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[RP] Sant'Elena inter duos pontes - Isola Tiberina
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Gropius
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MessagePosté le: Jeu Nov 29, 2018 2:19 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Ci pensò un po' su, assorto e stranamente serio per quella circostanza così giocosa. E rispose:

Vedete, Monsignore, ho sempre creduto che la carriera per la carriera non porti nulla di buono: progredire lungo la scala gerarchica in seno alla Chiesa dovrebbe essere un fatto secondario rispetto a quello primario, cioè la nostra missione pastorale. Tra l'altro, e questo dovremmo ben saperlo, giungeremo al cospetto del nostro Giudice nudi, senza medaglie, corone, berrette di alcun colore. Ciò che conterà allora non sarà cosa saremo diventati in terra, ma come lo siamo diventati e cosa abbiamo fatto per progredire lungo la via della Virtù. Ecco, è quella l'unica carriera che ci dovrebbe interessare: la carriera dello spirito.

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Cardinal-Bishop † Dean of the Sacred College of Cardinals † Grand Audiencier of the Holy See † Vice Chancellor of the Pontifical Chancellery † Archbishop of Strasbourg † Governor of the Patrimony of Titus † Prince of Viterbo † Marquis of Santa Marinella ♝Il cielo e la terra♗
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silvio_1
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MessagePosté le: Jeu Nov 29, 2018 3:25 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Evitando de alzarme per non mostrà lo strappo sul posteriore
ascolto le parole, e spiegazioni
Mo me chiedo: allora perchè non ce stanno più preti che fanno li preti?
Qualcosa mica me torna, securo Silvietto ar Paradiso Solare
ce và co le scarpe consumate e saio consumato.
Certo ,certo Eminenza
ma chiamatemi pure "padre Silvio"
sapete me scordo d 'essere vescovo

sospiro
Stò vecchio me ricordo solo de essere me stesso
e de essere amato proprio perchè sono quello che sono
un prete
unprete der popolo Eminenza.

Er core pare che scoppia de gioia
Er prete de quelli che lavorano per la chiesa
ricevo lettere dai fedeli che se sentono protetti
e cianno ancora fiducia nella chiesa grazie a quei pochi preti
rimasti per fare pastore dell Altissimo
non per scaldare poltrone
non quei preti che mandano lettere minacciose
ai confratelli per chiedere voti.


miii mo me uccide ,però me sò tolto non un sasseto
da mocassino
me sò tolto un macingno(forse)
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Fenice
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MessagePosté le: Jeu Nov 29, 2018 7:32 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Aveva prevalso la vena della riflessione profonda, e li ascoltava senza interromperli, curiosa di vedere dove sarebbero arrivati. Aveva anche lei qualche pensiero, ma poteva aspettare a dirlo, preferiva non interferire, perché sul lavoro disinteressato aveva basato tutta la sua militanza nella Chiesa.

Sorseggiò lentamente e continuò a masticare senza rumore le castagne; oltre al cuore, anche la sua mente si stava scaldando, le piaceva il dibattito.

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Gropius
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MessagePosté le: Jeu Nov 29, 2018 8:38 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Fece di no col dito indice.

E invece non ve lo dovete scordare, caro Monsignore. È un ruolo importante quello che avete e i vostri compiti non possono essere schiacciati dalla vostra modestia. Sapete com'è, troppa modestia rischia di diventare suuperbia.

Sorrise.

Ma io son bene che voi siete un prete del popolo e per il popolo e forse è proprio la volontà dell'Altissimo che voi lo siate.

Fece un giro attorno al tavolo, guardò fuori, inspirò, sebbene quella finestra fosse chiusa.

Vi ammiro, sapete? Purtroppo io appartengo ad altri ambienti e alle volte avrei preferito riuscire a parlare alla gente come fate voi...

Ci fu un lungo silenzio prima che tornasse a guardare Silvio e i presenti.

