L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

IT Sua Eminenza Ettore Asburgo d'Argovia, il Decano del Tribunale della Rota Romana, entra in aula e si siede al suo posto, dietro una grande cattedra.
Egli attende l'arrivo degli altri due giudici.

EN His Eminence Ettore Asburgo d'Argovia, the Dean of the Tribunal of the Roman Rota, enters the courtroom and takes his seat behind a large chair.
He awaits the arrival of the other two judges.

FR Son Éminence Ettore Asburgo d'Argovia, Doyen du Tribunal de la Rote Romaine, entre dans la salle d'audience et prend place derrière une grande chaise.
Il attend l'arrivée des deux autres juges.
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+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

[Karlofthelake]

Karl si recò all'udienza per lo scioglimento del matrimonio.
Salutò il Cardinale.

Buongorno Vostra Eminenza, Cardinale Ettore Asburgo d'Argovia, sono Carlo Francesco "Karlofthelake" di Montefeltro. son qui a Vostra disposizione per le domande di rito.

E rimase in attesa del proseguio del procedimento.
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Barone di Nesso sul lago di Como.

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Benvenuto Signor di Montefeltro, potreste cortesemente giurare sul Libro delle Virtù utilizzando questa formula, per favore?

[Karlofthelake]

Io, Carlo Francesco "Karlofthelake" di Montefeltro, giuro solennemente sul Libro delle Virtù davanti a questo tribunale, davanti al Sacro Dogma della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che veglia su di me e mi giudica, che tutto ciò che dico è la verità e nient'altro che la verità, senza alcuana menzogna. Se infrango questo giuramento, che la mia anima sia eternamente dannata nell'inferno lunare.
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Barone di Nesso sul lago di Como.

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Vi ringrazio, Signor di Montefeltro. Nel frattempo, mentre attendiamo l'arrivo di vostra moglie, vi prego di raccontarmi la vostra relazione con lei, dal momento in cui vi siete conosciuti fino ad oggi. Vi prego di essere dettagliato nel descrivere tutti i particolari che ricordate, incluse le date. Grazie.

Detto ciò, il Cardinale Asburgo d'Argovia pose sulla cattedra una clessidra.

[OFFGDR] La moglie ha tempo fino al 10 febbraio incluso per presentarsi in aula. [ONGDR]

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+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Karlofthelake]

Certo Vostra Eminenza vedrò di essere chiaro e coinciso nel raccontare i fatti che ci hanno accompagnato durante questi anni di unione matrimoniale.

Io e Rosa ci conoscemmo durante un mio viaggio a Udine.
Lei era rimasta vedova nel 1462 data la morte del suo primo marito Ottone, con lui aveva avuto un figlio di nome Madil che poi adottai.

Io giunsi a Udine alla fine del 1462, ci conoscemmo ed iniziò un rapporto di amicizia e simpatia.

Decidemmo di trasferirci, lasciando la Serenissima per la città di Como, nel Ducato di Milano dove avevo la residenza e dove ancora viviamo. Il nostro rapporto divenne più profondo fino a decidere di unirci in matrimonio aristotelico il 14 febbraio 1463.

Avemmo diversi figli, tutti battezzati ma che purtroppo dopo qualche tempo morirono o divennero introvabili, escluso tre di loro che maturando decisero di seguire altre strade allontanandosi dalla casa famigliare, escluso Xana96 che seguì gli studi aristotelici divenendo a tutt'ora Vescovo per la città di Como e rimanendo in famiglia.

Col tempo però la passione è andata scemando e negli ultimi anni il nostro rapporto si è limitato a quello di fratello e sorella.

Quindi per il bene di entrambi ho deciso di porre fine al nostro matrimonio per far sì che ognuno trovi una nuova strada che faccia rinascere il sentimento amoroso e la passione necessaria per una vita da costruire insieme ad un nuovo compagno/a di vita.
Tutta la documentazione relativa ai battesimi e alle cerimonie religiose, nonché ai nominativi ed allo stato d'essere dei nostri figli l'ho esposta nella domanda di scioglimento posta nell'altra sala.

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Barone di Nesso sul lago di Como.

