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[AP 96] Scioglimento matrimoniale Raone - Astraribus

 
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caleroide



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MessagePosté le: Lun Juin 12, 2023 10:19 pm    Sujet du message: [AP 96] Scioglimento matrimoniale Raone - Astraribus Répondre en citant

Astraribus a écrit:
RICHIESTA DI REVISIONE STATUS MATRIMONIALE

Informazioni Richiedente

  • Nome IG: Astraribus

  • Diocesi/Parrocchia di appartenenza: Pisa

  • Status Giudiziario del richiedente(laico, ordinato, eterodosso, scomunicato, etc): Laico




Richiesta

  • Nome IG Sposo: Raone

  • Nome IG Sposa: Astraribus

  • Data del matrimonio: 21 Marzo 1471

  • Celebrante: Almalibre

  • Parrocchia di celebrazione sacramento: Pisa

  • Testimoni: Antarjs per lo sposo - Corsarabg per la sposa

  • Bambini (specificare numero e nome IG): NO

  • Matrimoni precedenti sposo: [SI - numero/NO] NO

  • Matrimoni precedenti sposa: [SI - numero/NO] NO

  • Motivazioni (spiegare in modo compiuto e dettagliato):

Raone è stato il mio unico amore. Con lui sono cresciuta ed ho messo radici a Pisa. Fino al giorno del matrimonio. Poi lui ha iniziato a venire meno ai suoi compiti matrimoniali, non partecipando alla vita familiare e disinteressandosi a quelli che sono i bisogni non solo del nostro nucleo familiare ma anche di quelli miei personali, donna e moglie alla quale avrebbe dovuto dedicare la sua vita come io ho fatto io con la mia. Per cercare di recuperare il rapporto gli ho proposto di allontanarci dalla quotidianità, prenderci un po' di tempo per noi facendo un viaggio ma anche in questo caso lui non ha partecipato né all'organizzazione né alla messa in atto del viaggio stesso. Fino al giorno in cui, svegliandomi al mattino, non l'ho trovato più al mio fianco. Si è chiuso in convento senza darmi una spiegazione. La sua assenza e la sua freddezza dal giorno successivo al matrimonio in poi, così come la decisione di ritirarsi in convento senza avvertirmi, hanno spento l'amore che nutrivo per lui e il rapporto non è più risanabile. Chiedo pertanto lo scioglimento del matrimonio



Allegati

Certificati di battesimo di entrambi i coniugi:
Sposo:
[rp]Certificato del Sacramento del Battesimo


Nel Nome dell'Altissimo Onnipotente e dei Suoi Due Profeti Aristotele e Christos, dichiaro e certifico che
Nel giorno 15 febbraio 1471
Il credente Christopher Leroy, noto come Raone
ha ricevuto il Sacramento del Battesimo
per mano di Alma Bianca Arnod Sforza “Almalibre” presso la parrocchia di Pisa nella diocesi di Pisa,
accompagnato dal Padrino Alexios Aristoteles Agiades, noto come Nespolo. (con il punto finale).

Fatto nella parrocchia di Pisa, in questo giorno XV del mese II dell'anno di grazia MCDLXXI.

Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza[/rp]

Sposa:
[rp]Certificato del Sacramento del Battesimo


Nel Nome dell'Altissimo Onnipotente e dei Suoi Due Profeti Aristotele e Christos, dichiaro e certifico che
Nel giorno 16 febbraio 1471
La credente Medea Margot, nota come Astraribus
ha ricevuto il Sacramento del Battesimo
per mano di Alma Bianca Arnod Sforza “Almalibre” presso la parrocchia di Pisa nella diocesi di Pisa,
accompagnata dal Padrino Alexios Aristoteles Agiades, noto come Nespolo. (con il punto finale).

Fatto nella parrocchia di Pisa, in questo giorno XVI del mese II dell'anno di grazia MCDLXXI.

Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza[/rp]


Certificato di matrimonio:
[rp]Certificato del Sacramento del Matrimonio


Nel Nome dell'Altissimo Onnipotente e dei Suoi Due Profeti Aristotele e Christos, dichiaro e certifico che
Nel giorno 21 Marzo 1471

il Fedele Christopher Leroy, noto come Raone e
la Fedele Medea Margot, nota come Astraribus
sono stati uniti nel Sacramento del Matrimonio
per mano di Mons. Alma Bianca Arnod Sforza nota come Almalibrepresso la parrocchia di Pisa nella diocesi di Pisa
alla presenza dei testimoni
per la sposa: Corsarabg
e per lo sposo: Antarjs

Fatto nella parrocchia di Pisa , in questo giorno XXI del mese III dell'anno di grazia MCDLXXI.

Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza[/rp]


Firma del richiedente
Medea Margot


Citation:
[center]


[b]Tribunale Arcivescovile di Pisa






Richiesta di Revisione Status Matrimoniale tra Raone e Astraribus[/center]


Noi, Fratello Enrico Gonzaga Della Scala al secolo Caleroide, Procuratore Ecclesiastico dell'Arcidiocesi di Pisa,


[center]DICHIARIAMO [/center]


concluse le indagini riguardanti la richiesta di revisione dello status matrimoniale tra i fedeli Raone e Astraribus. Avendo preso visione del ricorso depositato dalla fedele Astraribus, delle prove presentate e delle dichiarazioni rilasciate,


[center]DECRETIAMO IL RINVIO A GIUDIZIO[/center]


dei coniugi Raone e Astraribus al fine di procedere alla revisione dello status matrimoniale.

I coniugi Raone e Astraribus dovranno presentarsi presso l’aula del Tribunale Arcivescovile di Pisa allestita appositamente entro QUINDICI giorni dall'affissione del presente decreto di citazione a giudizio.
La mancata presentazione nei modi e nei termini sopra indicati comporterà la rinuncia al diritto di difendersi o meglio di addurre le proprie ragioni al procedimento in corso per la parte che non comparirà a giudizio. Le parti, se lo vorranno, potranno farsi accompagnare e rappresentare da un avvocato di fede aristotelica, ecclesiastico o laico.

Chiunque abbia qualcosa da dire in merito, dovrà presentarsi nella medesima sede entro il medesimo giorno sopra indicato, diversamente, non potrà più essere ascoltato. Se le parti desiderassero convocare dei testimoni, i relativi nominativi dovranno essere comunicati al Procuratore Ecclesiastico per la Provincia di Pisa Fratello Caleroide

Ad Claram et Sanctam Veritatem.

Scritto e sigillato presso il Palazzo Arcivescovile di Pisa,
il XII giorno del mese di Giugno dell'Anno di Grazia MCDLXXI




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Astraribus



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MessagePosté le: Mar Juin 13, 2023 8:51 am    Sujet du message: Répondre en citant

Medea Margot si presentò presso la sala che le era stata indicata e rimase in attesa di essere convocata.
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almalibre



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MessagePosté le: Mer Juin 28, 2023 11:04 am    Sujet du message: Répondre en citant

La Presidente della Corte entra in aula seguita dal messo che deposita sulla sua scrivania l'incartamento dello scioglimento di matrimonio in atto.
Saluta con un cenno del capo i presenti, quindi rivolgendosi al Procuratore Episcopale dice:


Vostra Eccellenza, visto che sono trascorsi i 15 giorni di tempo per permettere agli sposi di presentarsi in aula e visto che lo sposo non si è presentato, vi prego di procedere "in absentia" dello stesso.
Vi prego quindi di far giurare la sposa qui presente e di ascoltare la sua testimonianza.
Grazie

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caleroide



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MessagePosté le: Mer Juin 28, 2023 9:28 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver ascoltato quando detto dalla Presidente mi alzai, e nel mentre andai a prendere il Libro delle Virtù risposi.