Tuttavia, malgrado si tenti sempre di accontentare tutti, alla fine siamo quel che siamo. E tra noi ci sono preti come voi, preti come me, che siamo i buoni, per intenderci - fece l'occhiolino - e poi ci sono preti come quelli del vostro esempio, che buoni proprio non dovranno essere se ricorrono perfino alle minacce... e noi che siamo i buoni, come ci occuperemo di costoro che stanno sbagliando?

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silvio_1
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MessagePosté le: Ven Nov 30, 2018 3:05 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Due castognale ancora al centro de tavolo
Ce rinuncio.
Guardo i visi dei presenti ,uno a uno
con semplicità.
Eminenza, voi siete ancora molto giovine
e benchè siete un mio superiore
perdonatemi se sò sincero
ciavete ancora tanto da imparà
ma non da me Eminenza ,ma dalla vita.

Me rigiro i diti prima de proseguire
La modestia, l 'umiltà, se una creatura dell 'Altissimo
stà sincerà ,mai se può trasformà in superbia.

Abasso li occhi pensando a certi confratelli che non conoscono
er senso della parola umiltà
che cianno la faccia come er marmo
se presentano umili ma cianno dentro de sè
arroganza,presunzione, falsità.
Eminenza, accontentare?
I confratelli vanno valutati, per il lavoro svolto
non "accontentare",
non per simpatie ,amicizie , o perchè te minacciano
o perchè pretendono
questa persona che pretende "una promozione"
è meritevole?
Gia che "pretende" non è umile e manco modesta.


Come ci occuperemo di costoro
Sta frase me rimbomba nel cervello

Eminenza ,io non sono nessuno , emai sarò nessuno
per dirvi come occuparvi de questi falsi preti bonisti.
Ma da un vecchio sessantenne
che crede nella vera e unica fede aristotelica
spero e credo ancora nella giustizia Divina

Me sento fora posto ,mo me chiedo ma nonpotevo stà zitto?
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Alessandro Della Scala



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MessagePosté le: Ven Déc 20, 2019 11:11 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Il Cardinale giunse al Palazzo del Cardinale Cancelliere della CAS, situato sull'isola Tiberina. Vedendo venirgli incontro alcuni membri della servitù disse:

"Pace e bene, Dio sia con voi, sono il Cardinale Alessandro Della Scala, vorrei chiedere di poter incontrare il Cardinale Deversi Aslan Borgia."

Fece un profondo respiro e disse:

"È possibile?"
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Fenice
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MessagePosté le: Sam Déc 21, 2019 11:25 am    Sujet du message: Répondre en citant

Avanzò un uomo dall’aria austera, che con un breve inchino disse
Eminenza, benvenuto, sono Demetrios, segretario personale del Cardinale. Vi annuncio. Vogliate intanto seguirmi in luogo più consono ad attendere.
Fatti pochi passi, aprì una porta e indicò l’entrata di una sala ben illuminata, nella quale ardeva un grande camino che riscaldava l’aria profumata di resina di pino.
Su un tavolo accanto alla finestra si trovavano coppe e piatti con frutta secca, pandolce e i famosi biscotti dagli ingredienti segreti che il cardinal Fenice amava preparare personalmente.
Una comoda poltrona con cuscini verdi e rossi si trovava vicino al camino e al leggio di legno scolpito sul quale era appoggiata una copia finemente miniata del Libro delle Virtù.
Il segretario, fatto un altro inchino, lasciò l’ospite libero di accomodarsi come preferiva nella confortevole stanza e andò verso lo studiolo del Cardinal Fenice per avvertirla dell’arrivo dell’ospite inatteso.
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Alessandro Della Scala



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MessagePosté le: Sam Déc 21, 2019 6:18 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Il Cardinale seguì il segretario Demetrios ed introdotto in quella magnifica sala non potè fare altro che apprezzare i raffinati gusti del Cardinale. Era tentato di assaggiare quei biscotti cui la fama si spargeva a macchia d'olio in tutto il Sacro Collegio, ma qualcosa lo fermava...

