L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[heldor]

E' il luogo dove si celebrano i funerali e dove sono sepolti i grandi dell'Ordine di San Domenico e coloro che hanno seguito la regola del Santo in vita e hanno fatto richiesta di sepoltura qui.


It is the place where funerals are celebrated and where the great ones of the Order of St. Dominic and those who followed the rule of the Saint while alive and have applied for burial here are buried.
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+S.Ecc.Ill.ma frà Tebaldo Foscari detto Heldor il randello
Cardinale Vescovo Emerito di San Domenico in Burgos
Vice Primate delle Venezie e Stato da Mar
Legato Apostolico per le Venezie e Stato da Mar
Patriarca di Venezia
Arcivescovo Sine Cura di Gorizia
Padre Generale dell'Ordine di San Domenico,
Conte di Sezze
ecc.

[heldor]

L'anziano prelato aveva fatto allestire la cripta per la celebrazione del ricordo di Padre Silvio, solo il ricordo, visto che le esequie si sarebbero celebrate alla Basilica S.Giacomo di Rupinaro.
Aveva fatto portare tanti fiori e alcune bottiglie di vino Tacumdoc, in mezzo a queste cose aveva fatto mettere un piccolo ritratto di Silvio e lo guardava con tenerezza.

Attese quindi che, chi voleva, entrasse a prendere parte a quella, piccola, semplice commemorazione.
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+S.Ecc.Ill.ma frà Tebaldo Foscari detto Heldor il randello
Cardinale Vescovo Emerito di San Domenico in Burgos
Vice Primate delle Venezie e Stato da Mar
Legato Apostolico per le Venezie e Stato da Mar
Patriarca di Venezia
Arcivescovo Sine Cura di Gorizia
Padre Generale dell'Ordine di San Domenico,
Conte di Sezze
ecc.

[heldor]

Orbene, fratelli e sorelle, amici tutti dell'Ordine di San Domenico - cominciò il suo ricordo con il volto pallido e tirato, abbarbicato sul suo bastone in modo tenace, ma l'espressione era, almeno inizialmente solenne - siamo qui oggi per ricordare Padre Silvio! Il nostro amato, dolcissimo e inarrestabile Silvio... - la voce si affievolì per un secondo per l'emozione, ma poi continuò.

Chi era Silvio Sanseverino? Era un ciclone, ecco cosa era! Era una vera e propria forza della natura, inarrestabile davanti alle difficoltà che gli si paravano davanti regolarmente, quasi che la provvidenza avesse sempre voluto provare a fermarlo! Ma mai egli si è fermato... A volte neanche a pensare a quel che stava facendo a dire il vero.. Ma ha sempre raggiunto lo scopo che si era prefissato! E quello scopo era sempre per il bene della comunità o altrui, mai per se stesso!

Si fermò per un istante per guardarsi intorno, quindi abbozzò un sorriso paterno e scosse il capo:

Tutti voi, o quasi, che siete giunti a San Domenico, passando dal portone avete avuto a che fare con Padre Silvio, che ha accolto chiunque con quel suo fare gioioso e quella sua parlata particolare, che metteva allegria solo a sentirla! E nel contempo insegnava anche all'università di Santa Calandra, ha celebrato sacramenti nella nostra chiesa e in tante altre chiese.. E non parliamo di quel che faceva in seno alla Curia e nelle sale romane! - disse guardando Fenice e abbozzando un sorriso verso di lei.

Quindi, fratelli, sorelle, amici e amiche, prendiamo a esempio il modo di essere di Silvio: una fede incrollabile che lo aiutava nel fare quotidiano in modo da essere resi inarrestabili... Fino a che continueremo a seguire il suo esempio, così come quello di coloro che lo hanno preceduto nel Paradiso Solare, Tacuma, Segalello e tanti altri ancora, la loro memoria e il loro messaggio saranno sempre con noi, per essere trasmessi a coloro che verranno...
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+S.Ecc.Ill.ma frà Tebaldo Foscari detto Heldor il randello
Cardinale Vescovo Emerito di San Domenico in Burgos
Vice Primate delle Venezie e Stato da Mar
Legato Apostolico per le Venezie e Stato da Mar
Patriarca di Venezia
Arcivescovo Sine Cura di Gorizia
Padre Generale dell'Ordine di San Domenico,
Conte di Sezze
ecc.

[Fenice]

Si fece avanti Sorella Fenice, cercando di non piangere e di mantenere la voce abbastanza ferma per poter parlare.

Vorrei ricordare anch'io quello che il nostro fratello Silvio ha fatto per la Chiesa e per San Domenico, luogo che amava in modo particolare, a cominciare dall'accoglienza che dava al portone a chi arrivava, fosse un fanciullo, un duca, un fuggiasco o uno studente.
E' stato un insegnante attento e capace di comprendere i suoi studenti e farsi comprendere da loro, parlando direttamente al loro cuore, con quel suo modo caratteristico di parlare.
E' stato un sacerdote, un vescovo, un arcivescovo, un cardinale sempre presente e attivo, grandissimo lavoratore, preciso, puntuale, attento, sostenuto da una fede incrollabile e da un desiderio di servire che nemmeno l'ingratitudine che alcuni gli hanno dimostrato ha potuto scalfire.
E' stato un confratello, un amico, un collaboratore prezioso... e San Domenico e noi abbiamo perduto tantissimo, con la sua morte.
So che è nella Luce e nella Gioia, ora... ma lasciatemi piangere per il dolore che la sua morte mi dà.
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