventuale per vivere nel rigore monastico. Pronuncia i voti di ubbidienza, carità, umiltà, mansuetudine (divieto di portare armi) e di castità in Presenza dell'Abate Superiore
La causa finale: ammissione allo status di chierico regolare. Si impegna a fare prova di spiritualità e a consacrarsi soprattutto a Dio e a vivere in comunione con una comunità . Può continuare ad avere una attività extra-moenia purché venga mantenuto un forte legame con la vita intra-moenia.
Oblato
La causa materiale: un fedele della Chiesa che vuole impegnarsi all’interno di un ordine rimanendo attivo nel secolo e con voti minori.
La causa efficiente: è accettato secondo le regole dell’Ordine con autorizzazione del Padre Priore
La causa formale: la cerimonia d’intronizzazione e pronuncia dei voti minori in presenza di un Padre Priore
La causa finale: lo status di oblato è uno status laico e non richiede che voti minori di ubbidienza e carità. L’oblato può portare armi, sposarsi e fondare una famiglia.
- ART.5 CONSIGLIO SUPERIORE DELL'ORDINE:
Il Consiglio Superiore dell'Ordine (CSO) è l'organo di governo dell'Ordine spetta a lui prendere le decisioni principali e può riformare il Codice con l'approvazione della Congregazione per la Diffusione della Fede.
A capo del Consiglio vi è il Padre Generale e il Gran Priore e poi i Dignitari, questi vengono delegati dal Padre Generale e dal Gran Priore a dirigere i vari Uffici dell'Ordine che sono:
- Ufficio per le Vocazioni : si occupa di coordinare e istrurire i Padri Priori incaricat di verificare l'idoneità dei nuovi membri a far parte dell'Ordine
- Ufficio per i Conventuali:si occupa di coordinare l'attività dei Padri conventuali, questo ufficio si occupa inoltre della gestione dei Conventi
- Ufficio per gli Itineranti: si occupa di coordinare l'attività dei Padri Itineranti, il delegato può anche decidere di inviare i Padri itineranti in territori dove si sente una maggiore necessità di diffondore la fede.
- Ufficio delle Finanze. si occupa dell'amministrazione dell'Ordine
- ART.6 LA REGOLA DELL'ORDINE:
- La preghiera: elemento fondamentale per ogni membro dell'Ordine che deve ogni giorno ringraziare Nostro Signore, Aristotele e Christos
e di affidarre a loro la Santa Chiesa Aristotelica per proteggerla in ogni suo passo.
- Castità
- Non considerare nulla come proprio, neppure se stessi
- Il perdono delle offese
- L’autorità e l’obbedienza al Papa, ai Cardinali, ai Vescovi e ai membri del CSO
- Esortazione all’osservanza della regola
- Indossate abiti umili affinchè possiate essere apprezzati non per la bellezza delle vostre vesti ma per la bellezza della vostra anima e del vostro intelletto
- Predicazione dei Libri delle Virtù
- Vita comune
- Liturgia
- Vita regolare (voti di obbedienza, povertà e castità, nonché osservanze regolari)
- Studio
Questi elementi sono legati fra loro in maniera armonica : la dispensa.
Questa fa sì che un superiore possa dispensare temporaneamente un frate dall'osservanza di una qualche regola proprio per favorire una
predicazione più efficace.
- ART.7 LA GIUSTIZIA DELL'ORDINE
La giustizia dell'Ordine è amministrata dal Consiglio Superiore dell'Ordine , esso si occupa delle questioni giuridiche interne ed emana le pene.
Se il reato è grave come: eresia, scisma, atti di violenza, gravi offese alla Santa Chiesa Aristotelica al Santo Padre, ai Cardinali e ai Vescovi il colpevole viene portato al giudizio della Santa Inquisizione che lo giudicherà e lo condannerà secondo le sue colpe.
Per quanto riguarda i reati minori come la semplice violazione della regola il colpevole viene giudicato dal CSO che dopo aver valutato la violazione decide la pena da infliggere. Le pene a cui può ricorrere il CSO sono:
-Scuse private
-Scuse pubbliche
- Pellegrinaggio breve ( in tre città scelte dal CSO)
- Pellegrinaggio lungo ( in sei città scelte dal CSO)
- Periodo di clausura breve (2 mesi)
- Periodo di clausura lungo (4 mesi)
- Piccola ammenda (prezzo deciso dal CSO a seconda del reato)
- Grande amenda (prezzo deciso dal CSO a seconda del reato)
- Rinvio del colpevole al giudizio della Santa Inquisizione
Il processo si svolge nel capitolo generale dell'Ordine dove riesiede il CSO, deve essere presieduto da tre membri del CSO, un Giudice
(solitamente o il Padre Generale o il Gran Priore in caso di assenza un Dignitario), e due co-giudicatori (solitamente due Dignitari sorteggiati, in caso di mancanza di Dignitari vengono delegati due Abati Generali o due Padri Priori).
Il Processo si svolge nel seguente modo:
1- Presentazione del capo d'inputazione e del reato
2- Presentazione delle prove da parte dell'accusa (l'accusa solitamente è il Padre Priore che ha assistito alla violazione o ha denuciato il
reato)
3- Difesa dell'accusato (egli dovrà giustificare in modo esauriente ogni accusa su suo conto)
4- Ritiro dell'assemblea giudicatrice
5- Emanazione del verdetto e dichiarazione in caso di colpevolezza della pena
- ART.8 L'ECONOMIA DELL'ORDINE
Pur perseguendo scopi altamente spirituali ed intellettivi l'Ordine deve perseguire al sostentamento dei suoi membri e quindi necessita di un sostegno economico. Pertanto ogni nuovo oblato al momento del suo ingresso nell'Ordine deve versare 15 ducati alle casse dell'Ordine più un'offerta facoltativa e libera se lo desidera, alla successiva ammissione al grado di conventuale egli deve versare un'altra offerta di 20 ducati più un'offerta facoltativa e libera se lo desidera, infine raggiunto il livello di Padre egli versa al tesoro dell'Ordine 30 ducati.
Questi pagamenti non sono per arricchire l'Ordine di beni materiali ma per provvedere alle spese di mantenimento dei suoi membri, dei conventi e alle altre eventuali spese.
I Padri itineranti nei loro viaggi di diffusione dell Sacre scritture e del Credo Aristotelico hanno anche il compito di raccogliere offerte che poi al loro ritorno in convento verseranno alle casse del tesoro.
Tutti questi versamenti vanno poi inviati dagli Abati Generali che ricevono le offerte nei loro conventi all'Ufficio delle Finanze al Capitolo Generale dell'Ordine che poi ridistribuirà i le entrate a seconda delle necessità nei vari Uffici e Conventi dell'Ordine.
L'Ufficio delle Finanze dovrà tenere un registro sempre aggiornato dell'entrate dai vari conventi della ridistribuzione e delle eventuali spese.
- ART.9 VIA CONVENTUALE
Questa via viene consigliata a coloro che amano lo studio e l'insegnamento essi si preoccupano di istruirsi e di abilitarsi all'insegnamento delle più differenti facoltà scelte a loro piacimetno o proposte da un Padre superiore, i ricavati economici degli insegnamenti sono versati nel tesoro dell'Ordine, che poi si preoccuperà di ridistribuirli.
Altro compito dei padri conventuali è quello di contribuire al progresso della parrocchia e nella Diocesi in cui si trova il convento di residenza, essi in accordo con il Vescovo posso ricoprire incarici di cappellani e sostituire i parrocci in periodi in cui è assente il parroco o deve essere scelto un parrocco nuovo, possono inoltre ricoprire incarici fissi all'interno degli uffici diocesani sempre però su domanda del Vescovo.
- ART.10 VIA ITINERANTE
Questa via è consigliata a coloro che non avendo particolare inclinazione allo studio, preferiscono diffondere il Credo Aristotelico e le Sacre
Scritture in giro per il mondo essi compiono dei viaggi assegnati loro dall'Ufficio per gli Itineranti che invia i Padri Itineranti nelle varie città dove è minore la fede o dove c'è più bisogno di testimoniare il messaggio di Nostro Signore. Essi viaggiano sempre in gruppo minimo due persone e possono durante i viaggi portare con loro un bastone e uno scudo per potersi difendere in caso di aggressione, essi non sono autorizzati ad attaccare nessuno anche in
caso di gravi minacce, possono solo difendersi se vengono attaccati.