Quindi si soffermò qualche istante a pensare a cosa lo aveva condotto proprio lì. I suoi rapporti con Fenice avevano subito un grave peggioramento da poco più di un anno a questa parte, forse era il caso di porvi rimedio e la sua visita era dettata in parte anche da quello. Ma alla base di un rapporto vi è la fiducia reciproca e questo Alessandro lo sapeva molto bene.

Prese un biscotto e lo assaggiò, in attesa dell'arrivo del Cardinale.

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Fenice
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MessagePosté le: Dim Jan 05, 2020 7:21 pm    Sujet du message: Répondre en citant

La porta si aprì ed entrò il Cardinal Fenice, che si avvicinò al visitatore con fare educatamente cordiale.

Benvenuto, Fratello Yuri. Vedo che nell'attesa avete assaggiato i miei biscotti... Dicono che siano ottimi, a me piacciono, immodestamente, e quindi dividerò con voi questa golosità.

Rise leggermente e prese un biscotto.

Accomodatevi, cosa gradite da bere? Vino caldo speziato? Una tisana? Il clima romano è rigido in questi giorni.
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Alessandro Della Scala



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MessagePosté le: Dim Jan 05, 2020 9:47 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Il Cardinale stava assaporando avidamente il biscotto che era stato preparato dal Cardinale. Aveva uno strano sapore...cosa mai poteva essere? Aveva sapore di emozioni e ricordi...del Monastero di San Domenico...della sua cella da Monaco...delle aule dove aveva seguito i corsi teologici e di pastorale...delle lezioni di Madre Fenice...sì...proprio lei.

Rinsavì immediatamente appena sentì la porta aprirsi e vide avvicinarsi il Cardinal Fenice. Rimase un attimo interdetto da quella visione...la sua insegnante, la sua precettrice...quanti ricordi fra quelle mura...ma ora era quì, tra il lusso dei Palazzi di Roma e vestendo non più i panni da monaco bensì da Cardinale.

La salutò con un cenno reverenziale del capo, aggiungendo semplicemente con un tono molto serio:


"Vostra Eminenza."

Successivamente, alla proposta del Cardinale, asserì:

"Vostra Eminenza visto che me lo offrite con così tanta gentilezza non posso certo rifiutare...il clima effettivamente è rigido e bisogna sapere scaldare oltre al corpo anche il cuore, il vino sarà adatto a questo scopo."
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Fenice
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MessagePosté le: Mar Jan 07, 2020 10:34 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Versando il vino caldo e speziato in due coppe, il cardinale indicò la poltrona accanto al fuoco e disse

Sedetevi, fratello, e ditemi cosa vi porta qui, senza formalità. Siete anche voi un cardinale, dunque usiamo il consueto appellativo che ci si scambia in Curia, fratello, sorella.
Ecco, prendete.


Gli porse la coppa e avvicinò una sedia per sé.
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Alessandro Della Scala



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MessagePosté le: Ven Jan 10, 2020 1:25 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Il Cardinale prese la coppa e gustò con curiosità il vino speziato offertogli da Fenice.

Il gusto deciso di quel vino donava al Cardinale una sensazione di fermezza e al tempo stesso di pacatezza e risolutezza, necessarie per affrontare l'argomento in questione.

Successivamente prese la parola:


"Sorella...vi confesso che mi suona piuttosto strano appellarvi in questo modo, per me siete stata come una madre, spirituale e nel campo dell'educazione teologica ma pur sempre come una madre.

Mi sanguina il cuore a pensare che gli avvenimenti ci hanno portato...come dire? Ad un allontanamento?

Penso si possa definire così..."

