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[UNI95]Scioglimento Matrimoniale Aphrael - Nadezda

 
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caleroide



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MessagePosté le: Ven Avr 05, 2024 10:57 pm    Sujet du message: [UNI95]Scioglimento Matrimoniale Aphrael - Nadezda Répondre en citant

Nadezda a écrit:
Citation:
[rp]RICHIESTA DI REVISIONE STATUS MATRIMONIALE

Informazioni Richiedente

Nome IG: Nadezda

Diocesi/Parrocchia di appartenenza: parrocchia di Mantua diocesi di Mantua

Status Giudiziario del richiedente (laico, ordinato, eterodosso, scomunicato, etc):
Laica

Richiesta

Nome IG Sposo: Aphrael

Nome IG Sposa: Nadezda

Data del matrimonio: 1o gennaio 1457, con rinnovo delle promesse il 10 gennaio 1460, nella cattedrale di Modena

Celebrante: Padre Geremia

Parrocchia di celebrazione sacramento: Mantua

Testimoni:
Misery per lo sposo
Anirama per la sposa

Bambini (specificare numero e nome IG):
- tre naturali Arquer - Solima - Mia (tutti deceduti)
- in seguito adottati 3 nipoti Relys - Neala - Veleno_
- adottata Penellope (solo da parte di Nadezda)

Matrimoni precedenti sposo: [SI - numero/NO] NO

Matrimoni precedenti sposa: [SI - numero/NO] NO

Motivazioni (spiegare in modo compiuto e dettagliato):

Mio marito si ammalò gravemente nell'ottobre dell'anno 1460, da quel momento ha vissuto sempre rinchiuso in un convento, dove i monaci sono miracolosamente riusciti a tenerlo in vita.
Da quel giorno, non più avuto contatti con lui, so che è ancora vivo, grazie ai monaci che mi danno sue notizie ogni tre mesi circa.
Per tutti questi anni ho provveduto a prendermi cura del Casato che avevamo creato insieme, poco dopo le nostre nozze, come mi sono presa cura dei sui feudi, perchè desideravo farlo e sentivo fosse il mio dovere.
Ma le notizie sono sempre meno precise e regolari, è da fine anno scorso che non ne ricevo, e mi sono resa conto che quello che mi lega ad Andrea è un sentimento di affetto e riconoscenza, prima della sua malattia è stato un marito esemplare e il nostro rapporto non ha mai avuto cedimenti, ma non è più il sentimento di quel periodo, quello che dovrebbe unire un uomo ed una donna.
Se pur con infinita tristezza. credo sia giusto, per entrambi, concederci la nostra rispettiva libertà, senza dover sottostare a questo vincolo, che non è più nutrito dal sentimento di amore che ci eravamo promessi in quel lontano giorno di gennaio.


Allegati

Certificati di battesimo di entrambi i coniugi:





Il certificato di matrimonio



Firma del richiedente
[/rp]


Citation:

[center]

Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona





Richiesta di Revisione Status Matrimoniale tra Aphrael e Nadezda[/center]


Noi, Fratello Enrico Gonzaga Della Scala al secolo Caleroide, Procuratore Episcopale Nazionale


[center]DICHIARIAMO[/center]


concluse le indagini riguardanti la richiesta di revisione dello status matrimoniale tra i fedeli Aphrael e Nadezda.
Avendo preso visione del ricorso depositato dalla fedele Nadezda, delle prove presentate e delle dichiarazioni rilasciate,


[center]DECRETIAMO IL RINVIO A GIUDIZIO[/center]


dei coniugi Aphrael e Nadezda al fine di procedere alla revisione dello status matrimoniale.


I coniugi Aphrael e Nadezda dovranno presentarsi presso l'Aula del Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona allestita appositamente entro QUINDICI giorni dall'affissione del presente decreto di citazione a giudizio.
La mancata presentazione nei modi e nei termini sopra indicati comporterà la rinuncia al diritto di difendersi o meglio di addurre le proprie ragioni al procedimento in corso per la parte che non comparirà a giudizio. Le parti, se lo vorranno, potranno farsi accompagnare e rappresentare da un avvocato di fede aristotelica, ecclesiastico o laico.

