L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[lucilya]

La giovane donna fù svegliata all'alba dal suo messere,così ansioso di far ritardo.
-Amore calmati,arriveremo prima della sposa- sorrise

Lucilya era stata invitata a quel matrimonio e ne era assai entusiasta,ci teneva in particolar modo a parteciparne.

Allora,con fare affrettato,si preparò indossando l'abito migliore che n'era in possesso e si recò in chiesa col suo messere.
Gli addobbi le sembrarono assai belli e lo sposo veramente molto elegante.
Si sedette accanto a Dalset stringendogli la mano attendendo l'arrivo della sposa.
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[Xhem_shpata]

Il viaggio era stato lungo ed emozionante ma eccolo lì, all'ingresso della Basilica dove due dei suoi migliori amici stavano per sposarsi.
Passeggiare attraverso la splendida città di Roma è sempre stata un'esperienza speciale da vivere, rivivere e custodire nei suoi ricordi.

La storia, le Chiese, le sculture e architetture catturavano i suoi occhi mentre percorreva lentamente, in groppa al suo destriero, le vie di questa famosa città insieme a Consi e Glamoran.
Anche la mattina del matrimonio era iniziata bene, si stava preparando e quando Glamoran gli dice con emozione che andava ad aiutare la sposa

Certo che ci vediamo dentro la Basilica, le risponde con un sorriso e facendole l'occhiolino.

Poco dopo, erano pronti e insieme a suo figlio Consi si erano incamminati fino a raggiungere l'ingresso della Basilica di San Tito...
Aveva lasciato il cavallo ai servitori ed era entrato con passo sicuro all'interno dove lo attendeva Charles.

Molte persone si erano raccolte all'interno, conosceva molte di loro, erano amici e colleghi, sorrise e salutò tutti.Aveva scelto di Indossare una camicia bianca, pantaloni neri e un mantello su cui vi erano vari simboli che rappresentavano l'Aquila Albanese e il blasone della sua famiglia, gli Shpata

La Basilica era magnifica e affascinante, perfetta per essere teatro di un grande Matrimonio.
Si avvicinò al suo amico Charles e gli diede una forte stretta di mano salutandolo.
Riusciva a percepire quanto Charles fosse emozionato per quel giorno e per il matrimonio con la sua Regina Camilla...

[Enriique]

El embajador de la Corona de Castilla y León hacía acto de presencia en la boda de la soberana siciliana; imposible le era concebir faltar a un evento de aquella alcurnia, donde estarían presente todas las autoridades del Reino de Dos Sicilias.

Ingresó a la Basílica en silencio, intentando guardar los respetos a tan sacrosanto lugar y buscando un sitio idóneo desde donde apreciar la ceremonia.


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Ambasciatore della Corona di Castiglia e Leon fece un'apparizione al matrimonio del sovrano siciliana; era impossibile concepire perdere un evento di tale lignaggio, in cui tutte le autorità del Regno delle Due Sicilie sarebbero presenti.

Entrò la basilica in silenzio, cercando di salvare omaggio a posto così sacrosanta e alla ricerca di un luogo ideale da cui partire per apprezzare la cerimonia.
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[Camilla_melissa]

Vibrava la mano di Camilla, dopo giorni, mesi, tremava, non riusciva nemmeno ad intrecciare il suo nastrino.

Quante volte lo aveva fatto? era quasi un gesto automatico ma quel giorno le tremava la mano.

Da quando era diventata Regina non le era più successo di provare un'emozione così forte, era diventata distaccata e risoluta, tutto per il Regno niente la toccava più davvero ma quel giorno era tutto diverso.

Charles, il suo Charles l'aveva conosciuta che ancora nemmeno lei sapeva chi fosse, l'aveva amata nonostante il caratteraccio, aveva continuato ad esserle accanto anche quando i suoi impegni reali le lasciavano tempo quasi nullo per l'amore.

