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[Info] Statut de l'ordre Dominicain

 
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Marc_Boniface
Invité





MessagePosté le: Sam Nov 26, 2022 2:23 pm    Sujet du message: [Info] Statut de l'ordre Dominicain Répondre en citant

Fenice a écrit:
Citation:


Il seguente Codice è realizzato in conformità al Diritto Canonico e al Dogma della Santa Chiesa Aristotelica Romana.



  • ART. 1  
    L'ordine dei Frati Domenicani Conventuali ed Itineranti è un Ordine Religioso Romano, pertanto egli giura davanti al Signore e a suoi
    profeti Aristotele e Chistos a suoi Apostoli e ai Santi tutti solenne ed eterna fedeltà alla Santissima Chiesa Aristotelica, Universale
    Romana nella figura del Santissimo Pontefice e nell' Eminentissimo e Revendissimo Collegio dei Cardinali e negli Eccellentissimi Vescovi.

    Il giuramento deve essere pronunciato da ogni nuovo membro dell'Ordine al momento della sua ammissione, pronunciando il seguente
    solenne giuramento:

    Citation:
    Io, [NOME], giuro davanti a Aristotele e sulle Sacre Scritture di agire sempre nell’interesse primario della Chiesa Aristotelica,
    Apostolica & Romana.
    Io, [MOME], mi riconosco sottomesso alla tripla obbedienza aristotelica: obbedienza alla gerarchia stabilita da Christos, l’obbedienza ai dogmi, l’obbedienza al diritto canonico.
    Io, [NOME], giuro davanti a Christos & alle Sacre Scritture di servire sempre primariamente il papa e i suoi rappresentanti. Perciò riconosco
    come subordinate a questo giuramento ogni mio altro vassallaggio, omaggio & obbligazione.
    Io, [NOME], giuro davanti Arnvald e sulle Sacre Scritture di rispettare il presente giuramento fino alla morte o fino al giorno in cui io sarà sollevato canonicamente.


  • ART.2  ITINERARIO NELL'ORDINE:

    Quando una persona sente la necessità e il bisogno di servire la Santa Chiesa Aristotelica, per diffondere il messaggio dei nostri profeti Aristotele e Christos, nelle figure del Santo Pontefice, il Collegio dei Cardinali, i Vescovi e tutto il Clero volendo egli intraprendere una vita di comunione con altri fratelli donando le sue caratteristiche e le sue abilità migliori a Nostro Signore si dovrà rivolgere a ad un Padre dell' Ordine che poi lo presenterà al Padre Priore che gli parlerà e verificherà dopo un colloquio privato l'idoneità ad entrare come Novizio nell'Ordine, durante il periodo del noviziato egli verificherà la veridicità della sua vocazione e cercherà di comprendere in quale modo possa servire al meglio l'Ordine dopodichè ritornerà a parlare il
    Padre Priore che verificherà a che punto è il suo cammino e se pronto per entrare nell'Ordine come Oblato e da lì poi seguirà se lo vorrà il diaconato con il titolo di conventuale, fino all'ordinazione con il titolo di Padre da lì in poi se il suo talento sarà meritevole potrà accedere alle alte cariche dell'Ordine.

  • ART.3 CONVENTUALE ED ITINERANTE:

    Per poter al meglio contribuire alla diffusione del Credo Aristotelico l'Ordine si suddivide in due filoni: Itineranti e conventuali Una membro che entra a far parte dell'Ordine decide quali dei due percorrere a seconda delle sue capacità e caratteristiche migliori che verrano definite dopo l'esaminazione del Padre Priore.
    La via conventuale: consiste nel rimanere in un convento e di contribuire allo sviluppo di quel territorio con opere di carità (aiutando i bisognosi e aiutando le parrocchie e le diocesi), inoltre essendo caratteristica per l'Ordine la forte inclinazione allo studio dei suoi membri, l'Ordine si impegna nel progresso del Ducato di residenza a insegnare nelle Università alle più differenti facoltà.
    La via itinerante: consiste nel viaggiare di città in città diffondendo il messggio di Aristotele e Christos contenuto nelle Sacre Scritture.