Chiunque abbia qualcosa da dire in merito, dovrà presentarsi nella medesima sede entro il medesimo giorno sopra indicato, diversamente, non potrà più essere ascoltato.
Se le parti desidereranno convocare dei testimoni, i relativi nominativi dovranno essere comunicati al Procuratore Episcopale Nazionale Fratello Caleroide

Ad Claram et Sanctam Veritatem.

Scritto e sigillato presso il Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona
il giorno 05 del mese di Aprile dell'Anno di Grazia MCDLXXII




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nadezda



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MessagePosté le: Sam Avr 06, 2024 9:55 am    Sujet du message: Répondre en citant

Ricevette la comunicazione attesa, ora era tutto reale, quel passo, tanto a lungo ponderato, era stato fatto, ne sarebbero seguiti altri, dolorosi ma necessari a regolarizzare qualcosa che era, già da tempo, la realtà della sua vita.
Si preparò, indossando un abito adatto alla circostanza, raccogliendo le rosse ciocche di capelli sotto ad copricapo che le copriva completamente.
Sali sulla carrozza di famiglia e si diresse nel luogo che le era stato indicato.

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almalibre



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MessagePosté le: Mer Avr 24, 2024 1:26 pm    Sujet du message: Répondre en citant

La Presidente della Corte entra in aula seguita dal messo che deposita sulla sua scrivania l'incartamento dello scioglimento di matrimonio in atto.
Saluta con un cenno del capo i presenti, quindi rivolgendosi al Procuratore Episcopale Fratello Caleroide dice:


Vostra Eccellenza, visto che sono trascorsi i 15 giorni di tempo per permettere agli sposi di presentarsi in aula e visto che lo sposo non si è presentato entro il termine suindicato, vi prego di procedere "in absentia" dello stesso.

Vi prego di far giurare la sposa e ascoltare la sua testimonianza.
Grazie

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caleroide



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MessagePosté le: Mer Avr 24, 2024 11:43 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver ascoltato quando detto dalla Presidente mi alzai, e nel mentre andai a prendere il Libro delle Virtù risposi.

Certamente Eccellenza procedo immediatamente.

Dopo aver preso il Libro delle Virtù e il foglio del giuramento mi avvicinai alla sposa. Una volta di fronte a lei posai sul tavolo il Libro delle Virtù e iniziai a parlare.

Vi invito ad appoggiare la mano destra sul Libro delle Virtù e a recitare il presente giuramento.

Finito di parlare consegnai alla sposa il foglio di carta con su scritto il giuramento che avrebbe dovuto dire.

Citation:
Io, "vostro nome completo", giuro solennemente davanti a questa Corte, ai Dogmi della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicata colpevole da questa corte.

Consegnato il giuramento mi allontanai leggermente e rimasi in attesa.
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nadezda



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MessagePosté le: Jeu Avr 25, 2024 9:45 am    Sujet du message: Répondre en citant

Attesero pazientemente che anche il suo sposo potesse raggiungerli, sapeva che le sue condizioni non erano adatte a quel viaggio, spesso i monaci le avevano parlato di come la calma del monastero e i loro medicamenti fossero l'unica cura in grado di preservalo in vita, per cui non si sentì ferita da quell'assenza.
Ascoltò, con attenzione, le parole del Procuratore Episcopale poi, dopo aver ricevuto il testo del giuramento, prese un profondo respiro e posata la mano destra sul Libro delle Virtù, con voce leggermente incerta per l'emozione, disse:


"Io, Nadezda Carafa della Spina, conosciuta come Nadezda, giuro solennemente davanti a questa Corte, ai Dogmi della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicata colpevole da questa corte."
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caleroide



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MessagePosté le: Jeu Avr 25, 2024 8:15 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver sentito il giuramento della sposa mi avvicinai nuovamente al tavolo e recuperai il foglio del giuramento e il Libro delle Virtù e li andai a riposare da dove li avevo presi. Una volta posati mi riavvicinai alla sposa e iniziai a parlare.

