L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[Attle]

Aperto il portone, Teodoro si trovò al cospetto di Sua Eminenza Sforza. Ricordava di averlo incontrato anni addietro.

Salve Eminenza,
sono qui per avviare nuovamente i miei studi e il mio percorso verso l'ordinazione sacerdotale.

[scalina]

Andrea arrivò finalmente a Roma sotto un fortunale spaventoso. Le vie piene d'acqua fin sui marciapiedi, i piedi bagnati ed infreddoliti. Chiese nella bottega di un bottaio lungo la via, indicazione per l'Università. La risposta fu laconica.

"Si te vede la morte, se gratta". Era il solito screanzato che prendeva in giro.

Continuò ancora, cippo dopo cippo, rovina dopo rovina, palazzo dopo palazzo alla fine su di un grande portone.

[Francesco_maria]

Il prelato ascoltò la risposta del nuovo arrivato e rispose:

"Molto bene figliolo. Per Voi c'è un aula libera, salite al secondo piano e raggiungete l'aula Saint Corentin. Io Vi raggiungerò subito"

poi avendo sentito bussare disse:

"Figliola venite avanti la porta è aperta"

la ragazza gli si presentò davanti fradicia d'acqua, vedendola il Cardinale Sforza disse:

"Benvenuta figliola, Vi siete presa tutta la pioggia di Roma? Sedetevi qui presso il fuoco e ditemi cosa Vi porta alla nostra Università?"
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[scalina]

Guardò quell'uomo, e si appiattì al muro. Sorella Flaminia le aveva parlato dei Potenti prelati romani dell'Università. Uomini grandi, imponenti, importantissimi. Flaminia aveva studiato con il Cardinale Fenice e ne parlava con enorme rispetto.
Nella sua fantasia erano alti tre metri e lanciavano fiamme dagli occhi contro gli eretici. Nel piccolo paesino da cui veniva, quel posto chiamato ultimo avamposto della civiltà prima dei territori berberi, non si era mai visto un così importante prelato.
Scalina era piccola e minuta appena più di un metro e 50, e li si sentiva ancora più piccola.

Prese fiato e tutto di seguito aprì la bocca mettendosi in punta di piedi.

"Sono Andrea Scalina Lancaster Gropaj Foscari, vengo dalla Spagna, vorrei studiare per essere ordinata, sono studiosa, sono rispettosa. Grazie".

Scese dalla punta dei piedi. Non sapeva nemmeno bene che cosa aveva detto, ma lo aveva detto. Sorrise per celare l'imbarazzo.

[RobertaAuditore]

Dopo settimane di viaggio Roberta Auditore era giunta a Roma in una giornata rigida. A quanto pare aveva smesso di piovere da poco e un vento gelido sferzava ancora per le strade della città, gli stivali le affondavano parzialmente nelle strade ancora fangose e le rendevano il passo più pensante e faticoso. Un paio di volte scivolò anche, macchiandosi inevitabilmente gli abiti di fango.
Dopo così tanto tempo vissuto all'agghiaccio l'edificio che stava cercando le compariva finalmente davanti, da lontano, quasi fosse un miraggio, l'Università Pontificia. Non le pareva quasi vero di riuscire a vederne le mura... Era ammaliata dalla sua imponenza, ma forse era anche suggestionata dal fatto che veniva da una città piuttosto modesta, o semplicemente suggestionata dalla stanchezza e dal lungo periodo passato in viaggio...
Arrivò al portone e si sentì pervadere dall'emozione, quasi come un fanciullo che riceve un regalo.
Con mano tremante, forse per il freddo o forse per l'emozione oppure per un miscuglio di entrambi, prese il pensante battente e lo picchiò contro il portone e attese... Dopo pochi secondi si sentì invadere dall'imbarazzo: presa com era dall'arrivare finalmente a destinazione non aveva pensato alle condizioni del suo aspetto... Trasandata, infreddolita, con i vestiti lisi e sporchi di fango... Non aveva pensato di fermarsi prima qualche ora in una delle locande locali per potersi dare una ripulita e ora temeva di essere scambiata per una comunissima mendicante in cerca di elemosina e venire mandata via senza permetterle di dare alcuna spiegazione...
Era mortificata per non averci pensato e proprio mentre stava pensando se andarsene di corsa e tornare il giorno dopo in condizioni migliori, il portone si socchiuse...