  • ART.4  LA STRUTTURA GERARCHICA DELL'ORDINE

    Padre Generale, Rettore dell'Ordine:
    Causa materiale: deve essere sacerdote di liv.3  e teologo deve essere nell'Ordine da almeno 6 mesi

    Causa efficente: è eletto dal Consiglio Superiore dell' Ordine

    Causa formale: è intronizzato secondo le regole dell'Ordine e dopo l'approvazione della Congregazione per la diffusione della Fede.

    Causa finale: il Rettore è la massima autorità della Chiesa in un ordine religioso. Il rettore è canonicamente considerato al pari di un vescovo per i membri del suo ordine, convenzionalmente sua diocesi, in relazione a tutto ciò che riguarda la pratica sacramentale. Siede dunque di diritto in seno all’Assemblea Episcopale di residenza. Può ricevere inoltre per riconoscenza verso le sue grandi doti e per volontà del Santo Padre l'elevazione a Cardinale e quindi entrare nel Collegio cardinalizio.

    Gran Priore, Segretario dell'Ordine e del Consiglio Superiore:

    Causa materiale: deve essere sacerdote di liv.3  e teologo deve essere nell'Ordine da almeno 6 mesi

    Causa efficente: è eletto dal Consiglio Superiore dell' Ordine con approvazione del Padre priore generale

    Causa formale: è intronizzato secondo le regole dell'Ordine e dopo l'approvazione della Congregazione per la diffusione della Fede.

    Causa finale: è il braccio destro del Rettore negli ORR in tutte le materie ed è il solo responsabile di tutte le questioni religiose, sacramentali e relative al culto negli OMR. Divide, per delega canonica del potere, l’autorità e le funzioni che derivano dal ruolo episcopale del Rettore nei confronti dei membri del suo ordine. Può ricevere inoltre per riconoscenza verso le sue grandi doti e per volontà del Santo Padre l'elevazione a Cardinale e quindi entrare nel Collegio cardinalizio o guidare una Diocesi. In Qualità di Segretario gestisce inoltri i rapporti con la Congragazione per la Diffusione della Fede e
    con il Collegio Cardinalizio

    Dignitario dell’Ordine

    La causa materiale: deve essere un fedele, un chierico o un prete per la nomina, in funzione alle esigenze specifiche di ciascun ordine.

    La causa efficiente: è nominato dal Padre Priore Generale con approvazione del Gran Priore.

    La causa formale: è intronizzato secondo le regole dell’ordine  

    La causa finale: il suo campo d’azione e di autorità dipende dalle regole di ciascun ordine ma siede nel Capitolo generale dell’ordine, egli dirige sotto l’autorità e in coordinazione con il Padre Priore Generale un determinato aspetto dell'Ordine. Può guidare una Diocesi.

    Abate Superiore :

    La causa materiale: deve essere un prete al momento della sua nomina.

    La causa efficiente: è designato dal Consiglio Superiore dell'Ordine

    La causa formale: dipende dalle regole interne in vigore

    La causa finale: è la massima autorità di una abbazia.


    Padre Priore
    La causa materiale: deve essere un prete al momento della sua nomina.

    La causa efficiente: è nominato dal Consiglio Superiore dell'Ordine

    La causa formale: è intronizzato secondo le regole dell’ordine

    La causa finale: ha l’incarico dell’animazione religiosa, sacramentale e relativa al culto all'interno del convento in coordinazione con il suo superiore, l'Abate Superiore.

    Padre
    La causa materiale: un conventuale ordinato.

    La causa efficiente: il prelato che ordina il conventuale

    La causa formale: l’ordinazione da parte di un membro del Consiglio Superiore dell'Ordine

    La causa finale:svolge la sua attività a seconda della via da lui scelta all'interno dell'Ordine

    Conventuale
    La causa materiale: Ogni fedele che vuole servire la Chiesa e Dio all’interno di un ordine religioso o religioso militare.

    La causa efficiente: è accettato secondo le regole dell’Ordine  con autorizzazione del Padre Priore

    La causa formale: la cerimonia di intronizzazione come conventuale per vivere nel rigore monastico. Pronuncia i voti di ubbidienza, carità, umiltà, mansuetudine (divieto di portare armi) e di castità in Presenza dell'Abate Superiore

    La causa finale: ammissione allo status di chierico regolare. Si impegna a fare prova di spiritualità e a consacrarsi soprattutto a Dio e a vivere in comunione con una comunità . Può continuare ad avere una attività extra-moenia purché venga mantenuto un forte legame con la vita intra-moenia.