Bene visto che avete effettuato il giuramento vi chiedo di voler spiegare a questa Corte i motivi che vi hanno portato a presentare la domanda di revisione del vostro Matrimonio. Prendete tutto il tempo che vi serve l'importante che siate molto chiara ed esaustiva nell'esprimere le vostre motivazioni.

Terminato di parlare mi andai a sedere, presi carta e penna per poter prendere appunti su quello che da li a poco sarebbe stato detto dalla sposa.
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nadezda



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MessagePosté le: Ven Avr 26, 2024 10:24 am    Sujet du message: Répondre en citant

Sorrise lievemente al Procuratore, grata dei suoi modi gentili, prendendosi un momento di riflessione, per capire come meglio spiegare i motivi che l'avevano spinta a prendere quella difficile decisione.

"Illustrissimi Presidente e Procuratore, cercherò di spiegare al meglio cosa mi ha portata qui, dove non avrei mai pensato di giungere, devo partire da lontano, perdonerete la mia lungaggine.
Andrea ed io ci sposammo nel lontano gennaio dell'anno 1457, io ero giunta dalle campagne circostanti Mantua, dopo un terribile evento che mi aveva fatto perdere la memoria, lui si prese cura di me, dapprima per dovere, era addetto alla introduzione dei nuovi cittadini agli usi e costumi della città, poi iniziammo a provare dei sentimenti e da mio Maestro divenne qualcosa di più, fino alle nozze.
Fu un matrimonio felice, coronato dalla nascita di tre bambini, purtroppo nel tempo li abbiamo persi, per ragioni diverse, ma la nostra unione non ebbe mai alcun vacillamento fino all'ottobre di 11 anni fa, quando Andrea si ammalò gravemente, temetti di perderlo, pregai giorno e notte perchè questo non accadesse.
Grazie a certe conoscenze, seppi che nel convento che si trova tra Mantua e Guastalla, dei monaci, studiosi di medicina, forse potevano salvarlo e così decisi di consegnarlo nelle loro mani; fecero il miracolo, non era in grado di vivere una vita normale ma era sereno e accudito come meglio non potesse essere.
Da allora, mi sono presa cura della famiglia, sostituendolo come Capocasato, mi sono occupata delle sue terre, mi sono sempre sentita sua moglie, anche se potevo vederlo solo attraverso le grate del monastero, una volta ogni tre mesi.
Sono passati tanti anni e mi sono resa conto che, se pur provi ancora tanto affetto, per lui, e riconoscenza, le cose sono cambiate.
Affetto, gratitudine non possono sostituire il sentimento che ci legava, che è il fondamento per un vero matrimonio, purtroppo ho dovuto ammettere, in primis con me stessa, che non amo più mio marito, sono certa di questo perchè è stato un sentimento forte e profondo che mi avvolgeva completamente, in questi ultimi anni, anche se non volevo ammetterlo, mi sentivo circondata solo dal gelo.
Credo che, per entrambi, sia giusto rendere ufficiale quello che di fatto è già nella realtà, ho sempre visto il matrimonio come qualcosa che rende due persone una sola cosa, che condividono le loro vite, aiutandosi e supportandosi a vicenda, da anni io non sono in grado di fare quello che quei valenti monaci sono riusciti a fare e lui non è in grado di aiutarmi e supportarmi in nulla.
Credo sia tutto..."
- concluse, con un sospiro.
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caleroide



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MessagePosté le: Ven Avr 26, 2024 8:40 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver sentito la testimonianza e aver finito di prendere nota di quanto detto dalla sposa e, visto che lo sposo non si era presentato e non si sarebbe potuto ascoltare, mi alzai e presi parola rivolto alla sposa.

Vi ringrazio per le spiegazioni delle vostre motivazioni direi che sono state molto chiare ed esaustive tuttavia avrei da farvi delle domande in merito alla vostra testimonianza.