Lui c'era sempre, sempre.
Anche quando la durezza della Donna di Stato la portava ad essere severa, irremovibile, quando gelidamente le sue labbra emettevano rimproveri, lui c'era ed ora le loro vite sarebbero state legate per sempre, l'Altissimo avrebbe benedetto la loro unione e Camilla era agitata, non la glaciale Regina che aveva saputo rinunciare a tutto per il Regno, ma la donna che ancora in qualche parte del suo cuore si nascondeva, un cuore che Charles aveva aiutato a far continuare a battere ed amare.

I suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo delle sue amiche, le sue consigliere di fiducia, la sua amica che veniva da terre lontane, accolse tutte loro con un grande sorriso

"Grazie di essere qui, a quanto pare da sola non riesco nemmeno a legare il mio nastrino, mi aiutate? e come sto? pensate che a Charles piaccia il mio vestito?"

sprofondò sulla poltrona sopraffatta dalle emozioni
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[Caesar94]

Cesare aveva preceduto la delegazione imperiale cavalcando da solo fino alla Basilica di San Tito.
Il giovane Cancelliere si era vestito in modo semplice ma in modo conveniente al solenne momento. I vestiti erano stati accuratamente scelti per rappresentare i colori imperiali, mentre sulla cappa in bella vista era stato cucito l'orso tenente l'alabarda, simbolo della famiglia von Frundsberg, che esponeva con grande orgoglio.
Una volta giunto davanti alla Basilica salutò conoscenti e colleghi e si mise in attesa per ricevere la delegazione che stava scortando Sua Maestà l'Imperatore e Sua Altezza la Reggente.

[Sybille.]

Il grande giorno era finalmente arrivato.
Aveva augurato per tanto tempo al figlio, il futuro sposo, di trovare la felicità e così fu.
Non poteva augurargli compagna migliore di Camilla, e non di certo perché adesso era la Reggente.
Era felice, insieme al marito, di vedere il loro adorato figlio attendere la sposa che, con buone probabilità era emozionata e agitata, come chiunque nel giorno del Grande Sì.
"Ricordi ancora quando ci sposammo?" - chiese al marito, di fianco a lei. La risposta fu un fulmineo "come dimenticare".
Sybille adesso era anziana ma la mente era ancora lucida, come quella di una ragazzina. Vedeva arrivare amici e parenti da ogni dove è ne approfittò per scambiare qualche chiacchera con le nipoti e le bisnipoti, ormai tutte grandi, e suo figlio Andrea.
Con il suo caro Chap aveva già parlato e raccomandato sull'avvenire e sulla sua futura vita, insieme a Camilla Melissa come marito e moglie.

[Dulahan]

Il viaggio fu tranquillo, come sempre che il Cancelliere andava in Italia. Dulahan ricordava l'ultima volta che aveva visto alla sua amica Telfusa, e quando vide la lettera che l'invitava alle nozze della sua regina, il visconte pensò che saria una buona possibilità di incontrare le autorità duosiciliane.

Arrivò e presentò le sue credenziali al soldato

- Su Excelencia Dulahan K'Alhama di Veneto, Vizconde de Tarragona - disse mentre mostrava la lettera - Cancelliere del Principato di Catalogna - adesso si, diceva in italiano.
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[Himechan]

Mai la Bentivoglio era stata nel Regno delle Due Sicilie e mai avrebbe pensato di ricevere un invito al Matrimonio Reale.

Nel suo passato di Ambasciatrice, Ginevra aveva conosciuto lo sposo e con lui aveva intessuto un buon rapporto di collaborazione: era felice che lui avesse trovato l'amore... e con chi, per giunta! Nientepocodimeno che Sua Maestà la Regina! Una donna di carattere, indubbiamente: una donna non resta, infatti, al potere né guida una Nazione così vasta senza avere carattere, polso e amore verso il Suo Popolo.

Si sentiva fortunata, Ginevra, ad entrare nel Santo Luogo ove di lì a poso si sarebbe svolto il Rito.
E non solo per la felice situazione che le aveva dato l'occasione di indossare uno dei suoi ricchi abiti in broccato rosso ricamato in oro, colori del vessillo della Dinastia Imperiale che lei stessa guidava, ma anche e soprattutto perché ad assistere con lei al lieto evento c'era sua nipote Miranda che più che una ragazza, era un fiore.