[Rosa_selvaggia]

Rosa si presentò senza far rumore con in mano una copia del processo dell'anno precedente

Attese che le dicessero come comportarsi
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[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Il Cardinale ascoltò con interesse tutta la narrazione, vergando di tanto in tanto delle note sulla pergamena. Conclusa la testimonianza del marito, il Decano si rivolse alla moglie.

Buongiorno, Signora Casanova De La Roche. Vi chiedo cortesemente di giurare sul Libro delle Virtù usando queste parole. Fatto ciò, vi prego di raccontarmi tutta la vostra vita di coppia con il Signor di Montefeltro, dal momento in cui lo avete conosciuto fino ad oggi, per cortesia.

[Rosa_selvaggia]

Giurò

Io, Rosa Matilde Vivienne Casanova De La Roche in Montefeltro, nota come Rosa_selvaggia, giuro solennemente sul Libro delle Virtù davanti a questo tribunale, davanti al Sacro Dogma della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che veglia su di me e mi giudica, che tutto ciò che dico è la verità e nient'altro che la verità, senza alcuna menzogna. Se infrango questo giuramento, che la mia anima sia eternamente dannata nell'inferno lunare.
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[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Signora Casanova De La Roche, vi prego di esporre la vostra versione dei fatti, cortesemente.

Disse il Decano della Rota Romana, con sincero interesse.
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+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Rosa_selvaggia]

Conobbi mio marito Karl quando rimasi vedova del mio adorato marito Ottone, il dolore fu così forte e lacerante che con il piccolo Madil per mano, stavamo cercando un modo per scappare via dalla Serenissima

Scappare è il sentimento doloroso che provavo, ero anche stata esiliata, senza saperne il perchè.
Karl fu molto carino a sobbarcarsi me e mio figlio,

mi portò via a Como, dove lui si era rifugiato, dopo il brutto divorzio dalla sua precedente moglie.

Quel viaggio ci ha uniti per la vita, da lì è nata la nostra prima figlia e poi vivendo una gioiosa vita abbiamo generato ben 10 figli, siamo sempre stati l'uno per l'altra, poi

lui ha iniziato a diventare meno interessato alla vita di famiglia, difatti nell'ultimo anno si prodigò di nascosto a gareggiare a Siena ad un torneo di pittura, mancava sempre da casa, tanto che un bel giorno scoprii dove andava, ma non era solo luogo di pittura, ma anche di incontri.

Si sbagliò a ringraziarmi di un dedica, che non gli avevo mai fatto,
quel giorno fu duro, si arrabbiò, si era tradito, ma confessò pure, da come si può capire dal precedente processo, lui, ma anche io, non ne volemmo parlare, perchè ci amavamo, non era spento proprio nulla,

ci misi una delle tante pietre sopra.

Da quel giorno di risoluzione è trascorso un anno esatto, in quest'anno lui ha continuato a essere meno presente, anaffettivo, mi amava, ma era tormentato da qualcosa, che sapeva solo lui.

Andando a Siena un giorno non tornò per 10 gg, ero distrutta dal dolore, perchè pensavo fosse giunto il momento, che lui ogni po' diceva, "prima o poi morirò"

Ho sofferto, perchè la sua assenza così lunga non era mai successa.

Tornò, riportato da dei cavalieri senesi, era caduto rovinosamente da cavallo.
Io mi immaginai tutto, ormai sapevo, che si dilettava nel senese, ma il mio amore è ed era sempre vivo, gli dissi, non dirmi nulla, io ti amerò nonostante questo....

Masochista? Ma no, Innamorata!

Dopo la caduta da cavallo gli dissi le fatidiche parole

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Il Decano ascoltò attentamente la testimonianza della Signora Casanova De La Roche, annuendo di tanto in tanto e trascrivendo con cura la sua storia su una pergamena.
Al termine del racconto, si rivolse nuovamente al marito.

Signor di Montefeltro, vostra moglie ha fatto riferimento a una relazione extraconiugale e ha affermato che la vostra condotta ha messo in pericolo la vita di entrambi.
Confermate quanto detto?
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+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

[Karlofthelake]

Rispondo prima alle domande dirette, Eminenza.

