L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[caleroide]

[Dialdana]

Dialdana entrò nell'aula e, consegnando la missiva che l'invitava in queste sale, si presentò:''Sono Dialdana Diletta Lunella Ruffo Di Calabria, sono stata convocata per l'annullamento del mio matrimonio. ''
Guardò il messo e attese nuove istruzioni, non sapendo cosa fare.
Nel frattempo ricordava i tempi lontani che la legavano al suo vecchio amore

[Dialdana]

Tutto taceva e non vi era alcun movimento... pensò: '' Ma si sono dimenticati di me? Non sapevo che ci volesse tutto questo tempo. Vorrei far tutto alla lode di Aristotele e della Chiesa, ma è così difficile attendere oltre i tempi che avevano indicato''

[almalibre]

La Presidente entra in aula salutando, seguita dal messo che porta i documenti relativi allo scioglimento de quo e, rivolgendosi al Procuratore dice:

Vostra Eccellenza Caleroide, i 15 giorni di attesa per la convocazione degli sposi sono scaduti, per cui potete iniziare con il giuramento e la deposizione della sposa qui presente.
Grazie.
_________________

[caleroide]

Dopo aver ascoltato quando detto dalla Presidente mi alzai, e nel mentre andai a prendere il Libro delle Virtù risposi.

Certamente Eccellenza procedo subito per quanto riguarda lo sposo procederemo in contumacia visto che non si è presentato nei tempi previsti.

Dopo essermi avvicinato alla sposa con il Libro delle Virtù iniziai a parlare.

Vi invito ad appoggiare la mano destra sul Libro delle Virtù e a recitare il presente giuramento.

Finito di parlare consegnai alla sposa il foglio di carta con su scritto il giuramento che avrebbe dovuto dire e poggiai sul tavolo il Libro delle Virtù.

[Dialdana]

Appena Eccellenza il Presidente entrò in aula si alzò in piedi, era emozionata e tesa, ma finalmente tutto iniziò a procedere.

Vide avvicinarsi l'Eccellenza Caleroide portando il Libro delle Virtù e le chiese di giurare.
Pronta eseguì le indicazioni, poggiò la mano destra sul libro e iniziò col giuramento con voce ferma e decisa:
''Io, Dialdana Diletta Lunella Ruffo Di Calabria, giuro solennemente davanti a questa Corte, ai Dogmi della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicata colpevole da questa corte.''

Appena finito di parlare guardò le Eccellenze attendendo nuove istruzioni.

[caleroide]

Dopo aver sentito il giuramento della sposa recuperai il foglio del giuramento, il Libro delle Virtù e li riposai dove li avevo presi.

Bene visto che avete effettuato il giuramento vi chiedo di voler spiegare a questa Corte i motivi che vi hanno portato a presentare la domanda di revisione del vostro Matrimonio. Prendete tutto il tempo che vi serve l'importante che siate molto chiara ed esaustiva nell'esprimere le vostre motivazioni.

Dopo di che mi andai a sedere in attesa di sentire la risposta della sposa.
_________________

[Dialdana]

Appena le chiesero di spiegare il perché avesse fatto richiesta, fece un lungo respiro e principiò:


''Io e il mio caro Assiro ci siamo amati tanto e credo che se non vi fossero stati gli ostacoli che la vita ci ha posto davanti, forse saremmo ancora insieme.

Tanto tempo fa, credo otto anni or sono, nel mezzo del nostro amore, mi ammalai, gravemente. Non volli che lui, mio figlio e la mia famiglia vedessero il mio strazio e dovessero prendersi cura di me. Quindi, contro il volere di tutti, decisi di farmi curare dalle suore e mi ritirai in convento. Salutai con un addio tutti, perché non sapevo se sarei mai più tornata.
Furono anni tempestosi e speravo vivamente che il mio amato Assiro, si fosse rinnamorato e non stesse in attesa di me: volevo la sua felicità, a costo di perderlo.

Seppi che cercava di capire come sciogliere il matrimonio, evidentemente aveva trovato qualcuna, ma non fece mai questo passo e ancora adesso non so il motivo.

Dopo anni, le suore con pazienza e dedizione son riuscite a farmi guarire e, un anno fa circa, ritornai a casa. Venni a sapere che mio figlio non c'era più e che anche Assiro era introvabile.. Aspettai, cercai di capire, ma nulla, non l'ho più ritrovato.
Non riesco a esprimer con parole la sofferenza e lo strazio e i sensi di colpa per aver rovinato la mia famiglia. Se fossi stata presente, forse adesso ci sarebbero tutti e saremmo ancora insieme. Ma non posso cambiar il passato e in fondo non avevo la forza per rimanere.
Essendo venuta a conoscenza della volontà di Assiro, legittima, di divorziare o annullare il matrimonio, perché era come se avessi abbandonato il tetto coniugale, dopo un anno di attesa vorrei sentirmi libera di amare e formare una nuova famiglia.
Ma vorrei che tutti i miei nuovi progetti di vita fossero benedetti da Aristotele. Sono qui proprio per far sì che davanti ai Suoi occhi sia libera da questo matrimonio purtroppo inesistente da otto anni e libera da ogni peso sulla coscienza per poter amare e creare una mia nuova vita.