Le sorrise e con lei ammirò gli ornamenti e i drappi e le composizioni floreali che abbellivano la Basilica, in attesa dell'ingresso della sposa.

[Dulcebeso]

Che alba meravigliosa quella mattina...

Si vede che anche il tempo, la natura e Aristotele oggi faranno di tutto affinchè resti il ricordo di un giorno meraviglioso per una coppia che si ama e in questa giornata corona la propria unione!

Disse Elisa spalancando la porta della veranda rivolgendosi a Flege e ad Aragon.

L'aria è profumatissima, mi sembra di sentire già le prime note primaverili che danzano saltellando da un bocciolo all'altro!

Si misero a far colazione nel giardino d'inverno...

Non oso immaginare quanto saranno emozionati. Certo che, sono già nonni, ma ancora mancava questa grande emozione nei loro cuori. Conosco mio nipote, farà di tutto per non farsi tradire dall'emozione fino alla fine, ma ci riuscirà? Beh io farò in modo di mantenerlo sereno anche se sarà difficile, ma se ne avrà bisogno sarò vicino a lui.

Amore mi passi del pane ?

Beh Camilla mi ha chiesto di starle vicino per prepararsi e non solo, come sua collega da più di un anno, sua aiutante al Palazzo e futura zia non posso di certo tirarmi indietro e poi quale miglior piacere nel poter sostenere una ragazza meravigliosa come lei, anche se una Regina forse è abbastanza forte, anche se in questi momenti qualunque umano con un cuore si emozionerebbe.

Elisa parlava e parlava mentre faceva colazione e Flege l'ascoltava guardandola in maniera strana.

Chissà cosa le è preso quest'oggi...

Pensava lui.

Amore senti, finiamo di fare colazione, diamo la pappa ad Aragon e Marta e Claudia oltre che a Cocàl e poi ci rilassiamo con bagno caldo, infine ci prepariamo per andare al matrimonio, se vuoi ti accompagno da Camilla per aiutarla come le hai promesso, ti va?

Beh come al solito riesci a programmare tutto senza pecche, quelle poi le incontriamo strada facendo, ahahahah, andiamo dai!

[Telfusa]

Telfusa si avvicinò sommessamente alla poltrona e fatta una riverenza prese tra le mani i capelli della sposa. Intrecciava il nastro con mano ferma, ricordando di quando Ester faceva lo stesso gesto con lei, forse per distendersi.

Maestà... disse con i suoi modi calmi mentre le mani scorrevano tra il nastrino- lo specchio parla per Voi e Voi siete bella oltremodo perchè possa mentirVi.

Si voltò verso la donna che l'aveva aiutata a vestirsi, di cui spesso aveva sentito parlare e mai aveva avuto modo di conoscere di persona; poi guardò il Ministro degli esteri; sorrise a entrambe cercando complicità e approvazione per quanto diceva.

Charles non è un solo fortunato, è un uomo realizzato perchè nulla in Voi è imperfetto che non sia la naturale umanità che tutti abbiamo dentro... Siete e sarete questo bellissimo abito bianco che indossate con eleganza, quello che vediamo noi, lo vedono tutti...

Carezzò i capelli profumati mostrando con la dolcezza di quel gesto la sua gratitudine per averle concesso tanta fiducia incondizionatamente, quella fiducia che si concede alle amicizie profonde, come quelle che la videro sposa una volta.
Poi per smorzare la tensione iniziò a ridere e continuò:

...ciò che non tutti hanno visto che il Vostro abito ha occupato una intera carrozza...

Fece due passi indietro rimirandola, divertita, mentre controllava che i capelli fossero in ordine...

Charles resterà senza parole e non sarà il solo credetemi...
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[Elein]

La Reggente Imperiale anticipò l'arrivo di Sua Maestà Imperiale presso la basilica dove si sarebbe tenuta la funzione.
Avanzò lentamente verso il luogo riservato alla delegazione imperiale sperando di trovarvi il Cancelliere. L'abito, ornato di pietre preziose e sottili fili argentei, era la rappresentazione, ma assai semplificata, del suo ruolo e rango il tutto sovrastato da un semplice diadema.
Due guardie imperiali, recanti l'Aquila imperiale, la seguivano a pochi passi per assicurarsi che nulla e nessuno potesse turbarla.
Giunse finalmente al posto assegnato e fu con sollievo che vide il Cancelliere Imperiale. Lo salutò con un cenno del capo, un sorriso e si accomodò accanto a lui in attesa.

