L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church Index du Forum L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church
Forum RP de l'Eglise Aristotelicienne du jeu en ligne RR
Forum RP for the Aristotelic Church of the RK online game
 
Lien fonctionnel : Le DogmeLien fonctionnel : Le Droit Canon
 FAQFAQ   RechercherRechercher   Liste des MembresListe des Membres   Groupes d'utilisateursGroupes d'utilisateurs   S'enregistrerS'enregistrer 
 ProfilProfil   Se connecter pour vérifier ses messages privésSe connecter pour vérifier ses messages privés   ConnexionConnexion 

[Iudicium] [IT] [41] Scioglimento Hania - Dragoniuss

 
Poster un nouveau sujet   Répondre au sujet    L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church Index du Forum -> Tribunal de la Rote Romaine - Tribunal of the Roman Rota - Tribunale della Rota Romana - Tribunal de la Rota Romana -> Salle d'audience - Courtroom - Aula del tribunale - Sala del tribunal RR
Voir le sujet précédent :: Voir le sujet suivant  
Auteur Message
Ettore_Asburgo_D'Argovia
Cardinal
Cardinal


Inscrit le: 28 Nov 2018
Messages: 1641
Localisation: Udine

MessagePosté le: Sam Juin 07, 2025 9:52 pm    Sujet du message: [Iudicium] [IT] [41] Scioglimento Hania - Dragoniuss Répondre en citant

Sua Eminenza Ettore Asburgo d'Argovia, il Decano del Tribunale della Rota Romana, entra in aula e si siede al suo posto, dietro una grande cattedra.

Io, Ettore Asburgo d'Argovia, giuro di adempiere correttamente e fedelmente al mio incarico di giudice per questo processo.
_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Ettore_Asburgo_D'Argovia
Cardinal
Cardinal


Inscrit le: 28 Nov 2018
Messages: 1641
Localisation: Udine

MessagePosté le: Sam Juin 07, 2025 9:53 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Citation:
A Dragoniuss
Data d'invio 07 Giugno 1473 - 21h56
Oggetto Citazione a giudizio

Con la presente vi comunico che l'udienza per lo scioglimento del vostro matrimonio è stata aperta in questa sala.

https://rome.lesroyaumes.com/viewtopic.php?p=1050873

Il procedimento inizierà ufficialmente l'8/06 e si svolgerà nell'aula indicata.

Se non avete già accesso all'aula, siete pregati di registrarvi all'ingresso (utilizzando lo stesso nome IG) e di presentarvi in aula. Salvo diverse indicazioni comunicate in precedenza.


Ettore Asburgo d'Argovia
Decano del Tribunale della Rota Romana




Citation:
A Hania
Data d'invio 07 Giugno 1473 - 21h56
Oggetto Citazione a giudizio

Con la presente vi comunico che l'udienza per lo scioglimento del vostro matrimonio è stata aperta in questa sala.

https://rome.lesroyaumes.com/viewtopic.php?p=1050873

Il procedimento inizierà ufficialmente l'8/06 e si svolgerà nell'aula indicata.

Se non avete già accesso all'aula, siete pregati di registrarvi all'ingresso (utilizzando lo stesso nome IG) e di presentarvi in aula. Salvo diverse indicazioni comunicate in precedenza.


Ettore Asburgo d'Argovia
Decano del Tribunale della Rota Romana

_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Hania



Inscrit le: 26 Mai 2018
Messages: 5

MessagePosté le: Dim Juin 08, 2025 9:06 am    Sujet du message: Répondre en citant

Giunta nella sala designata, varcò la soglia con la dignità di chi ha già scelto il proprio destino. Non vi era esitazione nei suoi gesti, né incertezza nel suo sguardo. Si sedette al suo posto in silenzio, le mani posate con fermezza, il respiro misurato.

E attese.
Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Ettore_Asburgo_D'Argovia
Cardinal
Cardinal


Inscrit le: 28 Nov 2018
Messages: 1641
Localisation: Udine

MessagePosté le: Dim Juin 08, 2025 10:13 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Signora Anastasia Dei Lante, è giunta notizia che vostro marito, il Signor Teodoro Sfranze Paleologo Duodo, sta incontrando difficoltà nel raggiungere questa sede di udienza. Prima di procedere alla valutazione formale della sua assenza in questo procedimento, riterremmo necessario raccogliere la vostra testimonianza al riguardo.