No non c’è stata alcuna relazione extraconiugale, almeno nel senso stretto della parola.
Io ho sempre amato esternare il mio gusto pubblicando canzoni con testi e armonie che variavano dalla musica popolare a quelli dell’amor cortese, per indicare la concezione filosofica, letteraria e sentimentale dell'amore, nell’ epoca dei trovatori delle corti provenzali, basata sull'idea che solo chi ama possiede un cuore nobile.
In quella occasione incontrai una Dama che aveva lo stesso pensiero e con lei condivisi platonicamente questo nostro interesse.

Con Rosa non c’è mai stata una tale intesa di valori se non in qualche sporadica occasione e all’inizio del nostro rapporto durato 10 anni.

Comunque la condivisione di interessi letterari e musicali con la Dama fece sì che mi innamorai di lei.
Ne parlai con Rosa ed in un primo momento decisi di lasciare tale interesse culturale/sentimentale e di dedicare il mio tempo esclusivamente alla mia sposa, come si evince dal primo processo di scioglimento accennato da Rosa.

Ma si sa che al cuore non si comanda, quindi dopo una profonda meditazione e presa coscienza di trovarmi in una situazione di amare due donne, di cui una in senso platonico, cosa non possibile né impensabile quando ci si trova uniti dal sacramento del matrimonio con una di esse, mi sono aperto con Rosa riportandole la mia scelta di sciogliere il matrimonio, dato che nel frattempo il sentimento nei suoi confronti era andato sparendo, lasciando il posto a un gran rispetto e sincerità nei suoi confronti.

Per quanto riguarda il fatto che la mia condotta abbia messo in pericolo la vita di entrambi, è meglio spiegare correttamente e senza veli quello che è avvenuto:

Una goliardata passando per la foce del fiume Po e vedendo dal ponte della nave la Taverna Veneziana, inviai nell'angolo delle poesie della Taverna uno scritto baldanzoso per nulla riferito ai sentimenti coniugali come esposto da Rosa ma come allegro passatempo per alleviare la noia della vita sulla nave.

Ma di certo mai avrei immaginato che un lazzo arguto e pungente potesse creare, da una sì nobile e intelligente controparte come lo è il Governo veneziano, un sentimento di vendetta sino al pensare ad un gesto di pirateria inteso ad eliminare oltre al sottoscritto anche altre vite innocenti e nonché inserirmi nella BL dei loro eserciti.

Per quanto riguarda il mio viaggio a Siena in realtà non ci fu mai stato. Partecipai da casa al concorso indetto per il Palio di Siena inviando scritti ed immagini e ricevendo complimenti ed apprezzamenti pubblici.

Vero che mancai per 10 giorni ma non fu causa di mia volontà ma di un grave incidente che mi costrinse a restare nelle mani del cerusico presso un ospedale di zona a Como, nell’impossibilità di informare del mio stato di salute la mia famiglia ed i miei amici.


E terminando vorrei puntualizzare che mia figlia Xana è sì rimasta sconfortata ma la sua decisione di restare a Mantua l’aveva già ventilata, prima ancora di conoscere la situazione che si era creata tra me e Rosa.
A Mantua ha diverse amicizie, cosa che a Como le erano venute a mancare.

In ogni caso resta sempre la mia adorata figlia, verso la quale mai verrà a mancare il mio amore paterno ed il sostegno.
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Barone di Nesso sul lago di Como.

[Ettore_Asburgo_D'Argovia]

Signor di Montefeltro, è stato ammesso che vi siete innamorato di due donne, e che successivamente il vostro sentimento verso vostra moglie si è affievolito. La pubblicazione di quello stralcio durante la vostra traversata fluviale è stata ridotta a una goliardata che, tuttavia, si è rivelata molto pericolosa, non solo per voi, ma anche per vostra moglie e vostra figlia, la quale, incidentalmente, è un Sacerdote a cui avete fatto una promessa di protezione come Guardia Episcopale.

Il Cardinale reiterò i punti salienti della testimonianza, aggiustandosi le lenti a pince-nez sul suo imponente naso.

Se desiderate aggiungere ulteriori testimonianze o chiarificazioni, siete liberi di farlo. In assenza di ulteriori contributi, procederò a ritirarmi per deliberare.
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+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V