Voi avete dichiarato nella domanda di avere avuto 3 figli tutti morti (off: per morti intendete eradicati corretto?) e poi di aver adottato 3 nipoti, ma presumo che i tre nipoti adottati sarebbero figli dei vostri figli giusto? Inoltre avete dichiarato di aver adottato un altra figlia Dama Penellope per cui di fatto i figli del matrimonio sono 4: 3 naturali e 1 adottata corretto?

La figlia adottata solamente da voi è perchè vostro marito era già in convento per i problemi di salute e per questo non poteva adottarla?

Vi ringrazio per le ulteriori precisazioni che darete.


Dopo di che andai a sedermi al mio posto pronto a prendere appunti su quanto da li a poco avrebbe risposto la sposa.
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Penellope



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MessagePosté le: Ven Avr 26, 2024 10:44 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Sapeva che oggi era un giorno importante per sua mamma. E sapeva quanto era difficile e delicato questo momento per lei.
In un certo qual modo voleva esserci, certo sapeva che non avrebbe potuto essere al suo fianco ma desiderava con tutta se stessa sostenerla nel migliore dei modi possibili.
Fu così che si decise a raggiungere il Palazzo del Tribunale Episcopale. Chiese informazioni a più servitori fino ad arrivare alla sala giusta.
Non entrò.
Appoggiò l'orecchio alla porta, anche a costo di risultar bizzarra e sentì la voce della madre.
Si era proprio la sua voce, non v'erano dubbi. I muri e lo spessore consistente del legno le impedivano di capire ogni singola parola ma, potè un po' intuire qualcosa dal tono della sua voce. Oramai sua madre la conosceva molto bene.

"Chissà come sta? Però la sua voce mi sembra abbastanza ferma e decisa... Uff, quanto vorrei essere lì con lei."
Nonostante il senso d'impotenza si rincuorò per averla sentita pochi attimi.
Certo non era come sederle accanto per darle conforto.... ma era tutto quello che poteva fare al momento.
Poteva attendere ed aspettarla lì fuori, ecco, era proprio quello che avrebbe fatto.

Così, si mise a sedere in una delle poltroncine vuote della sala d'attesa, fissando quel grosso portone ancora chiuso.
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nadezda



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MessagePosté le: Sam Avr 27, 2024 12:49 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Annuì al Procuratore, continuando:
"Sì esattamente, i nostri tre figli naturali, nati nei primi anni del nostro matrimonio, sono morti in momenti e circostanze diverse. (Eradicati, esatto)
I loro figli, ci espressero il desiderio di essere adottati, per avere qualcuno da chiamare mamma e papà, compito che si stava svolgendo anche come nonni naturali, per cui lo facemmo con piacere.
Penellope invece giunse a Mantua pochi anni fa, ero sola già da tanto tempo, anche Relys era andato dai monaci con il padre, per accudirlo e fargli compagnia, Ludovica (Veleno) si era trasferita a Mantua ma non era felice, le stava certamente stretta, lei ama viaggiare per mare, chissà dove sarà ora, restava Neala che però ha la sua famiglia, ha sposato un bravo giovane.
Mi innamorai subito di quella ragazzina cresciuta in un monastero con altri bambini senza famiglia, era evidente il suo desiderio di averne una sua, decisi di adottarla e di unire le nostre solitudini, mio marito non ha avuto mai modo di conoscerla.
Ora è cresciuta e pure lei si è formata una famiglia, sia Neala che Penellope vivono ancora a Mantua, entrambe hanno ben compreso questa mia decisione e l'approvano."

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caleroide



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MessagePosté le: Sam Avr 27, 2024 4:03 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver sentito le rispsote alle domande e aver finito di prendere nota di quanto detto dalla sposa e, visto che lo sposo non si era presentato e non si sarebbe potuto ascoltare, mi alzai e presi parola rivolto alla sposa.