Le offerte che raccolgono durante i loro pellegrinaggi devono poi essere versate nel tesoro al loro ritorno nel convento di partenza.
- ART.11 L'ISTRUZIONE DEI NUOVI MEMBRI
I nuovi membri devono essere battezzati per poter entare a far parte dell'Ordine essi devono avere un colloquio con il Padre Priore o con l'Abate Generale che valuta le sue caratteristiche e stende un primo rapporto, dopodichè il nuovo membro viene invitato a studiare il Codice dell'Ordine e il Diritto Canonico e appena si sente proto si rivolge al Padre che l'ha esamintao precedentemente che gli farà delle domande per verificare la sua conoscenza e lo valuterà; se l'esito sarà positivo egli potrà passare al livello successivo dove dovrà studiare il Libro delle Virtù e il Dogma Aristotelico, dopodichè verrà nuovamente
valutato e se l'esito sarà positivo passerà al livello successivo dove verrà ordinato sacerdote e prenderà ufficialmente o la strada o conventuale o itinerante e verrà ordinato sacerdote.
- ART.12 L'ABITO
L'abito dei mebri dell' Ordine non deve seguire particolari regole l'importante è che siano umili abiti possibilmente bianchi e neri, per coloro che desiderano indossare l'abito tipico dell'Ordine, il vestiario è il seguente: scarpe nere, tunica bianca, collare e mantello nero, cintura di corda marrone.
***********************************
Figli miei, dopo lungo meditare in questa mia angusta cella, ore passate a pregare l’Altissimo, il Santissimo Aristotele e il Santissimo Giosué Christos, sono giunto alla conclusione che la mia vita deve
seguire le regole che ora andrò ad esporre:
I.l’Altissimo è il mio Signore, a Lui devo la mia esistenza su questa terra e ai Suoi Profeti devo l’insegnamento della regola di vita che porterà la mia anima alla salvezza eterna;
II.il Santo Padre, discendente eletto del Santissimo Titus, ed il Collegio del Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi ed il clero tutto sono la mia famiglia, i miei padri e mentori, perché loro sono i prosecutori dell’opera degli Apostoli del Santissimo Giosué Christos. A loro io debbo la mia obbedienza assoluta;
III.coloro che hanno deciso di seguire il mio modo di vivere sono i miei fratelli e compagni, in quanto tutti siamo figli dell’Altissimo e tutti abbiamo la stessa missione;
IV.la Conoscenza è, assieme alla Fede nella parola del Santo Aristotele, la via più difficile ma anche la più sicura per la salvezza della mia anima, quindi lo studio della Conoscenza è fondamentale per la mia vita;
V.l’eresia è figlia dell’ignoranza. E’ mio compito, quale figlio devoto dell’Altissimo, di insegnare la retta Via a quelli che cadono tra le braccia di questa forma di ignoranza, a costo di liberare la sua anima dalla corruzione del corpo, in modo che Domineddio possa re-illuminare la sua anima;
VI.devo vivere con i miei fratelli in modo che la Conoscenza che uno ha possa essere trasmessa anche agli altri e quella degli altri all’uno. In questo modo, con l’ausilio della preghiera verso Nostro Signore, e solo in questo modo, si potrà raggiungere la Vera Conoscenza;
VII.è mio compito viaggiare per fare in modo che la Conoscenza sia il più possibile sparsa per il mondo e la Fede nell’Altissimo assieme ad essa;
VIII.è cosa buona e giusta che io avendo appreso dal Santo Aristotele l’importanza fondamentale della Pace come prerogativa di vita in comunità cerchi di mantenerla in ogni modo per far si che l’armonia non venga mai turbata e che l’amicizia non sia mai distrutta
IX.L’Umiltà quale fondamento di tutte le virtù deve essere sempre presente nella mia vita affinché io possa con la mia vita essere d’esempio a coloro che mi seguono e questi a loro volta per gli altri, perché insieme alla Fede e alla Conoscenza si diffonda nel mondo anche l’umiltà
X.Ogni violenza rifugga da me perché io mai solleverò un bastone contro un altro fratello, perché se questi ha commessa violenza non starà a me giudicarlo ma all’Altissimo alla fine dei tempi. |
_________________
 |
|
| Revenir en haut de page |
|
|
Branwyn
Inscrit le: 29 Mar 2023
Messages: 524
Localisation: Rom, Palazzetto Alessandrini
|
| Posté le: Sam Oct 05, 2024 3:07 pm Sujet du message: |
|
|
| Citation: |
The following Code is made in conformity with Canon Law and the Dogma of the Holy Roman Aristotelian Church.
- ART. 1
The Order of Conventual and Itinerant Dominican Friars is a Roman Religious Order, therefore it swears before the Lord and his
prophets Aristotle and Chistos to his Apostles and to all the Saints solemn and eternal fidelity to the Most Holy Aristotelian Church, Universal
Roman Church in the figure of the Most Holy Pontiff and in the Most Eminent and Most Reverend College of Cardinals and in the Most Excellent Bishops.
The oath must be taken by every new member of the Order at the moment of his admission, pronouncing the following
solemn oath:
| Citation: | I, [NAME], swear before Aristotle and on Holy Scripture to act always in the primary interest of the Aristotelian Church,
Apostolic & Roman.
I, [NAME], acknowledge myself subject to the triple Aristotelian obedience: obedience to the hierarchy established by Christos, obedience to dogma, obedience to canon law.
I, [NAME], swear before Christos & the Holy Scriptures to always primarily serve the pope & his representatives. Therefore I acknowledge
as subordinate to this oath all my other vassalage, homage & obligations.
I, [NAME], swear before Arnvald & by the Holy Scriptures to fulfil this oath until death or until the day I am canonically relieved.
|
- ART.2 ITINERARY IN THE ORDER:
When a person feels the necessity and need to serve the Holy Aristotelian Church, to spread the message of our prophets Aristotle and Christos, in the figures of the Holy Pontiff, the College of Cardinals the College of Cardinals, the Bishops and all the Clergy, wishing to undertake a life of communion with other brothers, donating his best traits and abilities to Our Lord, he must apply to a Father of the Order, who will then present him to the Father Prior, who will speak to him and, after a private interview, verify his suitability to enter the Order as a Novice.
Father Prior who will check how far he has progressed and whether he is ready to enter the Order as an Oblate and from there, if he so wishes, he will follow the diaconate with the title of Conventual, until ordination with the title of Father, from then on, if his talent is meritorious, he will be able to access the high offices of the Order.
- ART.3 CONVENTUAL AND ITINERANT:
To be able to best contribute to the spread of the Aristotelian Creed, the Order is divided into two strands: Itinerant and Conventual A member who joins the Order decides which of the two to follow according to his best abilities and characteristics, which will be defined after examination by the Father Prior.
The Conventual way: consists of remaining in a convent and contributing to the development of that territory with works of charity (helping the needy and assisting parishes and dioceses). Moreover, since it is characteristic for the Order that its members are strongly inclined to study, the Order undertakes to teach in the universities of the most diverse faculties.
The itinerant way: consists in travelling from city to city spreading the message of Aristotle and Christos contained in the Holy Scriptures.
- ART.4 THE HIERARCHICAL STRUCTURE OF THE ORDER
Father General, Rector of the Order:
Material Cause: must be a priest of level 3 and theologian must have been in the Order for at least 6 months
Effective Cause: he is elected by the Superior Council of the Order
Formal Cause: he is enthroned according to the rules of the Order and after approval by the Congregation for the Spreading of the Faith
Final Cause: the Rector is the Church's highest authority in a religious order. The rector is canonically considered to be on a par with a bishop for the members of his order, conventionally his diocese, in relation to everything concerning sacramental practice. He therefore sits by right in the Episcopal Assembly of residence. He can also receive out of gratitude for his great gifts and by the will of the Holy Father the elevation to Cardinal and thus enter the College of Cardinals.
Grand Prior, Secretary of the Order and of the Superior Council:
Material Cause: must be a priest of level 3 and theologian must have been in the Order for at least 6 months
Effective Cause: he is elected by the Superior Council of the Order with the approval of the Father Prior General
Formal Cause: he is enthroned according to the rules of the Order and after approval by the Congregation for the Spreading of the Faith
Final Cause: he is the Rector's right-hand man in the ORR in all matters and is solely responsible for all religious, sacramental and worship-related matters in the ORR. He shares, by canonical delegation of power, the authority and functions deriving from the Rector's episcopal role vis-à-vis the members of his order. He can also receive, in recognition of his great gifts and by the will of the Holy Father, the elevation to Cardinal and thus enter the College of Cardinals or lead a diocese. As Secretary he also manages relations with the Congregation for the Spreading of the Faith and
with the College of Cardinals
Dignitary of the Order.