Spiegò il Decano con voce austera, sistemandosi gli occhiali a pince-nez sul grande naso.

Qualora siate d'accordo, vi inviterei dunque a prestare giuramento, conformemente alle disposizioni previste dal Diritto Canonico e alle consuetudini di questo Tribunale.
_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Hania



Inscrit le: 26 Mai 2018
Messages: 5

MessagePosté le: Lun Juin 09, 2025 12:04 am    Sujet du message: Répondre en citant

Si alzò in piedi, ascoltando attentamente le parole, consapevole delle difficoltà che Teodoro stava affrontando.

"Vostra Eminenza, Cardinale Ettore Asburgo d'Argovia, sono qui, pronta e a vostra completa disposizione per il giuramento. Sarò lieta di rispondere a tutte le domande che mi verranno poste."

_________________
Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Ettore_Asburgo_D'Argovia
Cardinal
Cardinal


Inscrit le: 28 Nov 2018
Messages: 1641
Localisation: Udine

MessagePosté le: Lun Juin 09, 2025 8:38 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Vi prego di porre la mano sul Libro delle Virtù e di prestare giuramento pronunciando queste parole.

Citation:
“Io, X, giuro solennemente sul Libro delle Virtù davanti a questo tribunale, davanti al Sacro Dogma della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che veglia su di me e mi giudica, che tutto ciò che dirò è la verità e nient'altro che la verità, senza alcuna menzogna o reticenza, e che non nasconderò nulla a questo tribunale affinché faccia trionfare la Santa Verità. Se infrango questo giuramento, che la mia anima sia eternamente dannata nell'inferno lunare”.

_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Hania



Inscrit le: 26 Mai 2018
Messages: 5

MessagePosté le: Lun Juin 09, 2025 10:07 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Posò la mano sul Libro delle Virtù e pronunciò il giuramento a voce alta.

“Io, Anastasia Dei Lante, giuro solennemente sul Libro delle Virtù davanti a questo tribunale, davanti al Sacro Dogma della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che veglia su di me e mi giudica, che tutto ciò che dirò è la verità e nient'altro che la verità, senza alcuna menzogna o reticenza, e che non nasconderò nulla a questo tribunale affinché faccia trionfare la Santa Verità. Se infrango questo giuramento, che la mia anima sia eternamente dannata nell'inferno lunare”.
_________________
Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Dragoniuss



Inscrit le: 23 Jan 2011
Messages: 2

MessagePosté le: Mer Juin 11, 2025 9:38 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Accompagnato alla Sala designata, attese.



Privo di ogni diadema simbolo di Nobiltà, spoglio di ogni magnifica veste simbolo di privilegi, Teodoro indossava delle anonime ma di ottima fattura vesti, adatte al suo rango e al luogo in cui si trovava.

Era presente contro la sua volontà e desiderio, solo ma accompagnato da quei Valori da Cavaliere a cui aveva dedicato la sua essenza di vita… di fronte guardava il Giudice Ecclesiastico e dall’altro lato guardava la Donna a cui aveva dedicato praticamente tutta la sua vita.
Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Ettore_Asburgo_D'Argovia
Cardinal
Cardinal


Inscrit le: 28 Nov 2018
Messages: 1641
Localisation: Udine

MessagePosté le: Jeu Juin 12, 2025 8:25 pm    Sujet du message: Répondre en citant

Siete il benvenuto, Signor Sfranze Paleologo Duodo. Vi prego cortesemente di prestare giuramento con le parole che vi verranno indicate, mentre Vostra consorte darà inizio alla sua testimonianza, narrando dal momento del vostro primo incontro sino al presente giorno.

Citation:
“Io, X, giuro solennemente sul Libro delle Virtù davanti a questo tribunale, davanti al Sacro Dogma della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che veglia su di me e mi giudica, che tutto ciò che dirò è la verità e nient'altro che la verità, senza alcuna menzogna o reticenza, e che non nasconderò nulla a questo tribunale affinché faccia trionfare la Santa Verità. Se infrango questo giuramento, che la mia anima sia eternamente dannata nell'inferno lunare”.

_________________
+ Ettore Asburgo D'Argovia
Cardinale-Presbitero di San Barnaba a Ripa
Decano del Tribunale della Rota Romana
Arcivescovo Metropolitano di Udine
Professore alla Pontifica Universitas Studiorum Aristoteliorum
Ufficiale dell'Ordine pontificio di Nicola V

Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Hania



Inscrit le: 26 Mai 2018
Messages: 5

MessagePosté le: Ven Juin 13, 2025 8:30 am    Sujet du message: Répondre en citant

Ascoltò le parole del Cardinale, che le chiedeva di raccontare dal loro primo incontro... Raccolse i suoi pensieri, chinò leggermente il capo e cominciò.

