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[RP]Richiesta di revoca della scomunica di Attle
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pamelita
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MessagePosté le: Jeu Juin 04, 2020 1:44 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Lo ascoltò con attenzione riflettendo.

Ricordo,Attle, che lo eravate..Riflessivo e prudente, ma tempo ed eventi spesso cambiano le persone....

Ma torniamo a noi senza digressioni.
Vi sottopongo questo documento : gli disse mostrandogli il documento che aveva davanti.
Ora sta a voi e al vostro buon senso scegliere. prese il foglio dandogli un ultima occhiate e lo pose all'uomo che aveva di fronte, guardandolo negli occhi.

Citation:



    DICHIARAZIONE DI ABIURA E PROFESSIONE DI FEDE DI ATTLE

    A Sua Santità, il Santissimo Padre Sisto IV, Sommo Pontefice, Suprema Autorità Terrena
    Alla Congregazione della Santissima Inquisizione,
    A chiunque leggerà o si farà leggere queste parole
    Saluti

    Io, Attle Malaspina
    Mi presento in questo giorno al mondo e all'universalità dei fedeli, riuniti nella Santa Chiesa Aristotelica Romana, come un penitente estremamente contrito e obbediente;
    Non potendo più sopportare le tenebre in cui mi costringe il mio allontanamento dalla Vera Fede;
    Consapevole delle mie passate azioni e della scomunica che con esse io stesso ho generato;
    Desiderando fare ammenda per i miei innumerevoli errori e ritornare nella chiara purezza della Grazia Divina;

    Affermo pubblicamente in questo giorno di avere abiurato le mie incongruenze ed erronee credenze che sono all'origine della mia condotta riprovevole e che esse sono solo errori che mi hanno portato alla colpa suprema dannando così la mia anima all'Inferno Lunare. Pertanto, davanti all'Altissimo e per mezzo della Sua Santissima Chiesa Aristotelica Romanaavanti all'Altissimo e per mezzo della Sua Santissima Chiesa Aristotelica Romana, desidero pentirmi dei miei errori, dei miei crimini e delle mie trasgressioni ed in particolare:

    Di essere gravemente venuto meno ai miei voti sacerdotali, ai miei doveri come pastore e ai miei obblighi verso la Comunità Aristotelica avendo io organizzato illegittimamente una cerimonia di benedizione contro i divieti posti dai miei superiori;
    Di essere ulteriormente venuto meno ai miei voti , ai miei doveri come pastore e ai miei obblighi verso la Comunità Aristotelica avendo io proceduto illegittimamente alla detta cerimonia di benedizione nonostante fossi stato giustamente sospeso a divinis a causa delle mie precedenti violazioni;
    Di aver progettato, guidato e realizzato uno scisma dalla Santa Chiesa Aristotelica, una e indivisibile, condannando alla dannazione la mia anima e quelle di quanti ho convinto a seguirmi, al solo fine di ottenerne vantaggi puramente personali e politici;
    Di aver fondato e aver contribuito a fondare una autoproclamata chiesa, detta del Patto di Oane, che altro non è che una setta eretica e scismatica priva di ogni legittimità dinnanzi all'Altissimo e all'Unica Vera Fede;
    Di aver predicato, promosso e diffuso le false credenze, manifestamente contrarie ai Libri delle Virtù e agli insegnamenti dei Profeti, abbracciate dalla setta eretica e scismatica da me fondata in diretta e aperta opposizione all'Unica Vera Fede e alla Santa Chiesa dell'Altissimo;
    Di aver celebrato dei falsi sacramenti, privi di valore dinnanzi all'Altissimo e alla Sua Santa Chiesa, nonostante mi fossi attirato la scomunica separandomi dalla Comunità Aristotelica e avessi così rinunciato ai miei diritti di battezzato e, soprattutto, al contatto con l'Etere, legame con il Divino indispensabile per la celebrazione di qualunque sacramento;
    Di essermi illegittimamente appropriato dell'Abbazia di Nonantola e di averla blasfemamente adibita a luogo di ritrovo della setta eretica e scismatica da me fondata.