The material cause: must be a member of the faithful, a cleric or a priest for the appointment, according to the specific needs of each Order.
The efficient cause: he is appointed by the Prior General with the approval of the Grand Prior.
The formal cause: he is enthroned according to the rules of the order
The final cause: his scope of action and authority depends on the rules of each order but he sits in the General Chapter of the order, he directs under the authority of and in coordination with the Father Prior General a specific aspect of the Order. He may lead a diocese.
Abbot Superior :
The material cause: he must be a priest at the time of his appointment.
The efficient cause: he is appointed by the Superior Council of the Order
The formal cause: depends on the internal rules in force
The final cause: he is the highest authority of an abbey.
Father Prior.
The material cause: he must be a priest at the time of his appointment
The efficient cause: he is appointed by the Superior Council of the Order
The formal cause: he is enthroned according to the rules of the Order
The final cause: he is in charge of religious, sacramental and worship-related animation within the convent in coordination with his superior, the Abbot Superior.
Father.
The material cause: an ordained conventual.
The efficient cause: the prelate ordaining the conventual
The formal cause: ordination by a member of the Superior Council of the Order
The final cause: he carries out his activity according to the path he has chosen within the Order
Conventual.
The material cause: Every believer who wants to serve the Church and God within a religious or military religious order.
The efficient cause: he is accepted according to the rules of the Order with the authorisation of the Father Prior
The formal cause: the ceremony of enthronement as a conventual to live in monastic rigour. He takes the vows of obedience, charity, humility, meekness (prohibition of bearing arms) and chastity in the presence of the Abbot Superior
Final cause: admission to the status of regular cleric. He undertakes to prove his spirituality and consecrate himself above all to God and to live in communion with a community . He may continue to have an extra-moenia activity as long as a strong link with intra-moenia life is maintained.
Oblate
The material cause: a member of the Church who wishes to commit himself within an order while remaining active in the century and with minor vows.
The efficient cause: he is accepted according to the rules of the Order with the Prior's authorisation
The formal cause: the ceremony of enthronement and pronouncement of minor vows in the presence of a Prior Father
The final cause: oblate status is a lay status and requires only minor vows of obedience and charity. The oblate may bear arms, marry and found a family.
- ART.5 SUPERIOR COUNCIL OF THE ORDER
The Superior Council of the Order (CSO) is the Order's governing body. It is responsible for making the main decisions and can reform the Code with the approval of the Congregation for the Spreading of the Faith.
At the head of the Council is the Father General and the Grand Prior, and then the Dignitaries, who are delegated by the Father General and the Grand Prior to run the Order's various Offices, which are
- Office for Vocations: this coordinates and instructs the Priors in charge of checking the suitability of new members to join the Order
- Office for Conventuals: coordinates the activities of the Conventual Fathers, this office also takes care of the management of the Convents
- Office for Itinerants: takes care of coordinating the activity of the Itinerant Fathers, the delegate may also decide to send the Itinerant Fathers to territories where there is a greater need to spread the faith
- Office of Finance. deals with the administration of the Order
- ART.6 THE RULE OF THE ORDER:
- Prayer: a fundamental element for every member of the Order who must give thanks daily to Our Lord, Aristotle and Christos
and to entrust the Holy Aristotelian Church to them to protect it at every step.
- Chastity
- Consider nothing as one's own, not even oneself
- Forgiveness of offences
- Authority and obedience to the Pope, Cardinals, Bishops and members of the HSC
- Exhortation to the observance of the rule
- Wear humble clothes so that you may be appreciated not for the beauty of your clothes but for the beauty of your soul and intellect
- Preaching the Books of Virtues
- Common life
- Liturgy
- Regular life (vows of obedience, poverty and chastity as well as regular observances)
- Study
These elements are linked together in a harmonious manner: dispensation.
This allows a superior to temporarily dispense a friar from the observance of some rule precisely in order to favour more effective preaching.
more effective preaching.
- ARTICLE 7 JUSTICE OF THE ORDER
The Order's justice is administered by the Order's Superior Council, which deals with internal juridical matters and issues penalties.
If the offence is serious, such as: heresy, schism, acts of violence, serious offences against the Holy Aristotelian Church, the Holy Father, Cardinals and Bishops, the offender is brought before the Holy Inquisition, which will judge and condemn him according to his guilt.
As for minor offences such as the simple violation of the rule, the offender is judged by the CSO who, after assessing the violation, decides on the punishment to be inflicted. The penalties to which the CSO may resort are:
-Private apology
-Public apology
- Short pilgrimage (in three cities chosen by the CSO)
- Long pilgrimage (in six cities chosen by the CSO)
- Short period of seclusion (2 months)
- Long cloistered period (4 months)
- Small fine (price decided by the CSO depending on the offence)
- Large fine (price decided by the CSO depending on the offence)
- Referral of the guilty party to the trial of the Holy Inquisition
The trial takes place in the General Chapter of the Order where the CSO resides, and must be presided over by three members of the CSO, a Judge
(usually either the Father General or the Grand Prior in case of absence a Dignitary), and two co-judges (usually two Dignitaries by lot, in case of absence of Dignitaries two Abbots General or two Father Priors are delegated).
The Trial is conducted as follows:
1- Presentation of the charge and the offence
2- Presentation of evidence by the prosecution (the prosecution is usually the Prior Father who witnessed the violation or denounced the
offence)
3- Defence of the accused (he must fully justify each accusation on his behalf)
4- Retreat of the judging assembly
5- Issuing of the verdict and declaration of guilt of punishment
- ART.8 THE ECONOMY OF THE ORDER
While pursuing highly spiritual and intellectual goals, the Order must pursue the sustenance of its members and therefore needs economic support. Therefore, every new oblate on entering the Order must pay 15 ducats to the Order's coffers plus an optional and free offering if he so wishes, on subsequent admission to the rank of conventual he must pay another offering of 20 ducats plus an optional and free offering if he so wishes, and finally on reaching the level of Father he pays 30 ducats into the Order's treasury.
These payments are not to enrich the Order with material goods but to provide for the maintenance of its members, convents and other possible expenses.
The itinerant Fathers on their journeys to spread the Holy Scriptures and the Aristotelian Creed also have the task of collecting offerings, which they then pay into the treasury on their return to the convent.
All these payments must then be sent by the Abbots General who receive the offerings in their convents to the Finance Office at the General Chapter of the Order, which will then redistribute the income as needed in the various Offices and Convents of the Order.
The Finance Office must keep a constantly updated register of the income from the various friaries of the redistribution and any expenses.
- ART.9 CONVENTUAL WAY
This way is recommended to those who love study and teaching, they take care of educating themselves and qualifying for teaching in the most diverse faculties chosen at their pleasure or proposed by a Father Superior, the economic proceeds of the teachings are paid into the Order's treasury, which will then take care of redistributing them.
Another task of the Conventual fathers is to contribute to the progress of the parish and the diocese in which the convent of residence is located. In agreement with the bishop, they can hold chaplaincy positions and substitute parish priests in times when the parish priest is absent or a new parish priest must be chosen.
- ART.10 ITINERANT WAY
This way is recommended for those who, having no particular inclination to study, prefer to spread the Aristotelian Creed and the Sacred
Scriptures around the world, they undertake journeys assigned to them by the Office for Itinerants, which sends the Itinerant Fathers to the various cities where the faith is less or where there is the greatest need to bear witness to Our Lord's message. They always travel in a group of at least two people and may carry a stick and a shield to defend themselves in case of aggression.
case of serious threats, they can only defend themselves if they are attacked.
The offerings they collect during their pilgrimages must then be paid into the treasury on their return to the convent of departure.
- ART.11 EDUCATION OF NEW MEMBERS
New members must be baptised in order to join the Order. They must have an interview with the Father Prior or Abbot General, who assesses their characteristics and draws up an initial report, after which the new member is invited to study the Order's Code and Canon Law and, as soon as he feels able, he turns to the Father who examined him previously, who will ask him questions to verify his knowledge and assess him; If the result is positive, he can pass to the next level where he will have to study the Book of Virtues and Aristotelian Dogma, after which he will be evaluated again.
evaluated again and if the result is positive he will pass to the next level where he will be ordained a priest and officially take either the conventual or itinerant route and be ordained a priest.