[Il_gufo]

Filippo, già agghindato dalla testa ai piedi per il matrimonio, si presentò alla porta di sua figlia Camilla e con le nocche bussò delicatamente

È permesso?

voleva farle un piccolo discorso tra padre e figlia, era molto emozionato per quel giorno e sapeva quanto contasse per lei

[Vale_f91]

Finalmente manca poco Anna, qui dentro non si respira..
Disse Valerie alla cugina indicando la carrozza piena dalle stoffe dei loro abiti.
Era stato difficile organizzare la partenza di parte del consiglio provinciale, ma non avrrebbe potuto mancare alla cerimonia sia per il ruolo di Governatrice che ricopriva che per la profonda stima personale che aveva per i due futuri sposi.

Appena la carrozza si fermò, poco distante dalla Basilica, si mise i guanti bordati di ermellino, sistemò delle pieghe dell'abito verde decorato di perle che indossava e scese, attendendo Anna prima di avvicinarsi all'ingresso del sacro luogo.
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[flegetonte]

Si era svegliato presto!

Elisa non aveva fatto altro che scalciare nel letto.
Per tutta la notte si era girata e rigirata dandogli il tormento, sembrava una di quelle ceste che contengono i gusci di noce con i numeri per le lotterie natalizie.

Non aveva praticamente chiuso occhio,
sdraiato di fianco con le mani giunte sotto al cuscino era rimasto in trepida attesa del prossimo giro di ruota della sua amata.

Finalmente lei si era addormentata e lui si era alzato, aveva scaldato dell’acqua per il bagno e poi preparato una abbondante colazione.
Aveva avuto la malaugurata idea di portare tutto di fuori …nella loro veranda affacciata sul mare.
Pessima idea!
Era una bellissima giornata, ma era pieno inverno e faceva un freddo bieco.
Ando’ a svegliare Elisa e mentre stava per riportare tutto dentro per apparecchiare vicino al caldo tepore del camino in cucina ecco arrivare Dulcebeso.
Aveva uno sguardo da folle ed un incedere a meta' tra un generale in rassegna ai suoi uomini ed uno a cui abbiano messo del peperoncino piccante nelle mutande.
Elisa spalanco’ la porta della veranda, si stiracchio’ al sole del mattino ed esordi’ con un

" L'aria è profumatissima, mi sembra di sentire già le prime note primaverili che danzano saltellando da un bocciolo all'altro! "
Flege la guardo’ con aria sorpresa e dubbiosa. Dalla sua bocca uscivano dense volute di condensa dovute al gran freddo...altro che aria primaverile.

Sembrava una matta ….non faceva che parlare e parlare e…parlare ancora.
Non riusciva ad interromperla o a rallentare quel fiume di parole.
Approfitto’ di una sua piccola pausa e la interruppe solo per un attimo mentre riprendeva fiato.

“Amore senti, finiamo di fare colazione, diamo la pappa ad Aragon, Marta, Claudia e a Cocàl e poi ci rilassiamo con un bel bagno caldo,
infine ci prepariamo per andare al matrimonio, se vuoi ti accompagno da Camilla per aiutarla come le hai promesso, ti va?"

Lei ricomincio’ a parlare a ruota libera.
Penso' che fosse meglio assecondarla e lasciarla sfogare un po'
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[Camilla_melissa]

Sorrise alle sue amiche erano così care, specialmente Telfusa e le sussurrò un grazie davvero sentito.

Udì la voce di suo padre chiedere permesso per entrare

"Padre, entrate pure"

Guardò le presenti

"Potete lasciarci per favore? vi raggiungo di sotto e grazie per come siete e per esserci"

poi corse, quasi inciampando nel voluminosissimo abito ad abbracciare suo padre
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