L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[kiakornell]

Chiara Luce arrivò a Roma dopo un lungo viaggio. Aveva contattato il Cardinale Heldor per poter esser ricevuta e per poter finalmente, dopo un lungo periodo di riflessione, discutere in merito alla scomunica.


Si era allontanata da Venezia e dalla vita pubblica, si stava dedicando ai suoi studi di medicina con tutte le sue forze.


Il Cardinale Heldor le era stato vicino durante il suo dogato, era stato, per lei, una guida e un supporto importante. Avevano discusso della situazione che mesi prima affliggeva la loro Terra e il loro sogno era riveder fiorire Venezia.

Lei non ci era riuscita, non completamente, anzi, nel fermento di quell'estate, nella confusione generale, alla fine di tutto si era trovata allontanata dalla Chiesa Aristotelica. Un dolore che l'aveva portata, pian piano, a chiudersi sempre di più. La vita di piazza non le era mai piaciuta, men che meno aveva voglia di parteciparvi in seguito.

Immersa in questi pensieri arrivò all'ingresso e si presentò

Salute a Voi, mi presento, sono Chiara Luce Barberini e ho avuto invito dal Cardinale Heldor per poter conferire con lui presso queste sedi.

Sorrise lievemente

Vi chiedo la cortesia di annunciarmi.

E li rimase, in attesa di poter esser ricevuta.

[heldor]

Nonostante fosse quasi Natale il lavoro dell'anziano cardinale non pareva riuscire a fermarsi.. Nonostante la voglia di un pò di riposo, il senso del dovere lo spingeva a lavorare sempre e comunque... Quando gli annunciarono la presenza di Kiakornell, levò gli occhi dai documenti che stava controllando e face gesto di far passare... Quindi, facendo leva con le braccia sul bordo dello scrittoio, si alzò per ricevere quella che un tempo aveva incoronato come Dogaressa della Serenissima Repubblica...

Venite Madonna Barberini... Sono lieto di vederVi qui, nella speranza che comprendiate il Vostro errore e vogliate farne ammenda...

Quindi le indicò una sedia posta davanti al suo scrittoio mentre lui cercava di tornare al suo posto, nonostante le gambe malferme.
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+S.Ecc.Ill.ma frà Tebaldo Foscari detto Heldor il randello
Cardinale Vescovo Emerito di San Domenico in Burgos
Vice Primate delle Venezie e Stato da Mar
Legato Apostolico per le Venezie e Stato da Mar
Patriarca di Venezia
Arcivescovo Sine Cura di Gorizia
Padre Generale dell'Ordine di San Domenico,
Conte di Sezze
ecc.

[kiakornell]

Venne accompagnata al cospetto del Cardinale Heldor.
Lo vide li, sempre più stanco ma sempre fermo e austero.

Venite Madonna Barberini... Sono lieto di vederVi qui, nella speranza che comprendiate il Vostro errore e vogliate farne ammenda...

sorrise a quelle parole e si accomodò sulla sedia che le era stata indicata.

Osservava quella stanza e le pile di fogli sulla scrivania del Cardinale.
Posò le mani delicatamente sul grembo e attese che anch'egli si accomodasse.

Padre, è davvero una gioia per me rivedervi. E' passato tanto tempo, ma non ho mai dimenticato quanta forza mi avete dato in passato.

abbassò per un attimo lo sguardo, poi, rialzato il capo, tornò a parlare

sapete bene cosa mi porta da Voi, e Vi ringrazio per avermi ricevuta in questi luoghi. Comprendo che siate molto impegnato e che sia un ulteriore investimento di tempo ricevermi e discutere della mia situazione. E vi sono grata per tutto ciò. Ditemi in che modo vogliamo procedere.