- ART.12 THE HABIT
The dress of the mebers of the Order does not have to follow any particular rules the important thing is that they are humble clothes possibly white and black, for those who wish to wear the typical dress of the Order, the dress is as follows: black shoes, white tunic, black collar and cloak, brown rope belt.
.
***********************************
My children, after much meditation in this my narrow cell, hours spent praying to the Most High, the Most Holy Aristotle and the Most Holy Joshua Christos, I have come to the conclusion that my life must
follow the rules that I will now set out:
I.the Most High is my Lord, to Him I owe my existence on this earth and to His Prophets I owe the teaching of the rule of life that will lead my soul to eternal salvation;
II.the Holy Father, the chosen descendant of the Most Holy Titus, and the College of Cardinals, the Archbishops, the Bishops and the entire clergy are my family, my fathers and mentors, for they are the continuers of the work of the Apostles of the Most Holy Joshua Christos. To them I owe my absolute obedience;
III.Those who have decided to follow my way of life are my brothers and companions, for we are all children of the Most High and we all have the same mission;
IV.Knowledge is, together with Faith in the word of the Holy Aristotle, the most difficult but also the surest way to the salvation of my soul, therefore the study of Knowledge is fundamental to my life;
V.Heresy is the child of ignorance. It is my duty, as a devoted son of the Most High, to teach the right Way to those who fall into the arms of this form of ignorance, at the cost of freeing his soul from the corruption of the body, so that God may re-enlighten his soul;
VI. I have to live with my brothers in such a way that the Knowledge that one has can be transmitted to the others and that of the others to the one. In this way, with the help of prayer to Our Lord, and only in this way, can True Knowledge be attained;
VII.It is my task to travel so that Knowledge may be spread as widely as possible throughout the world and Faith in the Most High along with it;
VIII.It is good and right that I having learnt from the Holy Aristotle the fundamental importance of Peace as a prerogative of life in community try to maintain it in every way so that harmony is never disturbed and friendship is never destroyed
Humility as the foundation of all virtues must always be present in my life so that I may be with my life an example to those who follow me and these in turn for others, so that along with Faith and Knowledge, humility may also spread in the world
X. Let all violence shun me because I will never raise a stick against another brother, for if he has committed violence it will not be for me to judge him but for the Most High at the end of time. |
_________________
|
|
| Revenir en haut de page |
|
|
Branwyn
Inscrit le: 29 Mar 2023
Messages: 524
Localisation: Rom, Palazzetto Alessandrini
|
| Posté le: Sam Oct 05, 2024 3:07 pm Sujet du message: |
|
|
| Citation: |
The following Code is made in conformity with Canon Law and the Dogma of the Holy Roman Aristotelian Church.
- ART. 1
The Order of Conventual and Itinerant Dominican Friars is a Roman Religious Order, therefore it swears before the Lord and his
prophets Aristotle and Chistos to his Apostles and to all the Saints solemn and eternal fidelity to the Most Holy Aristotelian Church, Universal
Roman Church in the figure of the Most Holy Pontiff and in the Most Eminent and Most Reverend College of Cardinals and in the Most Excellent Bishops.
The oath must be taken by every new member of the Order at the moment of his admission, pronouncing the following
solemn oath:
| Citation: | I, [NAME], swear before Aristotle and on Holy Scripture to act always in the primary interest of the Aristotelian Church,
Apostolic & Roman.
I, [NAME], acknowledge myself subject to the triple Aristotelian obedience: obedience to the hierarchy established by Christos, obedience to dogma, obedience to canon law.
I, [NAME], swear before Christos & the Holy Scriptures to always primarily serve the pope & his representatives. Therefore I acknowledge
as subordinate to this oath all my other vassalage, homage & obligations.
I, [NAME], swear before Arnvald & by the Holy Scriptures to fulfil this oath until death or until the day I am canonically relieved.
|
- ART.2 ITINERARY IN THE ORDER:
When a person feels the necessity and need to serve the Holy Aristotelian Church, to spread the message of our prophets Aristotle and Christos, in the figures of the Holy Pontiff, the College of Cardinals the College of Cardinals, the Bishops and all the Clergy, wishing to undertake a life of communion with other brothers, donating his best traits and abilities to Our Lord, he must apply to a Father of the Order, who will then present him to the Father Prior, who will speak to him and, after a private interview, verify his suitability to enter the Order as a Novice.
Father Prior who will check how far he has progressed and whether he is ready to enter the Order as an Oblate and from there, if he so wishes, he will follow the diaconate with the title of Conventual, until ordination with the title of Father, from then on, if his talent is meritorious, he will be able to access the high offices of the Order.
- ART.3 CONVENTUAL AND ITINERANT:
To be able to best contribute to the spread of the Aristotelian Creed, the Order is divided into two strands: Itinerant and Conventual A member who joins the Order decides which of the two to follow according to his best abilities and characteristics, which will be defined after examination by the Father Prior.
The Conventual way: consists of remaining in a convent and contributing to the development of that territory with works of charity (helping the needy and assisting parishes and dioceses). Moreover, since it is characteristic for the Order that its members are strongly inclined to study, the Order undertakes to teach in the universities of the most diverse faculties.
The itinerant way: consists in travelling from city to city spreading the message of Aristotle and Christos contained in the Holy Scriptures.
- ART.4 THE HIERARCHICAL STRUCTURE OF THE ORDER
Father General, Rector of the Order:
Material Cause: must be a priest of level 3 and theologian must have been in the Order for at least 6 months
Effective Cause: he is elected by the Superior Council of the Order
Formal Cause: he is enthroned according to the rules of the Order and after approval by the Congregation for the Spreading of the Faith
Final Cause: the Rector is the Church's highest authority in a religious order. The rector is canonically considered to be on a par with a bishop for the members of his order, conventionally his diocese, in relation to everything concerning sacramental practice. He therefore sits by right in the Episcopal Assembly of residence. He can also receive out of gratitude for his great gifts and by the will of the Holy Father the elevation to Cardinal and thus enter the College of Cardinals.
Grand Prior, Secretary of the Order and of the Superior Council:
Material Cause: must be a priest of level 3 and theologian must have been in the Order for at least 6 months
Effective Cause: he is elected by the Superior Council of the Order with the approval of the Father Prior General
Formal Cause: he is enthroned according to the rules of the Order and after approval by the Congregation for the Spreading of the Faith
Final Cause: he is the Rector's right-hand man in the ORR in all matters and is solely responsible for all religious, sacramental and worship-related matters in the ORR. He shares, by canonical delegation of power, the authority and functions deriving from the Rector's episcopal role vis-à-vis the members of his order. He can also receive, in recognition of his great gifts and by the will of the Holy Father, the elevation to Cardinal and thus enter the College of Cardinals or lead a diocese. As Secretary he also manages relations with the Congregation for the Spreading of the Faith and
with the College of Cardinals
Dignitary of the Order.
The material cause: must be a member of the faithful, a cleric or a priest for the appointment, according to the specific needs of each Order.
The efficient cause: he is appointed by the Prior General with the approval of the Grand Prior.
The formal cause: he is enthroned according to the rules of the order
The final cause: his scope of action and authority depends on the rules of each order but he sits in the General Chapter of the order, he directs under the authority of and in coordination with the Father Prior General a specific aspect of the Order. He may lead a diocese.
Abbot Superior :
The material cause: he must be a priest at the time of his appointment.
The efficient cause: he is appointed by the Superior Council of the Order
The formal cause: depends on the internal rules in force
The final cause: he is the highest authority of an abbey.
Father Prior.
The material cause: he must be a priest at the time of his appointment
The efficient cause: he is appointed by the Superior Council of the Order
The formal cause: he is enthroned according to the rules of the Order
The final cause: he is in charge of religious, sacramental and worship-related animation within the convent in coordination with his superior, the Abbot Superior.
Father.
The material cause: an ordained conventual.
The efficient cause: the prelate ordaining the conventual
The formal cause: ordination by a member of the Superior Council of the Order
The final cause: he carries out his activity according to the path he has chosen within the Order
Conventual.
The material cause: Every believer who wants to serve the Church and God within a religious or military religious order.