Sono qui, col cuore in mano, senza sotterfugi a dirvi chiaramente e onestamente come stanno i fatti.
Non vi è stata una mancanza di amore, incomprensioni, litigi, adulterio, ma solo la distanza e le casualità della vita che ci hanno tenuti così lontano da separarci.

Spero non sia giudicata male la mia voglia di rifarmi una vita: ho aspettato e sperato, ma dopo essermi ripresa da quella orribile malattia, ho capito che la vita bisogna viverla appieno prendendo tutto quello che ci offre, ma con la coscienza pulita e son qui affinché possa vivere i giorni che Aristotele vorrà donarmi guardando negli occhi chiunque, senza provar vergogna.

Nelle vostre mani ripongo il mio futuro e la mia coscienza.
Ho concluso.''

Dialdana li guardò facendo cenno se potesse sedersi e attese il responso.

[caleroide]

Ascoltato quanto detto dalla sposa mi alzai e presi parola.

Vi ringrazio per le spiegazioni delle vostre motivazioni direi che sono state molto chiare ed esaustive potete tranquillamente accomodarvi.

Poi mi rivolsi alla Presidente

Dopo aver ascoltato quanto detto dalla sposa, visto che lo sposo non si è presentato, se voi non avete domande se mi autorizzate procederei con la requisitoria.

Poi terminato di parlare mi accomodai al mio posto in attesa della risposta della Presidente.
_________________

[almalibre]

Ascoltata la deposizione della sposa la Presidente, commossa dice rivolgendosi a lei:

Dama, purtroppo è il destino stabilito per ognuno di noi dal Signore il quale aveva già segnato il vostro; quindi non abbiate alcun timore del giudizio degli uomini qualora dovessero sentirsi giudici, ma eseguite ciò che Lui ha deciso per voi. Se avete ottemperato alle eventuali pene inflittevi in via di scioglimento, nulla vi vieta di aspirare ad una nuova felicità e in Chiesa avrete la nostra benedizione.

Quindi rivolgendosi al Procuratore dice:

Vostra Eccellenza Caleroide, non alcuna domanda, vi prego quindi di voler fare la vostra arringa finale.
Grazie.
_________________

[caleroide]

Dopo aver sentito quanto detto dalla Presidente presi parola per la requisitoria.

In data 03 aprile 1470, presentava richiesta presso questo Tribunale la fedele Dialdana, chiedendo lo scioglimento del matrimonio con Ser Assiro_babilonese, contratto il 07 marzo 1461 e dal quale è nato un figlio Dread23 che non è più presente in questo mondo.

Nel corso del dibattimento avvenuto in queste aule è parso chiaro che vi sia stato la sparizione dei sentimenti d'amore dei coniugi.

Tutto ciò premesso:

L'Art. 3 del Diritto Canonico recita: Il matrimonio è la consacrazione dell’accordo profondo tra due persone, creando una condivisione della vita, reputata indissolubile e simboleggiando l’Amicizia Aristotelica in una delle sue forme più strette.

E’ chiaro quindi che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno.

Per tutto quanto sopra esposto, poiché a norma del Diritto Canonico Libro 1 Parte V sezione B l'Art. 6 comma 3 che cita l’abbandono del domicilio coniugale da parte di uno dei due coniugi per un tempo superiore a 3 mesi, chiediamo a questa Illustrissima Corte di:

• accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
  
• disporre che la sposa non riceva nessuna pena in quanto innocente;
  
• interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 2 (due), 1 (uno) perché al primo matrimonio e 1 (uno) per la mancata presenza in tribunale;
  
• imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00), Ducati 50,00 (cinquanta/00) essendo al primo matrimonio e Ducati 50,00 (cinquanta/00) per non essersi presentato in aula, da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale.

Chiediamo, inoltre:

• di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
  
• di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
  
• di sospendere la sentenza dello sposo fino al ritorno alla vita civile attiva.

Terminato di parlare andai a sedermi al mio posto.
_________________

[Dialdana]

Dialdana si sedeva e ascoltava attentamente tutta la procedura.

Appena Sua Eccellenza Almalibre le rivolse parole piene di comprensione si sentì sollevata e capita. E ringraziò Aristotele per aver messo le persone giuste di fronte al suo cammino.

Sorrise e attese il responso del Procuratore che , nella sua arringa, chiedeva proprio ciò che il suo cuore sperava.
E vedendolo sedere, non sapeva cosa fare.

