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Stex86 Cardinal
Inscrit le: 28 Sep 2011 Messages: 4654
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Posté le: Mer Nov 28, 2018 9:21 pm Sujet du message: Statuto Consulta Clericale (sospeso) |
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Citation: | Statuto Consulta Clericale della Provincia Ecclesiastica di Aquileia
Preambolo
Nell'anno Domini MCDLVIII, Si dichiara la fondazione della Consulta Clericale della Provincia Ecclesiastica di Aquileia, un organo composto dal Clero Aquileiano che si prefigge di discutere e, nel caso, cooperare con il Consiglio della Serenissima esprimendo la propria opinione in merito al fine di garantire fede, morale, giusti insegnamenti aristotelici e sacramenti alla Repubblica stessa.
Non solo ma si prefigge di costituire un Consiglio Ecclesiastico Aquileiano, in grado di deliberare autonomamente per le questioni interne che lo rigurdano.
I - Sui membri.
La CoCPE è composta dai membri del Clero Secolare e Regolare della Serenissima Repubblica di Venezia e della Provincia Ecclesiastica di Aquileia, a qualsiasi grado essi appartengano, risiedenti all'interno dei domini della Provincia Ecclesiastica di Aquileia.
I membri del clero Aquileiano che decidano di cambiare il domicilio in un altro regno Italico, perdono automaticamente il diritto di accesso nella Consulta.
Qualora un membro del clero fosse stato elevato a qualsivoglia rango ecclesiastico da Accolito a Vescovo o anche membro del clero regolare quali monaci o membri della Guardia Episcopale o Pontificia, potrà entrare tramite missiva diretta al Vicario Generale della Provincia Ecclesiastica di Aquielaia o all'Arcivescovo di Aquileia.
Le Consulta Clericale della Provincia Ecclesiastica di Aquileia garantisce che non vi sarà alcuna discriminazione di qualsiasi tipo verso il richiedente.
Gli Ecclesiastici veneziani, nonostante abbiano una dignità nobiliare, non potranno avere accesso alla CoCPE se non in possesso di un Certificato di Battesimo.
II - Sui doveri della Consulta.
La Consulta Clericale della Provincia Ecclesiastica di Aquileia si prefigge di far sentire il suo peso nelle faccende morali e spirituali che riguardano il buongoverno e l'etica aristotelica della Repubblica, riservando i suoi pareri ad argomenti di tono e di interesse elevato.
La Consulta inoltre si auspica di mantenere costante l'affluso di fedeli alle funzioni e di elevare l'interesse degli stessi per la fede, non solo ma anche di garantire una costante collaborazione tra tutti i membri del clero Aquileiano, e una loro distribuzione equilibrata in tutto il territorio Aquileiano.
Saranno pertanto di interesse della CoCPE:
- L'analisi delle varie Diocesi\Parrochie
- Il Catechismo,
- Distribuzione equilibrata del clero sul territorio,
- Controllo degli organi di Governo e del loro rispetto del Concordato,
- Controllo delle varie dottrine eterodosse\eretiche sul territorio,
- Istruzione e giornate volte alla raccolta di vocazioni e all'ascolto dei giovani.
III - Sulla struttura interna.
All'interno della Consulta ogni membro del clero è libero di esprimere la propria opinione e gode del rispetto dovuto qualunque sia il suo grado ecclesiastico.
IV - Sui valori del Clero
Ogni Membro del Clero deve avere valori che lo contraddistinguono dal peccatore o dal uomo senza virtù, quali appunto morale aristotelica mista a buone dosi di raziocinio e virtù. La consapevolezza della suo status non deve andare a ledere la sua umiltà e quindi farlo sbandare nella vanagloria, siamo uomini come tutti gli altri, solamente con molte più responsabilità.
Il tono contraddistingue un Membro del Clero, ogni esagerazione o mancanza di rispetto che possa essere associata alla CoCPE levandole serietà va condannata e, se ne viene reputato il caso, denunciata per vie Ecclesiastiche.
Ogni Membro del clero Aquileiano facente parte di tale Consulta dovrà mantenere la massima segretezza sulle questioni trattate salvo autorizzazione.
La benché minima violazione di questa norma può comportare dall'allontanamento momentaneo al bando senza revoca delle cariche Ecclesiastiche previo Processo Inquisitorio.
V Amministrazione Consulta
- Arcivescovo-Patriarca = Presidente Consulta(Amministratore)
- Vicario Generale Vice Presidente della Consulta(Moderatore),
- Segretario della Consulta
Descrizione:
Arcivescovo-Patriarca: Presidente della Consulta, ha potere decisionale su ogni decisione-votazione fatta dalla Consulta imponendo il veto per negare l'approvazione della votazione se ritenuta inadatta, unica carica che può revocare gli accessi ai membri direttamente senza procedere con ammonimenti.
Vicario Generale: Vice Presidente della Consulta, sostituisce il Presidente qualora non fosse reperibile o momentaneamente assente, assumendone tutti i poteri, quando invece il Presidente è presente coadiuva le votazioni e le discussioni il Presidente, qualora qualche membro della Consulta si macchiasse di comportamenti non adatti ammonirà il presente, nel caso l'ammonimento sia per gravi motivi può richiedere al Presidente di vagliare la revoca degli accessi alla Consulta.
Segretario della Consulta: su richiesta del Presidente apre le votazioni e le discussioni, tiene costantemente informati i membri delle novità e intrattiene costanti contatti con l'esterno della Consulta rendendo pubblici quei documenti che vengono redatti al suo interno, solo dopo aver atteso il via libera del Presidente.
VI Sigilli della Consulta
Usabili solo dal Presidente e dal Vicario, ma anche dal Segretario dopo approvazione del Presidente o del Vicario in sostituzione.
Redatto ed Approvato il terzo giorno del mese di Marzo dell'anno 1458
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