Sospirò e attese la parola del suo interlocutore

[Weston]

Antonio venne a sapere dell'arrivo di sua cugina Chiara nella città eterna
"Buon Cielo! Possibile? Ed è possibile che non mi abbia detto nulla?" esordì rabbioso a colui che lo informava.
Lasciò gli uffici della Cancelleria in tutta furia e si recò presso quelli del Cardinal Foscari, là dove sapeva essere la donna.
Giunto però non vi trovò nessuno "Dannazione! Ma dov'è?"
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[heldor]

Il cardinale era rimasto a lungo in silenzio controllando le pratiche dentro un faldone di cuoio... Infine alzò lo sguardo e quasi sobbalzò:

Figliola, scusate... Ero così preso dalla lettura che mi sono estraniato da questo luogo... Torniamo a noi... - scorse rapidamente le pagine e si fermò su una, annuendo - Innanzitutto sapete perché siete stata condannata con bando di scomunica?

Chiese con voce pacata, guardandola da sopra gli occhiali dalla montatura in legno.
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Conte di Sezze
ecc.

[kiakornell]

Aveva ascoltato l'anziano prelato in silenzio e con rispetto, aveva imparato nel tempo a riconoscerne l'avvedutezza, prese un bel respiro e con animo rilassato espose i fatti a sua conoscenza.


"Vostra Eccellenza, la mia scomunica verte sull'essere stata avvistata difendere la Capitale , ma dalle prove riportate risulta la mia difesa il giorno dopo le dimissioni del Principe Eretico. Infatti come Nobile Veneziana mi fu dato ordine pressante, in virtù del mio giuramento di nobile a favore della Repubblica, dall'allora Prefetto di partecipare al piano di messa in sicurezza in vista delle nuove elezioni e ritengo che l'aver partecipato a questa garanzia di libertà del popolo veneziano non possa in alcun modo essere stata di ostacolo alle Sante Armate che non si sono nemmeno avvicinate alla capitale.
A riscontro si questa affermazione sarà semplice chiederne testimonianza verbale o scritta all'allora Prefetto, già assolta dalla scomunica da parte del Camerlengo.
Se poi vi siano state voci sul mio essere a difesa del Castello prima delle dimissioni di Messer Vespasiano, non so chi le può aver messe in giro nè tanto più vi sono prove di queste voci."


Terminata la sua esposizione, rimase in attesa se vi fosse altro rispetto a quanto a sua conoscenza.


[hrp] In questo GDR : http://imageshack.us/photo/my-images/338/kiakornell.png/ oltre essere stato scritto dopo le dimissioni IG e GDR di Vespasiano, non vi sono dichiarazioni mie che qualcuno abbia potuto ascoltare e inoltre non sono supportate da prove IG. In GDR io posso scrivere qualsiasi cosa, ma se il mio pg non interagisce con nessuno non vedo in che modo la cosa possa esser usata contro il mio pg [/hrp]

[heldor]

Il cardinale annuì guardando le nuove prove che gli erano state portate, quindi alzò lo sguardo al di sopra degli occhiali:

"Quindi voi mi dite, dimostrando con queste prove, che quanto avete fatto non è stato in difesa dell'eretico Vespasiano, bensì solo per la difesa della capitale della Repubblica da eventuali approfittatori esterni?" tacque per un istante quindi proseguì "E non pensate che questo gesto possa essere stato frainteso ed interpretato invece come Voi volete farci intendere che non fosse? Avete avvisato qualcuno delle Vostre intenzioni o avete ricevuto ordini in tal senso da qualcuno?"

Attese quindi le risposte.
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Padre Generale dell'Ordine di San Domenico,
Conte di Sezze
ecc.

[Berengario]

Il Foscari aveva accompagnato la Contessa di Belluno all'incontro con zio Tebaldo; era sua intenzione aver occasione di tentar di risolvere con il vegliardo quella ormai annosa vicenda.

Era occorso tempo per meditare sugli accadimenti e sulle proprie scelte e, da uomo di carattere qual'era sempre stato, non aveva inteso confondersi con la calca di questuanti della prima ora, come d'incanto frettolosamente ritornati sui propri passi.

In altri casi aveva sempre risposto dei propri errori mostrando il viso e, se anche in quel caso avesse errato, avrebbe affrontato la faccenda con dignità.