[almalibre]

Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona

Richiesta di valutazione per i Cardinali del Concistoro Romano


Il Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona


Presieduto da S.Ecc. Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza detta "Almalibre"


ha pronunciato il seguente

PARERE NAZIONALE SU RICHIESTA DI SCIOGLIMENTO

Nel ricorso presentato da:
• Nome IG: Dialdana
• Diocesi/Parrocchia di appartenenza: Teramo
• Status Giudiziario del richiedente (laico, ordinato, eterodosso, scomunicato, etc): Laico

RICORRENTI:
• Nome IG Sposo: Assiro_babilonese
• Nome IG Sposa: Dialdana
Rappresentati e difesi: in proprio
Con l’intervento ex lege del Procuratore Episcopale Nazionale S.Ecc. Fratello Caleroide

CONCLUSIONI DEL RICORRENTE:
• Dichiararsi l'annullamento del matrimonio celebrato il 07 marzo 1461 da Marie_elena-isabella nella Parrocchia di Teramo con testimoni :
per lo sposo : Dombel
per la sposa : Calidria

CONCLUSIONI DEL P.E.:
In data 03 aprile 1470, presentava richiesta presso questo Tribunale la fedele Dialdana, chiedendo lo scioglimento del matrimonio con Ser Assiro_babilonese, contratto il 07 marzo 1461 e dal quale è nato un figlio Dread23 che non è più presente in questo mondo.
Nel corso del dibattimento avvenuto in queste aule è parso chiaro che vi sia stato la sparizione dei sentimenti d'amore dei coniugi.
Tutto ciò premesso:
L'Art. 3 del Diritto Canonico recita: Il matrimonio è la consacrazione dell’accordo profondo tra due persone, creando una condivisione della vita, reputata indissolubile e simboleggiando l’Amicizia Aristotelica in una delle sue forme più strette.
E’ chiaro quindi che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno.
Per tutto quanto sopra esposto, poiché a norma del Diritto Canonico Libro 1 Parte V sezione B l'Art. 6 comma 3 che cita l’abbandono del domicilio coniugale da parte di uno dei due coniugi per un tempo superiore a 3 mesi, chiediamo a questa Illustrissima Corte di:
[*]accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
[*]disporre che la sposa non riceva nessuna pena in quanto innocente;
[*]interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 2 (due), 1 (uno) perché al primo matrimonio e 1 (uno) per la mancata presenza in tribunale;
[*]imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00), Ducati 50,00 (cinquanta/00) essendo al primo matrimonio e Ducati 50,00 (cinquanta/00) per non essersi presentato in aula, da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale.
Chiediamo, inoltre:
[*]di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
[*]di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
[*]di sospendere la sentenza dello sposo fino al ritorno alla vita civile attiva.

SVOLGIMENTO DELL'UDIENZA
Si è proceduto in contumacia dello sposo che non si è presentato in aula ed è introvabile fin dal 21 luglio 1469.

MOTIVI DELLA DECISIONE
La domanda è fondata e va, pertanto, accolta.
Sussistono, infatti, i presupposti di applicazione dell’art. 6.3 del diritto canonico in materia di scioglimento del matrimonio.
Dal dibattimento è emerso che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno, tenuto conto del lungo periodo di assenza dello sposo introvabile fin dal 21 luglio 1469.

P.Q.M.
Il Tribunale dell'Ufficialità Nazionale Italofona, definitivamente pronunciando sul ricorso presentato da Dialdana, con l’intervento in causa del Procuratore Ecclesiastico, così si esprime e propone:
1) accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
2) disporre che la sposa non riceva nessuna pena in quanto innocente;
3) interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 2 (due), 1 (uno) perché al primo matrimonio e 1 (uno) per la mancata presenza in tribunale;
4) imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00), Ducati 50,00 (cinquanta/00) essendo al primo matrimonio e Ducati 50,00 (cinquanta/00) per non essersi presentato in aula, da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale.
Chiediamo, inoltre:
5) di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;

6) di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
7) di sospendere la sentenza dello sposo fino al ritorno alla vita civile attiva.

Inoltre il Tribunale manda al Procuratore di trasmettere copia autentica del presente parere al Concistoro Cardinalizio per la valutazione.
Così deciso in camera di consiglio il giorno 3 del mese di maggio dell'anno 1470.

S.Ecc. Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza "Almalibre"


+ Arcivescovo di Pisa
+ Inquisitore Generale Italofono


Deposito atti dell'udienza:

[UNI 68]Scioglimento matrimoniale Dialdana – Assiro_babilonese

_________________

[Dialdana]

Dialdana con gli occhi lucidi ascolta la sentenza.
E' finita una storia meravigliosa che porterà sempre nel suo cuore, ma adesso potrà guardare avanti verso il suo futuro grazie ad Aristotele che l'ha resa libera.

Riverisce e ringrazia il Presidente e il Procuratore e felice va verso la sua nuova vita.

[Dialdana]

Dialdana entra e cerca di parlare con qualcuno: Salve, scusate. Ma i Cardinali quando emettono la sentenza? E' passato tanto tempo. Perdonatemi, chi posso contattare per velocizzare il tutto?
Un po' demoralizzata spera in qualche concessione divina