    Dichiaro e ammetto dinanzi a tutti:

    Che non vi è altro profeta all’infuori di Aristotele e Christos;
    Che la simbiosi della loro Rivelazione costituisce il Messaggio Divino, perfetto e immutabile e che il loro messaggio è complementare ed indispensabile per la comprensione degli altri e della fede aristotelica;
    Che la Santa Chiesa è stata istituita dal Messia Christos, Secondo Profeta del Creatore, e che Sua Santità il Papa, così come San Titus, è il Suo Venerabile Successore, posto a capo della Chiesa per volontà divina e incaricato di rappresentare Dio sulla terra come Suo Vicario;
    Che la Santa Chiesa è stata costruita insieme agli Apostoli, i cui unici successori sono i vescovi e cardinali della Santa Chiesa Aristotelica così come Christos aveva previsto e voluto che fosse;
    Che in virtù di questa successione apostolica esiste un’Unica, Vera, Santa e Universale Chiesa Aristotelica, unica detentrice del ministero divino, per la promozione, diffusione e applicazione della volontà divina. Che Essa è indivisibile e che nessun'altra chiesa possa pretendere di essere aristotelica o di essere l’Istituzione dell’Altissimo;
    Che il Libro delle Virtù è la base del Dogma Aristotelico e della Santa Dottrina della Chiesa; che il Dogma è indiscutibile, inalienabile, indivisibile e imperituro;
    Che la Salvezza delle Anime si ottiene solo attraverso una vita virtuosa, così come insegnata dal clero, e attraverso l’intercessione dei Sacramenti da esso celebrati;
    Che il Diritto Canonico è la Santa Legge della Comunità Aristotelica ed è il prodotto diretto dalla Volontà Divina; che esso ordina e regola la Santa Chiesa e la Comunità dei Fedeli secondo il Dogma e che ogni aristotelico deve attenervisi per conformarsi alle Virtù.

    Avendo pubblicamente riconosciuto i miei errori e peccati;
    Affermando di avere piena coscienza delle loro conseguenze;
    Poiché credo e professo la mia convinzione nella Verità della Rivelazione Divina e nella Santa Chiesa incaricata di vegliarLa e conservarLa:

    Dichiaro pubbliclamente lo scioglimento immediato della setta eretica e scismatica da me fondata;
    Imploro pubblicamente e umilmente quanti ho convinto a seguirmi sulla via della dannazione e che ancora vivono nell’errore di tornare supplici alla Santa Madre Chiesa e di chiedere il suo amorevole perdono;
    Dichiaro e riconosco pubblicamente che l'unico legittimo detentore dell'Abbazia di Nonantola, di cui mi ero illegittimamente appropriato per la setta eretica e scismatica da me fondata, è la Santa Chiesa Aristotelica Romana e Universale e che nelle sue sante mani io oggi la riconsegno;
    Dichiaro di implorare Dio di perdonare le mie trasgressioni, la Santissima Inquisizione e la Santa Chiesa tutta di valutare la mia abiura e il mio sincero desiderio di far di nuovo parte della Comunità dei Fedeli Aristotelici ritrovando me stesso, da ora e per sempre, in grazia di Dio a Lui piacendo. Possa l'Altissimo guidare d’ora in poi tutti i miei passi e far scendere la Sua misericordia su di me.

    Fatto a Roma il 4 Giugno 1468


    L’umile penitente Attle Malaspina
    [img]firma[/img]


    Garante compassionevole della conformità della presente dichiarazione al Dogma, alla Dottrina e al Diritto Canonico, Sua Eminenza Alexandra Pamela Cagliostro d'Altavilla,


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Attle



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MessagePosté le: Ven Juin 05, 2020 9:38 am    Sujet du message: Répondre en citant

Teodoro guardò Sua Eminenza presentargli una pergamena. L'aspetto era solenne.
Si prese qualche minuto per leggere attentamente quanto vi era scritto.
Rifletté a lungo.

Prese la piuma d'oca e ne intinse la punta.

Sono pronto a firmare.


Citation:



    DICHIARAZIONE DI ABIURA E PROFESSIONE DI FEDE DI ATTLE

    A Sua Santità, il Santissimo Padre Sisto IV, Sommo Pontefice, Suprema Autorità Terrena
    Alla Congregazione della Santissima Inquisizione,
    A chiunque leggerà o si farà leggere queste parole
    Saluti

    Io, Attle Malaspina
    Mi presento in questo giorno al mondo e all'universalità dei fedeli, riuniti nella Santa Chiesa Aristotelica Romana, come un penitente estremamente contrito e obbediente;
    Non potendo più sopportare le tenebre in cui mi costringe il mio allontanamento dalla Vera Fede;
    Consapevole delle mie passate azioni e della scomunica che con esse io stesso ho generato;
    Desiderando fare ammenda per i miei innumerevoli errori e ritornare nella chiara purezza della Grazia Divina;