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MessagePosté le: Ven Jan 10, 2020 11:36 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Con tranquilla pacatezza, il cardinale rispose

Spesso i figli si rivoltano contro i genitori, tuttavia, se davvero mi avete sempre considerata come una madre, è ben strano, e doloroso, il modo in cui mi avete offesa, accusata, attaccata, insieme al Padre Generale dell'Ordine di cui eravate parte fin da ragazzo.
L'Ordine Domenicano e il Monastero sono sempre stati come una casa accogliente e calda. A San Domenico si trova sempre il nutrimento del corpo e quello dello spirito, e un fratello o una sorella... e una madre e un padre... sempre pronti ad ascoltare, a sostenere, a confortare.
Eppure, voi avete chiesto di lasciare l'Ordine, e in modo burrascoso. Senza che nulla fosse stato fatto contro di voi. In un certo senso, figliolo, avete fatto tutto da solo...

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Alessandro Della Scala



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MessagePosté le: Sam Jan 11, 2020 3:52 am    Sujet du message: Répondre en citant

Il Cardinale ascoltò attentamente le parole del Cardinale, ripercorrendo tutti quei momenti nella sua memoria, concludendo:

"Sorella, Madre...come voi preferite...io ho da sempre commesso gravi errori.

Si può dire che io, ciò che sono, lo devo ai miei errori, che incessantemente mi bachettano e mi indicano la strada giusta da percorrere.

Oggi questa strada mi ha condotto proprio qui, da Voi.

La mia volontà di allontanarmi da San Domenico fu dovuta a molti fattori e pensieri che oggi stesso continuo a custodire e meditare con l'ausilio della preghiera...
Questo fu aggravato da alcune scaramucce, è innegabile."


Alessandro fece un respiro profondo, proseguendo:

"Vi sono occasioni in cui non ci si riesce ad esprimere come si vorrebbe, ma Dio mi è testimone, io nutro oggi e sempre un profondo affetto per quelle mura che mi hanno visto crescere.

Esattamente come nutro un sincero e veritiero affetto per voi che siete stata la mia insegnante in diversi corsi e che mi avete insegnato in cosa crediamo. Se ho esternato il contrario allora eccomi dinanzi a voi che, con cuore contrito, vi chiedo di dimenticare un momento di disobbedienza di un figlio nei confronti di un genitore."

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Fenice
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MessagePosté le: Sam Jan 11, 2020 6:18 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Figliolo, le vostre parole suonano sincere e io ne predo atto disse il cardinale dopo un momento di silenzio perché sono convinta che nessuno possa dimenticare il luogo in cui è stato per molto tempo e le persone con le quali ha condiviso un percorso importante di formazione.

Proprio per questo, devi dirvi una cosa importante: voi siete impulsivo, e così come vi arrabbiate e passate il segno, altrettanto rapidamente cambiate idea e vi sentite dispiaciuto di averlo fatto. Tuttavia, il dispiacere, se non è accompagnato da quella che si potrebbe definire una decisione vigile, non può portare a un cambiamento effettivo e duraturo.

Combattere contro i difetti del proprio carattere è un lavoro che dura tutta la vita, e che richiede una grande costanza, una grande fermezza e una grande attenzione.
Le situazioni, infatti, si ripresentano, e con esse le nostre reazioni dettate dallo stato d'animo del momento. Se non siamo capaci di prendere le distanze dal nostro impulso, riconoscendolo per tempo e cercando di non agire immediatamente, ripeteremo lo stesso errore, e anche pentendoci di averlo fatto, non usciremo mai da questo circolo vizioso.

Non vi sto dicendo che sia facile, o che rappresenti solo un problema vostro. Ognuno di noi hai i propri difetti e le proprie debolezze, e tutti lottiamo contro di esse, a volte ricadendo negli errori, a volte riportando qualche piccola grande vittoria.
Ma quante vittorie, quanto importanti siano, quanto duraturi e profondi possano essere i nostri cambiamenti, solo il tempo può dirlo.

Dunque non spetta a me dirvi se davvero avete compreso e se sarete capace di emendare i vostri errori... lo dirà il tempo, e il tempo potrà riportare fiducia tra di noi.

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