Certamente Eccellenza procedo immediatamente. Visto l'assenza procederemo come da voi indicato.

Dopo aver preso il Libro delle Virtù e il foglio del giuramento mi avvicinai alla sposa. Una volta di fronte a lei posai sul tavolo il Libro delle Virtù e iniziai a parlare.

Vi invito ad appoggiare la mano destra sul Libro delle Virtù e a recitare il presente giuramento.

Finito di parlare consegnai alla sposa il foglio di carta con su scritto il giuramento che avrebbe dovuto dire.

Citation:
Io, "vostro nome completo", giuro solennemente davanti a questa Corte, ai Dogmi della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicata colpevole da questa corte.

Consegnato il giuramento mi allontanai leggermente e rimasi in attesa.
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Astraribus



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MessagePosté le: Mer Juin 28, 2023 10:41 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Medea posò la sua mano destra sul libro delle virtù e lesse dal foglio che le era stato consegnato:

Citation:
Io, Medea Margot detta Astraribus, giuro solennemente davanti a questa Corte, ai Dogmi della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che mi sorveglia e mi giudica, di dire la verità e soltanto quella, senza falsità alcuna. Qualora contravvenissi a tale giuramento, che la mia anima possa bruciare nel fuoco eterno dell'Inferno Lunare ed essere giudicata colpevole da questa corte.


Poi tornò a sedere e attese.
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caleroide



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MessagePosté le: Jeu Juin 29, 2023 7:26 am    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver sentito il giuramento della sposa mi avvicinai nuovamente al tavolo e recuperai il foglio del giuramento e il Libro delle Virtù e li andai a riposare da dove li avevo presi. Una volta posati mi riavvicinai alla sposa e iniziai a parlare.

Bene visto che avete effettuato il giuramento vi chiedo di spiegare le vostre motivazioni che vi hanno spinto a richiedere questo scioglimento. Prendete tutto il tempo che vi serve l'importante che siate molto chiara ed esaustiva nell'esprimere le vostre motivazioni.

Terminato di parlare mi andai a sedere, presi carta e penna per poter prendere appunti su quello che da li a poco sarebbe stato detto dalla sposa.
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Astraribus



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MessagePosté le: Jeu Juin 29, 2023 8:06 am    Sujet du message: Répondre en citant

Medea prese fiato e, riordinando i pensieri, cercò di essere più chiara possibile.

"Io e Raone ci siamo conosciuti a Volterra. Me ne innamorai subito, sebbene non lo conoscessi a fondo e non sapessi se potevo fidarmi di lui. Ma lo feci; lo seguì per cercare insieme un posto in cui sentirci a casa. Alla fine la scelta ricadde su Pisa e lì iniziammo a costruire la nostra vita insieme. Dopo poco contattammo la Madre per essere battezzati e sposati."

Lo sguardo di Medea cadde sulle mani giunte di Madre Almalibre. Un altro respiro e continuò.