    Oblato

    La causa materiale: un fedele della Chiesa che vuole impegnarsi all’interno di un ordine rimanendo attivo nel secolo e con voti minori.

    La causa efficiente: è accettato secondo le regole dell’Ordine con autorizzazione del Padre Priore

    La causa formale: la cerimonia d’intronizzazione e pronuncia dei voti minori  in presenza di un Padre Priore

    La causa finale: lo status di oblato è uno status laico e non richiede che voti minori di ubbidienza e carità. L’oblato può portare armi, sposarsi e fondare una famiglia.


  • ART.5 CONSIGLIO SUPERIORE DELL'ORDINE:

    Il Consiglio Superiore dell'Ordine (CSO) è l'organo di governo dell'Ordine spetta a lui prendere le decisioni principali e può riformare il Codice con l'approvazione della Congregazione per la Diffusione della Fede.
    A capo del Consiglio vi è il Padre Generale e il Gran Priore e poi i Dignitari, questi vengono delegati dal Padre Generale e dal Gran Priore a dirigere i vari Uffici dell'Ordine che sono:

    - Ufficio per le Vocazioni : si occupa di coordinare e istrurire i Padri Priori incaricat di verificare l'idoneità dei nuovi membri a far parte dell'Ordine

    - Ufficio per i Conventuali:si occupa di coordinare l'attività dei Padri conventuali, questo ufficio si occupa inoltre della gestione dei Conventi

    - Ufficio per gli Itineranti: si occupa di coordinare l'attività dei Padri Itineranti, il delegato può anche decidere di inviare i Padri itineranti in territori dove si sente una maggiore necessità di diffondore la fede.

    - Ufficio delle Finanze. si occupa dell'amministrazione dell'Ordine


  • ART.6 LA REGOLA DELL'ORDINE:

    - La preghiera: elemento fondamentale per ogni membro dell'Ordine che deve ogni giorno ringraziare Nostro Signore, Aristotele e Christos
    e di affidarre a loro la Santa Chiesa Aristotelica per proteggerla in ogni suo passo.

    - Castità

    - Non considerare nulla come proprio, neppure se stessi

    - Il perdono delle offese

    - L’autorità e l’obbedienza al Papa, ai Cardinali, ai Vescovi e ai membri del CSO

    - Esortazione all’osservanza della regola

    - Indossate abiti umili affinchè possiate essere apprezzati non per la bellezza delle vostre vesti ma per la bellezza della vostra anima e del vostro intelletto

    - Predicazione dei Libri delle Virtù

    - Vita comune

    - Liturgia

    - Vita regolare (voti di obbedienza, povertà e castità, nonché osservanze regolari)

    - Studio

    Questi elementi sono legati fra loro in maniera armonica : la dispensa.
    Questa fa sì che un superiore possa dispensare temporaneamente un frate dall'osservanza di una qualche regola proprio per favorire una
    predicazione più efficace.


  • ART.7 LA GIUSTIZIA DELL'ORDINE

    La giustizia dell'Ordine è amministrata dal Consiglio Superiore dell'Ordine , esso si occupa delle questioni giuridiche interne ed emana le pene.
    Se il reato è grave come: eresia, scisma, atti di violenza, gravi offese alla Santa Chiesa Aristotelica al Santo Padre, ai Cardinali e ai Vescovi il colpevole viene portato al giudizio della Santa Inquisizione che lo giudicherà e lo condannerà secondo le sue colpe.

