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[INQ] Processo contro Dinful
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Egal



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MessagePosté le: Sam Déc 30, 2017 11:55 am    Sujet du message: Répondre en citant

Questa Corte vi ha convocato a processo non per la violazione del Concordato contestatavi, sulla quale non abbiamo potere, bensì sulla premessa che avesse addotto pubblicamente a motivo della scelta che con coscienza avete seguito, ovvero che da fedele abbiate ritenuto giusto procedere a sostegno di un potere temporale che ha messo la Chiesa in secondo ordine rispetto alla propria affermazione. E che, di conseguenza, abbiate supportato la condanna civile di un altro cittadino e fedele aristotelico che abbia fatto notare la cosa.

Siete battezzato, messere?

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H. Em. Edoardo Borromeo Galli
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Dinful



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MessagePosté le: Sam Déc 30, 2017 4:43 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Sono battezzato , ho fatto una crociata da volontario contro il senza nome , ho fatto da diacono per un periodo a supporto dell'allora Vescovo di Firenze S.E Giarru.

Per le stesse ragioni da Voi addotte dovrebbero esserci centinaia di denunce per la stessa violazione a me contestata dalla parte delle Istituzioni ducali.

Il Concordato è stato stipulato perchè ciò non avvenga !

Ripeto per l'ennesima volta che il momento in cui si svolsero i fatti la situazione non era cosi degenerata , anzi era ricomponibile fra il Ducato e la Chiesa Modenese, se chi ora accusa si fosse limitato nel suo parlare e non avesse volutamente esasperato gli animi con il suo atteggiamento indisponente per non essere stato eletto Duca.

Non voglio offendere l'intelligenza della Corte con ulteriori commenti , su quella frase è basato tutto l'impianto accusatorio nei miei riguardi , come Aristotelico osservante e praticante , confido nella saggezza e nella capacità del Prete di spogliarsi dall'abito di Inquisitore e di giudicare con gli insegnamenti dai libri dei Profeti se esistono colpe o solamente procedimenti contro intenzioni mai messe in pratica o peggio ancora strumentalizzazioni di una frase non so a quale scopo.
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Egal



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MessagePosté le: Dim Déc 31, 2017 3:55 am    Sujet du message: Répondre en citant

Sua Eminenza Edoardo, sapendo di dover emettere giudizio alla fine soltanto dopo aver esplicitamente esaminato ogni aspetto davanti ai presenti, alzò gli occhi al cielo, prima di tornare a disquisire con l'imputato.

Siete stato quindi battezzato, e su questo potremmo dire che non ci siano dubbi, sentendo poi sottolineare la vostra devozione anche in campo militare.
Non indirizziamo però il problema riconducendolo a casi temporali, ribadisco: siamo qui a giudicare l'operato in conformità alla propria figura come fedeli.

Ed è questo che muove il primo dubbio, che la presenza di un documento ufficiale tra Stato e Chiesa già dovrebbe evitare: se non vi fosse stato un Concordato, avreste agito accondiscendendo alle regole dettate dalla Duchessa oppure cercando di mediare le parti?

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Dinful



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MessagePosté le: Dim Déc 31, 2017 2:21 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Eminenza , è dimostrato in alcuni miei interventi in Piazza , che ho sempre cercato il confronto ove possibile, cosa che il mio accusatore ha contrariamente ha invece alimentato.

Non mi sono mai permesso di offendere nè la Chiesa nè i suoi rappresentanti e non ho mai aderito a nessuna iniziativa che fosse diretta verso la Chiesa.

Posso affermare con certezza che se non fossi stato un Consiliere del Ducato , sicuramente non mi sarei trovato in questa situazione.

Io sono qui davanti a Voi , perchè ho solo rispettato i miei giuramenti e i miei impegni presi con : l'Impero come Aquila Imperiale , come Consigliere del Ducato Modenese e come Aristotelico battezzato.

Impegni che mai fino ad ora erano in contrasto fra loro , ma che ora sembrano incompatibili per molti ma che io ritengo ancora attuabili.

Se esiste un Concordato che deve regolare i rapporti fra la Chiesa e lo Stato , presuppone che tempi addietro si sia vista la necessità di regolamentare questa convivenza e che la Chiesa e lo Stato hanno sottoscritto come impegno reciproco.

