L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[caleroide]

Entrato nell'aula di Tribunale mi sedetti al mio posto in attesa dell'arrivo degli altri giudici e degli sposi per poter dare inizio al processo.

Io, Enrico Gonzaga Della Scala, giuro di adempiere correttamente e fedelmente al mio incarico di giudice per questo processo.
_________________

[caleroide]

[Nadia_Michelle]

Ricevuta la lettera di convocazione, Nadia si presentò in tribunale.
Fece il suo ingresso nella sala e attese in silenzio l'inizio del processo.

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Sua Eminenza Ettore Asburgo d'Argovia, il Decano del Tribunale della Rota Romana, entra in aula e si siede al suo posto, dietro una grande cattedra.

Io, Ettore Asburgo d'Argovia, giuro di adempiere correttamente e fedelmente al mio incarico di giudice per questo processo.
_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Buongiorno, Signora. Vi prego di porre la mano sul Libro delle Virtù e di prestare giuramento pronunciando queste parole.

[Nadia_Michelle]

posò la mano sul Libro delle Virtù per pronunciare il giuramento

Io, Nadia Michelle Degli Altoviti, giuro solennemente sul Libro delle Virtù davanti a questo tribunale, davanti al Sacro Dogma della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che veglia su di me e mi giudica, che tutto ciò che dirò è la verità e nient'altro che la verità, senza alcuna menzogna o reticenza, e che non nasconderò nulla a questo tribunale affinché faccia trionfare la Santa Verità. Se infrango questo giuramento, che la mia anima sia eternamente dannata nell'inferno lunare

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Molto bene, Signora Degli Altoviti, ci racconti la sua storia con dovizia di particolari, da quando conobbe per la prima volta suo marito ad oggi.
_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Nadia_Michelle]

Nadia fece un bel respiro e iniziò a ripercorrere tutti i momenti vissuti insieme a suo marito, iniziando così a raccontare.

Io ed Eliseo ci siamo conosciuti a Pisa, dove risiedo con la mia famiglia, lui invece era di Piombino. Un viaggio con altra compagnia lo portò a raggiungere la mia città e frequentando le taverne, ci siamo incontrati.
Fin da subito è nata una certa simpatia ma alcuni eventi lo hanno riportato a casa, il matrimonio di sua sorella.
Da lì a poco, andai a Piombino per un torneo di lizza che ci vide entrambi a partecipare.
Il tempo insieme in taverna trascorreva felice e spensierato, da accorgersi di essersi innamorato di me. Al tempo non mi sentivo ancora pronta poiché uscivo da una relazione tossica, avevo sofferto tanto e non ero lucida.
Con la sua pazienza, gentilezza, dolci gesti e belle parole riuscì a farmi stare meglio tanto da sentirlo così vicino che me ne innamorai. Iniziammo a vivere un periodo idilliaco, presentazioni alle famiglie, gesti importanti, viaggi... Sempre uniti e innamorati...

Dopo due anni di fidanzamento, decidemmo che era il momento di coronare il nostro sogno, sposarci.
Il 17 marzo 1472 diventai sua moglie e ricordo perfettamente le parole di mia madre a lui rivolte... "L'amore è come un fiore, come tale va protetto e curato.. prenditi cura di lei e rendila felice".

Sembrava ben disposto ad onorare quella promessa, tanto da dirmi, che si sarebbe sempre preso cura del mio sorriso.
Si trasferì a Pisa e iniziammo così a vivere il nostro matrimonio. Si sa, come tutte le coppie, anche noi avevamo i nostri alti e bassi ma riuscivamo a superarli grazie all'amore che ci univa.
Col tempo, aumentarono i suoi impegni, da vederci sempre meno e le nostre conversazioni erano davvero riduttive. Non c'era più dialogo, solo litigi e un forte dispiacere che ho sempre cercato di palesare, spiegando le mancanze e questo mio "elemosinare" attenzioni.
Le mie motivazioni, lui le percepiva come una sorta di attacco. Gli spiegai più volte che volevo solo cercare di sistemare le cose e che la sua mancanza era per me fonte di dolore.
Tra scuse e promesse, mi facevo forza, ma dopo soli pochi giorni tutto riprendeva com'era. Una sorta di circolo vizioso. Niente taverna o viaggi... Solo lavoro e impegni altrove.

Fece una piccola pausa, un nodo alla gola non le permetteva di parlare... gli occhi pieni di lacrime, da scivolare e rigare il viso... Prese un fazzoletto e asciugandole, riprese a parlare


Credo che in amore non si debba mai chiedere, la richiesta in sé lascia intendere che qualcosa non va, soprattutto quando si tratta di mancanza di attenzioni e amore... Dopo l'ennesima discussione, ho chiesto a mio marito di chiedere il divorzio ma ha preferito prendere le sue cose e ritirarsi in convento, negandomi così un confronto. Questo suo estremo gesto, è per me arrendevole e privo d'amore nei miei confronti. Sono passati ben quattro mesi dall'ultima volta che l'ho visto e sentito... Per tutto questo tempo ho sperato di ricevere qualcosa da parte sua, anche in occasione del nostro anniversario ma niente... Solo silenzio.. un silenzio logorante e io merito di essere felice. Ho aspettato e sperato... Ma l'amore che un tempo ci ha legati da parte sua non c'è più e lo ha dimostrato.

Rivolse lo sguardo all'Arcivescovo, cercando di trattenere le lacrime.

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Signora Degli Altoviti, La vicenda che mi avete esposto è senz’altro dolorosa, sebbene non mi sia del tutto ignota. In ossequio alle procedure, attenderemo lo scadere del tempo assegnato. Qualora vostro marito non dovesse presentarsi, procederemo al ritiro per la necessaria fase di deliberazione.
_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

La clessidra si è svuotata, ci ritiriamo a deliberare.
_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]