Purtroppo, non sono mai riuscita a fidarmi completamente di mio marito. In lui aleggiava sempre un’aura di mistero, un velo impalpabile che, se da un lato mi affascinava, dall’altro mi inquietava. Era un enigma che mi attirava e mi respingeva al tempo stesso. Lo conosco da sedici lunghi anni, anni in cui ho sacrificato ogni certezza, ogni sicurezza, ogni frammento di me stessa per lui. Per lui persi una famiglia—una famiglia che mi aveva messo in guardia, che aveva visto ciò che io mi rifiutavo di vedere, che mi aveva detto con fermezza che non era un uomo adatto a me. Ma io, cieca, ostinata, accecata dall’amore, ignorai ogni avvertimento, ogni consiglio, ogni voce che cercava di proteggermi.

Per dieci interminabili anni, rifiutò di sposarmi. Dieci anni di attesa, di speranze infrante, di promesse mai mantenute. Dieci anni in cui gli restai accanto, fedele, devota, incatenata a un sogno che lui non voleva realizzare. Speravo, pregavo, mi illudevo che un giorno avrebbe scelto di costruire con me quel futuro che tanto desideravo.
Poi, senza preavviso, sparì. Sei lunghi anni di silenzio, sei anni in cui mi lasciò completamente sola, senza una parola, senza una spiegazione, senza un appiglio a cui aggrapparmi. Sei anni in cui il mondo continuò a girare, mentre io restavo immobile, sospesa in un’attesa che si trasformava in tormento. Quando finalmente tornò, scoprii la verità: si era rifugiato dai monaci, aveva scelto la solitudine, la preghiera, il distacco dal mondo. Ma soprattutto, aveva scelto di non dirmi nulla, di lasciarmi nell’ignoranza per "permettermi di vivere la mia vita". Come se il suo silenzio fosse un dono e non una condanna.
Eppure, quando tornò, io c’ero ancora. Sempre pronta a compiere gesti eclatanti per lui, sempre pronta a dimostrargli che il mio amore era più forte di ogni ferita, di ogni abbandono, di ogni dubbio. Fino a che, alla fine, decidemmo di sposarci. Non per noi, ma per dare una vera famiglia alle nostre figlie. Perché, nonostante tutto, volevo ancora credere che potessimo essere qualcosa di più di un ricordo sbiadito.

Ma nel tempo, quel mistero che lo avvolgeva si trasformò in un peso per la mia anima. Lo vedevo cambiare, giorno dopo giorno: sempre più silenzioso, sempre più distante, avvolto nei suoi impegni che ormai non condivideva più con me. Ho cercato di coinvolgerlo, di riportarlo a me, ma ogni tentativo si infrangeva contro un muro invisibile.
L’ultimo viaggio a Mantua segnò un punto di non ritorno, la fine di ogni illusione, la prova definitiva che io non ero mai stata la sua priorità. Senza che io ne fossi messa al corrente, senza una parola, senza un confronto, senza alcun rispetto per me, rinunciò in gran segreto al suo Cavalierato nei confronti di mia sorella, Viola Ginevra Dei Lante. Non mi chiese consiglio, non mi coinvolse, non si preoccupò di ciò che questo avrebbe significato per me.
Solo dopo aver agito, solo quando ormai era troppo tardi, quando la sua decisione era già stata presa, mi informò di ciò che aveva fatto. Non mi diede scelta, non mi diede voce, non mi diede alcun diritto di oppormi. Lo fece per amore della sorella, giunta nelle nostre terre in gran segreto, braccata dall’Impero. Per lei sacrificò tutto. Per lei mise a rischio il suo onore, il suo titolo, la sua posizione. Per lei si espose senza esitazione. Denunciata dalle autorità, lei cercò rifugio, e lui, senza esitazione, scrisse al giudice assumendosi ogni colpa. Un gesto impulsivo, privo di considerazione per le conseguenze. Non pensò alla sua famiglia, alla mia famiglia, né a mia sorella, che al tempo ricopriva la carica di Duchessa di Modena, mettendola—e mettendomi—in una posizione scomoda.


Fece una pausa, chinò il capo e proseguì.