"Lo so, non era da molto che ci conoscevamo e col senno di poi potrei dire che fu un errore accelerare i tempi, ma noi ci amavamo davvero. Ricordo ancora le parole della Madre quando le parlammo. Ci disse che potevamo aspettare ma che il nostro volerci bene, il nostro amarci, era ben visibile e non era sua intenzione contenerlo, se quelle erano le nostre volontà.
E così fu. Ci sposammo il 21 marzo, primo giorno di una nuova stagione per il mondo e soprattutto per noi. Ma da quel momento in poi le cose andarono diversamente da come me le ero immaginata. Mio marito iniziò ad assentarsi, a non essere presente in casa così come nella vita sociale tanto che, per scherzare, lo chiamavo 'il mio fantasmino'. Ma ciò mi feriva e gli parlai, gli parlai tanto. Gli dissi che mi sentivo sola, che mi mancava e che per riavvicinarci avevo pensato ad un viaggio da fare insieme. Accettò ma i suoi comportamenti non cambiarono, anzi: mi ritrovai ad organizzare il viaggio da sola, non si interessò né del dove né del quando, una volta scordò anche di partire nonostante ci fossero dei permessi già concessi. Insomma, mi sembrava di viaggiare da sola con una scorta. Inutile dire che la delusione fu tanta. Tornammo a Pisa molto prima del previsto e lì confidai a Raone che i suoi atteggiamenti, le sue mancanze, avevano spento quella fiamma che illuminava il mio cuore. Mi disse che era dispiaciuto, mi disse che voleva riprovarci, mi disse che mi avrebbe resa felice. E io credetti alle sue parole, fiduciosa.
Fino a quando il 30 maggio mi svegliai e non lo trovai accanto a me. Le suore mi dissero che era in convento, dov'è tutt'ora. Se n'era andato senza una spiegazione, senza un motivo. E in quel momento ho compreso che la nostra storia era finita ben prima della sua assenza fisica. Era finita in cuore suo dal 22 marzo, cioè da quando era assente come marito, come compagno di vita, come migliore amico e confidente. L'ho amato tanto ma tanto mi ha fatto soffrire. Se tornasse ora non riuscirei più a dargli fiducia, a credere ad un amore tanto osannato ma poi tanto bistrattato."


Medea si fermò. Credeva di essere stata esaustiva, forse anche eccessivamente prolissa nel raccontarsi.
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caleroide



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MessagePosté le: Jeu Juin 29, 2023 9:37 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver sentito la testimonianza e aver finito di prendere nota di quanto detto dalla sposa e, visto che lo sposo non si era presentato e non si sarebbe potuto sentire, mi alzai e presi parola rivolto alla sposa.

Vi ringrazio per le spiegazioni delle vostre motivazioni direi che sono state molto chiare ed esaustive.

Poi mi rivolsi alla Presidente

Dopo aver ascoltato quanto detto dalla sposa, visto che lo sposo non si è presentato, se voi non avete domande e se mi autorizzate procederei con la requisitoria.

Terminato di parlare tornai a sedermi e mi misi a rileggere gli appunti presi in modo da poter, una volta autorizzato, procedere con la requisitoria.
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almalibre



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MessagePosté le: Ven Juin 30, 2023 9:33 am    Sujet du message: Répondre en citant

Vostra Eccellenza Caleroide, anche per me le motivazioni date dalla sposa sono esaustive e chiare, vi prego quindi di voler presentare la vostra requisitoria, non ho richieste nè domande da porre.

Grazie

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caleroide



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MessagePosté le: Ven Juin 30, 2023 10:39 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Dopo aver sentito quanto detto dalla Presidente, aver finito di rileggere gli appunti presi, abbozzai i punti chiave della requisitoria che avrei dovuto dire mi alzai e presi parola.

In data 12 giugno 1471, presentava richiesta presso questo Tribunale la fedele Astraribus, chiedendo lo scioglimento del matrimonio con Ser Raone, contratto il 21 marzo 1471 e dal quale non sono nati figli.

Nel corso del dibattimento avvenuto in queste aule è parso chiaro che vi sia stata la sparizione dei sentimenti d'amore dei coniugi.

Tutto ciò premesso:

L'Art. 3 del Diritto Canonico recita: Il matrimonio è la consacrazione dell’accordo profondo tra due persone, creando una condivisione della vita, reputata indissolubile e simboleggiando l’Amicizia Aristotelica in una delle sue forme più strette.

E’ chiaro quindi che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno.

Per tutto quanto sopra esposto, poiché a norma del Diritto Canonico Libro 1 Parte V sezione B l'Art. 6 comma 1 cita come motivo dello scioglimento del matrimonio la fine dei sentimenti d’amore tra i due coniugi, chiediamo a questa Illustrissima Corte di:
  • accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
  • interdire la sposa ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 4 (quattro) essendo al primo matrimonio e per la breve durata dello stesso;
  • interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 6 (sei) essendo al primo matrimonio, per la breve durata dello stesso e per non essersi presentato in aula;
  • imporre allo sposa il pagamento di Ducati 50,00 (cinquanta/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale;
  • imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale.