[Francesco_maria]

Il Cardinale Sforza raggiunse l'atrio dove aveva lasciato la povera ragazza a scaldarsi al fuoco, le se avvicinò e disse:

"Sorella Andrea Scalina, Vi chiedo di avere un poca di pazienza stiamo preparando un'aula anche per Voi. In questo periodo abbiamo molti studenti e lo spazio è poco e ci stiamo attrezzando per ampliarlo."

dettò ciò fece per tornare verso i piani superiori quando sentì bussare al portone, fece cenno ad uno dei servitori di aprire ed andò incontro alla nuova arrivata:

"Benvenuta all'Università Pontificia, prego accomodatevi. Cosa Vi porta qui da noi?"
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[RobertaAuditore]

Titubante Roberta, invitata dal servitore che le aveva aperto la porta, varcò la soglia. Il contrasto con l'aria gelata all'esterno era evidente... Si inoltrò appena nella stanza in cui era appena entrata, non sapendo bene se e verso dove doveva proseguire, quando si trovò davanti niente meno che il Cardinale Sforza, lo aveva riconosciuto da alcuni ritratti che le era capitato di osservare lungo il viaggio che l'aveva portata in quel luogo.

"Benvenuta all'Università Pontificia, prego accomodatevi. Cosa Vi porta qui da noi?"

La sua domanda la riscosse dal susseguirsi dei suoi pensieri, si riprese un poco d'animo e, con un inchino ossequioso, si affrettò a rispondere:

"Sua Eminenza... Monsignore... Perdonate il mio aspetto provato, ma sono in viaggio da diverse settimane per raggiungere questi luoghi... Permettetemi di presentarmi: mi chiamo Roberta Auditore e vengo da Mirandola, ove mi sono occupata della Parrocchia cittadina. Da lì è maturata nel mio animo la volontà di intraprendere questo pellegrinaggio per poter accedere alla Sapienza e alla Dotrina che sono custodite tra queste prestigiose mura..."

Roberta pronunciò queste parole quasi tutte d'un fiato, tanto era agitata, che quasi nemmeno lei stessa non fu in grado di capire il discorso. Non sapeva bene se le conveniva ripetere tutto con più calma o meno... Si sentiva goffa, impacciata, imbarazzata... Non era abituata ad interagire con persone di così alto lignaggio.

[Francesco_maria]

"Non preoccuparti di nulla figliola, sei la benvenuta nella nostra Università se vuoi dedicarti allo studio"

proprio mentre parlava con la nuova arrivata un servitore gli si avvicinò con un foglietto. Il cardinale lo lesse poi disse:

"Oh bene! Ho proprio pronte due aule... Scalina per Voi è pronta l'aula Archangel Raphaelle e per Voi, RobertaAuditore, è pronta l'aula Archangel Sylphael potete seguirmi entrambe le due aule sono entrambe al primo piano."
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[Cirmolo]

Dopo aver manifestato il desiderio di far parte della comunità dei credenti al suo parroco, Cirmolo si presentò agli uffici competenti per seguire il catechismo della Santa Chiesa Aristotelica.
Giunto alla porta, trovandola socchiusa si fece avanti

è permesso? Sono Cecco Aldobrandini da Pisa, vorrei seguire il catechismo per ricevere il battesimo. Sono nel posto giusto?

[Francesco_maria]

Il Cardinale Sforza avvisato dell'arrivo di un nuovo studente scese nell'atrio dell'Università e, andando incontro al nuovo arrivato disse:

"Figliolo, benvenuto all'Università Pontificia a Roma. Sono il cardinale Francesco Maria Sforza, Decano del Collegio Romano. Ditemi cosa Vi porta qui da noi?"
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[Cirmolo]

Buongiorno eminenza, madre Almalibre mi ha indicato questo ufficio per seguire il catechismo, Mi chiedevo se fosse possibile seguire le lezioni in funzione del mio prossimo battesimo

disse Cirmolo con la dovuta deferenza, e rimase in attesa

[Francesco_maria]

"Molto bene figliolo, Vi chiedo di accomodarVi qui un momento. Faremo il possibile per predisporre la sua aula in tempi brevi e poter procedere con il corso di Pastorale Prima"

detto ciò indicò una panca nell'atrio al nuovo arrivato, poi salutandolo con un cenno ritornò ai piani superiori per preparare l'aula.
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[Cirmolo]

si siede composto sulla panca e aspetta di essere chiamato da Sua Eminenza.

[Francesco_maria]

Il prelato scese nuovamente le scale e raggiunto l'atrio si avvicinò al giovane seduto in attesa e disse:

"Figliolo l'aula per te è pronta. Seguimi presso l'aula St.Samoth."
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[renkin]

Renkin raggiunse la destinazione indicata gentilmente da Madre Dunia, bussò al portone ed attese di essere ricevuto per poter iniziare il corso necessario al battesimo...

"Buongiorno , buona Domenica é permesso ?"

...esclamo! speranzoso di essere nel luogo giusto.