L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[Velle]

Si alzò dal posto dove era seduta e percorse i brevi passi che la portarono davanti al banco dei testimoni. Ascoltò con attenzione quanto detto dal Giudice, poi disse:

Saluto questa Corte e ringrazio per avermi concesso la parola.
Fece un sospiro.

Vostro Onore, quando mi chiedete di mettere al corrente del motivo che mi ha spinto a chiedere la revisione, mi fate una domanda che sembra banale, eppure è davvero complessa. Sarebbe più semplice per me che devo spiegarmi e per voi che dovete ascoltare, se vi fossero degli episodi chiave, degli avvenimenti eclatanti, ma purtroppo non è così. Mi chiedo io stessa come poter rendere conto a voi, in così poco tempo, di sette anni di vita matrimoniale che in questo nostro mondo rappresentano un tempo veramente lungo; ancora, come spiegare come sia possibile che un rapporto così profondo e duraturo, col tempo si sia, nostro malgrado, deteriorato? Ho amato molto mio marito, e sono stata molto amata e siamo stati felici per tantissimo tempo, poi, come spesso capita, una parola, una incomprensione, una giornata di stanchezza, si depositano sul percorso come piccole pietre, a cui nemmeno fai caso, che scansi o calci lontano, con un piede, e nemmeno ti impensieriscono. Poi un giorno ti svegli e ti rendi conto che quelle pietre sono tante, e il tuo cammino è diventato lento e faticoso.

Vostro onore, quello che voglio dire è che ho sempre cercato di essere una moglie attenta e presente, mi sono presa cura di mio marito, dei figli, della casa, degli affari di mio marito, oltre che dei miei e persino della sua casata e ho fatto tutto questo sempre con somma gioia e dedizione, finchè dopo tanti anni ho avuto la sensazione che tutto il mio impegno fosse dato per scontato, fosse dato per dovuto e ho iniziato a sentire tutto il peso di quelle responsabilità. Ho anche cercato di parlarne con mio marito, ma ogni mia perplessità era liquidata come se fosse un momento passeggero, una sciocchezza o ricevevo un semplice “no non è così”. Probabilmente mio marito non si è reso conto di quanto quelli potessero essere segnali forti e pericolosi per noi, come non me ne ero resa conto, d’altra parte, nemmeno io. Ho messo da parte per mesi le sue laconiche risposte, ho messo da parte i miei stessi dubbi, li ho messi in un angolo fingendo di non vederli, dicendomi che dopo tutto non era nulla di che, finchè allo scoccare del settimo anno, non ho potuto più ingannare me stessa, ho dovuto dirmi che quel continuare a fingere che fosse tutto a posto aveva compromesso irrimediabilmente il nostro legame, che la stanchezza e l’abitudine erano diventati i principali elementi del nostro rapporto e che dell’amore di una volta, rimane sicuramente un grande affetto e una grande stima, ma non è più amore.

[pamelita]

Ascoltò le parole della donna con attenzione e quando terminò la sua deposizione disse:

Tornate pure al vostro posto, per ora, mi riservo di richiamarvi piu tardi.

Poi rivolta al marito:

Prego accomodatevi al banco dei testimoni e dopo aver ascoltato le parole di vostra Moglie cosa avete da dire.
_________________

[KleeOtr]

Io, Bosio I Sforza, giuro solennemente dinnanzi a questa corte, ai dogmi della Chiesa Aristotelica e dinnanzi all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora, contravvenissi a tale giuramento che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicato colpevole da questa corte.

Spaesato, sconfortato, toccandosi il braccio con la mano per un attimo prima di dire quelle parole attendeva un cenno dal procuratore o dal giudice per poter parlare dopo aver prestato il suo giramento sperando in maniera corretta.

Era tutto una follia, tutto assurdo, tutto senza senso. Non dovevano essere lì, l'amore della sua vita non poteva volere questo.

Attese.

[pamelita]

Prego figliolo dateci la vostra versione dei fatti e vi prego di non essere troppo sintetico ..
_________________

[pamelita]