The efficient cause: he is accepted according to the rules of the Order with the authorisation of the Father Prior
The formal cause: the ceremony of enthronement as a conventual to live in monastic rigour. He takes the vows of obedience, charity, humility, meekness (prohibition of bearing arms) and chastity in the presence of the Abbot Superior
Final cause: admission to the status of regular cleric. He undertakes to prove his spirituality and consecrate himself above all to God and to live in communion with a community . He may continue to have an extra-moenia activity as long as a strong link with intra-moenia life is maintained.
Oblate
The material cause: a member of the Church who wishes to commit himself within an order while remaining active in the century and with minor vows.
The efficient cause: he is accepted according to the rules of the Order with the Prior's authorisation
The formal cause: the ceremony of enthronement and pronouncement of minor vows in the presence of a Prior Father
The final cause: oblate status is a lay status and requires only minor vows of obedience and charity. The oblate may bear arms, marry and found a family.
- ART.5 SUPERIOR COUNCIL OF THE ORDER
The Superior Council of the Order (CSO) is the Order's governing body. It is responsible for making the main decisions and can reform the Code with the approval of the Congregation for the Spreading of the Faith.
At the head of the Council is the Father General and the Grand Prior, and then the Dignitaries, who are delegated by the Father General and the Grand Prior to run the Order's various Offices, which are
- Office for Vocations: this coordinates and instructs the Priors in charge of checking the suitability of new members to join the Order
- Office for Conventuals: coordinates the activities of the Conventual Fathers, this office also takes care of the management of the Convents
- Office for Itinerants: takes care of coordinating the activity of the Itinerant Fathers, the delegate may also decide to send the Itinerant Fathers to territories where there is a greater need to spread the faith
- Office of Finance. deals with the administration of the Order
- ART.6 THE RULE OF THE ORDER:
- Prayer: a fundamental element for every member of the Order who must give thanks daily to Our Lord, Aristotle and Christos
and to entrust the Holy Aristotelian Church to them to protect it at every step.
- Chastity
- Consider nothing as one's own, not even oneself
- Forgiveness of offences
- Authority and obedience to the Pope, Cardinals, Bishops and members of the HSC
- Exhortation to the observance of the rule
- Wear humble clothes so that you may be appreciated not for the beauty of your clothes but for the beauty of your soul and intellect
- Preaching the Books of Virtues
- Common life
- Liturgy
- Regular life (vows of obedience, poverty and chastity as well as regular observances)
- Study
These elements are linked together in a harmonious manner: dispensation.
This allows a superior to temporarily dispense a friar from the observance of some rule precisely in order to favour more effective preaching.
more effective preaching.
- ARTICLE 7 JUSTICE OF THE ORDER
The Order's justice is administered by the Order's Superior Council, which deals with internal juridical matters and issues penalties.
If the offence is serious, such as: heresy, schism, acts of violence, serious offences against the Holy Aristotelian Church, the Holy Father, Cardinals and Bishops, the offender is brought before the Holy Inquisition, which will judge and condemn him according to his guilt.
As for minor offences such as the simple violation of the rule, the offender is judged by the CSO who, after assessing the violation, decides on the punishment to be inflicted. The penalties to which the CSO may resort are:
-Private apology
-Public apology
- Short pilgrimage (in three cities chosen by the CSO)
- Long pilgrimage (in six cities chosen by the CSO)
- Short period of seclusion (2 months)
- Long cloistered period (4 months)
- Small fine (price decided by the CSO depending on the offence)
- Large fine (price decided by the CSO depending on the offence)
- Referral of the guilty party to the trial of the Holy Inquisition
The trial takes place in the General Chapter of the Order where the CSO resides, and must be presided over by three members of the CSO, a Judge
(usually either the Father General or the Grand Prior in case of absence a Dignitary), and two co-judges (usually two Dignitaries by lot, in case of absence of Dignitaries two Abbots General or two Father Priors are delegated).
The Trial is conducted as follows:
1- Presentation of the charge and the offence
2- Presentation of evidence by the prosecution (the prosecution is usually the Prior Father who witnessed the violation or denounced the
offence)
3- Defence of the accused (he must fully justify each accusation on his behalf)
4- Retreat of the judging assembly
5- Issuing of the verdict and declaration of guilt of punishment
- ART.8 THE ECONOMY OF THE ORDER
While pursuing highly spiritual and intellectual goals, the Order must pursue the sustenance of its members and therefore needs economic support. Therefore, every new oblate on entering the Order must pay 15 ducats to the Order's coffers plus an optional and free offering if he so wishes, on subsequent admission to the rank of conventual he must pay another offering of 20 ducats plus an optional and free offering if he so wishes, and finally on reaching the level of Father he pays 30 ducats into the Order's treasury.
These payments are not to enrich the Order with material goods but to provide for the maintenance of its members, convents and other possible expenses.
The itinerant Fathers on their journeys to spread the Holy Scriptures and the Aristotelian Creed also have the task of collecting offerings, which they then pay into the treasury on their return to the convent.
All these payments must then be sent by the Abbots General who receive the offerings in their convents to the Finance Office at the General Chapter of the Order, which will then redistribute the income as needed in the various Offices and Convents of the Order.
The Finance Office must keep a constantly updated register of the income from the various friaries of the redistribution and any expenses.
- ART.9 CONVENTUAL WAY
This way is recommended to those who love study and teaching, they take care of educating themselves and qualifying for teaching in the most diverse faculties chosen at their pleasure or proposed by a Father Superior, the economic proceeds of the teachings are paid into the Order's treasury, which will then take care of redistributing them.
Another task of the Conventual fathers is to contribute to the progress of the parish and the diocese in which the convent of residence is located. In agreement with the bishop, they can hold chaplaincy positions and substitute parish priests in times when the parish priest is absent or a new parish priest must be chosen.
- ART.10 ITINERANT WAY
This way is recommended for those who, having no particular inclination to study, prefer to spread the Aristotelian Creed and the Sacred
Scriptures around the world, they undertake journeys assigned to them by the Office for Itinerants, which sends the Itinerant Fathers to the various cities where the faith is less or where there is the greatest need to bear witness to Our Lord's message. They always travel in a group of at least two people and may carry a stick and a shield to defend themselves in case of aggression.
case of serious threats, they can only defend themselves if they are attacked.
The offerings they collect during their pilgrimages must then be paid into the treasury on their return to the convent of departure.
- ART.11 EDUCATION OF NEW MEMBERS
New members must be baptised in order to join the Order. They must have an interview with the Father Prior or Abbot General, who assesses their characteristics and draws up an initial report, after which the new member is invited to study the Order's Code and Canon Law and, as soon as he feels able, he turns to the Father who examined him previously, who will ask him questions to verify his knowledge and assess him; If the result is positive, he can pass to the next level where he will have to study the Book of Virtues and Aristotelian Dogma, after which he will be evaluated again.
evaluated again and if the result is positive he will pass to the next level where he will be ordained a priest and officially take either the conventual or itinerant route and be ordained a priest.
- ART.12 THE HABIT
The dress of the mebers of the Order does not have to follow any particular rules the important thing is that they are humble clothes possibly white and black, for those who wish to wear the typical dress of the Order, the dress is as follows: black shoes, white tunic, black collar and cloak, brown rope belt.
.
***********************************
My children, after much meditation in this my narrow cell, hours spent praying to the Most High, the Most Holy Aristotle and the Most Holy Joshua Christos, I have come to the conclusion that my life must
follow the rules that I will now set out:
I.the Most High is my Lord, to Him I owe my existence on this earth and to His Prophets I owe the teaching of the rule of life that will lead my soul to eternal salvation;
II.the Holy Father, the chosen descendant of the Most Holy Titus, and the College of Cardinals, the Archbishops, the Bishops and the entire clergy are my family, my fathers and mentors, for they are the continuers of the work of the Apostles of the Most Holy Joshua Christos. To them I owe my absolute obedience;
III.Those who have decided to follow my way of life are my brothers and companions, for we are all children of the Most High and we all have the same mission;
IV.Knowledge is, together with Faith in the word of the Holy Aristotle, the most difficult but also the surest way to the salvation of my soul, therefore the study of Knowledge is fundamental to my life;
V.Heresy is the child of ignorance. It is my duty, as a devoted son of the Most High, to teach the right Way to those who fall into the arms of this form of ignorance, at the cost of freeing his soul from the corruption of the body, so that God may re-enlighten his soul;
VI. I have to live with my brothers in such a way that the Knowledge that one has can be transmitted to the others and that of the others to the one. In this way, with the help of prayer to Our Lord, and only in this way, can True Knowledge be attained;
VII.It is my task to travel so that Knowledge may be spread as widely as possible throughout the world and Faith in the Most High along with it;
VIII.It is good and right that I having learnt from the Holy Aristotle the fundamental importance of Peace as a prerogative of life in community try to maintain it in every way so that harmony is never disturbed and friendship is never destroyed
Humility as the foundation of all virtues must always be present in my life so that I may be with my life an example to those who follow me and these in turn for others, so that along with Faith and Knowledge, humility may also spread in the world
X. Let all violence shun me because I will never raise a stick against another brother, for if he has committed violence it will not be for me to judge him but for the Most High at the end of time. |
_________________
|
|
| Revenir en haut de page |
|
|
Branwyn
Inscrit le: 29 Mar 2023
Messages: 524
Localisation: Rom, Palazzetto Alessandrini
|
| Posté le: Sam Oct 05, 2024 3:09 pm Sujet du message: |
|
|
| Citation: |
Der folgende Kodex wird in Übereinstimmung mit dem Kirchenrecht und dem Dogma der Heiligen Römischen Aristotelischen Kirche erstellt.