    Per quanto riguarda i reati minori come la semplice violazione della regola il colpevole viene giudicato dal CSO che dopo aver valutato la violazione decide la pena da infliggere. Le pene a cui può ricorrere il CSO sono:

    -Scuse private

    -Scuse pubbliche

    - Pellegrinaggio breve ( in tre città scelte dal CSO)

    - Pellegrinaggio lungo ( in sei città scelte dal CSO)

    - Periodo di clausura breve (2 mesi)

    - Periodo di clausura lungo (4 mesi)

    - Piccola ammenda (prezzo deciso dal CSO a seconda del reato)

    - Grande amenda (prezzo deciso dal CSO a seconda del reato)

    - Rinvio del colpevole al giudizio della Santa Inquisizione

    Il processo si svolge nel capitolo generale dell'Ordine dove riesiede il CSO, deve essere presieduto da tre membri del CSO, un Giudice
    (solitamente o il Padre Generale o il Gran Priore in caso di assenza un Dignitario), e due co-giudicatori (solitamente due Dignitari sorteggiati, in caso di mancanza di Dignitari vengono delegati due Abati Generali o due Padri Priori).
    Il Processo si svolge nel seguente modo:

    1- Presentazione del capo d'inputazione e del reato
    2- Presentazione delle prove da parte dell'accusa (l'accusa solitamente è il Padre Priore che ha assistito alla violazione o ha denuciato il
    reato)
    3- Difesa dell'accusato (egli dovrà giustificare in modo esauriente ogni accusa su suo conto)
    4- Ritiro dell'assemblea giudicatrice
    5- Emanazione del verdetto e dichiarazione in caso di colpevolezza della pena


  • ART.8 L'ECONOMIA DELL'ORDINE

    Pur perseguendo scopi altamente spirituali ed intellettivi l'Ordine deve perseguire al sostentamento dei suoi membri e quindi necessita di un sostegno economico. Pertanto ogni nuovo oblato al momento del suo ingresso nell'Ordine deve versare 15 ducati alle casse dell'Ordine più un'offerta facoltativa e libera se lo desidera, alla successiva ammissione al grado di conventuale egli deve versare un'altra offerta di 20 ducati più un'offerta facoltativa e libera se lo desidera, infine raggiunto il livello di Padre egli versa al tesoro dell'Ordine 30 ducati.

    Questi pagamenti non sono per arricchire l'Ordine di beni materiali ma per provvedere alle spese di mantenimento dei suoi membri, dei conventi e alle altre eventuali spese.

    I Padri itineranti nei loro viaggi di diffusione dell Sacre scritture e del Credo Aristotelico hanno anche il compito di raccogliere offerte che poi al loro ritorno in convento verseranno alle casse del tesoro.

    Tutti questi versamenti vanno poi inviati dagli Abati Generali che ricevono le offerte nei loro conventi all'Ufficio delle Finanze al Capitolo Generale dell'Ordine che poi ridistribuirà i le entrate a seconda delle necessità nei vari Uffici e Conventi dell'Ordine.

    L'Ufficio delle Finanze dovrà tenere un registro sempre aggiornato dell'entrate dai vari conventi della ridistribuzione e delle eventuali spese.


  • ART.9 VIA CONVENTUALE

    Questa via viene consigliata a coloro che amano lo studio e l'insegnamento essi si preoccupano di istruirsi e di abilitarsi all'insegnamento delle più differenti facoltà scelte a loro piacimetno o proposte da un Padre superiore, i ricavati economici degli insegnamenti sono versati nel tesoro dell'Ordine, che poi si preoccuperà di ridistribuirli.
    Altro compito dei padri conventuali è quello di contribuire al progresso della parrocchia e nella Diocesi in cui si trova il convento di residenza, essi in accordo con il Vescovo posso ricoprire incarici di cappellani e sostituire i parrocci in periodi in cui è assente il parroco o deve essere scelto un parrocco nuovo, possono inoltre ricoprire incarici fissi all'interno degli uffici diocesani sempre però su domanda del Vescovo.

  • ART.10 VIA ITINERANTE

    Questa via è consigliata a coloro che non avendo particolare inclinazione allo studio, preferiscono diffondere il Credo Aristotelico e le Sacre
    Scritture in giro per il mondo essi compiono dei viaggi assegnati loro dall'Ufficio per gli Itineranti che invia i Padri Itineranti nelle varie città dove è minore la fede o dove c'è più bisogno di testimoniare il messaggio di Nostro Signore. Essi viaggiano sempre in gruppo minimo due persone e possono durante i viaggi portare con loro un bastone e uno scudo per potersi difendere in caso di aggressione, essi non sono autorizzati ad attaccare nessuno anche in
    caso di gravi minacce, possono solo difendersi se vengono attaccati.