    Affermo pubblicamente in questo giorno di avere abiurato le mie incongruenze ed erronee credenze che sono all'origine della mia condotta riprovevole e che esse sono solo errori che mi hanno portato alla colpa suprema dannando così la mia anima all'Inferno Lunare. Pertanto, davanti all'Altissimo e per mezzo della Sua Santissima Chiesa Aristotelica Romanaavanti all'Altissimo e per mezzo della Sua Santissima Chiesa Aristotelica Romana, desidero pentirmi dei miei errori, dei miei crimini e delle mie trasgressioni ed in particolare:

    Di essere gravemente venuto meno ai miei voti sacerdotali, ai miei doveri come pastore e ai miei obblighi verso la Comunità Aristotelica avendo io organizzato illegittimamente una cerimonia di benedizione contro i divieti posti dai miei superiori;
    Di essere ulteriormente venuto meno ai miei voti , ai miei doveri come pastore e ai miei obblighi verso la Comunità Aristotelica avendo io proceduto illegittimamente alla detta cerimonia di benedizione nonostante fossi stato giustamente sospeso a divinis a causa delle mie precedenti violazioni;
    Di aver progettato, guidato e realizzato uno scisma dalla Santa Chiesa Aristotelica, una e indivisibile, condannando alla dannazione la mia anima e quelle di quanti ho convinto a seguirmi, al solo fine di ottenerne vantaggi puramente personali e politici;
    Di aver fondato e aver contribuito a fondare una autoproclamata chiesa, detta del Patto di Oane, che altro non è che una setta eretica e scismatica priva di ogni legittimità dinnanzi all'Altissimo e all'Unica Vera Fede;
    Di aver predicato, promosso e diffuso le false credenze, manifestamente contrarie ai Libri delle Virtù e agli insegnamenti dei Profeti, abbracciate dalla setta eretica e scismatica da me fondata in diretta e aperta opposizione all'Unica Vera Fede e alla Santa Chiesa dell'Altissimo;
    Di aver celebrato dei falsi sacramenti, privi di valore dinnanzi all'Altissimo e alla Sua Santa Chiesa, nonostante mi fossi attirato la scomunica separandomi dalla Comunità Aristotelica e avessi così rinunciato ai miei diritti di battezzato e, soprattutto, al contatto con l'Etere, legame con il Divino indispensabile per la celebrazione di qualunque sacramento;
    Di essermi illegittimamente appropriato dell'Abbazia di Nonantola e di averla blasfemamente adibita a luogo di ritrovo della setta eretica e scismatica da me fondata.


    Dichiaro e ammetto dinanzi a tutti:

    Che non vi è altro profeta all’infuori di Aristotele e Christos;
    Che la simbiosi della loro Rivelazione costituisce il Messaggio Divino, perfetto e immutabile e che il loro messaggio è complementare ed indispensabile per la comprensione degli altri e della fede aristotelica;
    Che la Santa Chiesa è stata istituita dal Messia Christos, Secondo Profeta del Creatore, e che Sua Santità il Papa, così come San Titus, è il Suo Venerabile Successore, posto a capo della Chiesa per volontà divina e incaricato di rappresentare Dio sulla terra come Suo Vicario;
    Che la Santa Chiesa è stata costruita insieme agli Apostoli, i cui unici successori sono i vescovi e cardinali della Santa Chiesa Aristotelica così come Christos aveva previsto e voluto che fosse;
    Che in virtù di questa successione apostolica esiste un’Unica, Vera, Santa e Universale Chiesa Aristotelica, unica detentrice del ministero divino, per la promozione, diffusione e applicazione della volontà divina. Che Essa è indivisibile e che nessun'altra chiesa possa pretendere di essere aristotelica o di essere l’Istituzione dell’Altissimo;
    Che il Libro delle Virtù è la base del Dogma Aristotelico e della Santa Dottrina della Chiesa; che il Dogma è indiscutibile, inalienabile, indivisibile e imperituro;
    Che la Salvezza delle Anime si ottiene solo attraverso una vita virtuosa, così come insegnata dal clero, e attraverso l’intercessione dei Sacramenti da esso celebrati;
    Che il Diritto Canonico è la Santa Legge della Comunità Aristotelica ed è il prodotto diretto dalla Volontà Divina; che esso ordina e regola la Santa Chiesa e la Comunità dei Fedeli secondo il Dogma e che ogni aristotelico deve attenervisi per conformarsi alle Virtù.