- ART. 1
Der Orden der Konventualen und Wanderdominikaner ist ein römischer Orden und schwört daher vor dem Herrn und seinen
Propheten Aristoteles und Chistos, seinen Aposteln und allen Heiligen feierliche und ewige Treue zur Allerheiligsten Aristotelischen Kirche, der Universalkirche
Römischen Kirche in der Gestalt des allerheiligsten Papstes und des erhabensten und ehrwürdigsten Kardinalskollegiums und der hervorragendsten Bischöfe.
Der Eid muss von jedem neuen Mitglied des Ordens im Augenblick seiner Aufnahme geleistet werden, indem es folgende Worte spricht
feierlichen Schwur:
[Ich, [NAME], schwöre vor Aristoteles und auf die Heilige Schrift, stets im vorrangigen Interesse der Aristotelischen Kirche zu handeln,
Apostolische und Römische Kirche.
Ich, [NAME], erkenne an, dass ich dem dreifachen aristotelischen Gehorsam unterworfen bin: Gehorsam gegenüber der von Christos eingesetzten Hierarchie, Gehorsam gegenüber dem Dogma, Gehorsam gegenüber dem kanonischen Recht.
Ich, [NAME], schwöre vor Christos und der Heiligen Schrift, immer in erster Linie dem Papst und seinen Vertretern zu dienen. Deshalb erkenne ich an
als diesem Eid untergeordnet alle meine anderen Lehnspflichten, Huldigungen und Verpflichtungen.
Ich, [NAME], schwöre vor Arnvald & bei der Heiligen Schrift, diesen Eid bis zum Tod oder bis zu dem Tag zu erfüllen, an dem ich kanonisch abgelöst werde.
|
ART.2 DES REISEPLANS IN DER ORDNUNG:
Wenn jemand die Notwendigkeit und das Bedürfnis verspürt, der heiligen aristotelischen Kirche zu dienen, um die Botschaft unserer Propheten Aristoteles und Christos zu verbreiten, in den Gestalten des Heiligen Papstes, des Kardinalskollegiums Das Kardinalskollegium, die Bischöfe und der gesamte Klerus. Wer ein Leben in Gemeinschaft mit anderen Brüdern führen und seine besten Eigenschaften und Fähigkeiten Unserem Herrn schenken möchte, muss sich an einen Pater des Ordens wenden, der ihn dann dem Pater Prior vorstellt, der mit ihm spricht und nach einem persönlichen Gespräch seine Eignung für den Eintritt in den Orden als Novize prüft.
Der Pater Prior wird prüfen, wie weit er fortgeschritten ist und ob er bereit ist, als Oblate in den Orden einzutreten, und von dort aus wird er, wenn er es wünscht, das Diakonat mit dem Titel eines Konventualen bis zur Priesterweihe durchlaufen, von da an wird er, wenn seine Begabung verdienstvoll ist, Zugang zu den hohen Ämtern des Ordens haben.
[ART.3 KONVENTUALE UND REISENDE:
Um am besten zur Verbreitung des aristotelischen Glaubensbekenntnisses beitragen zu können, ist der Orden in zwei Wege unterteilt: den Wander- und den Konventualenweg. Ein Mitglied, das dem Orden beitritt, entscheidet sich für einen der beiden Wege entsprechend seinen besten Fähigkeiten und Eigenschaften, die nach Prüfung durch den Pater Prior festgelegt werden.
Der konventuelle Weg: besteht darin, in einem Kloster zu bleiben und durch Werke der Nächstenliebe (Hilfe für Bedürftige und Unterstützung von Pfarreien und Diözesen) zur Entwicklung dieses Gebiets beizutragen. Da es für den Orden charakteristisch ist, dass seine Mitglieder eine starke Neigung zum Studium haben, verpflichtet sich der Orden außerdem, an den Universitäten der verschiedensten Fakultäten zu lehren.
Der reisende Weg: Er besteht darin, von Stadt zu Stadt zu reisen und die Botschaft von Aristoteles und Christos, die in den Heiligen Schriften enthalten ist, zu verbreiten.
ART.4 DIE HIERARCHISCHE STRUKTUR DES ORDENS
Generalvater, Rektor des Ordens:
Materielle Ursache: muss Priester der Stufe 3 sein und Theologe, muss seit mindestens 6 Monaten im Orden sein
Wirksamer Grund: er wird vom Obersten Rat des Ordens gewählt
Formeller Grund: er wird nach den Regeln des Ordens und nach Genehmigung durch die Kongregation für die Verbreitung des Glaubens inthronisiert
Endgültige Ursache: Der Rektor ist die höchste Autorität der Kirche in einem Orden. Der Rektor ist für die Mitglieder seines Ordens, üblicherweise seiner Diözese, in Bezug auf alles, was die sakramentale Praxis betrifft, kanonisch gesehen einem Bischof gleichgestellt. Er hat daher von Rechts wegen einen Sitz in der bischöflichen Versammlung seines Wohnsitzes. Er kann auch aus Dankbarkeit für seine großen Gaben und durch den Willen des Heiligen Vaters die Erhebung zum Kardinal erhalten und damit in das Kardinalskollegium eintreten.
Großprior, Sekretär des Ordens und des Obersten Rates:
Materielle Ursache: muss Priester der Stufe 3 und Theologe sein, muss seit mindestens 6 Monaten im Orden sein
Wirksamer Grund: er wird vom Obersten Rat des Ordens mit Zustimmung des Generalpriors gewählt
Formeller Grund: er wird nach den Regeln des Ordens und nach Genehmigung durch die Kongregation für die Verbreitung des Glaubens inthronisiert
Endgültige Ursache: Er ist die rechte Hand des Rektors im ORR in allen Angelegenheiten und ist allein verantwortlich für alle religiösen, sakramentalen und gottesdienstlichen Angelegenheiten im ORR. Er teilt durch kanonische Machtübertragung die Autorität und die Funktionen, die sich aus der bischöflichen Rolle des Rektors gegenüber den Mitgliedern seines Ordens ergeben. Er kann auch in Anerkennung seiner großen Gaben und durch den Willen des Heiligen Vaters die Erhebung zum Kardinal erhalten und damit in das Kardinalskollegium eintreten oder eine Diözese leiten. Als Sekretär pflegt er auch die Beziehungen zur Kongregation für die Verbreitung des Glaubens und
mit dem Kardinalskollegium
Ordenswürdenträger.
Der materielle Grund: Für die Ernennung muss es sich um einen Gläubigen, einen Kleriker oder einen Priester handeln, je nach den spezifischen Erfordernissen des jeweiligen Ordens.
Die wirksame Ursache: Er wird vom Generalprior mit Zustimmung des Großpriors ernannt.
Die formale Ursache: Er wird nach den Regeln des Ordens inthronisiert.
Die letzte Ursache: Sein Handlungsspielraum und seine Autorität hängen von den Regeln des jeweiligen Ordens ab, aber er sitzt im Generalkapitel des Ordens, er leitet unter der Autorität des Generalpriors und in Abstimmung mit ihm einen bestimmten Aspekt des Ordens. Er kann eine Diözese leiten.
Abt Superior:
Der materielle Grund: Er muss zum Zeitpunkt seiner Ernennung Priester sein.
Die effektive Ursache: Er wird vom Oberen Rat des Ordens ernannt.