E torniamo a quanto le due Istituzioni hanno sottoscritto :


Citation:
Il Ducato di Modena riconosce la piena autorità della Chiesa Aristotelica e Romana nel dominio spirituale e sui Vescovi delle terre modenesi.
Con la presente la Chiesa Aristotelica Romana e Universale riconosce al Ducato di Modena il diritto esclusivo di esercitare, entro i confini del territorio modenese, la potestà e di guida temporale degli uomini.


Nel mio caso la Chiesa sta processando una mia presa di posizione come Consigliere su un argomento temporale e non spirituale.

Eminenza sinceramente , non riesco a capire tutto questo ; sono aristotelico , non ho mai sostenuto l'eresia , non ho mai offeso un appartenente al clero , ho esercitato in modo corretto le competenze del mio ruolo temporale.

Se l'intento è quello di portarmi a fare delle affermazioni di condanna verso i miei comportamenti non lo otterrete mai perchè il mio pensiero è sintetizzato benissimo in queste parole "male non fare paura non avere".

Se non vi fosse stato Spartaelcid , Mary_eunice, e chi altri io sarei qui?

Permettete il mio ardire ; i SE e i MA non credo possano essere argomenti di interesse processuale.

Eminenza questo è tutto , se sono colpevole di aver rispettato le leggi divine e degli uomini , condannatemi.

Io sono in pace con l'Altissimo e con la mia coscienza e questo mi basta.
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MessagePosté le: Mar Jan 02, 2018 2:45 am    Sujet du message: Répondre en citant

Comprendo quanto diciate, eppure state girando attorno alla domanda che vi ho fatto: al di là del Concordato, vi sentireste in assoluto (non nelle circostanze) di appoggiare l'agire di un governante che vi avesse tra le proprie forze politiche anche se per un fine che si discosti dagli intenti aristotelici, oppure sareste pronto a non tradire le Virtù pur rischiando le vostre cariche? domandò incuriosito Sua Eminenza.
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Dinful



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MessagePosté le: Mar Jan 02, 2018 11:59 am    Sujet du message: Répondre en citant

Eminenza , Vi ho esposto i fatti come sono avvenuti , Voi mi chiedete cose che non sono avvenute e su cui la Corte si sta focalizzando , spostando un processo dalla realtà a un processo alle intenzioni da cui prendo le distanze.

I fatti a me contestati sono stati tutti evidenziati dalla Corte e avete ascoltato la mia versione.

Gli elementi per emettere una sentenza ci sono !

Da ora in avanti l'Altissimo possa illuminare le menti di tutti coloro che sono in questa sala e si arrivi a una conclusione , perchè ritengo che andare oltre sia una offesa alla Verità e alle parole dei Profeti.

Se sono riuscito a dimostrare la mia innocenza tenetene conto , in caso contrario condannatemi.

Non intendo più rispondere a domande che esulano dai fatti contestatimi.

Io sono Aristotelico , Cittadino di Modena e dell'Impero sta a Voi ora dimostrare il contrario , di fronte all'Altissimo e agli uomini.

Faccio presente che questo processo verrà riportato integralmente in Piazza , perchè sia di esempio e di monito a tutti.

Invito la Corte a leggere quanto qui scritto solo per una completa informazione :

http://forum.iregni.com/viewtopic.php?p=91675379#91675379

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MessagePosté le: Mer Jan 03, 2018 3:56 am    Sujet du message: Répondre en citant

Figliolo, fate come meglio crediate, ma anche i toni di queste vostre risposte saranno di monito per un giudizio finale. Noi non stiamo giudicando la frase in sé per sé, che poteva essere frutto del momento, ma anche le premesse che vi hanno portato a questo punto, delle quali abbiamo constatato l'origine e l'influenza su quanto accaduto.
Cionondimeno, ricordatevi che siete qui per essere giudicato, non per giudicare la Corte e la Santa Istituzione.
rammentò Sua Eminenza a tutti i presenti.

Detto ciò, data la renitenza dell'imputato a parlare di cose che vadano oltre le proprie considerazioni sui generis del proprio vissuto o sui cinque minuti circostanziati alle proprie affermazioni, darei la parola ad eventuali testimoni che possano smentire o confermare la posizione di messer de Pazzi. Terminata questa formalità, ci ritireremo per emettere una sentenza.
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pamelita
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MessagePosté le: Mer Jan 03, 2018 1:49 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Ascoltate le parole del Missus fece tornare al suo posto l'imputato e disse:

Bene Eminenza.