Chiediamo, inoltre:
  • di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
  • di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
  • di sospendere la sentenza dello sposo fino a quando non esce dal monastero e torna alla vita attiva.

Terminata la requisitoria andai a sedermi al mio posto.
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almalibre



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MessagePosté le: Sam Juil 01, 2023 9:38 am    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:



                Tribunale Arcivescovile di Pisa




                Richiesta di valutazione per i Cardinali del Concistoro Romano.

                  Tribunale Arcivescovile dell'Arcidiocesi di Pisa


                Presieduto da S.Ecc. Alma Bianca Arnod Sforza detta “Almalibre”

                      ha pronunciato il seguente



                PARERE EPISCOPALE SU RICHIESTA DI SCIOGLIMENTO


    Nel ricorso presentato da:

    •Nome IG: Astraribus
    •Diocesi/Parrocchia di appartenenza: Pisa
    •Status Giudiziario del richiedente (laico, ordinato, eterodosso, scomunicato, etc): Laico

    NOME DEGLI SPOSI:

    •NomeSposo: Raone

    •Nome IG Sposa: Astraribus

    Rappresentato e difeso: in proprio, la sola sposa

    Con l’intervento ex lege del Procuratore Ecclesiastico per l'Arcidiocesi di Pisa, S.Ecc. Fratello Enrico Gonzaga Della Scala detto “Caleroide”

    CONCLUSIONI DEL RICORRENTE:

    • Dichiararsi l'annullamento del matrimonio celebrato il 21 Marzo 1471 da Almalibre (Arcivescovo) nella Parrocchia di Pisa, con testimoni :
    per lo sposo: Antarjs
    per la sposa: Corsarabg


    CONCLUSIONI DEL P.E.:

    In data 12 giugno 1471, presentava richiesta presso questo Tribunale la fedele Astraribus, chiedendo lo scioglimento del matrimonio con Ser Raone, contratto il 21 marzo 1471 e dal quale non sono nati figli.

    Nel corso del dibattimento avvenuto in queste aule è parso chiaro che vi sia stata la sparizione dei sentimenti d'amore dei coniugi.

    Tutto ciò premesso:

    L'Art. 3 del Diritto Canonico recita: Il matrimonio è la consacrazione dell’accordo profondo tra due persone, creando una condivisione della vita, reputata indissolubile e simboleggiando l’Amicizia Aristotelica in una delle sue forme più strette.

    E’ chiaro quindi che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno.

    Per tutto quanto sopra esposto, poiché a norma del Diritto Canonico Libro 1 Parte V sezione B l'Art. 6 comma 1 cita come motivo dello scioglimento del matrimonio la fine dei sentimenti d’amore tra i due coniugi, chiediamo a questa Illustrissima Corte di:
    • accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
    • interdire la sposa ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 4 (quattro) essendo al primo matrimonio e per la breve durata dello stesso;
    • interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 6 (sei) essendo al primo matrimonio, per la breve durata dello stesso e per non essersi presentato in aula;
    • imporre allo sposa il pagamento di Ducati 50,00 (cinquanta/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale;
    • imporre allo sposo il pagamento di Ducati 100,00 (cento/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale.


    Chiediamo, inoltre:
    • di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
    • di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
    • di sospendere la sentenza dello sposo fino a quando non esce dal monastero e torna alla vita attiva.

    SVOLGIMENTO DELL'UDIENZA

    All'udienza era presente la sola sposa Astraribus, trascorso il termine previsto di 15 giorni per raggiungere l’Aula, si è proceduto “in absentia” dello sposo Raone appurando che vi sia stato la sparizione dei sentimenti d'amore dei coniugi.