Die formale Ursache: hängt von den geltenden internen Regeln ab
Die letzte Ursache: Er ist die höchste Autorität einer Abtei.
Pater Prior.
Die materielle Ursache: er muss zum Zeitpunkt seiner Ernennung Priester sein
Die wirksame Ursache: Er wird vom Obersten Rat des Ordens ernannt.
Die formale Ursache: Er wird nach den Regeln des Ordens inthronisiert.
Die letzte Ursache: Er ist verantwortlich für die religiöse, sakramentale und gottesdienstliche Animation innerhalb des Klosters in Abstimmung mit seinem Vorgesetzten, dem Abt Superior.
Pater.
Die materielle Ursache: ein geweihter Konventuale.
Die wirksame Ursache: der Prälat, der den Konventualen ordiniert
Die formale Ursache: die Ordination durch ein Mitglied des Oberen Rates des Ordens
Die letzte Ursache: Er übt seine Tätigkeit gemäß dem Weg aus, den er innerhalb des Ordens gewählt hat
Konventuale.
Die materielle Ursache: Jeder Gläubige, der der Kirche und Gott in einem religiösen oder militärischen Orden dienen möchte.
Die wirksame Ursache: Er wird nach den Regeln des Ordens mit der Genehmigung des Pater Prior aufgenommen
Die formale Ursache: die Zeremonie der Inthronisierung als Konventual, um in klösterlicher Strenge zu leben. Er legt die Gelübde des Gehorsams, der Nächstenliebe, der Demut, der Sanftmut (Verbot des Waffentragens) und der Keuschheit in Anwesenheit des Abtes Superior ab
Letzter Anlass: Aufnahme in den Stand eines regulären Klerikers. Er verpflichtet sich, seine Spiritualität zu beweisen und sich vor allem Gott zu weihen und in Gemeinschaft mit einer Gemeinschaft zu leben. Er kann weiterhin eine Tätigkeit außerhalb der Gemeinschaft ausüben, solange eine enge Verbindung zum Leben innerhalb der Gemeinschaft aufrechterhalten wird.
Oblate
Die materielle Ursache: ein Mitglied der Kirche, das sich in einem Orden engagieren möchte, während es im Jahrhundert aktiv bleibt und die kleinen Gelübde ablegt.
Die effektive Ursache: Er wird nach den Regeln des Ordens mit Genehmigung des Priors aufgenommen.
Die formale Ursache: die Zeremonie der Inthronisierung und die Ablegung der kleinen Gelübde in Anwesenheit eines Priors
Der endgültige Grund: Der Oblatenstatus ist ein Laienstatus und erfordert nur die kleinen Gelübde des Gehorsams und der Nächstenliebe. Der Oblate darf Waffen tragen, heiraten und eine Familie gründen.
ART.5 OBERSTER RAT DES ORDENS
Der Obere Ordensrat (CSO) ist das Leitungsorgan des Ordens; er ist für die wichtigsten Entscheidungen zuständig und kann den Kodex mit Zustimmung der Kongregation für die Glaubensverbreitung reformieren.
An der Spitze des Rates stehen der Generalvater und der Großprior, gefolgt von den Dignitären, die vom Generalvater und vom Großprior mit der Leitung der verschiedenen Ordensämter betraut sind, und zwar
- Büro für Berufungen: Es koordiniert und beauftragt die Prioren, die die Eignung neuer Mitglieder für den Ordenseintritt prüfen
- Büro für die Konventualen: koordiniert die Aktivitäten der Konventualen und kümmert sich auch um die Verwaltung der Konvente
- Büro für die Wanderpatres: koordiniert die Tätigkeit der Wanderpatres; der Delegierte kann auch beschließen, die Wanderpatres in Gebiete zu entsenden, in denen ein größerer Bedarf an der Verbreitung des Glaubens besteht
- Das Büro für Finanzen ist für die Verwaltung des Ordens zuständig.
ART. 6 DER ORDENSREGEL:
- Das Gebet: ein grundlegendes Element für jedes Mitglied des Ordens, das täglich unserem Herrn, Aristoteles und Christos danken muss
und ihnen die Heilige Aristotelische Kirche anvertrauen, damit sie sie bei jedem Schritt beschützen.
- Die Keuschheit
- Nichts als das Eigene betrachten, nicht einmal sich selbst
- Vergebung von Vergehen
- Autorität und Gehorsam gegenüber dem Papst, den Kardinälen, den Bischöfen und den Mitgliedern des HSC
- Ermahnung zur Befolgung der Regel
- Tragt bescheidene Kleidung, damit ihr nicht wegen der Schönheit eurer Kleidung, sondern wegen der Schönheit eurer Seele und eures Verstandes geschätzt werdet
- Predigt über die Bücher der Tugenden
- Gemeinsames Leben
- Liturgie
- Regelmäßiges Leben (Gelübde des Gehorsams, der Armut und der Keuschheit sowie regelmäßige Observanzen)
- Studium
Diese Elemente sind auf eine harmonische Weise miteinander verbunden: die Dispens.
Diese erlaubt es dem Oberen, einen Bruder vorübergehend von der Einhaltung einer Regel zu befreien, um eine wirksamere Verkündigung zu fördern.
wirksamere Verkündigung zu fördern.
ARTIKEL 7 ORDENSJUSTIZ
Die Ordensjustiz wird vom Oberen Rat des Ordens ausgeübt, der sich mit internen juristischen Angelegenheiten befasst und Strafen verhängt.
Handelt es sich um ein schweres Vergehen wie Ketzerei, Schisma, Gewalttaten, schwere Vergehen gegen die Heilige Aristotelische Kirche, den Heiligen Vater, die Kardinäle und die Bischöfe, wird der Täter vor die Heilige Inquisition gestellt, die ihn entsprechend seiner Schuld verurteilt und bestraft.
Bei geringfügigeren Vergehen, wie z.B. einem einfachen Verstoß gegen die Regel, wird der Täter vom CSO verurteilt, der nach Beurteilung des Verstoßes über die zu verhängende Strafe entscheidet. Die Sanktionen, die der CSO verhängen kann, sind:
-private Entschuldigung
-Öffentliche Entschuldigung
- Kurze Pilgerreise (in drei vom CSO ausgewählte Städte)
- Lange Pilgerreise (in sechs vom CSO ausgewählte Städte)
- Kurze Zeit der Abgeschiedenheit (2 Monate)
- Lange Zeit der Abgeschiedenheit (4 Monate)
- Kleine Geldstrafe (der Preis wird vom CSO je nach Vergehen festgelegt)
- Hohe Geldstrafe (der Preis wird von der CSO je nach Delikt festgelegt)
- Überweisung des Schuldigen an den Prozess der Heiligen Inquisition
Die Verhandlung findet im Generalkapitel des Ordens statt, in dem die CSO residiert, und muss von drei Mitgliedern der CSO geleitet werden, einem Richter
(in der Regel entweder der Generalvater oder der Großprior, bei Abwesenheit ein Dignitar), und zwei Mitrichtern (in der Regel zwei Dignitarien, die durch Los bestimmt werden, bei Abwesenheit von Dignitarien werden zwei Generaläbte oder zwei Pater Prioren delegiert).
Die Verhandlung wird wie folgt durchgeführt:
1- Vorstellung der Anklage und des Delikts
2- Vorlage von Beweisen durch die Anklage (der Ankläger ist in der Regel der Pater Prior, der Zeuge des Verstoßes war oder das Vergehen angezeigt hat)
Straftat anzeigt)
3- Verteidigung des Angeklagten (er muss jede Anschuldigung in seinem Namen vollständig begründen)
4- Rückzug der richterlichen Versammlung
5- Verkündung des Urteils und Erklärung der Schuld oder der Strafe
ART.8 DIE WIRTSCHAFT DES ORDENS
Der Orden verfolgt hohe spirituelle und intellektuelle Ziele, muss aber auch für den Unterhalt seiner Mitglieder sorgen und ist daher auf wirtschaftliche Unterstützung angewiesen. Deshalb muss jeder neue Oblate bei seinem Eintritt in den Orden 15 Dukaten in die Ordenskasse einzahlen, zuzüglich eines freiwilligen und kostenlosen Opfers, wenn er dies wünscht; bei der späteren Aufnahme in den Rang eines Konventualen muss er ein weiteres Opfer von 20 Dukaten entrichten, zuzüglich eines freiwilligen und kostenlosen Opfers, wenn er dies wünscht, und schließlich bei Erreichen der Stufe eines Paters 30 Dukaten in die Ordenskasse einzahlen.