Prese il Libro delle Virtù e chiamò al banco dei testimoni Spartaelcid.

Prego messer Spartaelcid mettete la mano detra sul Libro delle Virtu e ripetete dopo di me:

Citation:

Io (nome completo Ig e GdR) giuro solennemente dinnanzi a questa corte, ai dogmi della Chiesa Aristotelica e dinnanzi all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicato colpevole da questa corte.

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MessagePosté le: Mer Jan 03, 2018 8:21 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Christian raggiunse il posto del testimone e mettendo la mano sul libro delle virtù giurò

Io Christian Dondi de Falconieri, detto Spartaelcid, giuro solennemente dinnanzi a questa corte, ai dogmi della Chiesa Aristotelica e dinnanzi all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicato colpevole da questa corte.
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MessagePosté le: Jeu Jan 04, 2018 8:07 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Benissimo, avete giurato ed ora potete parlare. Ascoltiamo la vostra versione, messere. disse Sua Eminenza
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MessagePosté le: Ven Jan 05, 2018 6:30 pm    Sujet du message: Répondre en citant

grazie vostra eminenza.
Credo serva capire il perchè della mia affermazione e la successiva risposta di Dinful, la frase incriminata per intenderci.

Come sicuramente saprete il Concordato vigente tra la Santa Chiesa Aristotelica Romana, l'unica chiesa riconosciuta da Ducato e Impero, prevede che per essere Duca si venga incoronati dall'arcivescovo.

Per comodità ho portato con me la copia dell'articolo del concordato in questione:


Citation:
Articolo del CLM 4.1.1 - Concordato tra la Santa Chiesa Aristotelica ed il Ducato di Modena

II.5 - Il Duca di Modena dovrà essere intronizzato dall’Arcivescovo.
Egli dovrà essere battezzato.

Se il Duca non fosse battezzato al momento della elezione dovrà esserlo entro quattordici giorni con cerimonia pubblica, mentre i consiglieri che non fossero battezzati, dovranno fare esplicita dichiarazione di esercitare il proprio ruolo esclusivamente per le vicende riguardanti il Ducato, esimendosi dal partecipare ad eventuali discussioni o trattazioni riguardanti la fede o su quanto previsto dal presente Concordato.

I fedeli spinozisti ed averroisti non saranno ritenuti nemici della Santa Chiesa Aristotelica se non violano le norme di questo Concordato e del Diritto Canonico.


Questo implica che nonostante Anajs sia stata misteriosamente eletta IG , e dico cosi perchè tutt'ora non sappiamo come faccia ad essere stata nominata IG, ci sono delle leggi da rispettare e che in questo caso non sono state rispettate. Ne quelle del concordato come ho affermato allora in consiglio ne quelle Imperiali come ho più volte ribadito.

Code:
OFF: c'è un ticket aperto agli altissimi in merito poichè io posseggo gli screen di ogni membro di AM in cui si evince il voto


Questo perchè la Magna Charta prevede che il duca per essere riconosciuto debba essere eletto seguendo le leggi provinciali, siccome quindi Anajs non aveva ancora osservato tutte le disposizioni della legge mancando l'Intronizzazione, ella non era e non è duchessa riconosciuta.
Potrà esserlo IG ma non lo è RP.

Dopo questa mia premessa arriviamo al punto della questione , ovvero la frase incriminata.

Ho sostenuto più volte questa tesi, che mi ha portato dopo la proposta dell'Imputato ad essere incriminato e condannato per Alto tradimento con il benestare di anajs.
Il tutto solo per aver richiesto che venisse rispettata la legge.
Dopo la denuncia ho più volte ribadito le leggi Imperiali e provinciali che sostenevano quanto dicevo e che sostenevano anche che dopo la pronuncia dell'inquisizione Anajs non poteva essere duca, ma sono stato ignorato, maltrattato, deriso e umiliato in ogni modo possibile nel tentativo di farmi scappare come hanno già fatto con altri.
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MessagePosté le: Sam Jan 06, 2018 9:06 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Ringrazio per la deposizione e non insisto ponendo ulteriori domande. disse il Cardinale Borromeo.