Continuavo a notare il cambiamento, ma volli far finta di nulla. Mi aggrappai all’illusione che fosse solo un momento passeggero, un’ombra destinata a svanire. Ma mi sbagliavo.
Il giorno in cui Teodoro decise di lasciarmi sola a Mantua, capii che non era solo una partenza. Era un addio. Il più brutto degli addii. Un abbandono senza spiegazioni, senza conforto, senza uno sguardo che potesse placare il tormento che mi divorava dentro. Mi lasciò al fato, come se non fossi più parte della sua storia, come se il nostro legame fosse ormai un peso da cui liberarsi.
Gli chiesi più volte il motivo del suo viaggio, la sua destinazione, le sue intenzioni. Speravo in una parola che potesse rassicurarmi, in un gesto che potesse colmare il vuoto che si stava spalancando tra noi. Ma la sua risposta fu gelida, priva di esitazione, priva di qualsiasi traccia di affetto:

"Non ti dico né dove sono né dove vado. Non credo di dover spiegare le mie azioni e decisioni. Prendi atto che posso decidere anche da solo, per me, ma anche per te. Che ti piaccia oppure no."

Quelle parole furono come lame affilate, incise nella mia anima senza pietà. Non c’era esitazione, non c’era rimorso. Non c’era affetto, non c’era amore. Non c’era più nulla di ciò che un uomo dovrebbe provare per sua moglie. Solo una certezza brutale: non ero più parte della sua vita. Fu in quel momento che compresi la verità. Non era solo la mia fiducia a dissolversi. Era il mio amore. Quel sentimento che avevo custodito con devozione, che avevo difeso contro ogni dubbio, si sgretolò sotto il peso di quelle parole.
Svanì. Come cenere dispersa dal vento. Come un sogno che si spegne all’alba. Come un nome dimenticato nel tempo.
Per questo, dopo giorni di tormento, dopo notti insonni trascorse a cercare un senso, sono giunta alla decisione inevitabile. Non per rabbia, non per vendetta, ma perché non posso più restare legata a un’ombra, a un uomo che ha scelto di allontanarsi senza voltarsi indietro. A un uomo che ha scelto l'amore per la sorella.
Vostra Eminenza, un matrimonio senza fiducia è solo un legame vuoto. E un amore senza rispetto è solo un’illusione.


Fece un ultimo respiro, sollevò lo sguardo e attese.

_________________
Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Dragoniuss



Inscrit le: 23 Jan 2011
Messages: 2

MessagePosté le: Ven Juin 13, 2025 9:31 am    Sujet du message: Répondre en citant

Teodoro prima ancora di essere riuscito a proferire il suo giuramento, rimase sconvolto dalle parole pronunciate dalla moglie… è ignobile tutto ciò”, le disse.


Poi posando la mano sul Libro delle Virtù pronunciò il giuramento a voce alta e sicura.




“Io, Teodoro Sfranze Paleologo Duodo conosciuto come Dragoniuss, giuro solennemente sul Libro delle Virtù davanti a questo tribunale, davanti al Sacro Dogma della Chiesa Aristotelica e davanti all'Altissimo che veglia su di me e mi giudica, che tutto ciò che dirò è la verità e nient'altro che la verità, senza alcuna menzogna o reticenza, e che non nasconderò nulla a questo tribunale affinché faccia trionfare la Santa Verità. Se infrango questo giuramento, che la mia anima sia eternamente dannata nell'inferno lunare”.
Revenir en haut de page
Voir le profil de l'utilisateur Envoyer un message privé
Montrer les messages depuis:   
Poster un nouveau sujet   Répondre au sujet    L'Eglise Aristotelicienne Romaine The Roman and Aristotelic Church Index du Forum -> Tribunal de la Rote Romaine - Tribunal of the Roman Rota - Tribunale della Rota Romana - Tribunal de la Rota Romana -> Salle d'audience - Courtroom - Aula del tribunale - Sala del tribunal RR Toutes les heures sont au format GMT + 2 Heures
Page 1 sur 1

 
Sauter vers:  
Vous ne pouvez pas poster de nouveaux sujets dans ce forum
Vous ne pouvez pas répondre aux sujets dans ce forum
Vous ne pouvez pas éditer vos messages dans ce forum
Vous ne pouvez pas supprimer vos messages dans ce forum
Vous ne pouvez pas voter dans les sondages de ce forum


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
Traduction par : phpBB-fr.com