Vi ringrazio per le risposte direi che sono state molto esaustive. Non ho atre domande da porvi.

Poi mi rivolsi alla Presidente

Dopo aver ascoltato quanto detto dalla sposa, visto che lo sposo non si è presentato, se voi non avete domande e se mi autorizzate procederei con la requisitoria.

Terminato di parlare tornai a sedermi e mi misi a rileggere gli appunti presi in modo da poter, una volta autorizzato, procedere con la requisitoria.
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almalibre



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MessagePosté le: Sam Avr 27, 2024 4:33 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Ascoltate le risposte della ricorrente e la richiesta del Procuratore, la Presidente non avendo domande da porre, rivolgendosi a Sua Eccellenza Fratello Caleroide, dice:

Vostra Eccellenza, visto che lo sposo non si è presentato e la sposa, sotto giuramento ci ha fornito esaudienti ragguagli, vi prego cortesemente di presentare la vostra requisitoria.
Grazie

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caleroide



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MessagePosté le: Sam Avr 27, 2024 9:11 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver sentito quanto detto dalla Presidente, aver finito di rileggere gli appunti presi, abbozzai i punti chiave della requisitoria che avrei dovuto dire mi alzai e presi parola.

In data 05 aprile 1472, presentava richiesta presso questo Tribunale la fedele Nadezda, chiedendo lo scioglimento del matrimonio con Ser Aphrael, contratto il 10 gennaio 1457 e dal quale sono nati tre figli conosciuti come Arquer, Solima e Mia tutti deceduti oltre ad una figlia adottata dalla sola sposa: Dama Penellope. Dopo la dipartita dei figli gli sposi hanno adottato 3 nipoti conosciuti come: Relys, Neala e Veleno_.

Nel corso del dibattimento avvenuto in queste aule è parso chiaro che vi sia stato l'allontanamento dello sposo dal tetto coniugale.

Tutto ciò premesso:

L'Art. 3 del Diritto Canonico recita: Il matrimonio è la consacrazione dell’accordo profondo tra due persone, creando una condivisione della vita, reputata indissolubile e simboleggiando l’Amicizia Aristotelica in una delle sue forme più strette.

E’ chiaro quindi che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno.

Per tutto quanto sopra esposto, poiché a norma del Diritto Canonico Libro 1 Parte II sezione D l'Art. 29 comma 3 cita l’abbandono del domicilio coniugale da parte di uno dei due coniugi per un tempo superiore a 3 mesi, chiediamo a questa Illustrissima Corte di:
  • accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
  • disporre che la sposa non riceva nessuna pena in quanto innocente;
  • interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 3 (tre) essendo al primo matrimonio e per non essersi presentato in aula;
  • imporre allo sposa il pagamento di Ducati 50,00 (cinquanta/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale;
  • imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale. Qualora al momento della sentenza lo sposo fosse ancora scomparso la sospensione dei termini per il versamento fino al ritorno alla vita attiva.


Chiediamo, inoltre:
  • di disporre che il mantenimento dei figli e dei nipoti sia a carico di entrambi i genitori, dovere che non decade con la revisione dello status Matrimoniale;
  • di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
  • di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
  • per lo sposo, essendo scomparso, del periodo di interdizione al matrimonio fino al ritorno alla vita attiva.

Terminata la requisitoria andai a sedermi al mio posto.
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almalibre



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MessagePosté le: Lun Avr 29, 2024 2:48 pm    Sujet du message: Répondre en citant

              Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona




              Richiesta di valutazione per i Cardinali del Concistoro Romano

                Il Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona


              Presieduto da S.Ecc. Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza detta "Almalibre"

                    ha pronunciato il seguente



              PARERE NAZIONALE SU RICHIESTA DI SCIOGLIMENTO


Nel ricorso presentato da:

• Nome IG: Nadezda
• Diocesi/Parrocchia di appartenenza: Mantua
• Status Giudiziario del richiedente (laico, ordinato, eterodosso, scomunicato, etc): Laico

RICORRENTI:

• Nome IG Sposo: Aphrael
• Nome IG Sposa: Nadezda
Rappresentata e difesa: in proprio, vista l’assenza dello sposo in aula
Con l’intervento ex lege del Procuratore Ecclesiastico Nazionale S.Ecc. Fratello Caleroide

CONCLUSIONI DEL RICORRENTE:

• Dichiararsi l'annullamento del matrimonio celebrato il 10 dicembre 1468 da Artisar (Vescovo) nella Parrocchia di Mantua con testimoni :
per lo sposo : Misery
per la sposa : Anirama

CONCLUSIONI DEL P.E.:

In data 05 aprile 1472, presentava richiesta presso questo Tribunale la fedele Nadezda, chiedendo lo scioglimento del matrimonio con Ser Aphrael, contratto il 10 gennaio 1457 e dal quale sono nati tre figli conosciuti come Arquer, Solima e Mia tutti deceduti oltre ad una figlia adottata dalla sola sposa: Dama Penellope. Dopo la dipartita dei figli gli sposi hanno adottato 3 nipoti conosciuti come: Relys, Neala e Veleno_.

Nel corso del dibattimento avvenuto in queste aule è parso chiaro che vi sia stato l'allontanamento dello sposo dal tetto coniugale.

Tutto ciò premesso:

L'Art. 3 del Diritto Canonico recita: Il matrimonio è la consacrazione dell’accordo profondo tra due persone, creando una condivisione della vita, reputata indissolubile e simboleggiando l’Amicizia Aristotelica in una delle sue forme più strette.

E’ chiaro quindi che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno.

Per tutto quanto sopra esposto, poiché a norma del Diritto Canonico Libro 1 Parte II sezione D l'Art. 29 comma 3 cita l’abbandono del domicilio coniugale da parte di uno dei due coniugi per un tempo superiore a 3 mesi, chiediamo a questa Illustrissima Corte di:
• accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
• disporre che la sposa non riceva nessuna pena in quanto innocente;
• interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 3 (tre) essendo al primo matrimonio e per non essersi presentato in aula;
• imporre allo sposa il pagamento di Ducati 50,00 (cinquanta/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale;
• imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale. Qualora al momento della sentenza lo sposo fosse ancora scomparso, vige la sospensione dei termini per il versamento fino al ritorno alla vita attiva.


Chiediamo, inoltre:
• di disporre che il mantenimento dei figli e dei nipoti sia a carico di entrambi i genitori, dovere che non decade con la revisione dello status Matrimoniale;
• di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
• di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
• per lo sposo, essendo scomparso, del periodo di interdizione al matrimonio fino al ritorno alla vita attiva.


SVOLGIMENTO DELL'UDIENZA

Si è proceduto in presenza della sola sposa

MOTIVI DELLA DECISIONE

La domanda è fondata e va, pertanto, accolta.
Sussistono, infatti, i presupposti di applicazione dell’art. 6.3 del diritto canonico in materia di scioglimento del matrimonio.
Dal dibattimento è emerso che la sposa ribadisce la fine del loro rapporto d’amore

P.Q.M.

1) accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
2) disporre che la sposa non riceva nessuna pena in quanto innocente;
3) interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 3 (tre) essendo al primo matrimonio e per non essersi presentato in aula;
4) imporre allo sposa il pagamento di Ducati 50,00 (cinquanta/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale;
5) imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale. Qualora al momento della sentenza lo sposo fosse ancora scomparso vige la sospensione dei termini per il versamento fino al ritorno alla vita attiva.


Chiediamo, inoltre:

6) di disporre che il mantenimento dei figli e dei nipoti sia a carico di entrambi i genitori, dovere che non decade con la revisione dello status Matrimoniale;
7) di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
Cool di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
9) per lo sposo, essendo scomparso, del periodo di interdizione al matrimonio fino al ritorno alla vita attiva.



S.Ecc. Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza "Almalibre"


+ Arcivescovo di Pisa

Deposito atti dell'udienza:
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