L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[Crixo]

Medoro sposto' il peso del corpo da una gamba all'altra.

"Vedete, e' stato necessario che partissi senza che nessuno ne fosse a conoscenza.
Se avessi fatto richiesta di una licenza ufficiale, avrei dovuto definire tempistiche e un piano di viaggio, rendendo pubblici i miei spostamenti.
Capite che le due cose non sarebbero state compatibili."

[Svevo]

Si rivolse al Missus a latere

La risposta data è per voi soddisfacente?
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[shalama]

Si capisco
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Visitate l'Abbazia Cistercense di Fornovo

[Svevo]

Sentita la risposta di Monsignora Shalama disse:

Bene, procediamo all'ascolto dei testimoni. Incominciamo da quelli forniti dal richiedente.

Lesse la lista dei testimoni e chiese:

Dama Artifex è in aula?
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[Artifex]

Si perdonatemi sono presente. Sicuramente riconosco con affetto il volto del figlio di mio cugino, Medoro Pignatelli.
Con lui ho vissuto un lungo periodo nella città di Pavia di cui lui era curato mentre io ricoprivo varie cariche fra cui quella di sindaco della città.

[Svevo]

Sentì una voce rispondere alla sua domanda e disse:

Calma. Prima la prassi richiede di effettuare il giuramento

Riprese
Monsignora Shalama potete far giurare la teste
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[shalama]

Secondo indicazione del Missus Svevo si avvicinò a a Madama Artifex

Prego madama ripeta dopo di me

[Artifex]

Artifex arrossì per il suo precedente impeto poi guidata da Monsignora Shalama giurò con determinazione:

-Io Artifex Artemisia Pignatelli giuro solennemente dinnanzi a questa corte, ai dogmi della Chiesa Aristotelica e dinnanzi all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora, contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare e io venga processato dinnanzi a questa corte!

[Svevo]

Il Missus Inquisitionis chiese rivolto alla testimone:

Bene madame. Siete qui per dirci se riconoscete questo messer ed in caso affermativo di spiegarci i vostri rapporti

Indicò il presunto Medoro
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[Artifex]

Ho percorso un lungo e piacevole tratto della mia vita insieme a Medoro che per me, oltre a essere figlio di mio cugino e un po' come un fratello, forse per il suo essere uomo di Chiesa; dialogare e consigliarmi con lui è sempre stato di gran conforto.
Non avere sue notizie per tanto tempo è stato angoscioso e quando ho appreso del suo ritorno lo stupore è stato grande ma a esso è seguita subito un'immensa gioia.
Quelli dell'uomo che dovete giudicare Monsignore sono gli occhi di Medoro, quella che abbiamo udito prima e la voce che tante volte ha pronunciato intensi sermoni e ferventi preghiere nella Chiesa di Sant'Eraclio di Pavia.
La mia famiglia, i Pignatelli, non è molto numerosa, proprio per questo tra noi c'è un profondo legame che certo non si può fingere.
Quindi sono pronta a giurarlo sulla mia stessa vita: lui è Medoro. - disse Artifex indicando il figlio di suo cugino Lawrence.

[Svevo]

Ascolto quello che la dama disse

Bene, molte grazie - Sentenziò

Si rivolse a Monsignora Shalama dicendo:

Monsignora avete delle domande da porre alla testimone?
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[Svevo]

Si accorse dell'impegno del Missus a latere nel sistemare i documenti, per non gravare ulteriormente su questo proseguì dicendo:

Bene, madame. Per ora non abbiamo altre domande, grazie molte

Lesse la lista dei testimoni e disse:

Dama Bellacamy è in aula?
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[bellacamy]

Priscilla sentito il suo nome si alzò e raggiunse il Missus
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[shalama]

La missus si avvicinò alla testimone per farla giurare
Prego madama ripeta dopo di me

[bellacamy]

Io giuro solennemente dinnanzi a questa corte, ai dogmi della Chiesa Aristotelica e dinnanzi all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora, contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare e io venga processato dinnanzi a questa corte!
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