                MOTIVI DELLA DECISIONE


    La domanda è fondata e va, pertanto, accolta.

    Sussistono, infatti, i presupposti di applicazione dell’art. 6.1 del diritto canonico in materia di scioglimento del matrimonio.
    Dal dibattimento è emersa la volontà dello scioglimento, da parte della sola sposa presente Astraribus, per la scomparsa dei sentimenti d'amore.

                P.Q.M.


    Il Tribunale Arcivescovile di Pisa, definitivamente pronunciando sul ricorso presentato da Astraribus, con l’intervento in causa del Procuratore Ecclesiastico, così si esprime e propone:
    In data 12 giugno 1471, presentava richiesta presso questo Tribunale la fedele Astraribus, chiedendo lo scioglimento del matrimonio con Ser Raone, contratto il 21 marzo 1471 e dal quale non sono nati figli.

    Nel corso del dibattimento avvenuto in queste aule è parso chiaro che vi sia stata la sparizione dei sentimenti d'amore dei coniugi.

    Tutto ciò premesso:

    L'Art. 3 del Diritto Canonico recita: Il matrimonio è la consacrazione dell’accordo profondo tra due persone, creando una condivisione della vita, reputata indissolubile e simboleggiando l’Amicizia Aristotelica in una delle sue forme più strette.

    E’ chiaro quindi che la decisione di ricorrere a questa Corte, è stata presa dopo aver capito che l'Amicizia Aristotelica simboleggiante l'accordo profondo e la condivisione della vita di coppia, era ormai venuta meno.

    Per tutto quanto sopra esposto, poiché a norma del Diritto Canonico Libro 1 Parte V sezione B l'Art. 6 comma 1 cita come motivo dello scioglimento del matrimonio la fine dei sentimenti d’amore tra i due coniugi, chiediamo a questa Illustrissima Corte di:
    1) accogliere la richiesta e sciogliere il matrimonio;
    2)interdire la sposa ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 3 (tre) essendo al primo matrimonio e considerata la breve durata dello stesso;
    3)interdire lo sposo ad un futuro matrimonio per un periodo di mesi 6 (sei) essendo al primo matrimonio, per la breve durata dello stesso, con l’aggravante di oltraggio alla Corte per non essersi presentato in aula;
    4)imporre allo sposa il pagamento di Ducati 50,00 (cinquanta/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale;
    5)imporre allo sposo il pagamento di Ducati 150,00 (centocinquanta/00) da versare alle casse della diocesi in cui si trova, previo accordo con il Vescovo titolare che dovrà rilasciare attestazione di ricevuta, entro quindici giorni dalla pubblicazione della sentenza definitiva da parte del Concistoro Cardinalizio e ne consegni attestazione al presente Tribunale.


    Chiediamo, inoltre:
    6)di disporre come condizione necessaria per contrarre un nuovo matrimonio, che essi seguano entrambi un corso sul matrimonio ottenendo attestato di partecipazione, oppure compiano un cammino di preparazione con il proprio Vescovo;
    7)di stabilire per entrambi, che rendano confessione ad un prelato presso il Monastero in cui seguiranno il corso di preparazione al matrimonio o ad uno appartenente alla propria Diocesi;
    8)di sospendere la sentenza dello sposo fino a quando non esce dal monastero e torna alla vita attiva.


    Così deciso in Camera di Consiglio il gioro 1 del mese di Lulgio dell'anno 1471.

    S.Ecc. Monsignora Alma Bianca Arnod Sforza "Almalibre"




    + Arcivescovo di Pisa

    Deposito atti dell'udienza:

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almalibre



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MessagePosté le: Jeu Juil 06, 2023 3:34 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Oggi 06 luglio 1471 la fedele Astraribus ha provveduto a coprire la pena pecuniaria alla quale è stata condannata (50 ducati), tramite il

Mandato numero '2196763'

che si trova nella Chiesa di Pisa.


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