Si sedette fuori dalla sala delle udienze e poggiò a terra il sacco con i doni per il vecchio parente, restando a osservare in silenzio quel curioso via vai di uomini in gonna lunga.

editato titolo nobiliare

[heldor]

Il Cardinale fu informato, da un inserviente, della presenza, all'esterno dello studio ove si trovava con Kiakornell, della presenza di suo nipote Berengario, chiese quindi alla signora che aveva davanti:

Signora, perdonatemi, ma mi dicono che mio nipote Berengario sia giunto qui... Nella speranza che sia qui per lo stesso motivo Vostro, posso farlo accedere al nostro colloquio in modo di rendere più rapida anche questa faccenda?

Quindi attese la risposta della donna, assieme alle altre risposte che attendeva.
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[kiakornell]

Ascoltò il Cardinale che subito dopo averle parlato le chiese di poter far entrare in udienza suo nipote, Berengario Foscari, che l'aveva gentilmente accompagnata in quei luoghi e che era stato poc'anzi annunciato.

"Certamente Padre, non vi è alcun problema.
Attendiamo l'ingresso del Barone Berengario e continueremo dopo il suo arrivo i nostri colloqui."

Così facendo sistemò dapprima il vestito e successivamente pose le mani sul grembo tenendole giunte e rimase in attesa dell'arrivo del suo accompagnatore.

[heldor]

L'anziano cardinale prese un campanello, lo suonò e si levò gli occhiali dalla montatura di legno dal naso, in modo di poter accogliere suo nipote Berengario in modo consono..

Intanto l'inserviente si rivolgeva a Berengario "Signore, Sua Beatitudine Eminentissima Vi attende dentro... Se volete entrare..." disse facendo ala rispetto alla porta per farlo passare.
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[Berengario]

Trasalì udendo il proprio nome e alzò gli occhi verso l'uomo sulla porta.

Fece leva sull'elsa e a mo' di bastone si levò; agguanto la sacca e si diresse nella sala.

Dopo scansata la voce clamante, di sulla soglia vide Sua Eminenza

"Buondì zio Tebaldo"

Si avvicinò al pesante scrittoio, rimanendo ancora in piedi alle spalle della Contessa..

[kiakornell]

Attese l'arrivo nella stanza di Berengario e udì il suo ingresso e il suo saluto al Cardinale.

Accennò un sorriso senza voltarsi, sentiva l'ingombrante presenza alle sue spalle.

Guardò con aria interrogativa il Cardinale, attendendo sue disposizioni per la prosecuzione del colloquio.

[heldor]

Guardò il nipote sorridendogli appena ma senza alzarsi dal suo scranno, quindi gli indicò la sedia su cui sedersi

"Accomodatevi pure Messer Berengario, sono lieto che anche voi abbiate deciso di unirvi a noi per parlare di quanto successe..."

quindi rivolse lo sguardo a Kiakornell e notò gli occhi di lei con espressione interrogativa... Reinforcò gli occhiali e le disse:

"Madama, vi ho fatto una domanda... Volete che ve la ripeta?"

Quindi attese una risposta dalla donna.
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Conte di Sezze
ecc.

[kiakornell]

Attese le parole del Cardinale e quindi gli rispose:

"Vostra Eccellenza oltre le prove, ho chiesto a Vostro nipote di presentarsi come testimone in mio e suo favore, essendo egli colui con cui ho prestato servizio di gendarmeria a difesa della nostra Repubblica, per scongiurare ribellioni impreviste o ingressi inattesi in Capitale. Qualora ne riscontraste necessità anche la Baronessa Gherlinde, allora Prefetto, potrà confermarvi ciò che dico e le intenzioni per cui ho difeso. Ella ci ha dato ordini di preservare l'ordine prestando servizio in gendarmeria il giorno seguente le dimissioni di Vespasiano, ed anche le date avvalorano questa mia tesi.

Sono certa che questa mia difesa possa esser stata fraintesa e mal interpretata, ma di fronte ad accuse così importanti ho preferito far trascorrere il tempo necessario affinchè fossero affrontate con la calma e la cura di cui necessitano. Ora sono qui sperando di avervi fornito tutti gli elementi necessari per poter accogliere la vostra decisione"