    Le offerte che raccolgono durante i loro pellegrinaggi devono poi essere versate nel tesoro al loro ritorno nel convento di partenza.

  • ART.11 L'ISTRUZIONE DEI NUOVI MEMBRI

    I nuovi membri devono essere battezzati per poter entare a far parte dell'Ordine essi devono avere un colloquio con il Padre Priore o con l'Abate Generale che valuta le sue caratteristiche e stende un primo rapporto, dopodichè il nuovo membro viene invitato a studiare il Codice dell'Ordine e il Diritto Canonico e appena si sente proto si rivolge al Padre che l'ha esamintao precedentemente che gli farà delle domande per verificare la sua conoscenza e lo valuterà; se l'esito sarà positivo egli potrà passare al livello successivo dove dovrà studiare il Libro delle Virtù e il Dogma Aristotelico, dopodichè verrà nuovamente
    valutato e se l'esito sarà positivo passerà al livello successivo dove verrà ordinato sacerdote e prenderà ufficialmente o la strada o conventuale o itinerante e verrà ordinato sacerdote.

  • ART.12 L'ABITO

    L'abito dei mebri dell' Ordine non deve seguire particolari regole l'importante è che siano umili abiti possibilmente bianchi e neri, per coloro che desiderano indossare l'abito tipico dell'Ordine, il vestiario è il seguente: scarpe nere, tunica bianca, collare e mantello nero, cintura di corda marrone.

***********************************





Figli miei, dopo lungo meditare in questa mia angusta cella, ore passate a pregare l’Altissimo, il Santissimo Aristotele e il Santissimo Giosué Christos, sono giunto alla conclusione che la mia vita deve
seguire le regole che ora andrò ad esporre:

I.l’Altissimo è il mio Signore, a Lui devo la mia esistenza su questa terra e ai Suoi Profeti devo l’insegnamento della regola di vita che porterà la mia anima alla salvezza eterna;

II.il Santo Padre, discendente eletto del Santissimo Titus, ed il Collegio del Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi ed il clero tutto sono la mia famiglia, i miei padri e mentori, perché loro sono i prosecutori dell’opera degli Apostoli del Santissimo Giosué Christos. A loro io debbo la mia obbedienza assoluta;

III.coloro che hanno deciso di seguire il mio modo di vivere sono i miei fratelli e compagni, in quanto tutti siamo figli dell’Altissimo e tutti abbiamo la stessa missione;

IV.la Conoscenza è, assieme alla Fede nella parola del Santo Aristotele, la via più difficile ma anche la più sicura per la salvezza della mia anima, quindi lo studio della Conoscenza è fondamentale per la mia vita;

V.l’eresia è figlia dell’ignoranza. E’ mio compito, quale figlio devoto dell’Altissimo, di insegnare la retta Via a quelli che cadono tra le braccia di questa forma di ignoranza, a costo di liberare la sua anima dalla corruzione del corpo, in modo che Domineddio possa re-illuminare la sua anima;

VI.devo vivere con i miei fratelli in modo che la Conoscenza che uno ha possa essere trasmessa anche agli altri e quella degli altri all’uno. In questo modo, con l’ausilio della preghiera verso Nostro Signore, e solo in questo modo, si potrà raggiungere la Vera Conoscenza;

VII.è mio compito viaggiare per fare in modo che la Conoscenza sia il più possibile sparsa per il mondo e la Fede nell’Altissimo assieme ad essa;

VIII.è cosa buona e giusta che io avendo appreso dal Santo Aristotele l’importanza fondamentale della Pace come prerogativa di vita in comunità cerchi di mantenerla in ogni modo per far si che l’armonia non venga mai turbata e che l’amicizia non sia mai distrutta

IX.L’Umiltà quale fondamento di tutte le virtù deve essere sempre presente nella mia vita affinché io possa con la mia vita essere d’esempio a coloro che mi seguono e questi a loro volta per gli altri, perché insieme alla Fede e alla Conoscenza si diffonda nel mondo anche l’umiltà

X.Ogni violenza rifugga da me perché io mai solleverò un bastone contro un altro fratello, perché se questi ha commessa violenza non starà a me giudicarlo ma all’Altissimo alla fine dei tempi.
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