    Avendo pubblicamente riconosciuto i miei errori e peccati;
    Affermando di avere piena coscienza delle loro conseguenze;
    Poiché credo e professo la mia convinzione nella Verità della Rivelazione Divina e nella Santa Chiesa incaricata di vegliarLa e conservarLa:

    Dichiaro pubbliclamente lo scioglimento immediato della setta eretica e scismatica da me fondata;
    Imploro pubblicamente e umilmente quanti ho convinto a seguirmi sulla via della dannazione e che ancora vivono nell’errore di tornare supplici alla Santa Madre Chiesa e di chiedere il suo amorevole perdono;
    Dichiaro e riconosco pubblicamente che l'unico legittimo detentore dell'Abbazia di Nonantola, di cui mi ero illegittimamente appropriato per la setta eretica e scismatica da me fondata, è la Santa Chiesa Aristotelica Romana e Universale e che nelle sue sante mani io oggi la riconsegno;
    Dichiaro di implorare Dio di perdonare le mie trasgressioni, la Santissima Inquisizione e la Santa Chiesa tutta di valutare la mia abiura e il mio sincero desiderio di far di nuovo parte della Comunità dei Fedeli Aristotelici ritrovando me stesso, da ora e per sempre, in grazia di Dio a Lui piacendo. Possa l'Altissimo guidare d’ora in poi tutti i miei passi e far scendere la Sua misericordia su di me.

    Fatto a Roma il 4 Giugno 1468


    L’umile penitente Attle Malaspina

    Teodoro Attle Malaspina


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pamelita
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MessagePosté le: Ven Juin 05, 2020 10:02 am    Sujet du message: Répondre en citant

Il cardinale lo guardò firmare senza esitazione e in cuor suo non poté che rallegrarsi e rilassarsi,visto che senza rendersene conto aveva trattenuto il fiato a lungo..

Bene Attle, ora proseguiremo in questo cammino, ...io non vi lascerò solo e vi aiuterò dove troverete difficoltà, quindi non vi fate problemi a chiedere.

Prese poi la pergamena firmata e la porse e un novizio che l avrebbe portata negli uffici preposti.
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Attle



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MessagePosté le: Ven Juin 05, 2020 1:03 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Eminenza, vi ringrazio per la vostra disponibilità e per le vostre parole di accoglienza. Spero di poter presto riprendere il cammino da dove si era interrotto con spirito aristotelico nuovo e più forte di prima.

Fede una pausa.

Ora, quali saranno i successivi passaggi?
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pamelita
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MessagePosté le: Ven Juin 05, 2020 11:07 pm    Sujet du message: Répondre en citant

I passaggi successivi saranno questi.. prima di tutto affiggere la vostra abiura sia nella piazza della taverna del regno, che nell'abbazia di Nonantola, una donazione..un piccolo pellegrinaggio e rifare i corsi in seminario, cosi potrete rinfrescare la memoria e studiare le cose nuove che sono cambiate nel tempo.

Potete rivolgervi o a Fornovo o a San Domenico potete scegliere voi.


Questo è quanto vi verrà richiesto oltre a quello che avete firmato, ma prima dovrò sottoporre la cosa al sacro collegio , quindi dovrete pazientare ancora un poco
.

Guardandolo attese la sua risposta
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Dernière édition par pamelita le Dim Juin 14, 2020 10:49 pm; édité 1 fois
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Attle



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MessagePosté le: Dim Juin 07, 2020 9:05 am    Sujet du message: Répondre en citant

Teodoro ascoltò con attenzione.

Molto bene, aspetterò con pazienza.
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pamelita
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MessagePosté le: Mar Juin 09, 2020 12:40 am    Sujet du message: Répondre en citant

Attle in attesa che la Curia si pronunci sul vostro caso, potete iniziare ad affiggere il documento nella piazza del regno del vostro ducato di apparenenza e nell'abbazia di Nonantola cosi ci possiamo portare un po' avanti
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pamelita
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MessagePosté le: Jeu Juin 11, 2020 10:19 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Attle avete capito quello che vi ho chiesto ?
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Attle



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MessagePosté le: Sam Juin 13, 2020 9:23 am    Sujet du message: Répondre en citant

Teodoro sentì le parole del Cardinale. Sobbalzò.

Oh si certo. Perdonatemi, ero un pò sovrappensiero. Sapete, tutte queste emozioni!
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