Diese Zahlungen dienen nicht dazu, den Orden mit materiellen Gütern zu bereichern, sondern um den Unterhalt der Mitglieder, der Konvente und andere mögliche Ausgaben zu decken.
Die Patres, die unterwegs sind, um die Heilige Schrift und das aristotelische Glaubensbekenntnis zu verbreiten, haben auch die Aufgabe, Opfergaben zu sammeln, die sie dann bei ihrer Rückkehr ins Kloster in die Ordenskasse einzahlen.
Alle diese Zahlungen müssen dann von den Generaläbten, die die Opfergaben in ihren Konventen entgegennehmen, an das Finanzbüro beim Generalkapitel des Ordens weitergeleitet werden, das dann die Einnahmen je nach Bedarf an die verschiedenen Ämter und Konvente des Ordens verteilt.
Das Finanzbüro muss ein ständig aktualisiertes Register über die Einnahmen der verschiedenen Klöster aus der Umverteilung und die Ausgaben führen.
ART.9 KONVENTUELLER WEG
Dieser Weg wird denjenigen empfohlen, die das Studium und die Lehre lieben, sie kümmern sich um die Ausbildung und Qualifizierung für die Lehre der verschiedensten Fakultäten, die sie nach eigenem Gutdünken wählen oder die von einem Pater Superior vorgeschlagen werden, die wirtschaftlichen Erträge der Lehre werden in die Ordenskasse eingezahlt, die sich dann um die Umverteilung kümmert.
Eine weitere Aufgabe der Konventualen ist es, zum Fortschritt der Pfarrei und der Diözese beizutragen, in der sich der Wohnsitzkonvent befindet. Im Einvernehmen mit dem Bischof können sie Seelsorgeaufgaben übernehmen und den Pfarrer vertreten, wenn der Pfarrer abwesend ist oder ein neuer Pfarrer gewählt werden muss.
ART.10 WANDERNDER WEG
Dieser Weg wird denjenigen empfohlen, die keine besondere Neigung zum Studium haben, sondern das aristotelische Glaubensbekenntnis und die Heilige Schrift in der Welt verbreiten wollen.
Schrift in der ganzen Welt verbreiten wollen, unternehmen sie Reisen, die ihnen vom Amt für die Wanderväter zugewiesen werden, das die Wanderväter in die verschiedenen Städte schickt, in denen der Glaube weniger verbreitet ist oder wo das Bedürfnis am größten ist, die Botschaft unseres Herrn zu bezeugen. Sie reisen immer in einer Gruppe von mindestens zwei Personen und dürfen einen Stock und ein Schild bei sich tragen, um sich im Falle eines Angriffs zu verteidigen.
Im Falle einer ernsthaften Bedrohung können sie sich nur verteidigen, wenn sie angegriffen werden.
Die Opfergaben, die sie auf ihren Pilgerfahrten sammeln, müssen bei ihrer Rückkehr in den Ausgangskloster in die Schatzkammer eingezahlt werden.
ART.11 ERZIEHUNG NEUER MITGLIEDER
Neue Mitglieder müssen getauft sein, um in den Orden eintreten zu können. Sie müssen ein Gespräch mit dem Pater Prior oder dem Generalabt führen, der ihre Eigenschaften beurteilt und einen ersten Bericht verfasst; danach wird das neue Mitglied aufgefordert, den Kodex des Ordens und das Kirchenrecht zu studieren, und sobald es sich dazu in der Lage fühlt, wendet es sich an den Pater, der es zuvor geprüft hat, der ihm Fragen stellt, um seine Kenntnisse zu überprüfen und ihn zu beurteilen; Wenn das Ergebnis positiv ist, kann er zur nächsten Stufe übergehen, wo er das Buch der Tugenden und das aristotelische Dogma studieren muss, wonach er erneut beurteilt wird.
Danach wird er erneut geprüft, und wenn das Ergebnis positiv ist, kann er in die nächste Stufe eintreten, wo er zum Priester geweiht wird und offiziell entweder den Weg des Konvents oder den des Wanderlebens einschlagen und zum Priester geweiht werden kann.
ART.12 DER HABIT
Die Kleidung der Mönche des Ordens muss keinen besonderen Regeln folgen, wichtig ist nur, dass es sich um bescheidene Kleidung handelt, möglichst weiß und schwarz. Für diejenigen, die die typische Kleidung des Ordens tragen möchten, sieht die Kleidung wie folgt aus: schwarze Schuhe, weiße Tunika, schwarzer Kragen und Umhang, brauner Seilgürtel.
.
***********************************
Meine Kinder, nach langem Nachdenken in meiner engen Zelle, nach stundenlangem Beten zum Allerhöchsten, zum Allerheiligsten Aristoteles und zum Allerheiligsten Josua Christos bin ich zu dem Schluss gekommen, dass mein Leben
den Regeln folgen muss, die ich nun darlegen werde:
I.der Allerhöchste ist mein Herr, Ihm verdanke ich meine Existenz auf dieser Erde und Seinen Propheten verdanke ich die Lehre der Lebensregel, die meine Seele zum ewigen Heil führen wird;
II.der Heilige Vater, der auserwählte Nachkomme des heiligsten Titus, und das Kardinalskollegium, die Erzbischöfe, die Bischöfe und der gesamte Klerus sind meine Familie, meine Väter und Mentoren, denn sie sind die Fortsetzer des Werkes der Apostel des heiligsten Josua Christos. Ihnen schulde ich meinen absoluten Gehorsam;
III. diejenigen, die sich entschlossen haben, meinem Lebensweg zu folgen, sind meine Brüder und Gefährten, denn wir sind alle Kinder des Allerhöchsten und haben alle dieselbe Mission;
IV. Das Wissen ist zusammen mit dem Glauben an das Wort des heiligen Aristoteles der schwierigste, aber auch der sicherste Weg zum Heil meiner Seele, deshalb ist das Studium des Wissens für mein Leben grundlegend;
V. Die Häresie ist das Kind der Unwissenheit. Es ist meine Pflicht als ergebener Sohn des Allerhöchsten, denjenigen, der in die Arme dieser Form der Unwissenheit fällt, den rechten Weg zu lehren, um den Preis, dass er seine Seele von der Verderbnis des Körpers befreit, damit Gott seine Seele wieder erleuchten kann;
VI. Ich muss mit meinen Brüdern so leben, dass das Wissen, das der eine hat, an die anderen weitergegeben werden kann und das der anderen an den einen. Auf diese Weise, mit Hilfe des Gebets zu Unserem Herrn, und nur auf diese Weise, kann die Wahre Erkenntnis erlangt werden;
VII. es ist meine Aufgabe, zu reisen, damit das Wissen so weit wie möglich in der Welt verbreitet wird und damit auch der Glaube an den Allerhöchsten;
VIII. es ist gut und richtig, dass ich, nachdem ich vom heiligen Aristoteles die grundlegende Bedeutung des Friedens als Vorrecht des Lebens in der Gemeinschaft gelernt habe, versuche, ihn in jeder Weise zu erhalten, damit die Harmonie niemals gestört und die Freundschaft niemals zerstört wird
Die Demut als Grundlage aller Tugenden muss immer in meinem Leben präsent sein, damit ich mit meinem Leben ein Beispiel für diejenigen bin, die mir folgen, und diese wiederum für andere, so dass sich neben dem Glauben und dem Wissen auch die Demut in der Welt ausbreiten kann
X. Alle Gewalttätigkeit möge mich meiden, denn ich werde niemals einen Stock gegen einen anderen Bruder erheben, denn wenn er Gewalttätigkeit begangen hat, so ist es nicht an mir, über ihn zu richten, sondern am Ende der Zeiten an den Allerhöchsten.[/quote]
_________________
|
|
| Revenir en haut de page |
|
|
|
|
Vous ne pouvez pas poster de nouveaux sujets dans ce forum
Vous ne pouvez pas répondre aux sujets dans ce forum
Vous ne pouvez pas éditer vos messages dans ce forum
Vous ne pouvez pas supprimer vos messages dans ce forum
Vous ne pouvez pas voter dans les sondages de ce forum
|
|
FAQ
Rechercher
Liste des Membres
Groupes d'utilisateurs
S'enregistrer
Profil
Se connecter pour vérifier ses messages privés
Connexion