Abbiamo altri testimoni da ascoltare a sostegno dell'una o l'altra parte?
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MessagePosté le: Dim Jan 07, 2018 3:13 am    Sujet du message: Répondre en citant

No eminenza , non abbiamo altri testimoni da interrogare.
Disse il missus a latere.
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MessagePosté le: Dim Jan 07, 2018 6:48 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Stanti così le cose, ritengo non si debba procedere oltre con questo dibattimento, pertanto dispongo che la Corte si possa ritirare per emettere il verdetto. detto ciò, i presenti in aula furono invitati a sedersi e ad attendere l'emissione del pronunciamento del Tribunale, che di lì a poco sarebbe stato reso noto.

Il Cardinale ed i propri collaboratori si alzarono e si ritirarono in una sala attigua, per verbalizzare quanto avrebbero stabilito.

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MessagePosté le: Mar Jan 09, 2018 8:13 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Passata circa un'ora dall'uscita dall'aula, la Corte rientrò, con ultimo il Cardinale Borromeo Galli a chiudere le fila. In mano aveva un foglio, che consegnò al messo per la lettura in aula.

Questi schiarì la voce e lesse


Citation:



Fiat justicia pereat mundus
Procedimento contro Dinful


Noi, Sua Eminenza Edoardo Borromeo Galli detto "Egal", Cardinale romano elettore della parrocchia di San Silfaele Fuori-le-Mura, Prelato Plenipotenziario della Santa Chiesa Aristotelica, Cardinale Governatore del Patrimonio di San Tito e Conte di Civitavecchia, Vescovo in partibus infidelium di Beirut, Parroco di Milano, Missus Inquisitionis,

nella nostra qualità di Missus incaricato dalla Congregazione della Santa Inquisizione e presidente della corte,

&

Noi, Sua Eccellenza mons. Alexandra Pamela Cagliostro d'Altavilla detta "Pamelita", Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Milano, Vescovo di Pavia

nella nostra qualità di missus a latere,



    In relazione

    al fascicolo esaminato, alle prove raccolte, al dibattito avvenuto in aula e alle testimonianze raccolte,

    Sentenziamo

    che l'imputato Dinful sia riconosciuto

    INNOCENTE


    riguardo il contestato reato di diniego dell'autorità ecclesiale.


    Motivazioni della sentenza:

    La Corte ha appurato il fatto dopo il dialogo in aula con l'imputato e la testimonianza del fedele denunciante: sebbene all'origine sia stata espressa un'opinione sull'operato in corso nell'assegnazione del potere temporale nel Ducato di Modena, essa non è stata motore di un tradimento esplicito del proprio battesimo, né ha influito in maniera diretta sulla già traballente situazione conflittuale tra Stato e Chiesa. Questo fa ricadere ogni altra conseguenza soltanto su un giudizio civile, il quale si spera sia comunque illuminato dalla chiarezza di un cuore disposto all'azione dell'Altissimo.

    Tuttavia, memori delle affermazioni che hanno condotto a questo processo e di quanto dibattuto in aula, tenendo fede al giuramento dell'imputato e alla sua ammissione di essere stato battezzato, di aver partecipato ad una crociata da volontario contro il Senza Nome, di aver prestato servizio da diacono e di non aver offeso la Santa Istituzione nè i suoi rappresentanti, così come non aver mai aderito a nessuna iniziativa che fosse diretta verso la Chiesa, invitiamo messer de Pazzi a prendere pubblicamente le distanze da movimenti, persone e azioni che concorrano a minare e screditare in alcun modo l'autorità ecclesiale e il ruolo di essa quale riferimento unico della Vera Fede e testimone delle Virtù aristoteliche.



Firmato e sigillato il giorno 8 Gennaio, nell'anno di grazia MCDLXVI, sotto il pontificato di S.S. Innocenzo VIII.


Sua Eminenza Edoardo Borromeo Galli



S.E.Rev.ma Cardinale Alexandra Pamela Cagliostro d'Altavilla detta "Pamelita"


+ Cardinale Nazionale Suffragante della Parrocchia di Sant'Adonia alle Terme.
+ Vicario generale dell'Arcidiocesi di Milano
+ Vescovo di Pavia
+ Segretaria personale dell'Arcivescovo di Milano
+ Procuratore Episcopale Nazionale
+ Nunzio Apostolico per il Ducato di Milano
+ Missus Inquisizionis
+ Priore
+ Professore e Cappellano dell'Abbazia di Fornovo
♔ Signora di Borghetto




Il foglio venne poi affisso in bacheca.
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